Mercato immobiliare commerciale

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marco---
00giovedì 2 luglio 2009 10:46
Crollo del mercato immobiliare commerciale europeo (Fonte: mutui.vostrisoldi.it - 02/07/2009)

Uno studio condotto da Cushman & Wakefield riporta come in Europa il mercato immobiliare degli immobili adibiti ad uso commerciale abbia subito una brusca flessione durante il primo trimestre 2009: rispetto allo stesso periodo del 2008, infatti, la contrazione è stata pari al 74%, per un valore assoluto pari a 11,4 miliardi di euro (contro i precedenti 43,3 miliardi). Lo studio riporta inoltre come il 2009 sarà sicuramente destinato a chiudere un biennio negativo, visto e considerato che anche il 2009 si era concluso con il segno meno, per un passo indietro nell’ordine del 54% rispetto al 2007. Tra le (rare) aree in controtendenza, si ricorda quella del Regno Unito, dove nel primo trimestre - causa svalutazione sterlina e forte calo del prezzo degli immobili commerciali - si è registrata una crescita del 147% su base annua.
(sylvestro)
00lunedì 31 maggio 2010 17:40
Uffici: ripresa debole a Milano, ancora più lenta Roma

31/05/2010

Stenta la ripresa del mercato italiano degli uffici, tradizionalmente concentrato nelle due piazze di riferimento di Milano e Roma.
Ne scatta la fotografia, aggiornata al primo trimestre 2010, BNP Paribas Real Estate Research con i due report Milan Q1 2010 At A Glance e Rome Q1 2010 At A Glance (si veda in allegato).
Da segnalare i volumi di investimento (a quota 780 milioni di euro) in diminuzione nei primi tre mesi di quest'anno, rispetto ai volumi più consistenti con cui si era chiuso il 2010.
Da sottolineare che l'ultimo trimestre dell'anno è da sempre quello in cui si concentrano la maggior parte dei deals e che comunque nel Q1 2010 sono stati firmati alcuni accordi preliminari in grado di profilare un miglioramento dello scenario nei prossimi mesi.
Per quanto riguarda il capoluogo lombardo, sono 220 i milioni di euro investiti nei primi tre mesi del 2010, con un livello di assorbimento di circa 31mila mq sul mercato delle locazioni, a conferma del fatto che nonostante inizino a manifestarsi atteggiamenti di fiducia e di ripresa, i numeri sono ancora bassi (con volumi inferiori anche rispetto al primo trimestre del 2009 in cui l'assorbimento era stato pari a circa 35mila mq).
In lieve ripresa i canoni medi che viaggiano sui 241 euro al mq l'anno, mentre i canoni prime sono stabili a quota 500 euro al mq l'anno.
Ancora più magro il mercato di Roma, dove gli investimenti nel Q1 2010 sono in linea con quelli dello scorso anno, ma in discesa rispetto all'ultimo trimestre del 2009.
Il livello di assorbimento, molto basso, si attesta intorno ai 22mila mq.
La diminuzione del volume di mq transati (nel quarto trimestre 2009 si attestava intorno ai 35mila mq) è dovuto ad un primo trimestre che ha quasi sempre registrato i valori più bassi di assorbimento dell'anno.
La quasi totalità dei mq transati ha riguardato immobili che si trovano in zona centrale, seguita dall'Eur e dalla periferia.
Solo quattro le transazioni che hanno riguardato uffici dalla superficie compresa tra i mille e i 3mila mq, circa la metà delle transazioni di questo trimestre è invece rappresentata dalla locazione di uffici di piccoli tagli, con una dimensione inferiore ai mille mq.
I canoni prime si confermano fermi rispetto al trimestre precedente su un livello di 420 euro al mq anno (con un sempre più massiccio uso di incentivi, break option e free rent che vanno dai 6 ai 12 mesi).
I canoni medi in centro continuano il trend negativo iniziato nel 2009 raggiungendo quota 295 euro al mq l'anno, contro i 310 del al quarto trimestre del 2009.

Roma At a glance


Milano At a glance
(sylvestro)
00giovedì 2 giugno 2011 10:29
(sylvestro)
00venerdì 10 febbraio 2012 07:21
(sylvestro)
00mercoledì 27 giugno 2012 10:49
Commerzbank dice addio all’immobiliare commerciale

27/06/2012



Commerzbank lascia il business dei finanziamenti marittimi e dell’immobiliare commerciale.

