Manga: in Giappone è finita l’era della carta?

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Ammabina
00sabato 9 settembre 2017 14:52
Sono rimasta un po' interdetta da quanto letto, riporto l'articolo!
Non pensavo certo al Giappone in primis, avrei pensato da noi.

The Japan Times, il più importante quotidiano nipponico in lingua inglese, ha pubblicato a inizio agosto un interessante articolo sull’andamento del mercato dei manga negli ultimi dodici anni, sottolineando la crescente importanza dei supporti che la tecnologia ha offerto negli ultimi tempi.

 

Mentre in Italia, Europa e Stati Uniti si preferisce ancora sfogliare un albo piuttosto che scorrerlo su uno schermo, l’articolo in questione si chiede se in Giappone ci sarà ancora posto, un domani, per la versione cartacea dei manga, dato che tutti vengono già resi disponibili sulle app per smartphone e tablet.

Il quotidiano analizza e riassume i dati resi noti dall’Istituto di Ricerca per le Pubblicazionidi Tokyo: il picco di vendita del 1995 che fruttava allora quasi 600 miliardi di Yen (circa 4,6 miliardi di Euro) è sceso di quasi un terzo dopo un decennio, mantenendosi abbondantemente nell’ultimo triennio sopra i 440 miliardi (circa € 3,4 miliardi); ciò che è aumentata con costanza in questo intervallo temporale è la fetta relativa alle pubblicazioni in digitale, che attualmente equivale al 33% delle vendite dello scorso anno.

In buona sostanza, i lettori del Sol Levante leggono sempre meno su carta e, in virtù di questo, sono in molti a pensare che l’esito finale sia quello già toccato in sorte alla vicina Sud Corea, dove non esistono più fumetterie.

In tutto ciò, le prospettive di guadagno sono molto allettanti, non solo le grandi case editrici di manga ma anche per le compagnie squisitamente high-tech, nazionali ed estere, già buttatesi nella redditizia competizione. Le piattaforme di distribuzione sono varie e comprendono nomi che vanno da NHN a Shogakukan, dall’emergente Line a Kakao o ancora Piccoma, garantendo una concorrenza più libera e sana rispetto al duopolio occidentale rappresentato da Comixology e Amazon.

 rivista antologica. Questo contenitore, da sempre utilizzato senza sosta per lanciare nuovi autori e promuovere titoli inediti, ha fatto la fortuna e la storia del manga, ma, proprio per la sua difficoltà nell’essere pienamente fruibile in una trasposizione digitale, sembra condannato a un triste e inevitabile destino.

Se le cifre che vi abbiamo riportato poc’anzi, con il crollo della cellulosa e la scalata dei byte, si confermeranno anche nell’anno corrente, a inizio 2018 le vendite su digitale avranno superato quelle su carta.

Un punto oggettivamente positivo in tutto ciò esiste ed è doveroso sottolinearlo: lo scorso anno, il mercato del manga inteso nella sua globalità – tankobon e magazine, digitale e cartaceo – è cresciuto dello 0,4%, invertendo finalmente la direzione di quella che si prospettava come una pericolosa deriva.


manuenghel
00sabato 9 settembre 2017 18:59
Lo ammetto, l'ebook reader è na figata!

Cioè, è uno strumento comodo, leggero, puoi avere sul palmo della mano migliaia di libri e fumetti senza occupare stanze, inoltre gli ebook sono progettati per non affaticare l'occhio umano. Io ce l'ho e per esempio ho letto il Signore degli Anelli, tutta la saga di Harry Potter e qualche libro giapponese che uniti nella versione cartacea mi avrebbero occupato due file di libreria, invece stanno tutto in pochi centimetri di schermo.

Ancora non ho provato il manga perché nonostante mi piaccia leggere con l'ebook (io ho il Kindle di Amazon), niente è più dolce dell'odore della carta, sopratutto se vecchia di qualche anno. Non so voi, ma mi riempie di ... non saprei definirla se non nostalgia.

I Giapponesi sono molto Hi-tech e cambiano con la modernità, non mi risulta per niente strano questa tendenza. Non sapevo che in Corea del Sud erano sparite le fumetterie!
Alita921
00lunedì 12 febbraio 2018 23:20
Io amo l cara vecchia carta. Il profumo delle righe stampate dà sensazioni che il Kindle o uno schermo qualsiasi non riusciranno mai a darmi. Certo ... il problema di spazio in casa è sempre più evidente, ma se mi tappo le orecchie e non sento le minacce del mio compagno, posso far finta che tutto sia ok :)

Insomma W LA CARTA :)
Ammabina
00domenica 11 marzo 2018 10:28
Le vendite dei manga digitali superano quelle dei manga librari
Per la prima volta, nel 2017, in Giappone le vendite di fumetti in versione digitale hanno superato quelle dei fumetti stampati su carta in formato “libro”. Le prime sono in crescita del 17%, mentre le seconde in calo del 14%.

Lo riportano Huffington Post e NHK World, citando il Research Institute for Publications, secondo il quale, la vendita complessiva di edizioni in volume (i formati tankobon e altre “raccolte” editoriali) durante il 2017 ha raggiunto i 166,6 miliardi di yen (circa 1,28 miliardi di euro), la cifra più bassa dal 1978, anno di inizio dei rilevamenti. Il manga digitale, invece nel 2017 ha visto incassi complessivi per 171,1 miliardi di yen (circa 1,31 miliardi di euro). Da notare che le cifre non includono le vendite delle riviste, ma solo quelle dei volumi in “formato libro” che raccolgono le singole serie, dopo la prima edizione su rivista.

Il calo sarebbe da ricondurre non solo all’ascesa del digitale, ma anche alla conclusione di alcune serie popolari ormai in corso da anni (per citare alcuni titoli conclusisi tra il 2016 e il 2017: I Am Hero, Inuyashiki, Mob Psycho 100, Fairy Tail, Tokyo Ghoul, Erased, Saint Seiya Lost Canvas).


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