Messina. Quel ponte sullo stretto

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Kijo
00sabato 1 ottobre 2005 10:49
Da "Umanità Nova" n.10 del 18 marzo 2001
(Link)


Come mai questo ritorno di interesse per il Ponte sullo Stretto di Messina? A nessuno viene il dubbio che dopo tangentopoli si stia tentando di rilanciare alla grande la politica delle opere pubbliche, basata su progetti mastodontici che possano far recuperare il tempo perduto ai grandi appaltatori dello Stato?

Se al Sud non si può portare l'Alta Velocità, si può quantomeno provare a realizzare la madre di tutte le opere pubbliche: il Ponte sullo Stretto, 9.160 miliardi di investimenti (esclusa la lievitazione, che potrebbe anche portare al raddoppio della cifra), per costruire "l'ottava meraviglia del mondo", come scrivono i fautori dell'opera.

Gli argomenti su cui si basa la propaganda sono molteplici: si va dalla assicurazione della continuità territoriale tra continente e isola, all'avvicinamento dell'Europa ai paesi del Nord Africa, dallo sviluppo economico e sociale della Sicilia, all'occasione d'oro per l'occupazione. Si tratta, com'è evidente, di pura propaganda destinata a sgretolarsi davanti ad un'attenta riflessione, ma che, furbescamente veicolata e diffusa, può riuscire a trovare consensi.

Non si capisce perché un'isola debba avere l'esigenza della continuità territoriale con il continente; un'isola è tale al di là della volontà dei propri abitanti, e l'insularità ne permea la storia, la cultura, la vita senza che ciò sia vissuto come un handicap. Non credo che i siciliani si lamentino di vivere su un'isola, anzi, possiamo affermare che semmai ne vanno orgogliosi.

A meno che non si intenda costruire un altro ponte da capo Passero a Capo Bon, l'avvicinamento con l'Africa rimarrebbe quello che è oggi: continueranno ad essere i porti e gli aeroporti esistenti ad assicurare i collegamenti, continueranno ad essere i barconi e le navi dei clandestini ad assicurare lo sbarco "illegale" degli immigrati sul suolo siculo-europeo.

Lo sviluppo economico e sociale della Sicilia è la madre di tutte le balle: se dev'essere un ponte ad assicurarlo, la Calabria, che è già unita al continente in modo naturale, dovrebbe essere il paese di Bengodi, invece soffre degli stessi mali endemici della Sicilia, problemi legati allo sviluppo capitalistico italiano, alla costruzione ed al funzionamento dello Stato, alla particolare propensione della propria classe politica verso tutto ciò che è potere, senza scrupoli per i mezzi adoperati.

Infine l'occupazione, l'argomento più appetibile: un'occupazione limitata , in gran parte di semplice manovalanza (i tecnici verranno dal Nord) destinata, a lavori ultimati, a lasciare spazio ad una nuova disoccupazione, ampliata da quella che la struttura provocherà in tutte e due le aree, sommerse dalle mastodontiche strutture di ancoraggio del Ponte e di raccordo stradale e ferroviario: si parla di oltre un milione di mq!

Tutto questo per risparmiare un'ora, forse meno, molto meno, nell'attraversamento dello stretto! Si stravolgerà un ecosistema unico, per costruire un sistema a collo di bottiglia che provocherà intasamenti e ulteriore congestione del traffico. Si prevedono, inoltre 50 anni per l'ammortizzazione dei costi, con concessione a privati della struttura, con pedaggi uguali o sicuramente molto più alti di quelli attuali.

La comunità delle due sponde pagherà un prezzo altissimo per la costruzione del Ponte: villaggi e quartieri verranno cancellati, sommersi dai detriti; cave enormi squarceranno il territorio dell'Etna; Messina e Villa saranno i terminali di un traffico che ne peggiorerà le già precarie condizioni di vivibilità.

In compenso alcune grandi società si ingrasseranno di denaro pubblico; la mafia, com'è stato già denunciato, parteciperà al banchetto al banchetto con una quota di circa il 30%; l'enorme drenaggio di denaro pubblico verrà pagato dal restante territorio siculo-calabrese che rimarrà più prosciugato di prima.

