MOTOGP 2010

Qatar: Stoner vola, la pole è sua

Lotta a due tra il pilota Ducati e Valentino Rossi che chiude in seconda posizione -
La prima pole position stagionale va a Casey Stoner che sulla Ducati strappa la pole in Qatar col tempo di 1'55'007''.

Secondo Valentino Rossi che fa fermare il cronometro sul 1'55''362''', completa la prima fila lo spagnolo Jorge Lorenzo a 1’55’’520'''. Una lotta che fin dalle prime battute ha visto Stoner girare su tempi velocissimi, inseguito da Rossi, con solo Lorenzo a impensierire i due campioni. Quarto tempo a sorpresa per De Puniet.

Ottima la prova di Loris Capirossi che guadagna la quinta posizione e festeggia così la sua 300esima partenza in un Gp. A seguire Pedrosa e Edwards.Partono male Marco Simoncelli, 16mo e che ha collezionato anche una caduta, e Marco Melandri, 17mo.

Valentino sembra soddisfatto della seconda posizione, soprattutto dell’ultima tornata che lo ha visto in pista con l’assetto da gara.
“Sono contento perché ho fatto un gran giro con l’assetto da gara e questo è positivo per domani”, commenta. “Il secondo posto è buona posizione, speriamo di fare una bella partenza e di stare a fianco di Stoner”.

Il campione del mondo in carica trionfa davanti a Lorenzo e Dovizioso -
Epilogo atteso per la prima gara di MotoGp: Rossi primo, Lorenzo secondo, Dovizioso terzo. Valentino Rossi termina davanti a tutti dopo una gara dominata per lunghi tratti. Il campione del mondo in carica, dopo un'ottima partenza, si porta subito a condurre e, approfittando anche della caduta a metà gara di Stoner, suo principale rivale, chiude davanti a tutti con un discreto vantaggio.

Soddisfazione anche per il compagno di squadra in Yamaha Jorge Lorenzo, che chiude la gara in seconda posizione proponendosi come rivale numero 1 per il 46 di Tavullia. Terzo un altro italiano, quell'Andrea Dovizioso che prima di questo Gran Premio aveva avuto qualche problema con la sua moto. Una grande gara quella del pilota di Forlimpopoli, che chiude terzo dopo un bel duello col connazionale in Yamaha, abile a far valere la propria esperienza lasciando dietro il 24enne su Hrc.

Indietro gli altri i italiani: il migliore è Loris Capirossi, che festeggia le 300 gare terminando in nona posizione; poi Marco Simoncelli, undicesimo all'esordio in MotoGp; ultimo della truppa Marco Melandri, che finisce tredicesimo.

Nelle qualifiche di Jerez doppietta spagnola con Lorenzo dietro al connazionale della Honda
Terzo Stoner sulla Ducati. La MotoGp parla spagnolo. A Jerez de la Frontera, primo appuntamento del motomondiale europeo arriva la pole per Dani Pedrosa col tempo di 1:39.202. Dietro di lui Jorge Lorenzo che sulla Yamaha si guadagna la seconda posizione col tempo di 1:39.487. Terzo Casey Stoner che con la Ducati ferma il cronometro a 1:39.511. Quarto posto in griglia per Valentino Rossi col tempo di 1:39.558. In nona posizione Andrea Dovizioso col tempo di 1:40.021 e a 6 millesimi in decima posizione c’è Marco Melandri, seguito da Loris Capirossi in undicesima posizione, mentre Simoncelli si piazza al 16.mo posto.

Soddisfatto Pedrosa per la pole conquistata, anche se i problemi sono rimasti: “Non cercavo la pole, ma di guadagnare posizioni per partire davanti. È una gara importante per me”.
“Qui è una festa, sono pronto alla sfida con Pedrosa”, gli fa eco Lorenzo. “Abbiamo fatto più fatica rispetto a stamattina, ma stiamo bene e siamo pronti”.

Lo spagnolo vince in casa con un sorpasso nel finale a Pedrosa, Rossi terzo
Il tifoso blaugrana Jorge Lorenzo compie la rimonta che non è riuscita alla sua squadra del cuore. L'Inter ha fatto meglio del Barcellona nel calcio, ma in sella alle moto, è la Spagna a battere l'Italia, con Lorenzo che vince il Gp di Jerez. E' un totale dominio spagnolo quello visto in giornata nel circuito iberico. Dopo le vittorie di Espargaro e Elias in 125 e Moto2, è il pilota della Yamaha a vincere in rimonta il Gran Premio di casa. Parte bene Pedrosa, che si mette subito davanti a tutti con alle spalle Valentino, in scia. Bene anche Hayden terzo, mentre Lorenzo insegue al quarto posto con Stoner attardato al quinto. Lorenzo prende il ritmo di gara e si piazza alle spalle di Rossi, in terza posizione, rosicchiando col passare dei giri centesimi al campione del mondo.

