Massimo Fini sul 25 Aprile

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Lpoz
00sabato 5 maggio 2007 17:59

25 aprile: una ricorrenza fra retorica e mancato riscatto politico
di Massimo Fini - 01/05/2007


Sulla Resistenza si è giocato un voluto equivoco, né innocente né innocuo, che ha permesso agli italiani di autoconvincersi di aver riconquistato la libertà con le proprie mani e anche di far finta di aver vinto una guerra che avevano invece perduto e nel modo più ignominioso.

Nell'ambito di quel grandioso e drammatico evento che fu la Seconda Guerra mondiale, la Resistenza italiana ebbe un ruolo del tutto marginale. Fu un riscatto morale per quelle poche decine di migliaia di uomini e di donne che vi presero parte, non un riscatto politico dell'intero popolo italiano che dopo la caduta del Regime, il 25 luglio del 1943, si mise alla finestra, in attesa di salire sul carro del vincitore.

Gli italiani avevano aderito in massa al fascismo. Ne fanno fede, oltre alla Storia in sè, i libri di De Felice («gli anni del consenso»), il fatto che furono solo tredici i docenti universitari (i cui nomi sono dimenticatissimi) che si rifiutarono di giurare fedeltà al Regime, perdendo la cattedra, e molto esiguo il numero dei fuorusciti (fra i quali mi onoro di annoverare mio padre, Benso Fini, esule a Parigi dal 1924 dopo essere stato manganellato più volte dalle camice nere, perché mi sono stufato di sentirmi dare del «fascista» dai figli dei fascisti).

Avevano accettato le vergognose leggi razziali del 1938. Erano entrati con entusiasmo in guerra a fianco dell'alleato tedesco, convinto di schierarsi col più forte, anche se in seguito si autoconvinsero di averlo fatto «obtorto collo» (tanto che, ad un certo punto, lo scrittore Oreste Del Buono ironizzò: «Qui va a finire che il 10 giugno del 1940 a piazza Venezia c'eravamo solo io e Montanelli»).

Il Regime fu buttato già da un colpo di Stato interno allo stesso fascismo. Poi venne il vergognoso «tutti a casa» dell'otto settembre 1943. Con i nazisti non bisognava allearsi, abbandonarli nel momento culminante di una lotta per la vita e per la morte, passando dall'altra parte mentre già si profilava la sconfitta, fu un atto profondamente sleale e vile. L'Italia fu liberata, dalle truppe angloamericane, neozelandesi, sudafricane, canadesi, indiane, marocchine, l'apporto dei partigiani fu minimo, irrilevante e quasi puramente simbolico. Ma il 25 aprile del 1945 si assiste a un miracolo gaudioso: gli italiani da tutti fascisti che erano stati, erano diventati, di colpo, tutti antifascisti. Poi ci furono le scene da macelleria messicana di piazzale Loreto, con i vinti appesi per i piedi al famoso distributore di benzina e le donne che, una volta depositati a terra i corpi, pisciavano sui cadaveri. Ci furono le ragazze che erano andate a letto con i nazisti o con i fascisti portate in giro nude per le strada, rapate a zero, ed esposte al ludibrio di una folla immonda (ed è quindi inutile, caro Pierluigi Battista, scandalizzarsi per l'umiliazione inflitta alle «spie» afgane col farle sgozzare da un ragazzino talebano dodicenne, noi abbiamo fatto di peggio, di molto peggio). Se il 25 aprile è «la festa di tutti gli italiani», come afferma il Presidente Napolitano, lo è nel senso che celebra il nostro storico opportunismo.

Il mito e la retorica della Resistenza non sono stati privi di conseguenze. La più evidente è stata il «terrorismo rosso» che proprio a quel mito e a quella retorica si richiamava e che godette di ampie complicità e simpatie («i compagni che sbagliano»).

Ma la conseguenza più grave è che grazie al mito e alla retorica della Resistenza gli italiani non hanno fatto i conti con se stessi e con la propria storia. E sono quindi rimasti quelli che erano durante il fascismo e dintorni: conformisti, opportunisti, trasformisti, proni a qualsiasi Potere, anche criminale; se è in grado di far paura e di elargire privilegi sostanzialmente mafiosi, perdutamente vigliacchi (tranne rare eccezioni, ancor più ammirevoli, oltre che inutili, in un simile contesto), accondiscendenti con i forti, feroci e crudeli, soprattutto se in branco, con i vinti e con i più deboli.