Senza considerare che un sisma di quelli che l'area ha conosciuto nel corso della sua storia, potrebbe far piazza pulita di tutto, e non si tratta di ipotesi fondate sul nulla.

Insomma, con una minima parte di questi investimenti si potrebbe portare la rete dei trasporti stradali e ferroviari della Sicilia ad un livello invidiabile; si potrebbe fornire l'Isola (e anche la Calabria) di quelle infrastrutture oggi inesistenti o insufficienti; i porti e gli aeroporti potrebbero davvero avvicinare gli abitanti e le merci al resto dell'Europa e del Mondo. Il risparmio in termini di tempi di percorrenza sarebbe di ore (oggi, in treno, da Ragusa o Trapani, per Messina, non bastano sei ore; in auto da Trapani ci vuole più o meno lo stesso tempo), senz'altro superiore a quello che il Ponte permetterà.

È verso questo tipo di sviluppo, decentrato, pianificato e utile che vanno orientate le battaglie delle forze sociali e politiche che si oppongono alla costruzione del Ponte sullo Stretto; e va in questo senso l'iniziativa che la CUB siciliana, con la FLTU-CUB nazionale e alcune forze politiche e sociali locali sta organizzando per il 7 aprile, dalle ore 16, a Ganzirri, l'estrema lingua di terra siciliana che la prevista costruzione del pilone del Ponte seppellirà sotto la montagna rappresentata da diversi milioni di metri cubi di inerti e centinaia di migliaia di metri cubi di acciaio.

Pippo Gurrieri
Riccardo.cuordileone
00sabato 1 ottobre 2005 11:58
Ma per favore, con tutti i problemi che ci sono in Italia dobbiamo crearni altri costruendo il ponte sullo stretto.
Prima di tutto non è indispensabile, secondo provoca problemi alla navigazione e terzo il costo è enorme in più in Sicilia, lo dovremmo pagare 3 volte tanto e sarà finito in 3 volte il tempo necessario.
cointreau il possente
00sabato 1 ottobre 2005 13:45
già che ci sono posto l'indirizzo dove si può trovare l'intero estratto della puntata di Report del 24/09/02 sul ponte dello stretto, e che ho parzialmente riportato nella sezione Arena.
Kijo
00sabato 1 ottobre 2005 17:33
Anche io ritengo che il ponte al momento non sia tra le priorita' della nazione.
Lo sono convinti solo quelli che vogliono avere qualcosa da dire...
(dopotutto quando qualcuno chiede "ma cosa ha fatto il governo Berlusconi?" ti possono mica rispondere "Ha cancellato il falso in bilancio"....)

P.S. - Cointreau, grazie per il link
-Giona-
00sabato 1 ottobre 2005 20:15
Re:

Scritto da: Kijo 01/10/2005 10.49
Da "Umanità Nova" n.10 del 18 marzo 2001
(Link)


Come mai questo ritorno di interesse per il Ponte sullo Stretto di Messina? A nessuno viene il dubbio che dopo tangentopoli si stia tentando di rilanciare alla grande la politica delle opere pubbliche, basata su progetti mastodontici che possano far recuperare il tempo perduto ai grandi appaltatori dello Stato?

Se al Sud non si può portare l'Alta Velocità, si può quantomeno provare a realizzare la madre di tutte le opere pubbliche: il Ponte sullo Stretto, 9.160 miliardi di investimenti (esclusa la lievitazione, che potrebbe anche portare al raddoppio della cifra), per costruire "l'ottava meraviglia del mondo", come scrivono i fautori dell'opera.

Gli argomenti su cui si basa la propaganda sono molteplici: si va dalla assicurazione della continuità territoriale tra continente e isola, all'avvicinamento dell'Europa ai paesi del Nord Africa, dallo sviluppo economico e sociale della Sicilia, all'occasione d'oro per l'occupazione. Si tratta, com'è evidente, di pura propaganda destinata a sgretolarsi davanti ad un'attenta riflessione, ma che, furbescamente veicolata e diffusa, può riuscire a trovare consensi.

