claudio.41, 11/11/2007 11.15
Capitolo 3
LA TRASFIGURAZIONE
(Marco 9:28 - Luca 9:28-36)
Allora Pietro, parlando a nome anche degli altri, si affrettò a cercare di riparare . "
Maestro, è bene che stiamo qui; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia".
Come dire :"
noi non possiamo continuare a godere lo spettacolo se i due se ne vanno, ma essi non andranno se udiranno che noi vogliamo onorare anche loro".
Parlava al Maestro con intenzione di essere udito anche dagli altri due .
"
Noi facciamo , se tu lo permetti, tre tabernacoli-altari. Di certo il primo appartiene a Te; e ti mettiamo vicino questi due degni e grandi personaggi. Essi, più che altri ti stanno bene accanto; il grande legislatore antico e il grande profeta. Se essi vedono che noi tre non siamo indifferenti alla loro presenza, essi non andranno via".
Lettore, non sorridere, se hai un pò di esperienza della chiesa.
...stavo giusto sorridendo....e mi sono accorta anche dopo quello che è stato scritto ieri in Dedicazione della Basilica Lateranense....che in tutte le chiese ci sono vari Mosè ed Elia....che in ogni chiesa...l'uomo ha fatto tende, leggi, comandamenti, alcune provengono proprio dal Vecchio Testamento....ma altre arrivano dall'uomo che si reputa cristiano.... appartenente a Cristo....ma non sono state comandate da Lui e tanto meno dallo Spirito Santo!!!!
Non è necessario che Pietro abbia pensato intellettualmente come io ho scritto, ma non è strano leggere nelle parole di lui il sentimento generale dei cristiani, prima che abbiano compreso le lezioni nascoste di quella scena sul monte. Essi pensano che ci vuole anche Mosè (la Legge), altrimenti il popolo abusa della Grazia ; e ci vuole,secondo essi, anche un pò del rigore del profeta alla cui voce scese fuoco dal cielo. Quello che per i tre discepoli occupò il tempo di forse pochi attimi, dura,a volte, anni nella vita dei cristiani. Tralasciando quelli che , accanto a Gesù mettono altri personaggi, dicendo che c'è n'è bisogno, sono questi due i "scogli" maggiori : un pò ancora delle Legge e un pò del rigore di Elia.
...verissimo....esperienza fatta per anni!
Il giorno verrà che alcuni di noi benediranno le nuvole che hanno fatto sparire anche cose che ci avevano abbagliati, ma che erano destinate a rimanere solo per un tempo.
....fatto....benedette le nuvole...grazieeeeeee
il cristiano deve conoscere anche Mosè ed Elia, con altri personaggi importanti, perchè vi sono lezioni nascoste e preparatorie che il Signore usa prima che definitivamente vediamo il Regno, e vi entriamo. Ma tutto deve ritirarsi come nello sfondo di un quadro, affinchè dai molti e dalle molte lezioni, si arrivi ad Un solo Personaggio, e si è ridotti sotto una sola legge e comando.
...sembra davvero la mia esperienza!
Diamo un rapido sguardo alla chiesa primitiva. Per alcuni anni vissero quasi all'ombra del tempio , mescolati col Giudaismo.
Ci volle la grande nuvola della distruzione di Gerusalemme e del suo Tempio per dare le ali al cristianesimo. Ci vogliono le nuvole dei disinganni circa programmi misti, per farci capire che dobbiamo rimanere di fronte ad un solo Volto ed un solo Messaggio.
Ieri sera, sempre nel 3D che ho citato prima, abbiamo notato che molti invece il Tempio l'anno ricostruito...ognuno a modo loro!
Iddio si ansconde nelle nuvole e nell'oscurità (Salmo 97:2).
"una voce venne dalla nuvola, dicendo: «Questi è mio Figlio, colui che io ho scelto: ascoltate LUI».
La lezione del Cielo finì col fare rimanere i discepoli in compagnia del Personaggio che li aveva portati in alto, in disparte . Infatti : "Mentre la voce parlava, Gesù si trovò solo".
Lo stesso che li aveva portati in alto si mise avanti a loro per ricondurli in basso , perchè chi ha visto il Regno di Dio non deve rimanere in estasi a bearsi, ma deve, rinvigorito, scendere a dare la mano ai sofferenti. Infatti alla scena della Trasfigurazione seguì quella del fanciullo indemoniato . Ogni cosa, nella Scrittura, nasconde lezioni.
Inoltre, coloro che hanno visto la gloria sul monte, il Regno di Dio , non devono subito raccontarla, ma attendere un altro evento. Leggiamo :
"Poi, mentre scendevano dal monte, egli ordinò loro di non raccontare a nessuno le cose che avevano viste, se non quando il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti".
Non possiamo occuparci di "trasfigurazione" sul monte se prima non sentiamo profondamente e chiaramente che Gesù morì sulla Croce per i nostri peccati ed è risuscitato per la nostra giustificazione.
A questo messaggio di morte e resurrezione si deve connettere immediatamente l'altro sul Regno di Dio
.....bellissimo il post che hai scritto Claudio....molto vero, ci fa riflettere parecchio!
Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeee milleeeeeeeeeee