La decisione è dovuta alla crisi e alle elevate necessità patrimoniali richieste dai regolatori per queste attività.

“Il nuovo segmento Immobiliare e finanziamenti marittimi che era stato previsto - si legge in un comunicato dell'istituto - non sarà creato”.

Le attività già esistenti saranno conferite a un portafoglio di asset non strategici in via di dismissione.

Commerzbank ricorda di avere in corso un esame di tutte le proprie attività al fine di concentrarsi su quelle core, capaci di garantire una “redditività duratura” e di limitare i rischi.
marco---
00giovedì 29 novembre 2012 14:34
Investimenti "corporate" dimezzati (Fonte: Casa 24 Il Sole 24 Ore - di Adriano Lovera - 29/11/2012)

In Italia solo l’1,6% dei transato europeo e circa la metà rispetto all’anno scorso: resiste solo il segmento retail

Se il mercato non decide di invertire la rotta, saranno guai. Perché tutto è fermo, o quasi, e anche i lievi accenni dl ripresa, attesi per il biennio 2014-2015, sono niente più che una previsione speranzosa. Questo è il desolante contesto dei non residenziale, che emerge dal rapporto annuale di Nomisma. Uno studio che conferma i dati negativi dell’Agenzia dei territorio, diffusi poche settimane fa, che mostravano un crollo delle compravendite di capannoni, negozi e uffici, con 2.621 atti siglati nel secondo trimestre 2012 contro i 4mila dello stesso periodo 2011. E con un impietoso -50% nel confronto 2006-2012. Nomisma rileva che l’Italia chiuderà il 2012 con un volume dl circa 2 miliardi di Curo di investimenti corporate (grandi transazioni commerciali, esclusi i piccoli negozi e uffici). Si tratta appena dell’1,6% dei totale europeo e circa la metà rispetto all’anno scorso. il trend generale è ormai noto: si restringe la domanda e aumenta l’offerta...
marco---
00domenica 16 dicembre 2012 11:07
In Liguria crolla l'acquisto di capannoni industriali (Fonte: cittadigenova.com - 16/12/2012)

Genova - In Liguria, crollano le compravendite immobiliari a uso economico. Secondo l'ultimo rilevamento dell'Istat elaborato dall’osservatorio regionale dell’artigianato, nella nostra regione il calo registrato tra il secondo trimestre 2011 e lo stesso periodo del 2012 è stato del 31%. È il quarto dato più negativo in Italia (la media nazionale è del -24,8%) dopo Molise, Sicilia e Trentino Alto Adige[...]
marco---
00domenica 10 marzo 2013 14:26
Negozi, crollano gli affitti: - 50% in 3 anni (Fonte: gazzettadireggio.gelocal.it - 09/03/2013)

Canoni in caduta libera a causa della crisi del commercio. Giordani (Fiaip): «Soffrono anche il centro storico e la via Emilia».

Prezzi degli affitti in calo per i negozi del centro storico di Reggio. Secondo la Fiaip cittadina - federazione degli agenti immobiliari - a calare sono stati soprattutto i canoni delle attività in provincia, crollate del 50% dal 2009 ad oggi. Ma anche le zone più centrali di Reggio non vengono risparmiate da una tendenza che segue di pari passo la caduta degli affari nel commercio, settore che ha ridotto fortemente il suo appeal. «Se è vero che il valore della locazione di un negozio al dettaglio si ricava dall'ubicazione e dalla sua capacità di attrarre i clienti - spiega Gabriele Giordani, del direttivo provinciale Fiaip - sicuramente la nostra cara e vecchia Via Emilia rappresenta ancora oggi il miglior magnete commerciale da prendere come riferimento per valutare la flessione dei canoni dall'inizio della crisi. Tra via Guidelli a via Della Volta, dove ci sono i negozi a più alto valore si pagava nel 2007 per 50 metri quadri fino a 950 euro al metro quadro l'anno, senza considerare gli eventuali magazzini che si calcolano sempre per circa la metà della superficie. Per metrature più grandi, fino a 100 metri quadri si arrivava a 750 euro al metro quadro. Tra il 2008 e il 2009 è però cominciata la crisi vera, con la flessione dei consumi e una paralisi pressoché totale. Tra proprietà e inquilino iniziano gli accordi per la diminuzione dei canoni in corso, con la speranza di uscire dalla crisi a fine 2010 o, al massimo, nel 2011. Nel 2013 c’è stata invece un'ulteriore decrescita. Nelle zone periferiche della città questo calo dei canoni dei negozi è stato altissimo, anche del 50%. Anche nella “zona calda” della via Emilia la situazione si può fotografare con alcuni dati: per i negozi fino a 50 metri quadri i contratti di locazione arrivano a un massimo di 650 euro al metro quadro l'anno, a 550 euro al metro quadro per i negozi fino a 100-120 metri quadri. Nella stessa zona i locali sopra i 100-120 metri quadri vengono trattati attualmente a 500-400 euro al metro quadro l'anno». Differenze notevoli, quindi, con oltre il 30% in meno rispetto agli anni 2006-2007. In Italia conferme a questi dati, insieme a un segnale di tiepido ottimismo, sono arrivate a metà febbraio dall'annuale studio sull’andamento del settore presentato dalla Fiaip nazionale. La percezione registrata dovrebbe segnare una tiepida risalita sia dei consumi che, di conseguenza, dell’indotto legato al commercio, che avrà però bisogno di alcuni anni per tornare ai fasti segnati prima della crisi del 2008.