Massimo Fini
Fonte: www.massimofini.it/
Uscito su "Il gazzettino" il 27/04/2007

Arvedui
00sabato 5 maggio 2007 19:20
Questa è la prima volta che mi trovo al 100% d'accordo con Massimo Fini [SM=x751611]
DarkWalker
00sabato 5 maggio 2007 20:37
ma il 25 aprile è la festa della liberazione, non solo della resistenza^^
Non concordo del tutto con Fini, oltre che sul consenso alla guerra, sopratutto sul fatto che la resistenza non sarà stata fondamentale, nè totale per tutti gli italiani, ma c'è stata (e per quanto mi riguarda, è stato meglio così)con tutti gli annessi e connessi, positivi e negativi.
Che poi l'Italia ha perso la guerra lo dicono tutti, e francamente trovo molto più imbarazzante la francia che ha avuto la "faccia tosta" di sedersi pure al tavolo dei vincitori.
Riccardo.cuordileone
00domenica 6 maggio 2007 11:05
Attenzione al ritorno del boia, hai paura della scissione di Storace... [SM=x751525]

Bene la prima parte, centrista la metà e ancora bene la conclusione.

Per questa volta promuovo il rabbino. [SM=x751536]
Pius Augustus
00domenica 6 maggio 2007 14:00
1:il popolo italiano il 25 luglio esercitò il suo sacrosanto diritto di arrendersi ad un nemico più potente e di uscire da una guerra inutile e disastrosa.Che questo buffone sostenga che la resa sia stata un atto vile dimostra solo che è quello che nega di essere:un fascista,tale e quale a quelli che hanno manganellato il paparino.Evidentemente questo ciarlatano (già noto per le entusiastiche rievocazioni dei secoli bui come anni d'oro) la storia non sa nemmeno cosa sia,tantomeno la Storia che cita.Anche del diritto internazionale deve avere conoscenze abbastanza primitive se riduce i rapporti fra le nazioni ad un banale "traditore,traditore,passa sul carro del vincitore",ripetendo la vulgata diffusa l'8 settembre da hitler in giù passando per il cagnolino mussolini.


2:gli italiani tutti fascisti? forse il genio autore dell'articolo dimentica le violenze,i brogli,le illegalità che i fascisti hanno utilizzato per diventare i padroni d'italia,e che gli italiani nel 39 erano in gran parte nati e vissuti non sentendo altra campana che quella del duce.Un po' difficile farsi un senso critico vero?
quando si parla di popoli indottrinati con le falsità l'unica scappatoia è vedere infrangersi queste falsità contro la realtà.è questo che successe in guerra,ci si rese conto che erano tutte balle,ma questo il signor fini non lo capirà mai e poi mai.


3:Gli italiani credono di aver vinto la guerra? no,semplicemente sanno di averla persa ma di aver riscattato il proprio onore,o parte di esso con la resistenza e di aver ritrovato l'unità territoriale e morale con il 25 aprile.
è questo che si festeggia:la liberazione dal nemico storico dell'italia,i tedeschi,dai collaborazionisti di salò,da 20 anni di bugie,la rinnovata unità del paese e la fine della guerra.
Il signor fini probabilmente preferirebbe festeggiare altre date,magari la marcia su roma,oppure da buon nichilista (è contro i fascisti e contro gli antifascisti?ma se quello che dice sembra uscito dalla bocca di almirante) non festeggerebbe nulla...?


4:è vero che non si è fatti i conti con la storia,ma non a causa della resistenza,ma a causa degli alleati che non hanno permesso la necessaria pulizia nel dopoguerra,la conseguenza è che oggi i fascisti tornano in gloria e santificati,mentre chi li ha combattuti è considerato criminale.Della serie,la storia si inverte.


5:tralasciamo le feci intellettuali che rappresenta il discorso sulle br...
Caio Logero
00domenica 6 maggio 2007 14:36
1. Gli Italiani con la Resistenza si sono autoassolti dalle proprie responsabilità. Il Regno d'Italia è entrato in guerra al fianco della Germania. La guerra è andata male. Siamo stati sconfitti. Siamo passati di campo, perché così ha deciso il Re, unico vero rappresentate del potere legale. Ma non per questo si dimentichi che i nostri militi non hanno fatto nulla in meno dei barbari germani.

