Malttie Psicosomatiche

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00martedì 11 marzo 2008 18:31
anche gli alieni ci creano questi problemi...
MALATTIE PSICOSOMATICHE: INTERPRETARE IL LINGUAGGIO DEL CORPO

Parlare di malattie psicosomatiche a decenni dalle teorie di pionieri come Alexander e Groddeck può far sorridere. In effetti più che trattare di affezioni a substrato psichico, sarebbe interessante soffermarsi sulla fisionomia del primo grande paziente patofobico: la Medicina. I processi funzionali, ancorchè ritenuti anomali, non sono significativi in sè. Il télos dell'evento è mera funzione della chiave interpretativa, che a sua volta ne rivela il nucleo sostanziale. Per dirla con Goethe: solo quando il mondo visibile delle forme diviene allegoria, acquista valore e significato per l'uomo. Nella forma si esprime il contenuto e così le forme si fanno significanti.

Validi ausili in questo viaggio attraverso l'Anima sono il pensiero figurativo, lo sfondo fantastico, l'orecchio capace d'udire i sottintesi della lingua. Ciò che accade a livello somatico non è che il corrispondente riflesso immaginale. Se l'idea convenzionale di salute equivale al funzionamento armonico dell'organismo, allora tutto ciò che diverge non può che essere malattia. La dis-armonia si esprime però a livello di coscienza, mutuata in sintomo al solo scopo di essere percepita e decodificata.La medicina psicosomatica studia i rapporti tra mente (psiche) e corpo (soma).

I fattori alla base delle malattie psicosomatiche sono diversi: predisposizione genetica, presenza di stimoli stressanti intensi e protratti, i fattori cognitivi, rappresentati dallo stile di pensiero della persona.





Stress e malattie cardiovascolari



Le malattie cardiovascolari si distinguono in disturbi funzionali e disturbi psicosomatici maggiori.



Nei disturbi cardiovascolari funzionali non si ha danno organico. I sintomi sono tachicardia, battito cardiaco irregolare, dolore al centro del petto, ecc. Si associano ad ansia generalizzata e peggiorano dopo eventi stressanti. L’ansia persiste anche dopo le rassicurazioni mediche, con grande preoccupazione circa la propria salute e richieste continue di accertamenti specialistici.

Nei disturbi psicosomatici maggiori è caratteristico il danno organico. Sono rappresentati da:

· Ipertensione arteriosa. L'ipertensione, principale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, colpisce in Italia circa 11 milioni di persone; il 95% di queste presenta la cosiddetta forma “essenziale”, probabilmente dovuta all'associazione di fattori ereditari, dieta, abitudini di vita, con fattori di “stress” cronico.

· Cardiopatia Ischemica. Il termine indica soprattutto due patologie cardiache: angina pectoris e infarto.

I fattori di rischio sono: età tra i 45 ed i 65 anni, sesso maschile, ipercolesterolemia, fumo, ipertensione arteriosa, diabete, obesità, inattività fisica e la “personalità di tipo A” (vedi pagina “Stress e personalità”).



Stress e malattie gastrointestinali



Si distinguono disturbi gastrointestinali funzionali, senza lesioni, e di tipo organico.

Tra i disturbi funzionali ricordiamo la dispepsia funzionale ed il colon irritabile.

· Nella dispepsia funzionale la persona lamenta un persistente senso di pienezza dopo il pasto, associata ad acidità, rigurgiti acidi, eruttazioni, dolori gastrici, nausea e riduzione dell'appetito. E' presente l’ansia, con il timore di essere affetti da una grave malattia gastrica, depressione secondaria e richiesta di aiuto e rassicurazione.

· Il colon irritabile è un disturbo molto frequente. Sintomi principali sono diarrea o stipsi persistente, oppure periodi di stipsi alternata a diarrea, con dolori addominali. Frequente la depressione, associata ad ansia ipocondriaca. .

Tra i disturbi gastrointestinali di tipo organico, associati allo stress ricordiamo:

· L’ulcera gastro-duodenale. Anche se oggi sono chiari i rapporti tra ulcera gastro-duodenale e la presenza gastrica del microrganismo helycobacter pilori, lo stress può determinare un aggravamento dei sintomi ulcerosi.

· Il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa. Sono disturbi cronici con aggravamenti periodici.

Sono dovuti a fattori autoimmunitari: eventi stressanti possono provocare, in persone predisposte una produzione di anticorpi contro le cellule del proprio organismo (e non, come normalmente avviene, contro agenti esterni). Le persone affette sembrano molto sensibili all’ansia da separazione o perdita.




