MAX MANZO E SXV, MATRIMONIO ESPLOSIVO!

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H.M.R.
00mercoledì 3 marzo 2004 16:04
MAX MANZO E SXV, MATRIMONIO ESPLOSIVO!

Varesino, classe ‘66, Massimo Manzo è per tutti “MAX”. Tanta esperienza alla spalle nel Cross, Velocità e Supermotard; e, sopratutto, tanti risultati prestigiosi.
Un palmares di tutto rilievo, per un pilota che nel 1999 ha cominciato la sua attività a tempo pieno nel Supermotard diventando nel 2001 Campione Italiano, titolo bissato nel 2002 e accompagnato dal quarto posto nell’ Europeo e nel Mondiale, per poi ancora l’anno scorso confermarsi in quarta piazza nel torneo iridato. E ora, quali i programmi per la stagione alle porte, che lo vedranno in sella alla rivoluzionaria SXV? Siamo andati a chiederglielo, in piena fase di preparazione...

Max, una frase per cominciare a parlare della tua entrata nel mondo Aprilia.
La stagione 2004 inizia sotto una nuova stella per me!

Sei uno dei piloti più forti al mondo, da tutti riconosciuto come uno dotato di talento e potenzialità. Puoi dirci che cosa ti ha portato in Aprilia?
A portarmi in Aprilia è stata una serie di motivi differenti, gli stessi anche sui quali ho costruito la mia carriera motociclistica; innanzitutto il progetto nuovo e innovativo, il gruppo che lavora e crede in quello che fa, e sicuramente la sfida.
Mi sono sempre piaciute le sfide, soprattutto in quelle in cui credo, e vi assicuro che in questa ci credo molto.

Che cosa ti è piaciuto da subito di Aprilia?
E’ stato il rapporto chiaro e pulito. Aprilia non mi ha mai messo pressione, ha rispettato i mie impegni ed i miei tempi. Io al termine della stagione 2003 avevo bisogno di riflettere e Aprilia mi ha rispettato, dandomi tutto il tempo di cui avevo bisogno.

Parlaci della moto, del progetto, degli obbiettivi!
Il progetto è molto ambizioso, la moto è semplicemente innovativa e per gli obbiettivi ne parliamo a fine 2004. Il gruppo Aprilia è composto da persone che hanno i piedi per terra, siamo tutti consapevoli che lavoriamo su di una moto nuova e per giunta totalmente diversa da tutte le altre. Bisogna lavorare e crescere.
Andremo a confrontarci con aziende che sono nel settore da sempre; noi ci presentiamo con una moto che ha un anno di vita. Devo dire che da quando lavoro con il gruppo Aprilia non ho mai sentito fare discorsi trionfalistici o fantasiosi, ma sono a contatto con persone che vivono con la loro esperienza e con le loro paure. E questo mi piace.

Che cosa hai provato guidando per la prima volta la SXV?
E’ stata una senzazione gradevolissima sentire l’erogazione ed il rumore del bicilindrico; emozioni incredibilmente strane.
Sono consapevole che la guida di una moto bicilindrica e di una moto mono non sono comparabili, ed è per questo motivo che dovrò adattare e modificare la mia guida per sfruttare al meglio le qualità della SXV.

Come procede il lavoro di sviluppo?
Direi bene. Abbiamo un programma di lavoro continuo e molto flessibile, la moto cresce e crescerà. La prima gara del mondiale non è un punto di arrivo ma un punto di partenza. Devo dire che la moto è molto facile da guidare e sensibile alla modifiche ed, io da parte mia, miglioro giorno dopo giorno il dialogo con la moto. Perché io con la moto ci parlo!

Uno sguardo al Max giù di sella: nella vita quotidiana come ti descrivi?
Assolutamente normale. Mi baso su dei valori che ritengo importanti come la famiglia ed i figli. Mi alleno in palestra, in piscina e con la moto, e cerco di passare il maggior tempo possibile con il Team per condividere ogni cosa, bella o brutta che sia.

Cosa ne pensi del Mondiale 2004 che oltre alla classe S1 (open) si apre anche alla classe S2 (450)?
Ritengo sia una cosa positiva. Si è dato più spazio e più opportunità alle aziende, ai team ed ai piloti. Il lavoro fatto dalla Youthstream, l’organizzatore del Campionato Mondiale, è eccellente e ogni anno migliora sempre di più sotto ogni aspetto, sia tecnico che logistico.

Che cosa non avresti mai pensato di fare nella tua carriera di pilota?
Guidare una moto bicilindrica nel Supermoto...

Che cosa non rifaresti della tua carriera di pilota?
Rifarei esattamente tutto.

Tu hai corso in tutte e tre le specialità. Come valuti in percentuale l’importanza di moto e pilota?
In velocità, con una moto buona un pilota medio fai una bella figura, nel motocross avere la moto buona non è sempre determinante, e nel supermoto pilota e moto hanno lo stesso peso per fare risultato.

Cosa consigli ad un giovane che si avvicina al supermotard?
Mantenere il divertimento al primo posto, allenarsi nel motocross e partecipare ai trofei per fare esperienza.

Cosa vuoi dire ai tifosi Aprilia?
Venite alle gare per supportarci! E se non potete venire, accompagnateci con il cuore.

Grazie Massimo, e in bocca al lupo!



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