2. Un intellettuale in occasione della visita di Hitler a Roma disse :"Tutti gli italiani fanno i fascisti; nessuno in realtà lo è". Ciò rispecchia la psicologia della massa: l'italia accettò il fascismo, come ha sempre accettato ciò che è dall'alto. La plebe, mutevole come il mare.

3. Gli Italiani sanno soltanto che è stato distrutto il nazi-fascismo e la dittatura. Della guerra capiscono poco. Per loro è una semplice lotta tra bene e male.

4. E' constata la pacificazione dell'Italia. Conciliare è più proficuo che prescrivere.

5. Il terrirismo estremo è sempre estremo.

Questa data per me dovrebbe semplicemente essere il ricordo della liberazione da un popolo che appena vide che l'Italia si estraniava dal conflitto decise di distruggerla.

La RSI è illegale. Il Re secondo lo statuto albertino, una volta che il Ministero non si reggeva più nella sua maggioranza (in questo caso quella abberazione del Gran Consiglio, e poi il parlamento ritoccato), aveva diritto a cambiare il proprio presidente del consiglio dei ministri.

Badoglio e non Mussolini era il governo leggittimato.
Pius Augustus
00domenica 6 maggio 2007 14:40
Re:

Scritto da: Caio Logero 06/05/2007 14.36
1. Gli Italiani con la Resistenza si sono autoassolti dalle proprie responsabilità. Il Regno d'Italia è entrato in guerra al fianco della Germania. La guerra è andata male. Siamo stati sconfitti. Siamo passati di campo, perché così ha deciso il Re, unico vero rappresentate del potere legale. Ma non per questo si dimentichi che i nostri militi non hanno fatto nulla in meno dei barbari germani.

2. Un intellettuale in occasione della visita di Hitler a Roma disse :"Tutti gli italiani fanno i fascisti; nessuno in realtà lo è". Ciò rispecchia la psicologia della massa: l'italia accettò il fascismo, come ha sempre accettato ciò che è dall'alto. La plebe, mutevole come il mare.

3. Gli Italiani sanno soltanto che è stato distrutto il nazi-fascismo e la dittatura. Della guerra capiscono poco. Per loro è una semplice lotta tra bene e male.

4. E' constata la pacificazione dell'Italia. Conciliare è più proficuo che prescrivere.

5. Il terrirismo estremo è sempre estremo.

Questa data per me dovrebbe semplicemente essere il ricordo della liberazione da un popolo che appena vide che l'Italia si estraniava dal conflitto decise di distruggerla.

La RSI è illegale. Il Re secondo lo statuto albertino, una volta che il Ministero non si reggeva più nella sua maggioranza (in questo caso quella abberazione del Gran Consiglio, e poi il parlamento ritoccato), aveva diritto a cambiare il proprio presidente del consiglio dei ministri.

Badoglio e non Mussolini era il governo leggittimato.




1:a parte conquistare l'europa

2sono daccordo

3:e lo è!

4:comunque la pulizia andava fatta...

5:certo.
Riccardo.cuordileone
00domenica 6 maggio 2007 19:02
Re:

Scritto da: Pius Augustus 06/05/2007 14.00
1)Il popolo italiano il 25 luglio esercitò il suo sacrosanto diritto di arrendersi ad un nemico più potente e di uscire da una guerra inutile e disastrosa.[...]

3)Gli italiani credono di aver vinto la guerra? no,semplicemente sanno di averla persa ma di aver riscattato il proprio onore,o parte di esso con la resistenza e di aver ritrovato l'unità territoriale e morale con il 25 aprile.
è questo che si festeggia:la liberazione dal nemico storico dell'italia,i tedeschi,dai collaborazionisti di salò,da 20 anni di bugie,la rinnovata unità del paese e la fine della guerra.[...]


1) La pace separata si concorda con gli alleati e poi si comunica ai nemici, infine si danno chiare disposizioni all'esercito e ai civili. L'8 Settembre non si fece niente di tutto ciò, fu un tradimento bello e buono, d'altronde dopo l'esperienza della prima guerra mondiale eravano degli assi.