«A livello nazionale - spiega Giordani - la diminuzione registrata nel 2012 per la compravendita dei negozi è del 14,89%. Un anno nero, quindi, quello appena trascorso e, come è stato detto, ci sarà un'ulteriore contrazione del mercato nei primi sei mesi del 2013, una timida ripresa è attesa per il secondo semestre dell’anno. A condizione, però, che vi sia una stabilità politica ed economica e che vengano adottate le misure non più procrastinabili per ridare slancio al comparto, a partire dalla riduzione della tassazione sugli immobili. E qui, vien da dire, casca l'asino».
marco---
00venerdì 26 aprile 2013 09:17
Edifici produttivi, costruzioni giù del -60%
Edifici produttivi, costruzioni giù del -60% (Fonte: Il Giornale di Vicenza - di Matteo Bernardini - 25/04/2013)


marco---
00martedì 27 maggio 2014 14:22
Immobili: A.entrate, compravendite a -9,3% settore non residenziale nel 2013 (Fonte: sassarinotizie.com - 27/05/2014)

Roma, 27 mag. (Adnkronos) -In calo le compravendite di immobili del settore non residenziale nel 2013: rispetto all'anno precedente il mercato immobiliare che riguarda negozi, uffici e capannoni registra una diminuzione del 9,3%. I dati sono contenuti nel rapporto 2014 realizzato dall'osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle entrate e dell'associazione nazionale della società di leasing Assilea. Lo studio, presentato nel corso di una conferenza stampa, rileva che il terziario perde l'11% delle transazioni, il commerciale il 7,3% e il produttivo il 7,7%. In numero di transazioni sono state 24.356 per il settore commerciale, con uno stock complessivo di 2.823.926 unità; per il terziario le transazioni sono state 9.454 con uno stock di 662.312 unità; infine il settore produttivo ha registrato 9.246 transazioni con uno stock di 735.176 unità. Complessivamente la stima del valore di scambio delle tre tipologie non residenziali è pari a circa 12,1 miliardi di euro, con un calo rispetto all'anno precedente di 2,4 mld ed è dimezzato rispetto al 2008 (anno di riferimento del primo rapporto), quando si era attestato a 25,4 mld. Il settore del leasing il 2014 inizia con il segno della ripresa, "anche grazie al più favorevole inquadramento fiscale e all'apertura del comparto ai professionisti per il finanziamento di immobili", spiega Assilea. Nei primi quattro mesi é stato finanziato circa un miliardo di investimenti immobiliari con 1.076 nuovi contratti, con una crescita di oltre il 20%.
marco---
00mercoledì 15 luglio 2015 15:33
Tecnocasa, i trend e le previsioni del mercato immobiliare non residenziale (Fonte: casaeclima.com - 15/07/2015)

Nel corso del secondo semestre 2014, il settore immobiliare non residenziale ha registrato in tutti i suoi segmenti variazioni percentuali negative sia delle quotazioni sia dei canoni di locazione. Lo rivela un'analisi condotta dal Gruppo Tecnocasa.

