Caro Alessandro Fiorucci, carissimo Ricc@
Rispondo a entrambi perchè la tesi da voi sostenuta è simile, anche se il tono di Ricc@ è senz'altro più civile.
Qui nessuno vuole criticare l'intervento fatto nel parco a ridosso della basilica; e nemmeno si sarebbe criticata un'opera di bonifica, potatura, ripulitura dalle sterpaglie vicino al vialetto; il punto è un altro: per ripulire il monte dalle siringhe bisogna abbattere gli alberi?
Ripulire e riqualificare una zona significa necessariamente pelarla completamente lasciando solo dei tristi monconi di albero?
E poi la basilica prima era così nascosta che da Gubbio non si vedeva?
Inoltre, che motivazione c'è per dire 'se vuoi l'ombra vattela a cercare da un'altra parte'?
Con questo alibi si potrebbe inquinare il mare di Fano e invitare la gente ad andare altrove...
Gli alberelli del cavolo, come dici tu, avevano almeno 70 anni, e noi non potremo mai più rivederli com'erano.
Tutti quelli che hanno parlato a favore dell'intervento, hanno sottolineato la visibilità della basilica da Gubbio, segno evidente che in cima al monte ci vanno forse solo per i ceri e per qualche matrimonio ogni tanto; chi invece frequenta il monte da sempre assiduamente di certo è d'accordo con me nel criticare uno scempio che poteva essere evitato.
Caro Ricc@, merendelle parrocchiali non ne ho mai fatte, anche se non avrei problemi ad ammetterlo qualora fosse accaduto; e con questo? Se a qualcuno piaceva sedersi all'ombra a prendere un pò di aria buona c'era qualcosa di male?
Se avete una minima idea di come è fatto S. Ubaldo, se ci pensate un attimo vi renderete conto che in cima non c'è più un posto ombreggiato.
Bello, eh?
Sono d'accordo anch'io che a Gubbio non vi meritate niente; abbiamo la fortuna di avere posti bellissimi come il nostro amato monte e ci divertiamo a distruggerlo come se fosse una qualunque periferia suburbana.
Complimenti Gubbio, la città delle teste di pietra!