Marche, regione di Ufo e misteri

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gildo.persone
00giovedì 9 settembre 2004 09:38
Il Messaggero ed.Ancona
Giovedì 19 Agosto 2004

Marche, regione di Ufo e misteri

Per il Sunday Times le Marche sono il "regno magico d'Italia". E a vedere
forse non sbagliano. Solo nel mese di luglio sono stati numerosi gli
avvistamenti di Ufo, l'ultimo il 27 a Macerata. Ma ci sono anche le luci
anomale di Gabicce e Portonovo, la Madonna dei Lumi, le abbazie disposte
come la costellazione dell'Orsa Maggiore tanto cara ai Templari.

Gentili a pag.40

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Tho, guarda c'è un Ufo
Le marche vedono gli alieni

LUCI ANOMALE

di CLAUDIA GENTILI

RORWELL si è divertito a terrorizzare gli interi Stati Uniti con
un'invasione raccontata alla radio. Spielberg ci ha fatto fortuna
immortalandoli in capolavori cinematografici che in fondo dicono in immagini
la stessa cosa che canta Finardi: Extraterrestre portami via . L'Area 51 di
Roswell, dove si conserva un cadavere alieno, è quasi una meta turistica.
Resta inossidabile il fascino dello spazio, di viaggi alla velocità della
luce a bordo di navicelle tecnologicamente perfette, di dislocazioni
spazio-temporali ma soprattutto di altre forme di vita intelligenti in
visita alla Terra e provenienti da chissà quale pianeta del nostro sistema
solare o oltre il suo confine, là, nell'infinito insondabile universo.
Talmente intatto che in questi ultimi mesi del 2004 gli Ufo sono tornati
anche nelle Marche. Tante le segnalazioni registrate e rese note fino al
mese scorso da chi si occupa di ufologia. E se gli omini verdi sembrano
ormai out, non lo sono i fenomeni luminosi apparentemente inspiegabili come
quelli sopra i cieli di Macerata lo scorso 27 luglio. Dieci giorni prima, un
trentaduenne fanese racconta di uno «strano oggetto luminoso arancione
velocissimo sul porto di Fano» comparso e scomparso improvvisamente dopo un
secondo. Diverse luci hanno invece sorpreso un giovane e la sua ragazza
sopra Piticchio di Arcevia sia l'11 che il 16 luglio. «Prendendola con
ironia - scrive l'osservatore - comincio a pensare che il Comune di
Senigallia abbia fatto pubblicità anche su altri pianeti». A fine giugno nei
cieli del Montefeltro sono comparsi anche i cosiddetti Rods, strane creature
volanti avvistate per la prima volta in Messico nel 1994. Il 30 aprile, un
disco volante nero metallico è sceso a sbirciare nell'auto di due coniugi in
auto da Mondolfo a Monteciappellano così come sembra sia successo ad altri
due testimoni oculari il 4 febbraio sulla strada per Monte San Giusto e
prima ancora tra Jesi e Chiaravalle . Tra fantasia e possibilità
scientifica, la presenza di alieni si può tracciare indietro con
testimonianze dirette fino agli anni Cinquanta. Il 1954 e il 1985 sono anni
particolarmente felici per il "turismo" alieno. Dischi con scie luminose sui
cieli di Ascoli, Urbino, Ancona, sigari che tagliano l'aria autunnale
intorno a Montecosaro, Fabriano, Marotta. Il 25 ottobre 1954 qualcuno
racconta dell'atterraggio di un barilotto e tre umanoidi con testa enorme
metallica a Colcerasa di Macerata. Ma ci sono soprattutto fenomeni luminosi.
«Su 100, solo pochi sono davvero anomali - spiega la ricercatrice
marchigiana Fabiana Fiatti - Possono essere fenomeni atmosferici non
conosciuti, satelliti, iridium oppure luci anomale». Le ormai famose luci
anomale tipiche della costa adriatica analoghe alle luci di Hessdalen in
Norvegia. «Il primo avvistamento è del 1200 - racconta la ricercatrice
impegnata nel Cross, progetto che studia questi fenomeni dove sono più
frequenti, Gabicce e Portonovo - Sono globi luminosi potentissimi che si
muovono in modo "intelligente". Non si tratta di lampi, né bagliori, non ci
lasciano scia ma a bocca aperta sì». Tempo, sequenza determinata, le luci
prediligono i mesi di gennaio e agosto. Quindi, occhi aperti.

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Regione di misteri
Regno magico d'Italia: parola dell'inglese Sunday Times

