MONTAGNIER: DOPO LA PAPAYA I SEGNALI ELETTROMAGNETICI???

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harrypotter79
00giovedì 11 febbraio 2010 17:59
Mi domando se esiste una Commissione che RENDE NULLI I PREMI NOBEL ...A QUESTO PUNTO!

L'incontro con il prof. Luc Mointagnier è avvenuto al convegno “La vita, la forma, la relazione” organizzato dall'associazione Altanur e svoltosi presso l’Istituto Italiano di Studi Filosofici di Napoli.

Il prof. Montagnier, medico e biologo francese premio Nobel per la medicina 2008, ha iniziato le sue ricerche in virologia nel 1967. Nel 1972 fu nominato direttore dell'Unità Oncologica Virale dell'Istituto Pasteur e, nel 1974, direttore del CNRS (Centro Nazionale della Ricerca Scientifica). Nel 1983 isolò, da un campione bioptico di linfonodo, un virus a cui fu dato il nome di LAV (lymphadenopathy-associated virus). Era il primo isolamento del virus, in seguito ribattezzato HIV, a cui fu attribuita la responsabilità della sindrome che va sotto il nome di AIDS.



La relazione del prof. Montagnier, e la successiva amabile conversazione avuta con lui, non hanno riguardato l’HIV e le controverse questioni a questo associato. La prima, come tutti ricorderanno, fu alimentata dall’accesa disputa internazionale tra lo statunitense Robert Gallo ed il gruppo di ricerca dell’Istituto Pasteur sulla paternità della scoperta, che si risolse poi a favore dello studioso francese. Tale paternità è stata riconosciuta lo scorso anno in modo inequivocabile dal conferimento del premio Nobel. La seconda controversia deriva, invece, dalla teoria di Peter Duesberg, celebre virologo e professore di biologia molecolare e cellulare all’Università di Berkley, che nega il nesso epidemiologico causale tra il virus HIV e l’AIDS.

L’attenzione di Montagnier è invece recentemente rivolta ad una proprietà, per molti versi sconcertante, della materia vivente di cui solo ora si comincia ad investigare le caratteristiche. Si tratta dell’emissione di segnali elettromagnetici da parte del DNA batterico in soluzioni acquose in risposta alla sollecitazione del rumore di fondo elettromagnetico dell’ambiente.

Il significato di tale proprietà, che potrebbe essere di pertinenza di ogni tipo di DNA e non solo di quello batterico, è ancora del tutto ignoto, ma si cominciano già a formulare delle ipotesi molto suggestive a tal riguardo.

In modo davvero sorprendente l’emissione di tali segnali elettromagnetici è rilevabile anche nel plasma, e nel DNA isolato dal plasma, di pazienti che soffrono di Alzheimer, Parkinson sclerosi multipla ed artrite reumatoide. Quest’evidenza sperimentale porterebbe a postulare un’infezione batterica come causa di queste patologie. Il prof. Montagnier ed i suoi collaboratori hanno anche rilevato emissione di radiazione elettromagnetica da virus ad RNA come il virus dell’influenza A, l’HIV e quello dell’epatite C.

Tali proprietà della materia, secondo il prof. Montagnier, rendono superata l’ipotesi che per avere delle interazioni sia necessaria la vicinanza fisica di atomi che interagiscono tra loro. Questi segnali elettromagnetici potrebbero avere una serie di capacità tali da rendere possibile il trasferimento di informazione a distanza, senza interazione di prossimità tra atomi e molecole.

La capacità di emettere segnali elettromagnetici potrebbe rivelarsi una proprietà generale delle materia vivente ed avere un’importanza cruciale anche nella morfogenesi, visto che tutti i tentativi di “assemblaggio” artificiale della vita si sono risolti nell’ottenere aggregati di molecole senza forma.

Com’è ben noto il genoma degli organismi è composto approssimativamente del 3% di geni e del 97% di DNA non codificante. Tale DNA, battezzato con una certa superficialità ”DNA spazzatura”, potrebbe avere, tra le altre funzioni ancora non chiarite, anche quella di generare o modulare segnali elettromagnetici carichi di informazione.

Con il prof. Montagnier abbiamo ricordato alcuni esperimenti eseguiti negli Stati Uniti negli anni ’70, e prontamente smentiti dalla comunità scientifica del tempo, di trasferimento della resistenza agli antibiotici tra popolazioni batteriche coltivate in beute differenti nello stesso incubatore. Oggi, alla luce di questa nuova caratteristica della materia vivente si potrebbe ripensare a quegli esperimenti come a dei primi tentativi di mettere in luce proprietà nascoste della vita. Segnali elettromagnetici generati da cellule batteriche, o da parti di cellule, potrebbero indurre altre cellule batteriche ad acquisire proprietà nuove (come la resistenza ad antibiotici) senza scambio di materiale genetico. La teoria del controllo epigenetico su alcune caratteristiche fenotipiche potrebbe trovare nuove affascinanti ipotesi di lavoro.

Le evidenze sperimentali addotte dal prof. Montagnier sono, ovviamente, inoppugnabili, ma la piena comprensione del fenomeno è ancora lontana. Il prof. Montagnier auspica una stretta collaborazione tra fisici e biologi per questa nuova avventura ai confini della conoscenza
11/2/2010

www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=32691


COMMENTI DOVEROSI:

- FINALMENTE MONTAGNIER SMETTE DI TINGERSI I CAPELLI PER SEMBRARE PIU' GIOVANE!

- DALLE SUE CONSIDERAZIONI QUALCUNO POTREBBE COMPRENDERE CHE L'HIV SI TRASMETTE A DISTANZA!??

- CHI GLI HA DATO IL NOBEL ...GLIELO PUO' RITIRARE? [SM=x1856229]

...Caro Montagnier L'HIV E' UN VIRUS, LE VIE DI TRASMISSIONE SI CONOSCONO BENISSIMO E DEVI PARLARE SOLO DI RICERCA IN SENSO TERAPEUTICO E PREVENTIVO.

BASTA CON I "SE" I "MA" O I "FORSE"

HAI GUADAGNATO ABBASTANZA CON LA PAPAYA (DEL TUTTO INUTILE!) FINISCILA!

VATTENE IN PENSIONEEEEEE

CI SONO FIOR FIORE DI RICERCATORI CHE NE SANNO PIU' DI TE!

[SM=x1912633]

ORMAI SEI SUPERATO!

VATTINNNEE!
..DIREBBERO A PARIGI!



SPAZIO AI GIOVANI..
QUELLI CHE PARLANO DI HAART, RICERCA SUI VACCINI,
QUELLI CHE LOTTANO LA DISSIDENZA E LA DISCRIMINAZIONE.
[SM=x1856219]
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