3)Come la vediamo diversamente..., al di la del fascismo e antifascismo per me l'onore dell'Italia l'hanno riscattato solo i repubblichini.
Vent'anni di bugie?? [SM=x751574]
Pius Augustus
00domenica 6 maggio 2007 22:59
Re: Re:

Scritto da: Riccardo.cuordileone 06/05/2007 19.02

1) La pace separata si concorda con gli alleati e poi si comunica ai nemici, infine si danno chiare disposizioni all'esercito e ai civili. L'8 Settembre non si fece niente di tutto ciò, fu un tradimento bello e buono, d'altronde dopo l'esperienza della prima guerra mondiale eravano degli assi.

3)Come la vediamo diversamente..., al di la del fascismo e antifascismo per me l'onore dell'Italia l'hanno riscattato solo i repubblichini.
Vent'anni di bugie?? [SM=x751574]

ù

1:ma guarda che non si era nel diciottesimo secolo,cosa volevi concordare con adolf hitler? [SM=x751553] l'uomo che preferiva vedere il suo paese distrutto piuttosto che perdere una guerra...
il tradimento fra nazioni non esiste,l'unico fattore è l'interesse nazionale,e quello dell'italia nel 43 era di cambiare campo.Il discorso è che fu fatto maldestramente,e questo è da imputare al maledetto sciaboletta!

2:beh,ognuno ha la sua visione,io credo che le parole onore e rsi siano assai distanti l'una dall'altra.
I 20 anni di bugie? beh direi che il tentativo di convincere gli italiani che l'italia era davanti a tutti in tutto,era strapotente,l'esercito armatissimo,la nazione prolifica e vitale,i nemici decandenti e decrepiti,il fascismo l'unico sistema funzionante,il fatto stesso che il duce avesse sempre ragione,sia una bella definizione di bugie non credi?
Lpoz
00domenica 6 maggio 2007 23:05
l'esercito italiano è stato superato di gran lungo dal38 in poi...

quando mussolini minacciò di mettere l'esercito al confine con l'austria hitler desistette..

poi, le cose cambiarono
Pius Augustus
00domenica 6 maggio 2007 23:06
Re:

Scritto da: Lpoz 06/05/2007 23.05
l'esercito italiano è stato superato di gran lungo dal38 in poi...

quando mussolini minacciò di mettere l'esercito al confine con l'austria hitler desistette..

poi, le cose cambiarono



ci credo,la germania era ancora smilitarizzata! [SM=x751553]
Lpoz
00domenica 6 maggio 2007 23:12
Re: Re:

Scritto da: Pius Augustus 06/05/2007 23.06


ci credo,la germania era ancora smilitarizzata! [SM=x751553]




così come la francia, l'inghilterra, gli USA e la russia....

quindi mussolini aveva di che vantarsi... [SM=x751526]
Arvedui
00domenica 6 maggio 2007 23:14
Re:

Scritto da: Caio Logero 06/05/2007 14.36
2. Un intellettuale in occasione della visita di Hitler a Roma disse :"Tutti gli italiani fanno i fascisti; nessuno in realtà lo è". Ciò rispecchia la psicologia della massa: l'italia accettò il fascismo, come ha sempre accettato ciò che è dall'alto. La plebe, mutevole come il mare.



L'intellettuale era Ranuccio Bianchi Bandinelli
Pius Augustus
00lunedì 7 maggio 2007 14:27
Re: Re: Re:

Scritto da: Lpoz 06/05/2007 23.12



così come la francia, l'inghilterra, gli USA e la russia....

quindi mussolini aveva di che vantarsi... [SM=x751526]



stai dicendo davvero delle assurdità.Inghilterra e francia non furono mai e poi mai smilitarizzate come la germania,anzi mantennero entrambe una notevole aviazione,un esercito possente la francia ed una flotta senza pari l'inghilterra,per non parlare dell'urss che aveva l'esercito,l'aviazione e la flotta sottomarina più grandi del mondo.
Mussolini poteva fare lo spaccone giusto con una germania che non aveva nessuna divisione nemmeno di blindati ed era priva di aviazione.
Lpoz
00lunedì 7 maggio 2007 14:31
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Pius Augustus 07/05/2007 14.27


stai dicendo davvero delle assurdità.Inghilterra e francia non furono mai e poi mai smilitarizzate come la germania,anzi mantennero entrambe una notevole aviazione,un esercito possente la francia ed una flotta senza pari l'inghilterra,per non parlare dell'urss che aveva l'esercito,l'aviazione e la flotta sottomarina più grandi del mondo.
Mussolini poteva fare lo spaccone giusto con una germania che non aveva nessuna divisione nemmeno di blindati ed era priva di aviazione.



