Maurizio Merli

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roby320d@
00mercoledì 5 agosto 2020 23:28
Un pò di spazio lo merita anche lui,protagonista di eccellenza dei cosiddetti "polizziottechi",genere che ho sempre amato,e con lui anche altri come Franco Gasparri,Luc Merenda e Tomas Milian......

ugo.p
00giovedì 6 agosto 2020 04:54
giustissimo caro Roby
I "poliziotteschi" possono anche non piacere ma indubbiamente. sono stati un fenomeno cinematografico tipicamente italiano degli anni '70. Un fenomeno che si e' fatto apprezzare nel mondo e che ultimamente, grazie anche agli apprezzamenti ed ai "tributi" che si possono spesso trovare nei film di Tarantino, viene positivamente rivalutato anche dalla critica.
allora....scheda su Maurizio Merli
ugo.p
00giovedì 6 agosto 2020 05:22
Biografia (da Wikipedia)
Maurizio Merli (Roma, 8 febbraio 1940 – Roma, 10 marzo 1989) è stato un attore italiano, particolarmente noto per aver interpretato numerosi film del genere poliziottesco.

Gli esordi

Formatosi all'Accademia d'arte drammatica, fu giovane interprete di fotoromanzi per la rivista Grand Hotel, quando debuttò nel cinema nel 1963, come comparsa ne Il Gattopardo di Luchino Visconti. Dopo altre parti in pellicole minori e nel teatro di rivista con Carlo Dapporto (I trionfi, 1964), iniziò la carriera nelle produzioni televisive in I grandi camaleonti (per la regia di Edmo Fenoglio, 1964), pur continuando la recitazione teatrale (nel 1968 partecipa all'Orlando furioso di Luca Ronconi). La grande notorietà tra il pubblico però giunge con la partecipazione come protagonista nello sceneggiato televisivo Il giovane Garibaldi di Franco Rossi (1974).

Icona del poliziottesco

Merli divenne negli anni settanta uno degli attori più noti del genere poliziottesco, con film come Roma violenta, Roma a mano armata, Napoli violenta, Il cinico, l'infame, il violento e Da Corleone a Brooklyn. Il suo esordio nel genere avvenne nel 1975, quando appunto ottenne la parte del commissario Betti in Roma violenta, diretto da Marino Girolami. Fu proprio il regista a caldeggiarne la scrittura per sostituire Richard Harrison, voluto invece dal produttore. Il protagonista doveva apparire iconograficamente simile a Franco Nero, che aveva ottenuto un grande successo con La polizia incrimina, la legge assolve, tanto che Merli si fece crescere appositamente i baffi, che poi diverranno uno dei suoi marchi di fabbrica. Il film fu un grande successo commerciale, tanto da incassare oltre due miliardi di lire, ed essere il venticinquesimo incasso nella stagione cinematografica in Italia.

Alto, biondo, atletico e baffuto, Merli interpretava personaggi di duri poliziotti in rivolta contro l'ingiustizia e il lassismo della legge e dei magistrati. Numerose scene acrobatiche e pericolose di alcuni film furono girate direttamente da lui senza avvalersi di controfigure. La sovrapposizione tra attore e personaggio portato sullo schermo fu, nel caso di Merli, tanto profonda da essere considerato il "commissario di ferro" per antonomasia. Molti saranno i suoi successi nella seconda metà degli anni settanta, spesso guidato con maestria dai registi Umberto Lenzi e Stelvio Massi.

Il declino

Col finire degli anni settanta anche il genere poliziottesco entrò in crisi e per Merli divenne difficile ritagliarsi altri spazi nel mondo del cinema italiano, tanto che il suo tentativo di cimentarsi in un altro genere, con lo spaghetti-western Mannaja di Sergio Martino, si rivelò un fallimento.

A partire dall'inizio degli anni ottanta, ormai emarginato da una critica cinematografica ostile, aveva partecipato solo ad alcune trasmissioni televisive d'intrattenimento, tra cui una partecipazione al programma di Pippo Baudo Festival, su Canale 5, insieme al duo comico Zuzzurro e Gaspare e, nell'agosto 1988, al programma di Marco Columbro Tra moglie e marito VIP. Più rilevante lo spettacolo Crazy Boat in nove puntate andato in onda su Rai 2 nell'estate del 1986. Nell'ultimo anno di vita fu ospite frequente del programma televisivo Il gioco dei 9, condotto da Raimondo Vianello su Canale 5, e nel programma di Rai 1 Domani sposi, condotto da Giancarlo Magalli, dove si presentò con tutta la famiglia. La sua ultima apparizione in un lungometraggio sarà nel 1987 nel film Tango blu, scritto e diretto da Alberto Bevilacqua, anche produttore insieme allo stesso Merli.