Pedrosa scappa e diventa irraggiungibile mentre la gara è tutta alle sue spalle, tra i due piloti Yamaha. A 6 tornate dalla fine Lorenzo, nettamente più veloce rispetto a Rossi, compie il sorpasso e si lancia all'inseguimento di Pedrosa. Il distacco sembra incolmabile ma invece, a 3 giri dalla fine, Lorenzo arriva al punto di poter passare il connazionale, le due moto si toccano ma Pedrosa resiste. E' il preludio al sorpasso finale, che avviene all'ultimo giro. Lorenzo ci riprova e passa con una staccata al limite andando a tagliare il traguardo per primo.

Nelle qualifiche del Gran Premio di Francia, Valentino precede Lorenzo e Pedrosa.
Valentino Rossi ha fatto segnare il miglior tempo nelle prove ufficiali della Moto Gp. A Le Mans, il pilota di Tavullia ha conquistato la pole con il tempo 1'33”408, precedendo il compagno di squadra Jorge Lorenzo di 0”054 millesimi. Dietro ai due della Yamaha si è piazzato Dani Pedrosa, a 0”165 da Rossi. Solo quarto Casey Stoner a 0”416, in seconda fila insieme all'altra Ducati di Nicky Haiden e alla Honda di De Puniet. In ritardo gli altri italiani: settimo Dovizioso, nono Capirossi, undicesimo Melandri e tredicesimo Simoncelli.

A Le Mans lo spagnolo si ripete dopo Jerez, Dovizioso è terzo
Lorenzo saluta e se ne va. Il compagno di Valentino Rossi in Yamaha, dopo la vittoria a Jerez, si ripete e guadagna 5 punti sul rivale in chiave mondiale. Lo spagnolo passa il “Dottore” intorno a metà gara e da lì prende il largo fino a chiudere con un discreto vantaggio su Rossi.

Con i 25 punti guadagnati sul circuito francese, Lorenzo si porta a 70 punti in classifica generale, 9 in più rispetto al pilota romagnolo, saldamente al secondo posto. Ottima la terza piazza conquistata da Andrea Dovizioso che ora è terzo anche in classifica generale, grazie a un sorpasso nel finale ai danni di Dani Pedrosa, terzo per lungo periodo poi giunto quinto nel finale.

Brutta caduta invece per Casey Stoner che al terzo giro lascia la compagnia e, con essa, le speranze mondiali. Un campione che non riesce, causa una moto che sembra diventata troppo “guidabile” anche dagli altri, come dimostra Hayden, a ritrovare lo splendore dei tempi migliori e che dopo tre gare sembra dover già dire addio al sogno iridato.

Per gli altri italiani giornata discreta, soprattutto per Marco Melandri, sesto; un po' meno per Marco Simoncelli, decimo e Loris Capirossi, quattordicesimo.

Il pesarese si è rotto tibia e perone della gamba destra in seguito alla caduta nelle libere al Mugello
"Valentino sta bene, ma ha una brutta frattura". Sono tutt'altro che buone le notizie per Valentino Rossi dopo la caduta nel corso della seconda sessione delle prove libere sul circuito del Mugello, in vista del Gran Premio d'Italia in programma domani. La conferma arriva dal medico della clinica mobile Claudio Macchiagodena che lo ha visitato insieme a Claudio Costa nel centro medico del tracciato.

"E' una frattura piu' grave di quella che ci aspettavamo – spiega Macchiagodena -. Si tratta di una frattura esposta che interessa tibia e perone. E' stata subito ridotta per far tornare l'osso in posizione, sembra che non ci siano lesioni vascolari. Sto facendo fare un controllo radiologico e poi l'idea e' di portarlo a Massa o a Firenze e decidere se e' possibile operarlo tra qualche giorno. L'intervento non si puo' fare subito per non creare infezioni. Spero non ci siano complicazioni. I tempi? Almeno due-tre mesi. Non e' la solita frattura delle ossa, e' molto grave. La gamba si e' spezzata, e' uscito fuori l'osso che ha lesionato la pelle".

"Valentino ha una frattura scomposta esposta della gamba destra - conferma il dottor Claudio Costa -. La frattura l'abbiamo gia' ridotta, andiamo a Firenze dove sara' operato oggi stesso dal chirurgo Roberto Buzzi. E' una frattura seria, speriamo che Valentino riesca a riprendersi presto da questa frattura, dal dolore e dal dispiacere che gli sta provocando".

Rossi e' caduto durante il secondo turno di prove libere del Gran Premio d'Italia sul circuito del Mugello a circa 12 minuti dalla fine del turno. Rossi ha perso il controllo della sua Yamaha nel cambio di direzione tra le due curve "Biondetti". E' sbalzato in area ed e' atterrato violentemente sull'asfalto.

Per lo spagnolo miglior tempo davanti a Jorge Lorenzo e Casey Stoner
Daniel Pedrosa ha conquistato la pole position nella classe MotoGp del Gran Premio d'Italia. Sul circuito del Mugello il pilota spagnolo della Honda Repsol e' stato il piu' veloce nelle qualifiche con il tempo di 1'48"819. In gara Pedrosa partira' davanti alla Yamaha del connazionale Jorge Lorenzo (1'48"996). L'australiano Casey Stoner, in sella alla Ducati, ha fermato il cronometro su 1'49"432 e chiudera' la prima fila scattando dalla terza posizione.

