«La matematica oggi attrae perché risponde a una domanda di verità. Perché nel Medioevo la chiave di interpretazione del mondo era la teologia, e oggi la teologia non risponde più a quelle domande. Ripeto anch’io Galileo: la matematica è la lingua dell’Universo. Ci offre punti fermi per capire. E l’uomo ne ha bisogno, di punti fermi. Oggi più che mai».
eppure questa frase ha del vero che mi fa essere simpatico Odifreddi, anche se accanito mangiapreti.
Dire la matematica è la lingua dell'Universo, è una grande cosa, significa mettersi sulla stessa lunghezza d'onda ... del Cristianesimo, considerato che anch'esso crede che l'Universo sia ordinato e non caotico, pertanto comprensibile dalla Ragione umana.
Questo pensiero è alla base della ricerca scientifica ed è un profondo atto di fede. Senza quest'atto di fede, la Scienza non esisterebbe; a che serve cercare di capire l'Universo se tutto è caos, se l'Universo è divino pertanto incomprensibile dalla creatura umana?
Altra cosa che mi fa essere simpatico l'Odifreddi, è il fatto che non sia un relativista (i relativisti del forum non si offendano
). Se tutto è matematico, la Verità esiste! I punti fermi esistono! Certo poi divergo da Odifreddi, sul fatto che lui ritiene di possedere la Verità, mentre chi aderisce ad una fede è nell'Errore