La morte improvvisa

Il 10 marzo 1989 a Roma, mentre stava giocando a tennis al circolo "Casetta bianca" sulla via Cassia con un amico e sotto gli occhi della figlia, l'attore fu colto da un infarto: sia pur prontamente soccorso e trasportato all'ospedale "Villa San Pietro" vi giunse già privo di vita. Morì così, a 49 anni, proprio quando si stava prospettando la possibilità di tornare a recitare nuovamente nel ruolo del commissario di polizia. È sepolto nel Cimitero di Poggio Catino (Rieti), paese dove amava trascorrere le vacanze e il tempo libero con la famiglia.
ugo.p
00giovedì 6 agosto 2020 05:28
Filmografia (fonte Wikipedia)
Cinema

Il Gattopardo, non accreditato, regia di Luchino Visconti (1963)
Due rrringos nel Texas, non accreditato, regia di Marino Girolami (1967)
Fenomenal e il tesoro di Tutankamen, regia di Ruggero Deodato (1968)
Eros e Thanatos, regia di Marino Girolami (1969)
Decameron proibitissimo (Boccaccio mio statte zitto), regia di Marino Girolami (1972)
Le mille e una notte all'italiana, regia di Carlo Infascelli e Antonio Racioppi (1972)
Catene, regia di Silvio Amadio (1974)
Zanna Bianca alla riscossa, regia di Tonino Ricci (1974)
Roma violenta, regia di Marino Girolami (1975)
Roma a mano armata, regia di Umberto Lenzi (1976)
Napoli violenta, regia di Umberto Lenzi (1976)
Paura in città, regia di Giuseppe Rosati (1976)
Italia a mano armata, regia di Marino Girolami (1976)
Il cinico, l'infame, il violento, regia di Umberto Lenzi (1977)
Mannaja, regia di Sergio Martino (1977)
Poliziotto sprint, regia di Stelvio Massi (1977)
I gabbiani volano basso, regia di Giorgio Cristallini (1978)
Poliziotto senza paura, regia di Stelvio Massi (1978)
Sono stato un agente C.I.A., regia di Romolo Guerrieri (1978)
Un poliziotto scomodo, regia di Stelvio Massi (1978)
Il commissario di ferro, regia di Stelvio Massi (1978)
Da Corleone a Brooklyn, regia di Umberto Lenzi (1979)
Sbirro, la tua legge è lenta... la mia... no!, regia di Stelvio Massi (1979)
Poliziotto solitudine e rabbia, regia di Stelvio Massi (1980)
Buitres sobre la ciudad, regia di Gianni Siragusa (1981)
Priest of love, regia di Christopher Miles (1982)
Notturno, regia di Giorgio Bontempi (1983)
Tango blu, regia di Alberto Bevilacqua (1987)

Televisione

I grandi camaleonti - miniserie TV, 3 episodi (1964)
All'ultimo minuto - serie TV, 1 episodio (1972)
Il giovane Garibaldi - miniserie TV, 2 episodi (1974)
Il consigliere imperiale - miniserie TV, 2 episodi (1974)
Canossa - miniserie TV, 2 episodi (1974)
Philadelphia Story - film TV (1974)
Crazy Boat - serie TV (1986)
Atelier - miniserie TV, 1 episodio (1986)
La famiglia Brandacci - film TV, non accreditato (1987)
Casa Caruzzelli - serie TV (1989)
ugo.p
00giovedì 6 agosto 2020 05:31
ecco una scena di un suo film
da "Paura in Citta'"
come potete vedere all'epoca era assai comune che in film di genere apparissero grandi attori americani (in questo caso James Mason) ma la cosa non deve sorprendere dato che in America vi erano moltissimi estimatori di Maurizio Merli, Franco Nero, Giuliano Gemma ecc

roby320d@
00giovedì 6 agosto 2020 10:43
Beh,a me i polizziotteschi piacevano e piacciono tuttora eccome,ho una interminabile collana di dvd,e li riguardo sempre....



ed a quelli che li definiscono trash rispondo semplicemente come fece "il gobbo" nel film precedentemente citato.....

roby320d@
00venerdì 30 ottobre 2020 01:21
Al minuto 4.07 di questo bellissimo tributo,era esattamente dove lavoravo io nello stesso periodo del film,mamma mia quanti anni,era il 78 se non sbaglio........ [SM=x875367]

jules maigret
00venerdì 30 ottobre 2020 18:13
caro Roby
Complimenti.
ricordo di aver letto in qualche topic che sei del '64. se nel 78 lavoravi al mercato, vuol dire che le tue belle sudate te le sei fatte nella vita. ...e vuol dire anche che con quota 100 ormai dovresti essere vicino alla pensione [SM=x875377]
roby320d@
00venerdì 30 ottobre 2020 21:28
Re: caro Roby
jules maigret, 30/10/2020 18:13:

Complimenti.
ricordo di aver letto in qualche topic che sei del '64. se nel 78 lavoravi al mercato, vuol dire che le tue belle sudate te le sei fatte nella vita. ...e vuol dire anche che con quota 100 ormai dovresti essere vicino alla pensione [SM=x875377]



Eh si commissario,in effetti anche senza quota 100 ci sono vicino......
In qull'anno avevo appena cominciato a lavorare all'ortomercato,andando a scuola serale poi,ma non a libri....
L'anno dopo poi,compiuti i 15 anni mi misero a libri e continuai il lavoro fino al termine della scuola,poi.................
Anni bellissimi comunque,anche se era palpabile l'atmosfera buia degli "anni di piombo",specie a Milano dove abitavo all'epoca......


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