Messaggio del Papa per la campagna della fraternità ecumenica 2010 in Brasile

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S_Daniele
00mercoledì 24 febbraio 2010 19:13



Messaggio del Papa per la campagna della fraternità ecumenica 2010 in Brasile


Liberi dalla schiavitù del denaro per riconciliarsi con Dio

“Riconciliare le persone con Dio, aiutandole a liberarsi dalla schiavitù del denaro”:  è questo l’obiettivo che si propone quest’anno la campagna della fraternità ecumenica in Brasile. Per l’occasione Benedetto XVI ha inviato al presidente della Conferenza episcopale del Paese un messaggio nel quale ricorda, tra l’altro, che “la schiavitù del denaro e l’ingiustizia hanno origine nel cuore umano” e invita perciò a “perseverare nella testimonianza dell’amore di Dio” offrendo “l’unico Bene che può saziare il cuore della gente”. L’uomo infatti – assicura – “come e più del pane, ha bisogno di Dio”.

Messaggio del Santo Padre

Al venerato Fratello
D. Geraldo Lyrio Rocha
Presidente della Cnbb
e Arcivescovo di Mariana (mg)


Con il mercoledì delle ceneri torna quel tempo favorevole di salvezza che è la Quaresima, con il suo appello insistente:  “Lasciatevi riconciliare con Dio” (2 Cor 5, 20); grido questo, che deve risuonare sulle labbra di coloro che annunciano la Parola di Dio:  “Incaricherò i miei ministri di annunciare ai peccatori che sono sempre pronto a riceverli, che la mia misericordia è infinita” (Lettera per la Proclamazione di un Anno Sacerdotale, 16/vi/2009). Questi sentimenti divini furono affidati al Santo Curato d’Ars, che, nel suo tempo, seppe trasformare il cuore e la vita di molte persone, perché riuscì a far sentire loro l’amore misericordioso del Signore.

Auspico lo stesso successo alle Chiese e alle Comunità ecclesiali in Brasile che, in questo anno, hanno deciso di unire i loro sforzi per riconciliare le persone con Dio, aiutandole a liberarsi dalla schiavitù del denaro. Infatti, come ricorda la Campagna della Fraternità Ecumenica 2010 – citando le parole di Gesù – “non potete servire Dio e il denaro”. Rallegrandomi per questo proposito di conversione, ricordo che la schiavitù del denaro e l’ingiustizia hanno “origine nel cuore umano, dove si trovano i germi di una misteriosa connivenza col male” (Messaggio per la Quaresima 2010, 30/x/2009). Per questo, vi incoraggio a perseverare nella testimonianza dell’amore di Dio, del Figlio di Dio che si è fatto uomo, dell’uomo che ha ricevuto la grazia delle vita di Dio, dell’unico Bene che può saziare il cuore della gente, poiché “come e più del pane, (l’uomo) ha infatti bisogno di Dio” (Ibidem). Riuscirete così a far fronte al “deserto interiore” di cui ho parlato all’inizio del mio ministero petrino, invitando la Chiesa, nel suo insieme, a “mettersi in cammino, per condurre gli uomini fuori dal deserto, verso il luogo della vita, verso l’amicizia con il Figlio di Dio, verso Colui che ci dona la vita, la vita in pienezza (…) Noi esistiamo per mostrare Dio agli uomini. E solo laddove si vede Dio, comincia veramente la vita” (Omelia, 24/iv/2005).

Se “la bocca esprime ciò che dal cuore sovrabbonda” (Matteo 12, 34), potete conoscere il vostro cuore a partire dalle vostre parole. “Riconciliatevi con Dio”, di modo che le vostre parole servano soprattutto per parlare di Dio e a Dio.

Nell’implorare le più grandi benedizioni di Dio sulla Campagna della Fraternità Ecumenica 2010, colgo l’occasione per inviare ai miei fratelli e amici del Brasile cordiali saluti, con voti di ogni bene in Gesù Cristo, unico Salvatore di tutti.

Dal Vaticano, 8 febbraio 2010

BENEDETTO XVI


(©L’Osservatore Romano – 25 febbraio 2010)

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