Lo statunitense Nicky Hayden, con l'altra Ducati ufficiale, ha ottenuto il quarto tempo (1'49"546) e aprira' la seconda fila davanti alla Yamaha Tech 3 del connazionale Colin Edwards (1'49"683) e alla Honda Lcr del francese Randy De Puniet (1'49"737).

Andrea Dovizioso, in sella alla Honda Repsol, ha chiuso la sessione all'ottavo posto (1'50"065), alle spalle della Yamaha Tech 3 dello statunitense Ben Spies (1'49"861). Undicesima piazza per la Honda Gresini di Marco Simoncelli (1'50"434), dodicesima per la Suzuki di Loris Capirossi (1'50"479). Marco Melandri, con la seconda Honda Gresini, ha fatto segnare il 14esimo tempo.

Il fenomeno di Tavullia parla dopo l'incidente: "Ho capito subito che mi ero fatto male"
Dopo i timori per la caduta e l'operazione, c'è la voglia di tornare il prima possibile. Valentino Rossi, dall'ospedale Cto di Firenze, vuole rassicurare tutti: “Ho avuto paura, ora va molto meglio - ha detto ai microfoni di Italia 1 - Non vi preoccupate, torno presto. Ci vorrà un po' di tempo, l'importante è tornare al 100%”. Il fenomeno di Tavullia parla dell'incidente: “Ho capito subito che mi ero fatto male, vedere il piede un po' staccato dalla gamba è stato brutto. E' stata una brutta caduta, ci sono stati momenti difficili”.

Il Dottore è stato operato per la frattura della tibia e del perone: “L'operazione è andata benissimo, il dottor Buzzi è stato bravissimo. Mi hanno messo un chiodo in una gamba, la frattura è stata allineata. Domani mi chiuderanno la ferita. Ringrazio tutti: i tifosi che stanno mostrando striscioni per me ed i piloti che mi sono stati vicini”. Valentino non perde la voglia di scherzare: “Ora ho scoperto di avere un bellissimo rapporto con la morfina... La gara di oggi? Speriamo che non vinca nessuno”.

Lo spagnolo domina il Gp d'Italia, davanti al connazionale Lorenzo e a Dovizioso
Dani Pedrosa domina e vince il Gp d'Italia al Mugello, alle sue spalle Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso. Non c'è Valentino e non c'è nemmeno gara sul circuito toscano, lo spagnolo della Honda è al comando dall'inizio alla fine con un ritmo insostenibile per tutti gli avversari. Come aveva fatto vedere nelle qualifiche, l'iberico è nettamente il più veloce e, dopo aver mantenuto la prima posizione alla partenza, aumenta costantemente il suo vantaggio sulla coppia Lorenzo-Dovizioso, potendo controllare la gara fino alla bandiera a scacchi.

E' la vittoria numero nove in MotoGp per Pedrosa, la prima di questa stagione, dopo essere salito sul secondo gradino del podio in Spagna. Alle sue spalle è interessante il duello tra Lorenzo (sempre più leader del mondiale) e Dovizioso, vinto dall'iberico con un allungo negli ultimi tre giri. Simoncelli dice addio ai sogni di gloria in avvio con un errore e un'uscita di pista, mentre Stoner non è mai tra i protagonisti, ma chiude quarto con un buon spunto finale.

Il medico: "Vale ride e scherza, c'è tanto amore intorno a lui"
"Valentino ha dormito bene, non c'e' febbre, ride, scherza, ha ricevuto amici e parenti e c'e' tanto amore intorno a lui". Lo ha dichiarato il responsabile medico della clinica mobile Claudio Costa, cui è stato chiesto di fare il punto della situazione sulle condizioni del pilota di Tavullia: "C'e' ancora apprensione per la lesione importante che ha subito - prosegue Costa - ma oggi alle 14 fara' il lavaggio e la chiusura della ferita conseguente all'operazione. Il lavoro del dottor Roberto Buzzi e' stato magnifico. A decidere il programma di recupero di Valentino sara' lui, io sto in panchina e quando Valentino avra' bisogno di me tornero' a sua disposizione”

“La spalla sta tornando a posto da sola – prosegue Costa -. Venerdi' scorso Valentino ha dato 4 decimi a Lorenzo, quindi non sono necessari interventi chirurgici. A dettare i tempi per cio' che riguarda l'appoggiare il piede ci pensera' sempre Buzzi, orientativamente cio' avverra' per Valentino quando tornera' a casa. I tempi della prognosi per il recupero sono confermati. Serve una consolidazione della frattura, la sentenza rimane di 4-5 mesi. In questa settimana di ricovero sara' scongiurato per Valentino il rischio di infezione acuta alla gamba che comunque non ha lesioni vascolari o neurologiche. La camera iperbarica come opzione in termini di recupero e' al momento da scongiurare".