Stress e malattie respiratorie



Tra i disturbi respiratori collegabili allo stress ricordiamo la sindrome da iperventilazione e l’asma bronchiale.

· Sindrome da iperventilazione. L’iperventilazione consiste in un respiro rapido e superficiale (iperpnea). Oltre a dipendere da malattie organiche (es. disturbi cardiopolmonari), è spesso conseguenza a problemi di ansia-stress, come nel caso degli attacchi di panico.

· Asma bronchiale. Anche se da tempo sono noti i rapporti tra sintomi asmatici, infiammazione bronchiale e stimoli allergici, infettivi, irritanti, ecc., è ben conosciuto il ruolo dell'ansia nel determinare una crisi asmatica.



Stress e apparato uro-genitale



I disturbi urinari e genitali sono spesso in rapporto con depressione ed ansia.

Dolori inguinali e disturbi urinari sono sintomi funzionali frequenti dopo i quarant'anni, soprattutto nel sesso maschile. Possono esprimere una depressione "mascherata”.

L’eiaculazione precoce si osserva nell’ansia generalizzata e si accompagna a particolari tratti di personalità.

Una diminuzione del desiderio e dell'eccitamento sessuale è costante nelle prime fasi della depressione.





Stress e malattie endocrine



Il sistema endocrino, essendo ben collegato con le aree del pensiero (cognitive, cioè la corteccia cerebrale) e le aree emotive (sistema limbico) è particolarmente sensibile agli stress. In tal modo attraverso il sistema ipotalamo-ipofisario e l’epifisi viene influenzata l’attività di tutte le ghiandole endocrine periferiche (tiroide, reni, ghiandole surrenali, ecc.).

Diversi studi tendono a sostenere l’influenza dello stress sui livelli di glicemia e sull’esordio della diabete.

Stress e malattie della pelle

I fattori emotivi possono causare e mantenere i sintomi clinici delle malattie dermatologiche. Distinguiamo:

Dermatosi di origine psicosomatica. Nel prurito psicogeno la persona si gratta in continuazione, senza causa precisa. Sono presenti tratti di personalità rigidi, con notevole senso di pulizia e dell’ordine. L’iperidrosi è un aumento della sudorazione in genere al palmo della mano e alla pianta del piede. Le persone colpite soffrono per lo più di ansia sociale, che risulta aggravata dal sintomo stesso, con creazione di un circolo vizioso.

Dermatosi da somatizzazione di problemi psicologici. Fra queste si ricordano la tricotillomania, nella quale la persona si strappa ciuffi di capelli, a volte anche di ciglia, e la dismorfofobia, in cui la persona si sente brutta o “fatta male”, con frequente ricorso a cure estetiche o ad interventi di chirurgia plastica.

www.stress-e-co.it/stresscorpo.htm

Il sintomo rappresenta l'input che cattura interesse ed energia, richiede attenzione e dedizione, costringe all'onestà. Purtroppo l'errata abitudine di coniugare disturbo e malattia non fa che ribadire l'incapacità di separare la forma dal contenuto, impedendo di focalizzare lo sguardo più in profondità. Quale miglior soluzione per esorcizzare l'angoscia del sintomo, come correlato del mal-essere non controllabile dalla buona medicina, se non elaborare una nuova teoria benedetta dalla phisis... le malattie psicosomatiche. Mai la psichiatria è stata tanto fantasiosa come in questo caso, coniando termini sfumati almeno quanto la patologia che si sforza di comprendere. Eppure basta riferirsi alla semantica popolare per cogliere la sinergia fra sintomatologia e disagio interiore: arrossire di vergogna, avere la pelle d'oca, essere lividi per la rabbia, morire di paura. Il linguaggio del corpo stempera l' emozionale, con una ricchezza di sfumature da far invidia alla tavolozza dei pittori surrealisti.

I suggerimenti delle malattie psicosomatiche sfidano non come un nemico giurato, ma come un amico sincero cui non si può negare credito. Con la loro indisponente presenza insegnano a capire quel che occorre integrare, come ampliare il livello di consapevolezza; qui sta la differenza fra lotta alla malattia e sua trasmutazione. Solo metamorfosandone i contenuti si coglie l'essenza del messaggio. Quanto più consciamente si valuta il percorso, tanto meglio si giunge alla meta. Anche le malattie psicosomatiche hanno quest'unico fine: farci guarire!
Per questa ragione insegno al paziente psicosomatico come ri-creare lo sfondo per la rappresentazione che si accinge a mettere in scena, riscrivendone la sceneggiatura ed affinando il gusto estetico per la scelta di luci e costumi. Solo così lo spettacolo può iniziarehttp://www.smige.net/malattie_psicosomatiche.htm
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