Penso che ogni fratello che ha il compito di condurre l'adunanza per il servizio di campo,conosce i bisogni sia dei fratelli nella congregazione,come anche delle persone del territorio in cui predicano.Ed è secondo questi criteri che farà anche la sua preparazione al riguardo..Abbiamo cosi' tanto materiale teocratico a disposizione,che non dovrebbe essere cosi' difficile trovare un tema per incoraggiare i fratelli e le sorelle presenti al raduno per il ministero di campo!
Personalmente ho trovato utile questo articolo della w 15/3/08
Imitiamo Geova nel ministero
“Presso Dio non c’è parzialità”, scrisse l’apostolo Paolo. (Rom. 2:11) È proposito di Geova che persone di tutte le nazioni lo adorino. (Leggi 1 Timoteo 2:3, 4). A tal fine ha disposto che l’“eterna buona notizia” venga dichiarata a “ogni nazione e tribù e lingua e popolo”. (Riv. 14:6) Gesù disse: “Il campo è il mondo”. (Matt. 13:38) Cosa significa questo per voi e la vostra famiglia?
Non tutti possono andare fino alle più distanti parti della terra per portare il messaggio del Regno ad altri. Comunque, forse possiamo portare il messaggio a persone di ogni parte della terra che vivono nel nostro territorio. Cogliamo le opportunità per dare testimonianza a persone di ogni tipo, non solo a quelle a cui abbiamo predicato per anni? Perché non vi prefiggete di contattare coloro che non hanno ancora ricevuto una completa testimonianza? — Rom. 15:20, 21.
Gesù avvertiva vivamente il bisogno di aiutare tutti. Non predicava solo in una zona. Nella Bibbia si legge che “intraprese un giro di tutte le città e i villaggi”. Poi “vedendo le folle ne ebbe pietà” e disse chiaramente che era necessario aiutarle. — Matt. 9:35-37.
In quali modi possiamo manifestare un atteggiamento simile? Alcuni hanno cercato di predicare in parti del territorio non percorse spesso, come quartieri commerciali, parchi, stazioni, o all’esterno di palazzi dove è difficile accedere. Altri si sono impegnati per imparare un’altra lingua per predicare a certi gruppi etnici che ora vivono nella loro zona oppure ai quali in passato non si è predicato spesso. Per iniziare, imparare un saluto nella loro lingua è un buon modo per mostrare che ci interessiamo di loro. Se non ci è possibile imparare un’altra lingua, possiamo incoraggiare quelli che lo stanno facendo? Non vogliamo di certo essere negativi o mettere in dubbio i motivi che spingono chi si sta impegnando per predicare a persone che vengono da altri paesi. Ogni vita è preziosa agli occhi di Dio, e noi vogliamo vedere le cose allo stesso modo. — Col. 3:10, 11.
Considerare le persone come le considera Dio significa anche predicare a tutti indipendentemente dalle loro circostanze. Forse alcuni non hanno una casa, sono trasandati, oppure è chiaro che conducono una vita immorale. Se certuni ci trattano con sgarbatezza, questo non dovrebbe portarci ad avere un’opinione negativa di tutta la loro nazione o gruppo etnico. Paolo fu trattato male da alcuni, ma non permise che ciò gli impedisse di predicare ad altre persone di quei gruppi. (Atti 14:5-7, 19-22) Aveva fiducia che almeno alcuni avrebbero reagito favorevolmente alla predicazione della buona notizia.
Oggi è più chiaro che mai che ci vuole il punto di vista giusto, il punto di vista di Geova, per trattare nel modo corretto i fratelli della nostra congregazione, la fratellanza internazionale e le persone nel campo. Più rispecchiamo il punto di vista di Geova più contribuiremo alla pace e all’unità. E saremo più preparati per aiutare altri ad amare Geova, l’Iddio che “non ha mostrato parzialità” ma che manifesta amorevole interesse per tutti, “poiché son tutti opera delle sue mani”. — Giob. 34:19.
In ogni numero della TG troviamo dei spunti pratici per il servizio..Bisogna solo prendersi del tempo e leggere le riviste con l'obiettivo di trovare almeno un punto da usare per incoraggiare coloro che fanno sforzi per essere presenti ai raduni...