si, tutti bei nuemeri, peccato che tutto fosse arretrato, e fermo alla prima guerra...
non per nulla i francesi, continuarono a studiare tattiche seguendo principi della prima guerra, comportandosi di coseguenza (linea maginot)
Pius Augustus
00lunedì 7 maggio 2007 14:38
Certo le tattiche erano arretrate ma il rapporto fra i mezzi restava.L'italia avrebbe perso contro chiunque delle grandi potenze del tempo.
Caio Logero
00lunedì 7 maggio 2007 16:46
Macché! Nel 1935 ecc... l'esercito Italiano era pari agli altri eserciti. Quando le divisioni vennero mandate al brennero non c'era nessun disavanzo. I carri italiani erano pari a quelli degli altri stati. L'aviazione era una delle migliori. E il resto mediocre. Anche se bisogna valutare che l'equipaggiamente e riaddestramento degli eserciti era in arretrato.
Ma esattamente dalla fine della guerra etiopica, date fuori la maggior parte delle risorse in un conflitto comunque difficile, l'esercito italiano era impegnato a ricostituirsi, mentre gli altri crescevano.
Dopo, a causa dello scarso sviluppo della industria italiana, recuperare era difficilissimo, se non impossibile, e le distanza chilometriche.

Pius Augustus
00lunedì 7 maggio 2007 17:24
Re:

Scritto da: Caio Logero 07/05/2007 16.46
Macché! Nel 1935 ecc... l'esercito Italiano era pari agli altri eserciti. Quando le divisioni vennero mandate al brennero non c'era nessun disavanzo. I carri italiani erano pari a quelli degli altri stati. L'aviazione era una delle migliori. E il resto mediocre. Anche se bisogna valutare che l'equipaggiamente e riaddestramento degli eserciti era in arretrato.
Ma esattamente dalla fine della guerra etiopica, date fuori la maggior parte delle risorse in un conflitto comunque difficile, l'esercito italiano era impegnato a ricostituirsi, mentre gli altri crescevano.
Dopo, a causa dello scarso sviluppo della industria italiana, recuperare era difficilissimo, se non impossibile, e le distanza chilometriche.




dimmi secondo te l'italia era forte quanto la francia,la russia o la gran bretagna nel 35?
Liddel Hart,quando nel 1928 ispezionò le forze armate italiane disse gli italiani hanno le stesse tecniche arretrate dei francesi,puntano tutto sulla potenza di fuoco e sulle masse di artigleria,però non hanno gli stessi mezzi dei francesi".
Arvedui
00lunedì 7 maggio 2007 17:51
Durante l'invasione della grecia l'esercito italiano aveva ancora i vecchi cannoni austro-ungarici skoda di fine ottocento [SM=x751553] un'esercito niente male sì [SM=x751532]

[Modificato da Arvedui 07/05/2007 17.52]

Lux-86
00lunedì 7 maggio 2007 18:43
l'esercito italiano era alla pari con gli altri stati solo alla fine della IGM poi hanno smantellato tutto, in 20 anni il fascismo non ha fatto nulla nel senso del riarmo, che pure avrebbe potuto far nascere un'industria bellica e dare lavoro, e poi una mattina mussolini si è sognato di entrare in guerra contro le plutocrazie occidentali [SM=x751595]
Riccardo.cuordileone
00lunedì 7 maggio 2007 19:20
L'Italia aveva un apparato bellico di tutto rispetto, inanzitutto una militarizzazione della popolazione dovuta all'indottrinamento militare culturale; una fanteria di buon livello; un'aviazione tra le migliori del mondo e una marina potentissima da mettere in crisi anche la Gran Bretagna (nel Mediterraneo).