Non si capisce perché un'isola debba avere l'esigenza della continuità territoriale con il continente; un'isola è tale al di là della volontà dei propri abitanti, e l'insularità ne permea la storia, la cultura, la vita senza che ciò sia vissuto come un handicap. Non credo che i siciliani si lamentino di vivere su un'isola, anzi, possiamo affermare che semmai ne vanno orgogliosi.

A meno che non si intenda costruire un altro ponte da capo Passero a Capo Bon, l'avvicinamento con l'Africa rimarrebbe quello che è oggi: continueranno ad essere i porti e gli aeroporti esistenti ad assicurare i collegamenti, continueranno ad essere i barconi e le navi dei clandestini ad assicurare lo sbarco "illegale" degli immigrati sul suolo siculo-europeo.

Lo sviluppo economico e sociale della Sicilia è la madre di tutte le balle: se dev'essere un ponte ad assicurarlo, la Calabria, che è già unita al continente in modo naturale, dovrebbe essere il paese di Bengodi, invece soffre degli stessi mali endemici della Sicilia, problemi legati allo sviluppo capitalistico italiano, alla costruzione ed al funzionamento dello Stato, alla particolare propensione della propria classe politica verso tutto ciò che è potere, senza scrupoli per i mezzi adoperati.

Infine l'occupazione, l'argomento più appetibile: un'occupazione limitata , in gran parte di semplice manovalanza (i tecnici verranno dal Nord) destinata, a lavori ultimati, a lasciare spazio ad una nuova disoccupazione, ampliata da quella che la struttura provocherà in tutte e due le aree, sommerse dalle mastodontiche strutture di ancoraggio del Ponte e di raccordo stradale e ferroviario: si parla di oltre un milione di mq!

Tutto questo per risparmiare un'ora, forse meno, molto meno, nell'attraversamento dello stretto! Si stravolgerà un ecosistema unico, per costruire un sistema a collo di bottiglia che provocherà intasamenti e ulteriore congestione del traffico. Si prevedono, inoltre 50 anni per l'ammortizzazione dei costi, con concessione a privati della struttura, con pedaggi uguali o sicuramente molto più alti di quelli attuali.

La comunità delle due sponde pagherà un prezzo altissimo per la costruzione del Ponte: villaggi e quartieri verranno cancellati, sommersi dai detriti; cave enormi squarceranno il territorio dell'Etna; Messina e Villa saranno i terminali di un traffico che ne peggiorerà le già precarie condizioni di vivibilità.

In compenso alcune grandi società si ingrasseranno di denaro pubblico; la mafia, com'è stato già denunciato, parteciperà al banchetto al banchetto con una quota di circa il 30%; l'enorme drenaggio di denaro pubblico verrà pagato dal restante territorio siculo-calabrese che rimarrà più prosciugato di prima.

Senza considerare che un sisma di quelli che l'area ha conosciuto nel corso della sua storia, potrebbe far piazza pulita di tutto, e non si tratta di ipotesi fondate sul nulla.

Insomma, con una minima parte di questi investimenti si potrebbe portare la rete dei trasporti stradali e ferroviari della Sicilia ad un livello invidiabile; si potrebbe fornire l'Isola (e anche la Calabria) di quelle infrastrutture oggi inesistenti o insufficienti; i porti e gli aeroporti potrebbero davvero avvicinare gli abitanti e le merci al resto dell'Europa e del Mondo. Il risparmio in termini di tempi di percorrenza sarebbe di ore (oggi, in treno, da Ragusa o Trapani, per Messina, non bastano sei ore; in auto da Trapani ci vuole più o meno lo stesso tempo), senz'altro superiore a quello che il Ponte permetterà.

È verso questo tipo di sviluppo, decentrato, pianificato e utile che vanno orientate le battaglie delle forze sociali e politiche che si oppongono alla costruzione del Ponte sullo Stretto; e va in questo senso l'iniziativa che la CUB siciliana, con la FLTU-CUB nazionale e alcune forze politiche e sociali locali sta organizzando per il 7 aprile, dalle ore 16, a Ganzirri, l'estrema lingua di terra siciliana che la prevista costruzione del pilone del Ponte seppellirà sotto la montagna rappresentata da diversi milioni di metri cubi di inerti e centinaia di migliaia di metri cubi di acciaio.