Lo spagnolo della Yamaha precede De Puniet e Pedrosa, caduto nel finale
Jorge Lorenzo ha conquistato la pole position del Gp di Gran Bretagna. Nel quinto appuntamento del Motomondiale sul circuito di Silverstone. Lo spagnolo della Yamaha, leader della classifica iridata, ha girato in 2'03"308 chiudendo davanti alla Honda del francese Randy De Puniet (2'03"434). Brutta caduta Dani Pedrosa: lo spagnolo, che in sella alla Honda ufficiale ha chiuso le qualifiche al terzo posto, nel tentativo di migliorare il suo tempo è caduto nell'ultimo giro della sessione di qualifiche.

Dolorante al ginocchio destro, Pedrosa è stato portato in barella al centro medico: da verificare le sue condizioni per la gara di domani. La seconda fila è aperta dall'altra Honda ufficiale di Andrea Dovizioso, quarto davanti alle Ducati dello statunitense Nicky Hayden e dell'australiano Casey Stoner.

Lo spagnolo vince e va in fuga mondiale, grande prova dell'italiano su Honda
Jorge Lorenzo trionfa a Silverstone e va in fuga nella classifica mondiale, con Dovizioso al secondo posto. Lo spagnolo domina la gara inglese dall'inizio alla fine, con una Yamaha troppo superiore rispetto alle altre moto, restando concentrato per non commettere errori. La fuga inizia dopo un paio di giri, prende velocemente un paio di secondi di vantaggio e gli altri si devono accontentare del secondo posto. Senza Valentino Rossi, il pilota iberico si avvia ad una marcia trionfale verso la corona iridata, visto che i rivali sono già molto staccati nella classifica (Dovizioso è a -37).

Il divertimento della gara britannica è legato alla lotta per gli altri due posti sul podio. Se li giocano Dovizioso, De Puniet, Hayden e Spies, con un duello fatto di sorpassi e contro sorpassi. A quattro giri dalla fine, il pilota italiano prova una fuga e riesce a trovare quel distacco utile per non farsi raggiungere dagli altri fino al traguardo. Poi Spies beffa Hayden per il terzo posto, seguito da uno Stoner che ha provato la rimonta troppo tardi.

Lo spagnolo domina anche le qualifiche, domani la gara prenderà il via alle 14
La pole position del Gp d'Olanda è di Jorge Lorenzo, davanti a De Puniet e Stoner. Il pilota spagnolo della Yamaha dimostra di essere di un altro pianeta rispetto agli avversari e conquista il miglior tempo con uno strepitoso 1'34”515. L'iberico è sempre rimasto al comando nel corso delle qualifiche ed ha voluto piazzare anche la zampata a tempo scaduto, migliorandosi di oltre un decimo. Alle sue spalle c'è Randy De Puniet, staccato di 282 millesimi, poi l'australiano della Ducati (che ha avuto un problema e non ha potuto girare nel finale) a 0”288.

Sesta posizione per il nostro Andrea Dovizioso, staccato di esattamente mezzo secondo rispetto al leader, ma con una Honda che ha mostrato di poter competere alle spalle dello spagnolo per un posto sul podio. E' ottavo Marco Simoncelli (0”768), mentre Loris Capirossi è undicesimo ad oltre un secondo. Melandri non ha partecipato alle qualifiche e non farà la gara per la lussazione della spalla sinistra, a causa di una caduta nelle prove libere di questa mattina. La gara è in programma domani alle ore 14.

Lo spagnolo della Yamaha precede Pedrosa e Stoner, che centra il primo podio stagionale
Jorge Lorenzo trionfa nel Gp d'Olanda, sesto appuntamento del Motomondiale, classe MotoGp. Lo spagnolo della Yamaha, scattato dalla pole position dopo avere chiuso al comando ogni sessione di prova, si è confermato nella gara odierna in cui ha dominato dall'inizio alla fine. Alle spalle di Lorenzo si è piazzato il suo connazionale Dani Pedrosa, in sella alla Honda ufficiale. Terzo l'australiano Casey Stoner su Ducati, al primo podio della stagione. Quinto, e primo degli italiani, Andrea Dovizioso; nono Marco Simoncelli.

Per Lorenzo è la trentesima vittoria in carriera, la nona nella classe regina del Motomondiale e la quarta su sei gare in questa stagione. Lo spagnolo ha fatto tripletta ad Assen, dopo aver vinto anche in 125 e in 250. Nella classifica del mondiale, Lorenzo consolida la leadership della con 140 punti, mentre alle sue spalle torna in seconda posizione Pedrosa ai danni del compagno di squadra Dovizioso: lo spagnolo ha 93 punti contro gli 89 del forlivese.

Lo spagnolo della Yamaha scatterà davanti a Casey Stoner e Randy De Puniet
Jorge Lorenzo ha conquistato la pole position MotoGp del Gp di Catalogna. Il pilota spagnolo della Yamaha, leader della classifica iridata, ha dominato le qualifiche sul
tracciato di Montmelò con il tempo di 1'42"046. Lorenzo, alla terza pole consecutiva, ha rifilato quasi 4 decimi alla Ducati dell'australiano Casey Stoner (1'42"410). Il
francese Randy De Punyet, su Honda, ha ottenuto la terza posizione in 1'42"512 e domani chiuderà la prima fila.

