UDITE UDITE!
Prestami orecchio, tu, o Meffer che apprezzi i piaceri della buona tavola, e in particolare la salsiccia. Sì, sceriffo, sto pensando a te in particolare.
Piccolo Meffer, fermati un momento e ascolta. Sto per narrarti di un gustoso manicaretto destinato a entrare di diritto nell'Olimpo delle pietanze più rinomate della gastronomia Meffer, accanto alle tigelle di Freccia, ai guidettiani cellentani con curry e gamberoni, al kebab di Fangareggi e naturalmente alla leggendaria escalope montagnarde del basco di Parigi.
O Meffer, qualora ti capitasse di viaggiare in terra di Boemia e di visitare la splendida città di Praga, tra una visita all'orologio astronomico e una furtiva occhiata al figame ceco, a un certo punto sarà normale sentire un certo languorino. Ebbene, Meffer, a questo punto farai come ti dico: ti dirigerai nella grande spianata su cui domina il Museo Nazionale, che risponde al nome di piazza Venceslao (Václavské náměstí). Là, in mezzo al viavai di turisti, troverai tanti baracchini avvolti nel fumo da cui si sprigiona un inconfondibile aroma di carne alla griglia. Avvicinandoti a uno di essi, vedrai varie tipologie di salsicce fare bella mostra di sé sulle piastre roventi. Con fare sicuro, additerai al paninaro una delle grosse salsicce rosse (le più scure che ci sono). Egli la ficcherà in un panino e te la porrà in cambio di circa 50 corone ceche (un po' più di 2 euro). Una volta completata la transazione, cospargerai il tutto con un tocco di ketchup al curry e di senape al dragoncello (non troppo per non coprire tutto il sapore), poi lo addenterai con voracità. A quel punto, o Meffer, il paradiso si spalancherà davanti ai tuoi occhi. Come descrivere la sensazione di beatitudine procurata alle papille gustative da un sì mirabilmente equilibrato connubio di carne suina, aglio, cipolla, peperoncino e altre non meglio definite spezie ed erbe aromatiche?
Con una sola parola, anzi con due: Pražská klobása.
Che aspettate? Volate a Praga, seguite le mie istruzioni e mi ringrazierete!