Pippo Gurrieri



Io ribalterei il discorso: che senso ha migliorare le reti ferroviare e autostradale in Calabria e in Sicilia se poi s'impiegano delle ore per attraversare lo Stretto? Perché questo accanimento contro il grande ponte per motivi ecologici, quando nessuno protestava per la costruzione di autostrade e superstrade nelle valli alpine? Quanto alla preoccupazione delle infiltrazioni mafiose, uno stato che rinunciasse a fornire servizi ai cittadini per questo motivo non sarebbe degno di chiamarsi tale.
Breznev
00sabato 1 ottobre 2005 22:33
Re: Re:

Scritto da: -Giona- 01/10/2005 20.15


Io ribalterei il discorso: che senso ha migliorare le reti ferroviare e autostradale in Calabria e in Sicilia se poi s'impiegano delle ore per attraversare lo Stretto?



Che senso ha un megaponte per attraversare lo stretto per poi ritrovarsi col monobinario o la Salerno-Reggio Calabria una volta giunti dall'altra parte?
Il ponte da solo non sarebbe altro che l'ennesima "cattedrale nel deserto", prima ci vuole lo sviluppo delle regioni.


Granduca di Milano
00domenica 2 ottobre 2005 09:03
Esatto, prima adeguiamo la rete di trasporti da e per la sicilia poi eventualmente si penserà al ponte.
In ogni caso la mafia avrebbe sempre da guadagnarci con i suoi amici politici di ogni colore!!![SM=x751526]
Kijo
00domenica 2 ottobre 2005 14:52

Scritto da: -Giona- 01/10/2005 20.15
Io ribalterei il discorso: che senso ha migliorare le reti ferroviare e autostradale in Calabria e in Sicilia se poi s'impiegano delle ore per attraversare lo Stretto?



Giusto!!!
Che ideona!!!
Si puo' costruire il ponte spendendo tanti di quei miliardi che nelle casse dello Stato non ci sono.

Ma chi se ne frega delle reti di Calabria e Sicilia? Il ponte e' piu' figo... non importa che la Salerno-Reggio da Battipaglia in giu' e' un disastro e in parecchie zone si cammina su una sola corsia (perche' immagino che Giona parli con cognizione di causa e sia passato sulla Salerno-Reggio, altrimenti vorrebbe dire che parla senza sapere)
... chi se ne frega se prendi il treno a Messina e ci metti le ore perche' qui ci passa solo un treno per volta o di andata o di ritorno (e non perche' i siciliani siano pigri e quindi resta solo uno a guidare il treno, ma perche' c'e' un solo binario...)
Ma si... chi se ne frega delle strade dissestate perche' gli enti locali non hanno i soldi per sistemarle (e quindi se prendi una buca mandi fai la gioia dei gommisti e mandi in malora le sospensioni...)
E' piu' fico impiegare venti minuti (invece di 2 ore per imbarco/traghettamento/sbarco) per attraversare un ponte!!!

Ci sono tanti pesci a brodo che sarebbero felici di vedere il ponte, anche a costo di farsi 5 ore di coda a passo d'uomo su una "superstrada" dove c'e' una singola corsia... perche' migliorarla? E' piu' caratteristica così...


Scritto da: -Giona- 01/10/2005 20.15
Perché questo accanimento contro il grande ponte per motivi ecologici, quando nessuno protestava per la costruzione di autostrade e superstrade nelle valli alpine? Quanto alla preoccupazione delle infiltrazioni mafiose, uno stato che rinunciasse a fornire servizi ai cittadini per questo motivo non sarebbe degno di chiamarsi tale.



Dove dovrebbero sorgere alcuni cantieri per il ponte la malavita ha gia' espropriato i terreni e si appresta a rivenderli allo stato a peso d'oro.
Riccardo.cuordileone
00domenica 2 ottobre 2005 15:12
Secondo me ci sono altre opere più importanti ed utili da fare, per esempio le varie reti ferroviarie commerciali, sopratutto del centro nord, ormai sono obsolete e che costringono il paese ad utilizzare ancora i trasporti su gomma (inquinando, aumentando il traffico e aumentando gli incidenti stradali).
Un altra opera importante e fruttuosa sarebbe quella di collegare finalmente Milano al Pò, ciò darebbe inizio ai tanto attesi traffici fluviali (i lavori iniziarono durante il fascismo e sono ancora li che aspettano).
Kijo
00domenica 2 ottobre 2005 15:17
Le reti ferroviarie al nord, seppur obsolete ci sono.
In Sicilia nemmeno reti obsolete... c'e' il monobinario.
In Calabria anche c'e' poco da stare allegri...