Lo spagnolo Dani Pedrosa (1'42"592), quarto, aprirà la seconda fila con la sua Honda Repsol. Accanto a lui la Yamaha dello statunitense Ben Spies (1'42"710) che si è lasciato alle spalle la Honda Repsol di Andrea Dovizioso (1'42"866), sesto e migliore degli italiani.

Settima piazza per la Suzuki di Loris Capirossi (1'42"903), seguito dalla Ducati Pramac dello spagnolo Aleix Espargaro (1'42"931) e dalla Honda Gresini di Marco Simoncelli (1'42"994). Marco Melandri, con l'altra moto del team di Fausto Gresini, non è andato oltre 14° tempo (1'43"621).

Lo spagnolo si conferma imbattibile anche a Montmelò: dietro di lui Pedrosa e Stoner
Jorge Lorenzo ha vinto il Gran Premio della Catalogna classe MotoGp. Sul circuito di Montmelò vicino a Barcellona, lo spagnolo della Yamaha ha preceduto la Honda guidata dal
connazionale Dani Pedrosa e la Ducati dell'australiano Casey Stoner. Lorenzo, scattato dalla pole position, ha ottenuto il terzo successo consecutivo, il quinto stagionale, tagliando il traguardo in solitaria. Quarto è arrivato il francese Randy De Puniet, quinto Alvaro Bautista davanti all'americano Ben Spies, sesto.

Il primo degli italiani al traguardo è Loris Capirossi, settimo su Suzuki. Andrea Dovizioso, su Honda ufficiale, è caduto a 11 giri dalla fine mentre era in lotta con Lorenzo
per la prima posizione. Stessa sorte, poco prima, era toccata a Marco Simoncelli del team Gresini.

Per Lorenzo è la 31esima vittoria in carriera, la decima nella classe regina del Motomondiale. Nella classifica iridata, lo spagnolo sale a 165 punti, a +52 sul connazionale Pedrosa.

Il pesarese sarà in pista a Misano a bordo di una Yamaha di serie per verificare le sue condizioni
A poco piu' di un mese dall'incidente del Mugello Valentino Rossi torna in pista. Domani a Misano il pilota pesarese sarà in sella a una Yamaha R1 di serie. La notizia e' ormai ufficiale. Rossi, ovviamente, non guidera' la sua M1 ma una moto stradale, per verificare le sue condizioni fisiche dopo la doppia frattura, esposta, di tibia e perone della gamba destra.

Non e' escluso che possa provare un comando del freno posteriore a mano, del tipo di quello utilizzato da Mick Doohan dopo l'incidente di Assen e oggi usato da diversi piloti, fra i quali per esempio Andrea Dovizioso, sulla sua Honda. Rossi provera', pare, nel pomeriggio inoltrato, a porte chiuse. Verso la serata sara' diramato un comunicato stampa con le dichiarazioni del pilota.

Il 5 giugno ha rischiato la vita al Mugello, ora è pronto a tornare
Tratto dal blog Mister X di Xavier Jacobelli.

Il 5 giugno ha rischiato la vita al Mugello: un incidente drammatico, un dolore fortissimo, la frattura di tibia e perone, l'operazione d'urgenza, la convalescenza a tempo di record e, oggi, il via libera dei medici per correre il 18 luglio al Sachsenring. Che Valentino fosse un fenomeno lo sapevamo da tempo. Che incarnasse il coraggio, pure.

Ciò che sta facendo in queste ore, in questi giorni, moltiplica l'ammirazione nei suoi confronti e l'orgoglio di sapere che il fuoriclasse di Tavullia sia uno dei simboli dell'altra Italia, quella che non molla mai e che conquista il mondo. L'accostamento con l'Italia delle cricche e dei ladri, della Casta e dei maneggioni, degli incollapoltrone e dei quacquaracquà è tanto spontaneo quanto urticante. Ma s'impone.

Rossi potrebbe vivere di rendita fino a 120 anni, per dirla alla don Verzè. E' ricco e famoso, celebrato e riverito. Eppure, siccome ama ciò che fa, siccome è un uomo vero, siccome non ha bisogno di apparire per essere, dà un calcio alle stampelle e risale sulla sua Yamaha, mentre la Ducati lo aspetta dietro l'angolo. Si possono usare termini tanto desueti quanto impegnativi come spirito di sacrificio, capacità di soffrire, tenacia, serietà, forza d'animo? Si devono usare. E allora, qua la mano a Valentino. Siamo fieri di te.

Lo spagnolo centra la quarta pole position di fila. Quinto posto per il Dottore
E' tornato il Dottore ma a dettar legge è sempre Jorge Lorenzo. Lo spagnolo della Yamaha ha centrato la pole position (quarta di fila) nel gran premio di Germania sul circuito del Sachsenring, con il tempo di 1.21.817. Secondo posto per la Ducati di Casey Stoner con 1.21.841 e terzo Dani Pedrosa su Honda con 1.21.948. Quarto, e primo degli italiani, Andrea Dovizioso (1.22.263) con la Honda ufficiale. Al quinto posto Valentino Rossi (1.22.395), di quasi mezzo secondo più lento di Lorenzo, ma assolutamente positivo, se consideriamo che poco più di un mese fa si era rotto la gamba al Mugello.

