Massimo Oddo

Mah, in realtà sto seguendo meno di quanto avrei voluto.
Allo stadio ho visto solo la partita contro lo Spezia. Anzi, il furto più che la partita. In fondo non è manco un pubblico così incivile, quello pescarese: nessuna invasione di campo a fine-gara...

In televisione, ci provo a vedere il Pescara più di altre squadre, ma poi alla fine mi butto quasi sempre su diretta goal o su partite in cui giochi qualcuno dei nostri ragazzi...quindi su diretta goal...

Per quello che ho visto, tuttavia, due cose sono davvero palmari nel Pescara: i giocatori si applicano. Si vede che a volte fanno delle cose apparentemente innaturali perché vogliono fare esattamente quello che il loro allenatore gli chiede. E la seconda cosa che non alzano mai il pallone. La giocano sempre a terra e cercano sempre il fraseggio stretto.

Per la categoria, hanno tanti bravi giocatori, forse troppi. Nel senso che poi i facitori di legna non ci sono. Anche gli interditori vogliono giocare la palla.

Però, sì. E' da monitorare, Massimone. Tra l'altro a me sta pure simpatico ed è bravino davanti ai microfoni.

Eccoci.

Serata molto piacevole e non nego una punta di emozione in mezzo ai due capitani di un periodo comunque felice.

C'erano presenti molti giocatori del Pescara, da Mandragora a Lapadula da Zampano a Hugo Campagnaro che tanto avrei voluto ringraziare per quel rigore...  

A entrambi ho manifestato il fatto che la "gente laziale", come direbbe Quito, non si è dimenticata di loro.

Loro mi sono sembrati sinceramente affezionati. A Massimone sono "scappati" un paio di "noi", parlando della Lazio. 
E' un ragazzo con la testa sulle spalle e secondo me sta gestendo bene l'attuale successo che sta arrivando più per come la squadra gioca che per i risultati. Peccato sia capitato nell'anno in cui le prime due vanno a una marcia spaventosa, altrimenti sarebbe primo in classifica.  
Ha un fondo di timidezza, si capisce dagli occhi.

Lucianone, invece, ama di più chiacchierare. Marsicano di Pescina si è stabilito fisso a Piazza Salotto.
Mi ha detto di essere amico di Marchetti, che di fatto è l'unico giocatore in attività della Lazio che frequenta.

Gli ho chiesto tra il gol all'Inter (quello su assist di Alfonso Delgado) e quello alla Fiorentina (nella settimana in cui Delio Rossi perse il papà e corsero tutti ad abbracciarlo) quale gli avesse dato più soddisfazione ma lì per lì non aveva capito e pensava che parlando di gol alla Fiorentina intendessi la parata-salvezza! E ci siamo fatti una risata.

Parlando, invece, del 25 aprile 2010 mi ha detto che in quella partita si giocavano tutto e l'avevano preparata bene con un allenatore, Delneri, che lui stima molto. Gli è dispiaciuto che non si sia imposto alla Juve.

Poi, abbiamo parlato della Lazio di Mancini e lì ho fatto una mezza gaffe alla Quito, non ricordandomi lì per lì, che Zauri arrivò - insieme a Dabo - tra il primo e il secondo anno e quindi parlavo sempre del "biennio". Ci ho pensato dopo. Ma, di fondo, abbiamo parlato soprattutto della Coppa Italia conquistata in quella magnifica notte di Torino. Una delle pochissime trasferte della mia vita.

Comunque, non mancheranno altre occasioni. Presto andrò a vedere gli allenamenti. Zauri è comunque un collaboratore tecnico, in questo momento. Li ribecco entrambi.  

est1900, 17/02/2016 12:49:

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Quito gli avrebbe chiesto cosa ha provato a giocare con Veron oppure che tipo era nello spogliatoio Gazza   

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Guarda, su quello che scrivi non ci giuererei, magari perché non li associa tecnicamente, Zauri era già nella Lazio più povera...
...potrei invece giurare sul fatto che se dovesse intervistarlo tra qualche anno gli chiederà delle Coppe Italia vinte nell'era Lotito...  

cuchillo76, 17/02/2016 12:13:

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tanto lo sanno tutti cosa avete combinato tu e Mutarelli. [cit.]