Il collegamento fluviale per il momento e' un'altra cosa inutile come il ponte sullo stretto...
Pertinax
00domenica 2 ottobre 2005 15:25
io sono favorevole alla costruzione del ponte sullo stretto, anzi dico che sono sempre sbalordito nel pensare che una cosa cosi banale non sia stata costruita prima! se i Romani avessero avuto le conoscenze tecniche che possediamo noi ora ci sarebbe sicuramente un poste sullo strotto di epoca romana... questo perchè la sicilia e delle risorse immani che rinchiuse su di un isola sono del tutto sprecate. come si puo fare napoli roma in 1 ora col treno e poi metterci 1 ora a fare pochi cilometri di mare!?! è una cosa che fa ridere [SM=x751578] [SM=x751578] [SM=x751578] [SM=x751578] forse nel terzo mondo si potrebbe capire, magari che so in brasile... in argentina...

certo è anche vero che per realizzarlo ora come ora bisognerebbe che le elezioni levincesse Bertinotti che impiegherebbe dei metodi "siberiani" per il pagamento degli operai [SM=x751578] [SM=x751578] [SM=x751578] braccianti provenienti dalle fila di FI e AN [SM=x751578] [SM=x751578] [SM=x751578]
istantanea
00domenica 2 ottobre 2005 15:54
favorevole alla costruzione del ponte sullo stretto ma prima sarebbe meglio "aggiustare" (se non ricreare da zero) le reti di collegamento dalla sicilia al continente (autostrade e ferrovie). [SM=x751524]
-Giona-
00lunedì 3 ottobre 2005 11:37
C'è chi predica bene e razzola male
Secondo quanto scrive sul "Corriere" G.A. Stella (che non è certo un giornalista "amico" del centrodestra), il centrosinistra candiderà a sindaco di Messina uno dei principali azionisti della società dei traghetti: come meravigliarsi se non vuole il ponte?

www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/10_Ottobre/03/pon...
Mireyka
00lunedì 3 ottobre 2005 11:37
Re:

Scritto da: istantanea 02/10/2005 15.54
favorevole alla costruzione del ponte sullo stretto ma prima sarebbe meglio "aggiustare" (se non ricreare da zero) le reti di collegamento dalla sicilia al continente (autostrade e ferrovie). [SM=x751524]



Quoto!

Il ponte ora e' inutile senza infrastutture intorno.
Mireyka
00lunedì 3 ottobre 2005 11:39

Scritto da: -Giona- 03/10/2005 11.37
Secondo quanto scrive sul "Corriere" G.A. Stella (che non è certo un giornalista "amico" del centrodestra), il centrosinistra candiderà a sindaco di Messina uno dei principali azionisti della società dei traghetti: come meravigliarsi se non vuole il ponte?

www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/10_Ottobre/03/pon...



E allora? Dove sta il problema?
Secondo te e' solo il candidato a non volere il ponte?

Hai delle idee decenti per rispondere a tutto quello che e' stato detto, o solo questa inutile cosa?
Riccardo.cuordileone
00lunedì 3 ottobre 2005 13:05
Re:

Scritto da: Kijo 02/10/2005 15.17
Le reti ferroviarie al nord, seppur obsolete ci sono.
In Sicilia nemmeno reti obsolete... c'e' il monobinario.
In Calabria anche c'e' poco da stare allegri...



Si ma al nord le reti ferroviarie avrebbero una funzione commerciale e anche un torna conto economico, al sud avrebbero solo una funzione turistica, è il solito problema gli investimenti al sud non convengono, però se mai si inizia...
-Giona-
00lunedì 3 ottobre 2005 13:16
A me sembra che ripetere in continuazione "il ponte è inutile se non si ammodernano le linee di comunicazione in Calabria e in Sicilia" sia una comoda giustificazione per non far niente. Se si realizzasse il ponte come prima cosa, questo potrebbe fungere da volano per tutte le infrastrutture di quelle zone e far sí che vengano potenziate sul serio.