In sesta posizione domani partirà lo spagnolo Hactor Barbera (1.22.454), seguito da Rendy De Puniet (1.22.610) e da Marco Simoncelli 1.22.624. Nona posizione per Aleix Espargaro con il tempo di 1.22.910 che ha preceduto Marco Melandri, decimo in 1.22.917. Solo 14esimo Loris Capirossi sulla Suzuki con il tempo di 1.23.040.

Da segnalare che le qualifiche sono state interrotte per circa venti minuti dopo le cadute di Ben Spies e Randy De Puniet alla prima curva del circuito. Spies e De Puniet sono scivolati sull'olio fuoriuscito copiosamente dalla Yamaha di Jorge Lorenzo qualche secondo prima.

Valentino al Sachsenring ha sbalordito i medici, i tifosi, gli avversari, il mondo
Tratto dal Blog di Mister X di Xavier Jacobelli.

E' difficile trovare le parole adatte per esaltare compiutamente la straordinaria impresa di Valentino Rossi al Sachsenring, firmata 43 giorni dopo l'incidente del Mugello che gli era costato la frattura scomposta di tibia e perone, un dolore atroce, una convalescenza che sarebbe dovuta durare tre o quattro mesi.

Il fenomeno di Tavullia ha sbalordito i medici, i tifosi, gli avversari, il mondo. Il piazzamento finale, alquanto prestigioso e confortante, passa in secondo piano di fronte al coraggio e alla forza d'animo del ragazzo di Tavullia, già nove volte campione del mondo, ma, in realtà, campione per sempre.

E, attenzione. A quelli che storcono il naso, a quelli che non trovano niente di eccezionale in questo exploit, ai frustrati e gli invidiosi incapaci di applaudire Rossi, ai campioni mondiali di luogocomunismo ("In fondo, Rossi è pagato anche per correre", pure questa ci è toccata leggere in Rete, per non dire di peggio). A tutta questa minoranza informe e gelatinosa che non coglie la grandezza del gesto di Valentino, il sommesso consiglio che possiamo dare è rivedersi la gara del Sachsenring.

Compresa quell'ultima curva che ha tolto il terzo posto al fuoriclasse italiano, ma ne ha ingigantito i meriti una volta di più. Saremo anche nel terzo millennio dove il sacrificio, la passione, il coraggio tropo spesso risultano termini desueti e valori dispersi. Ma, grazie a Dio, ci sono ancora personaggi unici come Rossi che quest'anno forse non riconquisterà il titolo della Motogp. Ma il suo mondiale l'ha vinto oggi, in Germania.

Qualifiche da batticuore: Stoner secondo, terzo Dovisioso; quarto posto per Pedrosa
Jorge Lorenzo partirà in pole position al Gran Premio degli Stati Uniti, sul circuito di Laguna Seca. Lo spagnolo ha vinto le qualifiche proprio all'ultimo giro, soffiando il primo posto in griglia all'australiano Casey Stoner, secondo sulla sua Ducati. Quarto posto per Valentino Rossi, al suo secondo Gran Premio dopo il rientro dal grave infortunio di cui era stato vittima il mese scorso al Mugello. Lorenzo ha chiuso le qualifiche con il tempo strepitoso di 1'20"978, Stoner ha fermato il cronometro sul tempo di 1'21"169. Terzo posto per Andrea Dovizioso, quarto per Dani Pedrosa, entrambi su Honda. L'americano Ben Spies si accomoda in quinta posizione in sella alla sua Monster Yamaha Tech 3.

Per quanto riguarda gli altri italiani, nono posto per Simoncelli, 11esimo per Melandri e 12esimo per Capirossi. Valentino Rossi, che solo nei minuti finali è riuscito ad agguantare la seconda fila, aveva già evidenziato qualche problema nelle libere della mattina, nelle quali non era andato oltre il sesto posto. Lorenzo, invece, conferma lo stato di grazia sulla pista statunitense: lo spagnolo, leader della classifica piloti, aveva fatto registrare il miglior tempo anche nelle ultime libere, mentre in quelle del venerdì il più veloce era stato Stoner. Il Gran Premio degli Stati Uniti si correrà nella serata di domenica con partenza alle 23.

Lo spagnolo domina il Gp degli Usa, davanti a Stoner. Pedrosa cade mentre è al comando
E' sempre Jorge Lorenzo il dominatore della MotoGp: lo spagnolo vince anche a Laguna Seca ed allunga nel mondiale. Il pilota della Yamaha è sempre più leader del campionato, dopo aver conquistato il suo primo successo in carriera nel Gp degli Stati Uniti. In questo caso, approfitta della caduta di Pedrosa (quando era al comando) dopo 12 giri, ed inizia ad inanellare una serie di giri record straordinari, non permettendo a Casey Stoner (secondo) di avvicinarlo. Ormai il titolo sembra sicuro: ha 72 punti di vantaggio sul connazionale della Honda.