CAPANNONI. Sul mercato dei capannoni si segnala un calo dei prezzi sia per le nuove costruzioni (-2,3% ) sia per l'usato (circa -2,7%). Anche sul versante delle locazioni i canoni sono in diminuzione: per le soluzioni nuove si registra un calo del -1,8% rispetto al semestre precedente, mentre per le tipologie usate il ribasso è stato intorno al -1,5%.

La scelta è per immobili in locazione, si prediligono le soluzioni in prossimità di collegamenti importanti e in buono stato, con impiantistica a norma e soprattutto con un’area di carico e scarico merci. Si insediano attività artigianali, di vendita all’ingrosso o di deposito e stoccaggio merci.

NEGOZI. I locali ad uso commerciale hanno registrato una contrazione dei prezzi del 3,5% per le soluzioni posizionate in via di passaggio e del 3,9% per quelle posizionate in via non di passaggio. Sul mercato delle locazioni il ribasso è stato rispettivamente del -3,3% e del -3,0%. Su questo segmento di mercato si segnala ancora la domanda da parte di investitori che mirano a rendimenti che possono andare dall’8 al 10% a seconda della rischiosità dell’investimento. Buona tenuta per le attività legate al mondo della ristorazione, anche se l’offerta sul mercato non sempre riesce a soddisfarla per carenza di immobili dotati di canna fumaria.

La domanda è sempre elevata per le tipologie posizionate in vie di passaggio, ma anche in qui si riscontrano dei casi di vacancy. Fanno eccezione le high street delle grandi città dove la domanda è sempre molto alta e vede in prima fila i grandi marchi, soprattutto della moda. Si segnalano anche richieste di spazi medi per l’apertura di supermercati di vicinato. Sulle strade non di passaggio si nota maggior vacancy e gli immobili presenti sono destinati all’insediamento di attività di servizi.

UFFICI. Nella seconda parte del 2014 sul segmento degli uffici si registra una diminuzione dei prezzi e dei canoni di locazione sia per le strutture insediate nei centri direzionali e sia per quelle inserite in palazzi residenziali. Il calo dei prezzi, rispetto al primo semestre del 2014, è stato del -4,1% per gli uffici di nuova costruzione in centri direzionali e del -4,5% in palazzine residenziali. Per quelli usati si segnala un calo del -4,2% nei centri direzionali e del -4,1% in palazzine residenziali. Sul versante delle locazioni la diminuzione dei canoni è stata del -2,2% e del -2,3% rispettivamente per gli uffici di nuova costruzione situati in centri direzionali o in palazzine residenziali. Mentre per le tipologie usate la diminuzione è stata del -1,9% se posizionati in centri direzionali e del -2,5% per quelli in palazzine residenziali.

Si prediligono le zone servite da mezzi di trasporto e le strutture che offrono parcheggi. Le aree centrali delle grandi città sono scelte per lo più da professionisti, come ad esempio studi legali, o da società e aziende che cercano uffici di rappresentanza. Si richiedono soluzioni già cablate e pronte all’uso. Per risparmiare si riducono le metrature o si decentra la posizione, infatti si nota interesse anche per i centri direzionali di nuova costruzione posizionati nell’hinterland, facilmente raggiungibili, con ampi parcheggi e con basse spese di gestione.
PREVISIONE 2015. Per il settore non residenziale il 2015 si prospetta ancora un anno con prezzi e canoni in diminuzione. Anche per le compravendite sarà un anno simile al precedente e la scelta della locazione sarà quella predominante tra gli imprenditori. La novità potrebbe essere una maggiore facilità da parte dei proprietari a ribassare i canoni di locazione vincendo così le resistenze del passato. Infatti l’aggravio fiscale che su questo segmento di mercato si è fatto sentire in modo importante, sta portando ad una maggiore flessibilità dei proprietari per garantirsi il pagamento continuo.

Anche i grandi marchi, alla ricerca di negozi per nuove aperture, chiedono un ribasso dei canoni e dimostrano il loro interesse per le top location delle grandi città. Rimarrà sempre alta l'attenzione per negozi in cui insediare attività legate al food. Le vie non di passaggio soffriranno maggiormente a meno che non siano a ridosso di vie ad alto transito, dove c’è sempre una maggiore richiesta.

Anche per gli uffici lo scenario si profila simile sebbene si inizino a vedere maggiori segnali di interesse da parte di aziende, per lo più multinazionali. Le location centrali o posizionate in zone ben servite dalla metropolitana saranno quelle preferite.
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