I FENOMENI luminosi in cielo sono sempre stati ricondotti inevitabilmente
alla religione, evocando interventi divini e prodigi. E c'è chi sostiene che
i semi della nostra civiltà arrivino direttamente dallo spazio. Altro che
scimmie e Darwin. Così, la scienza dell'astronomia finisce per legarsi
indissolubilmente alla storia, alla filosofia, all'esplorazione delle cose
del mondo, per raggiungere il Sapere come Diogene, che in fondo cercava se
stesso. Un Sapere da eletti. È lì che respira l'esoterismo. E lo fa anche
nelle Marche, "regno magico d'Italia" a detta del Sunday Times . Con questo
occhio si possono scoprire molte cose, tentando di non forzare le
interpretazioni e restare critici. Secondo alcuni per esempio, la
disposizione delle abbazie lungo i fiumi Chienti e Potenza riproduce la
costellazione dell'Orsa maggiore. Costellazione particolarmente importante
per i Templari, i cavalieri delle crociate in Terra Santa alla ricerca del
Sacro Graal (la cui cultura è presente anche nelle Marche), insieme al
Piccolo Carro dove brilla l'astro più luminoso, punto di riferimento durante
marosi metaforici, spirituali, oltre che fisici: la stella polare. Tra i
fenomeni tipici e forse addirittura unici delle Marche ci sono quelli da cui
deriva anche il nome di Madonna dei lumi . Si narra di luci che appaiono su
chiese o santuari già dal XIII secolo, quando si conoscevano solo stelle e
fuoco. Lì sono conservate tele o si è devoti delle Madonne dei Lumi: il
santuario di Santa Maria a Mare a Fermo, la chiesa di Sant'Agostino a
Castelfidardo, il santuario a San Severino, poi Montemarciano, Marina
Palmense e Loreto stessa. Parlando di dipinti, c'è chi osservando alcune
tele (del 1486 e 1480) di Carlo Crivelli, attivo nelle Marche, ha
rintracciato strane forme simili a dischi volanti da cui arriva la luce
dell'Annunciazione. La suggestione del mistero che ancora oggi, nell'era in
cui tutto sembra accessibile, si cela dietro ad alcuni eventi e luoghi non
manca di stimolare il misticismo e la pratica di riti non ortodossi, per
così dire in bianco o in nero. Quest'ultimi, ovvero riti all'angelo ribelle
Satana che spesso balzano tristemente sulle pagine della cronaca nera, sono
diffusi anche nelle Marche, aiutati da antri naturali tra gli Appennini,
grotte del magico monte Conero e resti di antichi luoghi di culto specie
nell'entroterra.
Cla.Gen.

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E LE STELLE SI FANNO GUARDARE. LE POSTAZIONI PER FARLO AL MEGLIO

Il cielo di agosto è un dono da non sprecare. Ideale per osservare la Via
Lattea che sfida un cielo profondissimo e nero pece, ricco di fenomeni
astronomici, in primis le famose stelle cadenti. Agosto è anche il mese
delle vacanze, delle serate in cui dimenticare l'orologio e ammirare lo
spettacolo degli astri magari fino all'alba, scegliendo accuratamente il
posto lontano da inquinamento luminoso. Una volta che il Sole ha ritirato i
suoi raggi, ecco accendersi le alte sfere. A Sud compare la costellazione
del Sagittario al centro della Via Lattea, la strada stellare della nostra
galassia, fiume di meraviglie luminose. A sinistra, il Triangolo estivo
composto da Aquila, Lira e Cigno. Mentre tramontano le costellazioni di
Bilancia e Scorpione, a Sud Est alzano il capo Capricorno e Acquario. Se
queste due costellazioni non contengono stelle brillanti, a Nord Ovest ne
spiccano invece due: Arturo e Vega. Una volta individuata Vega si possono
rintracciare le costellazioni di Ercole, Scorpione, Serpentario (o Ofiuco),
Freccia, Delfino, il Drago, la splendida Cassiopea. Ma ce ne sono tante
altre. Sono nomi astronomici che evocano qualcosa di antico, enciclopedia
mitologica di rara bellezza e fonte di continue meraviglie. Il moto dei
pianeti solletica le suggestioni estive, gli umori e invita all'osservazione
esperti astrofili dotati di strumentazione e curiosi che a disposizione
hanno solo occhi, passione e magari un astrolabio. Se alcuni pianeti sono
coperti, da ieri Luna e Giove sono in congiunzione e cominciano a essere
visibili dal tramonto. Il gigante gassoso sparirà gradatamente alla vista
coperto dal Sole e passerà dalla costellazione del Leone a quella della
Vergine il 25 agosto. Altra congiunzione affascinante è quella tra Saturno e
Venere (pianeta che ci ha già regalato un indimenticabile e raro passaggio
sul Sole lo scorso 8 giugno), entrambi osservabili nelle prime ore del
mattino. All'alba del 31 agosto risulteranno a poca distanza l'uno
dall'altro. Ed è un mese da non perdere per osservare Venere, prima che si
allontani dalla Terra nascondendosi allo sguardo. Sorge poco prima delle 3 e
resta visibile a occhio nudo fino all'alba illuminato per metà.
Particolarmente brillante Urano nella costellazione dell'Acquario sarà in
opposizione con il Sole il prossimo 27 agosto ma è comunque necessario un
telescopio, mentre la cometa Neat - che si muove nell'Orsa Maggiore in
direzione Nord Ovest - entrerà nella costellazione del Drago a fine mese.
Per ammirare lo spettacolo notturno ogni altura priva di fonti luminose è
ideale, meglio ancora se siete sugli Appennini o in qualche angolo delle
splendide aree protette presenti nelle Marche, prima fra tutte quella dei
misteriosi Sibillini. Ma ci sono anche osservatori a disposizione insieme ad
esperti astrofili generosi di racconti e spiegazioni, tra cui quello di
Monte d'Aria a Case Sparse di Serrapetrona, quello di Pietralacroce ad
Ancona, quello sociale del Cedes in frazione Castellano a Sant'Elpidio a
mare, quello "Piersimone Migliorati" a Jesi.


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