[Modificato da -Giona- 03/10/2005 13.18]

istantanea
00lunedì 3 ottobre 2005 17:27
Re:

Scritto da: -Giona- 03/10/2005 13.16
A me sembra che ripetere in continuazione "il ponte è inutile se non si ammodernano le linee di comunicazione in Calabria e in Sicilia" sia una comoda giustificazione per non far niente. Se si realizzasse il ponte come prima cosa, questo potrebbe fungere da volano per tutte le infrastrutture di quelle zone e far sí che vengano potenziate sul serio.

[Modificato da -Giona- 03/10/2005 13.18]





come fai a costruire una casa senza le fondamenta????
Pertinax
00lunedì 3 ottobre 2005 19:58
basta pensare alla salerno reggio calabria... o alle disastrate ferrovie del sud... forse è meglio finire prima queste! pensate alla mega figura di M che potremmo fare con il ponte "in perenne costruzione" [SM=x751578]
Kijo
00martedì 4 ottobre 2005 19:58
Domandone: Giona, sai che significa nella lingua italiana "predicare bene e razzolare male"?
Nel tuo post chi sarebbe quello che "predica bene" (=dice una cosa) e poi "razzola male" (= non la fa)?

Ma lasciamo perdere le acrobazie stilistiche (senza rete e si vede) e passiamo ad altro...



Scritto da: -Giona- 03/10/2005 13.16
A me sembra che ripetere in continuazione "il ponte è inutile se non si ammodernano le linee di comunicazione in Calabria e in Sicilia" sia una comoda giustificazione per non far niente.



Certo, sai com'e'... al mattino io voglio alzarmi tardi, mica mi va di andare a costruire un ponte in mezzo ad uno stretto... e' piu' comodo... mi piace restare senza far niente...

Ovviamente questa osservazione di stampo ittico e' assurda.
Non siamo noi a dover costruire il ponte, quindi far niente o far tutto sono gli operai con le ditte... che guadagno ne trarrei io o chiunque altro e' contro questa balordaggine ad osteggiarla?


Scritto da: -Giona- 03/10/2005 13.16
Se si realizzasse il ponte come prima cosa, questo potrebbe fungere da volano per tutte le infrastrutture di quelle zone e far sí che vengano potenziate sul serio.



Altra osservazione di stampo ittico...
roba da mercato del pesce...

Come fa un ponte a fare da volano?

Non e' un'azienda che puo' produrre un indotto. Se io apro una piccola azienda, gli operai hanno bisogno di mangiare (per esempio), e come indotto qualcuno apre un ristorante lì vicino, qualcun altro aprira' un'edicola perche' ci sono quelli che comprano il giornale, ecc...
Il ponte che indotto ha?

Se un camion che trasporta primizie parte da una zona centrale della Sicilia e impiega 10/11 ore per arrivare a Napoli (quando il traffico e' scorrevole), sai quanto se ne fotte che ce ne impiega 8.5/10 ?

Se invece il camion trova una rete stradale decente (che non ti faccia impiegare 5 ore quando tutto va bene da Reggio Calabria a Salerno, ma 2.5/3) allora si che la differenza e' notevole, con dei costi per la realizzazione decisamente inferiori.
Per non parlare del trasporto su rotaia.
Si potrebbe quasi dimezzare il tempo di trasporto migliorando la rete.

Con gli stessi soldi del ponte puoi risistemare la rete di Calabria e Sicilia (come ho detto anche in qualche post precedente). Vuoi mettere che un camion che parte dalla Sicilia impieghi meta' del tempo per arrivare a Napoli, con dei costi per lo Stato inferiori a quelli di un ponte così?

Quindi, a parita' di spesa, dovendo scegliere tra ponte e rete viaria (perche' i fondi attuali non permettono entrambi), conviene di gran lunga migliorare le reti viarie visto che permettono una piu' sensibile riduzione dei tempi.