Il nostro problema era l'inettitudine dei comandanti, la disorganizzazione tra i reparti e poi i cronici problemi con le materie prime.

Difetti che in una guerra statica, dove contava solamente la carne da cannoni come la I GM non si vedevano più di tanto;( anche se siamo avanzati di pochi chilometri davanti ai riservisti austriaci e siamo arrivati al Piave davanti alle truppe regolari); in una guerra di movimento invece, con tecniche moderne, sincronismo tra esercito, marina ed aviazione invece è scoppiato il patatrac.

Per quanto riguarda la Grecia fu un errore madornale di sottovalutazione, attaccammo in tre gatti e la sconfitta fu ovvia.

Per qanto riguarda il Brennero Duce vs Hitler, Pius ha ragione a metà, la Germania non era smilitarizzata ma il suo esercito era ancora agli albori, comunque solo leggermente inferiore alla media mondiale, diciamo che le bugie di cui parla pius avevano dato un'immagine grandiosa dell'Italia e baffetto non osò attaccarci.
Lux-86
00lunedì 7 maggio 2007 20:09
l'immagine dell'italia all'epoca era migliore di quella della germania: basta vedere il Grande Dittatore di Chaplin in cui Hitler appare come un dittatore sfigatello che deve ubbidire agli ordini del dittatore serio (mussolini)
Lpoz
00lunedì 7 maggio 2007 22:10
Re:

Scritto da: Lux-86 07/05/2007 20.09
l'immagine dell'italia all'epoca era migliore di quella della germania: basta vedere il Grande Dittatore di Chaplin in cui Hitler appare come un dittatore sfigatello che deve ubbidire agli ordini del dittatore serio (mussolini)




oltre a quello...
basta vedere l'influenza che l'italia aveva nella politica mondiale, tanto da essere sempre richiesta da francia e inghilterra come mediatore tra loro e la germania
Pius Augustus
00lunedì 7 maggio 2007 22:11
Re: Re:

Scritto da: Lpoz 07/05/2007 22.10



oltre a quello...
basta vedere l'influenza che l'italia aveva nella politica mondiale, tanto da essere sempre richiesta da francia e inghilterra come mediatore tra loro e la germania



ma se mussolini era il galoppino di hitler,hitler faceva le proposte e benito le portava alle ambasciate altrui [SM=x751578]
Lpoz
00lunedì 7 maggio 2007 22:24
Re: Re: Re:

Scritto da: Pius Augustus 07/05/2007 22.11


ma se mussolini era il galoppino di hitler,hitler faceva le proposte e benito le portava alle ambasciate altrui [SM=x751578]




bha, non sicuramente negli anni precedenti alla guerra...
Riccardo.cuordileone
00lunedì 7 maggio 2007 22:28
Re:

Scritto da: Lpoz 07/05/2007 22.24
Bha, non sicuramente negli anni precedenti alla guerra...


Quoto.
Vota DC
00lunedì 7 maggio 2007 23:07
Re:

Scritto da: Riccardo.cuordileone 07/05/2007 19.20
L'Italia aveva un apparato bellico di tutto rispetto, inanzitutto una militarizzazione della popolazione dovuta all'indottrinamento militare culturale; una fanteria di buon livello; un'aviazione tra le migliori del mondo e una marina potentissima da mettere in crisi anche la Gran Bretagna (nel Mediterraneo).

Il nostro problema era l'inettitudine dei comandanti, la disorganizzazione tra i reparti e poi i cronici problemi con le materie prime.



Dunque l'aviazione potenzialmente avrebbe potuto essere la migliore del mondo,ma con la miseria che gli davano neppure Balbo è riuscito a tenere il passo delle altre.
La marina era fortissima e se quella tedesca fosse stata forte come nella Prima Guerra Mondiale sarebbe stata la fine per gli inglesi...invece le risorse navali dell'Asse le ha fornite principalmente l'Italia.
Per quanto riguarda l'esercito direi che avevamo ancora anticaglie rubate agli austroungarici e i nuovi carri armati italiani,le scatole di sardine,erano peggiori dei carri armati impiegati nel primo conflitto mondiale.
I buoni comandanti c'erano,anche se non molti,ma non erano valorizzati abbastanza o facevano strani incidenti.
Pius Augustus
00martedì 8 maggio 2007 15:37
Re: Re:

Scritto da: Vota DC 07/05/2007 23.07


Dunque l'aviazione potenzialmente avrebbe potuto essere la migliore del mondo,ma con la miseria che gli davano neppure Balbo è riuscito a tenere il passo delle altre.
La marina era fortissima e se quella tedesca fosse stata forte come nella Prima Guerra Mondiale sarebbe stata la fine per gli inglesi...invece le risorse navali dell'Asse le ha fornite principalmente l'Italia.
Per quanto riguarda l'esercito direi che avevamo ancora anticaglie rubate agli austroungarici e i nuovi carri armati italiani,le scatole di sardine,erano peggiori dei carri armati impiegati nel primo conflitto mondiale.
I buoni comandanti c'erano,anche se non molti,ma non erano valorizzati abbastanza o facevano strani incidenti.



assolutamente no,i tedeschi combatterono da soli la battaglia dell'atlantico senza nessun aiuto della flotta italiana,che riuscì solo a farsi picchiare un paio di volte dagli inglesi per poi starsene rintanata nei porti fino alla fuga a malta.
Ace Ventura
00sabato 26 maggio 2007 13:13
Re: Re: Re:

Scritto da: Pius Augustus 08/05/2007 15.37


assolutamente no,i tedeschi combatterono da soli la battaglia dell'atlantico senza nessun aiuto della flotta italiana,che riuscì solo a farsi picchiare un paio di volte dagli inglesi per poi starsene rintanata nei porti fino alla fuga a malta.


cavolate pius, fu una successione di vittorie e sconfitte, di furberie all' italiana, come i maiali ad alessandria, e di idiozie del duce come lo snobbare il radar e la separazione tra forze navali e aeree, poichè il duce, militarmente parlando era una mezza calzetta. Come anche Hitler è stato il principale nemico dell' armata tedesca :)
Toaw77
00giovedì 26 luglio 2007 01:52
mah!...

La situazione Italiana della Regia MArina subito prima del conflitto era strana...mi spiego meglio:

la flotta sottomarina era la più numerosa del mondo (si del mondo!)...ma a parte qualche successo un pò in mediterraneo e (pochissimo) in atlantico..il + lo fece la kriegmairne con i famosi uboot di Donitz...

le navi di superficie ne avevamo tante..e potevamo vandarci di gioielli come la nuova Vittorio veneto (corazzata) o la Littorio...

PERO'...mancavano una piao di cosette...copertura aerea e radar...e vorrei aggiungere anche "fifoneria" da parte dei comandi...insomma..gli unici veri successi di affondamento navi li abbiamo avuti con le incursioni della X mas..e qui vorrei calare un velo pietoso..

la Germania aveva pochissime navi...ma come le ha usate e i danni che hanno fatto spero di non doverli dire io a voi...

l'esercito...quì è un problema...allo scoppio della guerra il duce si vanatava di avere 10milioni di baglionette...embè? solo carne da macello..con fucili mod. 91 (1891)..mobilità...appiedata..carri inesistenti (l'unico carro "serio" fu il semovente M 40 75/18)..abbiamo combattuto la guerra d'africa senza acqua che avevamo le mitragliatrici Breda con raffreddamento ad acqua... [SM=x751538]

per non parlare delle conoscenze e tecniche di guerra...molto simili alla francia a parte qualche eccezione (Rodolfo Graziani a detta di molti fonti inglesi fù etichettato come "pradre della bliztkrieg)

per l'aviazione non saprei..non è un campo che ci capisco molto..

cmq. secondo il mio modestissimo parere la nostra era solo una bella (ma neanche tanto poi) apparenza..anche se ciò non ha escluso grandi unità combattenti che hanno dimostrato valore coraggio ed onore..

L'Italia avrebbe perso con francia, germania, ed inghilterra...lo dico con una certa sicurezza [SM=x751640]


@ Ace ventura: a parte quello che tu dici (snobbare il radar è vero..separare navi ed aerei che vuol dire? mica avevamo portarei noi..è per quello che eravamo sempre sotto costa a subire le iniziative inglesi..) ma vogliamo ricordare a tutti che già nel '41 enigma (il codice segreto tedesco) era stato decifrato? e che sapevano tutti i nostri spostamenti e tattiche?
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