Mea culpa McLaren

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-tulipanonero-
00venerdì 14 dicembre 2007 12:10
Clamorosa confessione della squadra inglese. Maranello accetta di chiudere il caso

Mea culpa McLaren

Bloccato lo sviluppo sulla macchina del 2008 di tre sistemi ispirati alla Rossa. La Fia annulla il nuovo processo

MILANO - Meglio tardi che mai, soprattutto appena in tempo. La spy story aperta con i segreti passati da Nigel Stepney, ex capo meccanico Ferrari, a Mike Coughlan, capo progettista McLaren, si chiude qui, con le pubbliche scuse della McLaren Mercedes «alla Fia, alla Ferrari e a tutti gli amanti di Formula 1»: abbiamo sbagliato, dovevamo denunciare prima, un sacco di gente sapeva, non solo Coughlan.

Marcia indietro completa rispetto alla linea fin qui tenuta dal boss Ron Dennis, espressa in un comunicato e in una lettera che Martin Whitmarsh, chief operating officier del gruppo, ha inviato a Max Mosley, presidente Fia. «Ci scusiamo incondizionatamente se la nostra iniziale ignoranza sui fatti ha indotto in errore il Consiglio». Non solo: «Le informazioni provenienti dalla Ferrari erano più largamente diffuse all'interno del team di quanto precedentemente comunicato. Ci dispiace che la nostra ispezione non abbia identificato questo materiale». C'è riuscita un'altra ispezione, quella della Fia che doveva controllare la macchina del 2008. Il rapporto su quanto gli 007 avevano trovato a Woking non lasciava scampo alla McLaren: sono stati identificati particolari griffati Ferrari in tre macroaree, il sistema di ripartizione rapida di frenata, il passo (nel rapporto si specifica che la misura differisce solo di 0,2 millimetri) e l'uso dell'anidride carbonica per gonfiare le gomme.

Per discutere di questo, la Fia aveva convocato un altro Consiglio il 14 febbraio. Mosley era stato chiaro: «Se l'abbiamo fatto, c'è una ragione». Era un avviso ai naviganti che la McLaren ha recepito: a marzo rischiava di non iniziare la stagione. Così ha offerto le proprie scuse e la «disponibilità a fermare lo sviluppo di quei tre sistemi». Alla Fia è bastato: ha cancellato il Consiglio del 14 e ha chiuso la vicenda. Alla Ferrari pure («Rispettiamo la decisione Fia») ed è facile immaginare la soddisfazione a Maranello: «Vengono smentite pubblicamente le affermazioni scritte e verbali rilasciate dai vertici della McLaren nei Consigli mondiali del 26 luglio e del 13 settembre e attraverso i media. Viene quindi ammessa la diffusione di informazioni confidenziali Ferrari all'interno della squadra inglese ed è confermata la gravità di questo comportamento ». Continuano le azioni legali della Ferrari, ma per lo sport finisce una vicenda brutta che— dice ora la McLaren — «poteva essere evitata se avessimo informato sia la Ferrari sia la Fia del primo contatto di Stepney». Ron Dennis, quel contatto, l'ha sempre definito una denuncia giusta, perché rivelava un'irregolarità della Rossa. Non era una denuncia, era una spiata. Adesso l'hanno ammesso.

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