Ancora una grande gara per Valentino Rossi che, alla seconda gara dopo il terribile infortunio al Mugello, torna sul podio e conquista uno strepitoso terzo posto. Il Dottore pareva autore di una prova anonima, dove doveva cercare di difendere il quarto posto dagli attacchi di Hayden e Spies. Invece, ad una decina di giri dal traguardo, iniziava ad inanellare una serie di giri veloci, andava a riprendere Dovizioso (4°) e lo superava, a cinque giri dall'arrivo, per poi respingere ogni attacco fino al traguardo.

Il pilota della Honda scatterà davanti a Spies. Il Dottore scivola ma niente di grave
Daniel Pedrosa ha conquistato la pole position MotoGp nel Gp della Repubblica Ceca. Nelle qualifiche disputate a Brno, il pilota spagnolo della Honda Repsol ha girato in 1'56"508 e scatterà davanti alla Yamaha Tech 3 del sorprendente statunitense Ben Spies (1'56"846). La sessione è stata caratterizzata dalle cadute, senza conseguenze, di Jorge Lorenzo e di Valentino Rossi in sella alle Yamaha Fiat. Lo spagnolo, leader della classifica iridata, ha chiuso le qualifiche in terza posizione (1'56"865) e completerà la prima fila. Rossi (1'57"059) è quinto in griglia, alle spalle della Ducati dell'australiano Casey Stoner (1'56"868). Sesta la Repsol Honda di Andrea Dovizioso (1'57"117).

Il "dottore" è caduto uscendo di pista nella parte finale delle prove ma è uscito incolume dalla caduta, rialzandosi da solo e uscendo dalla pista con chiaro disappunto.

Il leader del Mondiale accoglie con gioia un risultato inaspettato: "Pensavo sarebbe stata una battaglia"
Non può che essere raggiante Jorge Lorenzo per l'ennesima vittoria stagionale. Il pilota spagnolo della Yamaha, impreciso nelle prove, non ha sbagliato una virgola: "Dopo i problemi di ieri e l'incidente non mi aspettavo tutto questo. Pensavo sarebbe stata una battaglia. Una volta davanti, attendevo il ritorno di Dani Pedrosa e quindi ho spinto il più possibile. Piano piano sono riuscito a distanziarlo".

Il vantaggio nella classifica piloti sul connazionale della Honda sale a 77 punti, un'eternità: "Sapevo di correre per il campionato, ma quanto ho avuto la possibilità di vincere, l'ho presa. E' la settima vittoria in stagione, è fantastico. Ora ci aspetta Indianapolis, una pista che amo".

Pedrosa, autore della pole position, è soddisfatto della piazza d'onore: "E' bello tornare sul podio dopo l'incidente di Laguna Seca, sono contento. La partenza è stata buona, ma nelle prime curve ho rallentato troppo per non surriscaldare le gomme e sono stato passato. Ho tentato di stare vicino a Jorge, ma per qualche ragione non ero veloce come ieri. Insomma non è il risultato migliore, ma sul secondo posto possiamo costruire traguardi importanti".

Rossi in Rosso, Vale è ufficialmente della Ducati
16-08-2010 08:42

Il pilota pesarese correrà le prossime due stagioni con la scuderia italiana
Si avvera il sogno tricolore: pilota italiano su moto italiana.

ORE 19.15 - "Nel momento in cui Valentino salirà sulla Ducati potremo analizzare liberamente ogni dettaglio tecnico per sviluppare una moto sempre migliore che possa permettergli di esprimere il suo straordinario talento - ha detto Filippo Preziosi, direttore generale Ducati Corse -. Poter lavorare con lui rappresenta quanto di più stimolante ogni tecnico possa sperare ed è bello sapere che la prossima stagione avremo questa grande opportunità".


ORE 19 - "Il fatto di poter contare per le stagioni 2011 e 2012 - ha detto Gabriele Del Torchio, amministratore delegato di Ducati - su questo binomio importante che è quello del più grande campione mondiale del motociclismo, Valentino Rossi, insieme a Ducati, crea un matrimonio tutto italiano di quelli destinati a segnare una tappa fondamentale nella storia dello sport ma anche nell'industria italiana".


ORE 18.15 - Valentino pubblica sul sito della Yamaha una sua lettera scritta a mano per salutare la scuderia giapponese e spiegare la sua scelta. "Adesso però è arrivato il momento di trovare nuove sfide, il mio lavoro qua è finito. Purtroppo anche le più belle storie d'amore finiscono, ma ti lasciano un sacco di bei ricordi, tanti momenti paragonabili a quel primo bacio che ci siamo dati sull'erba di Welkom, dove lei mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha detto 'Ti Amo'".

ORE 18 - Anche la Yamaha ha annunciato ufficialmente il divorzio da Valentino Rossi. La Casa giapponese ha salutato il nove volte campione del mondo, che con Yamaha ha corso per sei stagioni, conquistando quattro titoli mondiali in MotoGp.


ORE 16 - L'annuncio tanto atteso è finalmente arrivato. A partire dalla prossima stagione Valentino Rossi sarà un pilota della Ducati. A dare l'annuncio ufficiale è stata la scuderia italiana attraverso il proprio sito, dove campeggia la scritta "Rossi is Red", Rossi è Rosso.