Come ha chiesto Mireyka, anche io ti chiedo: Ma hai argomentazioni decenti da opporre?
Uske
00mercoledì 5 ottobre 2005 01:33
???
Io vorrei solo dire che qua stiamo nella merda e si pensa a spendere milioni di euro per costruire un ponte che, tralasciando il resto, durerà al max un 100 di anni per gli spostamente delle faglie(Mario Tozzi docet).
Alla fine se tutti i soldi di quel ponte veniseero usati per la scuola, per i detenuti, per eliminare l'ignoranza e la mafia dal paese ecc ecc non sarebbe meglio???
Voglio dire: ma dove stiamo andando?? Dove vogliamo andare??
a cosa serve un ponte quando come capo del governo c'è un criminale e a tutti va bene?? quando li sbirri menano a ammazzano belli tranquilli e nessuno va in galera??(anzi placanica mica è candidato di AN??), quando in sicilia sparano a un ragazzo in una piazza del centro e NESSUNO vede nulla??
a cosa serve la tecnologia senza la cultura e l'amore??
per me a poco....
wild§live®
00mercoledì 5 ottobre 2005 09:50
dei partecipanti al dibattito chi ha

1) usato la sa-rc
2) usato le ferrovie calabresi
3) usato i traghetti per lo stretto
4) usato i trasporti siciliani e per dove.

secondo me qualcuno parla solo per sentito dire.
Kijo
00mercoledì 5 ottobre 2005 10:43

Scritto da: wild§live® 05/10/2005 9.50
dei partecipanti al dibattito chi ha

1) usato la sa-rc
2) usato le ferrovie calabresi
3) usato i traghetti per lo stretto
4) usato i trasporti siciliani e per dove.

secondo me qualcuno parla solo per sentito dire.



1) Io. Parecchie volte.
2) Io. Da Scalea a salire. Ma anche da nord a Villa S.Giovanni.
3) Io. Piu' volte.
4) Io. Un esempio? Treno fino a Gioiosa Marea e poi imbarco per le Eolie.

E ti posso assicurare che e' uno schifo. Specialmente la Sa-RC... a volte ho passato ORE procedendo in fila a passo d'uomo su un'autostrada che in certi tratti permetteva una sola fila di veicoli verso nord e una sola fila verso sud.

Qual'e' la tua opinione sul ponte?
E' fondamentale nell'attuale situazione?


wild§live®
00mercoledì 5 ottobre 2005 11:16
allora:

io ho una casa un pochino più giù quindi faccio regolarmente la sa-rc fino a lamezia terme.

in sicilia ci sono andato spesso sia con mezzi propri che con mezzi pubblici.

Secondo me la sa-rc era uno schifo, adesso è tutta un cantiere ma a lavori ultimati non sarà peggio di tante altre autostrade.Poi considera che alcuni tratti sono completi sia a 3 corsie che a 2 corsie+emergenza e lì si transita bene.Per me, in prospettiva, può andare.

per quanto riguarda le ferrovie, ho fatto un eurostar fino a reggio senza problemi.

in Sicilia la situazione è davvero tragica in alcuni punti.

la zona di palermo e quella di catania sono ben sviluppate (autostrade) ma il resto lascia a desiderare.Il sud sicilia è davvero tragico: agrigento, ragusa,etc.

sui binari ti do ragione al 100%

per quanto riguarda lo stretto, in alcuni casi si rischia davvero di snervarsi tantissimo, e quindi se ci fosse non sarebbe male.Tuttavia prima del ponte darei una bella sistematina alle infrastrutture siciliane e della calabria jonica(altro tasto dolente).

Secondo me sarebbe stato più utile tappezzare la sicilia di aeroporti, e sfruttare i vettori low cost.
Kijo
00mercoledì 5 ottobre 2005 11:40

Scritto da: wild§live® 05/10/2005 11.16
allora:

io ho una casa un pochino più giù quindi faccio regolarmente la sa-rc fino a lamezia terme.



