Rrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrisultati
Ebbene signore, ecco a voi i risultati.
Mi dispiace di avervi fatto aspettare tanto, non era davvero mia intenzione. Spero sinceramente possano soddisfarvi e che comunque, nonostante l'insuccesso del mio contest, voi vi siate divertite a partecipare.
Se avete dubbi o richieste, rimango qui a disposizione
La promessa di chi resta – athenachan (mikki~ sul forum)
-Grammatica&Stile 7,5/10
A livello grammaticale non ci sono errori da rilevare all'interno della tua fanfic. C'è giusto un errore di battitura di poco conto, ma niente di più. Il “problema”, se così si può dire, risiede più nell'ambito dello stile, della sintassi e del lessico.
Ti vorrei fare alcuni esempi per essere più chiara.
Lo aveva notato quasi per caso la prima volta […] “La prima volta”, messo in quella posizione, rallenta il fluire della lettura e sarebbe preferibile metterlo all'inizio della frase.
Makoto lo osservava distrattamente, incuriosito in parte di capire sia cosa leggeva […] “Incuriosito di capire” è errato, sintatticamente parlando.
Da quel momento Makoto cominciò a passare del tempo con Haruka, per la maggior parte era lui a parlare, di libri principalmente, di quello che gli piaceva leggere o che aveva intenzione di prendere in futuro, quando avrebbe avuto i soldi dopo aver finito gli studi. In questa lunga frase bisognerebbe cambiare la punteggiatura, perché così messa risulta un poco confusionaria e non sottolinea le giuste pause logiche.
Mormorò, sollevando per la prima volta in quella giornata i suoi grandi occhi blu su di lui; ne vedeva le ombre e le luci, quel leggero luccichio, mentre vi leggeva quella promessa che sembrava esigere una risposta altrettanto seria. In queste due frasi il soggetto logico cambia, ma non c'è niente che lo segnali.
Questi sono degli esempi, giusto per farti capire i problemi principali. Se desideri il file con tutti gli errori sarò ben disposta a passartelo.
Un'ultima cosa. Indicare Haruka con “il moretto” non è sintatticamente errato, ma è alquanto poco elegante. Ti consiglierei di usare un altro termine.
-Caratterizzazione 9/10
Questo punto è molto buono. Ho trovato sia Haruka sia Makoto coerenti con le loro caratterizzazioni originali.
Makoto rimane buono e premuroso, molto attento alla sensibilità altrui, specialmente a quella dei bambini. Haruka, invece, è introverso e un po' chiuso in se stesso, con una grande passione inespressa per il mare.
Per questo parametro non ho niente da segnalarti.
-Sviluppo trama 8/10
Purtroppo, anche l'ultimo parametro è un po' basso e ti spiego subito il perché.
L'introduzione è chiara: hai descritto ambiente e personaggi con la giusta dose di descrizione e di narrazione, tanto che entrambi i protagonisti si inquadrano bene senza bisogno di ulteriori spiegazioni. Lo sviluppo procede con il medesimo ritmo e si possono avvertire sia i sentimenti nati dall'iniziale amicizia tra i due, sia quelli di tristezza per la separazione imminente.
Quello che manca è, per me, un finale. Non nel senso che non c'è fisicamente, ma è tutto davvero troppo veloce. Si sono ricongiunti, ma oltre questo non accade più nulla; manca quasi il senso di “coppia” che si dovrebbe avere a fine lettura, intesa a livello sentimentale, che probabilmente in un finale un poco più descritto sarebbe trasparito maggiormente.
-Totale 24,5/30
Sakura to Tsubaki - _Timeless
-Grammatica&Stile 7/10
Gli errori presenti nella tua fanfic sono più a livello morfosintattico che puramente grammaticale.
Inizio con il dire che in diverse frasi ho riscontrato un uso errato, o poco ortodosso, della punteggiatura, in particolare delle virgole. C'è una sovrabbondanza, in molti casi, che spezza fin troppo il ritmo della lettura, tanto da rallentarla come non dovrebbe. Ti faccio un esempio.
Camminano, l’uno accanto all’altro, continuando quella mera scalata verso il tempio: quella strada che tante volte, da piccoli, hanno sognato di seguire, investiti di fama e gloria, come dei veri bushi del Daimyo. Nella seconda parte dell'enunciato. Dopo i due punti, in particolar modo.
Oppure anche come segue.
La cittadina di Tabaruzaka, con le sue case, scompare man mano, lasciando il posto alle erbe incolte delle alture, ormai fonte d’un color verde tanto brillante da parer vivo.
In un paio di casi, poi, la virgola va a separare il soggetto dal suo predicato, errore ancora più grave:
Fu la prima volta delle tante, che il corvino gli sorrise.
Oppure, ancora, creano delle incomprensioni logiche:
Quel bambino, Kisumi, lo odiava.
Oltre la punteggiatura, ci sono anche altre imprecisioni.
In alcune frasi ti sono sfuggiti verbi coniugati al presente invece che al passato.
Il bello è che il giovane[...]
Le iridi oltremare si puntarono contro quelle dell’altro che, a tentoni, cercavano di nascondersi fissando il pavimento. “Puntare”, seguito da un complemento oggetto diretto, in questo caso sarebbe più esatto; “a tentoni” non può riferirsi all'azione compiuta da uno sguardo, perché è qualcosa di più fisico.
Altre imprecisioni simili si trovano lungo il testo.
Come ultima cosa, segnalo anche a te i termini “corvino” e “moretto” per indicare i tuoi personaggi. Sono davvero molto poco eleganti e sarebbe meglio non usarli.
-Caratterizzazione 9/10
Ho trovato Haruka e Makoto come li ho visti e amati nel canon!verse. Mi sono piaciuti i tuoi personaggi, li descrivi in modo molto poetico, affine a tutta la trama che hai descritto.
Per quanto buono, anche Makoto è in grado di un credo fermo e duro come quello della guerra, trovando la nobiltà che eleva questo mero combattere in un'arte più particolare, che è quella del samurai. Stessa cosa dicasi per Haruka. In questo li ho sempre trovati complementari, per quanto i loro approcci siano diametralmente opposti.
Molto, molto buono questo punto.
-Sviluppo trama 8/10
Nonostante gli errori commessi a livello morfosintattico, ho trovato la tua storia molto poetica, specialmente nella seconda parte. Sembra quasi circondata da un'atmosfera eterea che la rende immobile in un tempo e in uno spazio che non si possono collocare, un po' come mi aspetterei una storia romantica in un giapponese medioevale. Mi sono piaciute le parti storiche che, in contrasto con il resto, hanno spiegato il quadro della situazione, dando una profondità che non ha bisogno di essere spiegata nel dettaglio.
Quello che ti appunto, però, è un po' la confusione del tutto. Ci sono alcuni elementi che ti sfuggono e l'ordine logiche delle scene a tratti è quasi difficile da seguire.
Per esempio, Kisumi compare all'improvviso senza un perché. Comprendo la necessità di un passaggio veloce, nel suo caso, ma rimane nient'altro che un'ombra molesta che avrebbe potuto essere approfondita.
Nella seconda parte della storia, poi, c'è confusione nella descrizione delle varie scene che descrivono l'apprendimento dell'arte del samurai da parte di Makoto e Haruka, e anche forse troppa fretta nel descriverle: mi sono sembrate troppo veloci, questo voglio dirti.
Il finale mi ha commosso, però. L'ho trovato parecchio romantico, come tutto l'incastro di rimandi tra fiori e l'elemento dell'acqua. Questi particolari sono stati molto apprezzati.
-Totale 24/30