Il pilota pesarese, che ha chiuso al quinto posto il Gp di Brno, ha firmato un contratto per le prossime due stagioni. Dopo il mondiale conquistato con Stoner nel 2007, la Ducati proverà a ripetere l'impresa con il Dottore.

L'americano precede il leader del Mondiale, Jorge Lorenzo
Ben Spies conquista la pole position per il GP Indianapolis, classe MotoGP. Secondo miglior tempo per Lorenzo, 7° Rossi. Il pilota della Yamaha (futuro ducatista), al termine delle qualifiche sbaglia una curva e cade, ma senza conseguenze. Faticano anche Daniel Pedrosa (Honda) e Casey Stoner (Ducati), che chiudono rispettivamente con il quinto e sesto tempo.




Pos. Pilota Nazione Tempo

1 SPIES Ben (USA) in 0h01'40''105

2 LORENZO Jorge (SPA) + 00:00:00.220

3 HAYDEN Nicky (USA) + 00:00:00.231

4 DOVIZIOSO Andrea (ITA) + 00:00:00.454

5 PEDROSA Daniel (SPA) + 00:00:00.532

6 STONER Casey (AUS) + 00:00:00.559

7 ROSSI Valentino (ITA) + 00:00:00.900

8 SIMONCELLI Marco (ITA) + 00:00:00.987

9 EDWARDS Colin (USA) + 00:00:01.127

10 CAPIROSSI Loris (ITA) + 00:00:01.407

11 BAUTISTA Alvaro (SPA) + 00:00:01.429

12 MELANDRI Marco (ITA) + 00:00:01.518

13 AOYAMA Hiroshi (JPN) + 00:00:01.526

14 ESPARGARO Aleix (SPA) + 00:00:01.544

15 KALLIO Mika (FIN) + 00:00:01.751

16 BARBERA Hector (SPA) + 00:00:01.791

17 DE PUNIET Randy (FRA) + 00:00:01.818

Lo spagnolo della Honda vince facilmente la prova americana, davanti a Spies e Lorenzo
Dani Pedrosa domina il Gp di Indianapolis e conquista un facile successo. Lo spagnolo della Honda prende il comando della corsa al settimo giro, inizia a tenere un ritmo insostenibile per tutti gli avversari e si aggiudica la terza corsa della sua stagione. Il vincitore odierno sale a quota 183 punti nella classifica iridata, a 68 punti dal leader del mondiale Jorge Lorenzo, che ha chiuso al terzo posto negli Stati Uniti. Il podio è completato, con un grande secondo posto, da Ben Spies: l'americano, partito dalla pole position, ha fatto la miglior gara della stagione, arrendendosi solamente ad un Pedrosa irraggiungibile.

Valentino Rossi chiude la gara al quarto posto. Una prova piuttosto anonima, anche se è il massimo che il Dottore poteva fare in questo weekend. Il pilota della Yamaha, dopo un inizio non molto brillante, è riuscito ad aumentare il ritmo verso metà gara, andando a superare Dovizioso (5°) e riuscendo comunque a migliorare il quinto posto dell'ultima gara a Brno. Ora si torna in Europa e in Italia con il Gp di San Marino a Misano Adriatico, la prossima settimana. Il pilota di Tavullia spera di tornare in lotta per la vittoria.

Lo spagnolo della Honda precede Jorge Lorenzo. Terzo Stoner, poi Rossi
Dani Pedrosa ha conquistato la pole position del Gp di San Marino, 12esimo appuntamento del Motomondiale. Lo spagnolo della Honda ufficiale ha girato in 1'33"948,
chiudendo davanti al connazionale Jorge Lorenzo su Yamaha e all'australiano Casey Stoner su Ducati. Valentino Rossi, in sella all'altra Yamaha, apre la seconda fila dopo aver chiuso ad oltre mezzo secondo dal riferimento di Pedrosa.

Quinto l'americano Ben Spies, che ha preceduto il francese De Puniet e il connazionale Colin Edwards. Ottavo tempo per Andrea Dovizioso (Honda), poi Marco Simoncelli (Honda) in nona posizione, seguito da Marco Melandri (Honda) con il decimo tempo e da Loris Capirossi (Suzuki) con l'undicesimo crono. Solo quattordicesimo Nicky Hayden con l'altra Ducati ufficiale.

Per Pedrosa, vincitore dell'ultimo gran premio ad Indianapolis, è la quarta pole position in questa stagione. In classifica, il pilota della Honda ufficiale è staccato di 68 punti da Lorenzo.

"Quando succedono queste cose il resto non conta". Così Valentino Rossi dopo la scomparsa di Shoya Tomizawa. "Abbiamo visto una botta bruttissima - ha detto il pilota di Tavullia ai microfoni di Mediaset - poi mancava mezz'ora alla gara e ci siamo concentrati sulla corsa. E' stato un incidente bruttissimo, lui lo avevo visto prima della 125. Peccato davvero". Tristezza anche nelle parole di Jorge Lorenzo: "La gara oggi non conta".