Ehi gente!!! Abbiamo trovato il posto dove fare il primo raduno di Arena Politica [SM=x751555] [SM=x751545] [SM=x751578] [SM=x751590]


Scritto da: wild§live® 05/10/2005 11.16
Secondo me la sa-rc era uno schifo, adesso è tutta un cantiere ma a lavori ultimati non sarà peggio di tante altre autostrade.Poi considera che alcuni tratti sono completi sia a 3 corsie che a 2 corsie+emergenza e lì si transita bene.Per me, in prospettiva, può andare.



Il problema e' che i cantieri sono aperti da anni... e in altre parti d'Italia ci si impiega molto meno per realizzare certe opere. Anche se uno dei problemi e' l'infiltrazione della malavita... lo testimonia il fatto che appena sono stati disposti accertamenti, il presidente della regione ha ricevuto minacce.

Il fatto che ci siano dei "colli di bottiglia" costituiti dai cantieri strozza e si ripercuote sulla percorribilita' dei tratti di strada normale.


Scritto da: wild§live® 05/10/2005 11.16
per quanto riguarda le ferrovie, ho fatto un eurostar fino a reggio senza problemi.



L'EuroStar ha precedenza su tutti gli altri treni.
I diretti invece sono terribili... lenti e disastrati. Non che me ne freghi granche'... mi siedo a terra e basta che arrivo a destinazione, ma la gente anziana che ho incontrato sul treno ha risentito per le difficolta'.


Scritto da: wild§live® 05/10/2005 11.16
per quanto riguarda lo stretto, in alcuni casi si rischia davvero di snervarsi tantissimo, e quindi se ci fosse non sarebbe male.Tuttavia prima del ponte darei una bella sistematina alle infrastrutture siciliane e della calabria jonica(altro tasto dolente).



In realta' non ho mai aspettato piu' di un'ora per l'imbarco.
Incrementare il numero di traghetti (nel periodo estivo, in quello invernale sarebbe inutile) sarebbe una soluzione per abbattere i tempi di attesa sensibilmente.


Scritto da: wild§live® 05/10/2005 11.16
Secondo me sarebbe stato più utile tappezzare la sicilia di aeroporti, e sfruttare i vettori low cost.



Specie per il commercio sarebbe bene.
Tieni conto che le primizie dall'Africa arrivano nei mercati di Milano prima di quelle siciliane proprio perche' dall'Africa si trasporta per via aerea...
Riccardo.cuordileone
00mercoledì 5 ottobre 2005 12:05
Re:

Scritto da: wild§live® 05/10/2005 9.50
dei partecipanti al dibattito chi ha

1) usato la sa-rc
2) usato le ferrovie calabresi
3) usato i traghetti per lo stretto
4) usato i trasporti siciliani e per dove.

secondo me qualcuno parla solo per sentito dire.



Non sono mai sceso sotto Livorno, non avevo voglia di fare il passaporto.[SM=x751525]
Pertinax
00mercoledì 5 ottobre 2005 20:16
Re:

Scritto da: wild§live® 05/10/2005 9.50
dei partecipanti al dibattito chi ha

1) usato la sa-rc
2) usato le ferrovie calabresi
3) usato i traghetti per lo stretto
4) usato i trasporti siciliani e per dove.

secondo me qualcuno parla solo per sentito dire.



1)poche volte a dir la verità... ma nei decenni non è mai cambiata.
2)tutte le tratte... la ionica è la più schifosa d'europa... sono deragliato con un treno a Scilla! ti basti questo [SM=x751525]
3)decine di volte.
4)tutte le linee... una schifezza ma il panorama è mozzafiato ovunque:b2:
uovokinder
00sabato 8 ottobre 2005 10:47
Io sono stato in Calabria e in Sicilia.
Dalla Toscana in macchina fino a Napoli, cioe' mi pare che era Napoli, tutto ok.
Da lì in poi [SM=x751531] [SM=x751597]
Uske
00mercoledì 26 ottobre 2005 02:42
grazie europa???
La Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per il progetto del Ponte sullo Stretto. Possibile a questo ponto il blocco dei finanziamenti comunitari. Bruxelles dice che manca uno studio sull'impatto ambientale dell'opera che garantisca il rispetto dei requisiti previsti dall'Ue. Il nostro governo ora ha due mesi per rispondere.
fonte tgcom
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