MARS (MARTE)

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Venetus
00martedì 1 marzo 2005 12:02
Inauguro questa sezione parlando del Dio Marte (Marzo è il suo MESE [SM=g27828] ), il Dio della guerra? Assolutamente, no!
Egli non personifica semplicemente la guerra!
Marte e Ares sono anche identificabili, ma non sono lo stesso Dio.
L'identificazione col Greco Ares, tra l'altro, è tarda!


Estratti tratti da "Il Sentiero d'oro: Immagini della religione Romana" di C. Simeoni.

Si potrebbe obiettare che Marte impersona semplicemente la guerra. Quest'affermazione è una stupidaggine! Perché si chiede a Marte la liberazione del terreno dagli insetti, dalle calamità, dalla siccità e dalla desolazione? Ciò chiarisce il concetto precedentemente esposto. Marte non è la forza scatenante gli insetti, le calamità, le carestie e le desolazioni ma è la forza oggettiva da cui attingere per liberarsi delle calamità, carestie, insetti, desolazione ecc. ecc.
[...]
Marte non è il "dio della guerra" ma è l'essenza della soluzione del conflitto. Marte è dunque la forza attraverso la quale il conflitto viene risolto.
Marte si oppone ad un'altra "divinità": Pace.
Pace è la sottomissione dell'Essere Umano alle costrizioni del proprio divenire. Pace è la non reazione alle costrizioni: l'assoggettamento. Pace è la divinità imposta dal Comando Sociale ai suoi schiavi nel tentativo di conservare sé stesso.
Mentre il colore di Pace è il nero della disperazione, quello di Marte è il rosso della determinazione.
Mentre il suono di Pace è il silenzio nel deserto della Coscienza saccheggiata; quello di Marte è il rombo di: "Almeno ci provo!".
Ci si rivolge a Marte, diventando Marte , ogni qual volta lo scontro, in una contraddizione, è questione di vita o di morte.
Come per il contadino l'attacco dei parassiti, la siccità, le devastazioni erano una questione di vita e di morte, così, il guerriero e il rapinatore nell'atto di difendersi o di conquistare era una questione di vita o di morte.
La Lustrazione delle armi non era soltanto l'atto attraverso il quale si pulivano le armi, ma l'atto nel quale si ripuliva se stessi prima di attaccare o risolvere la contraddizione.
Ripulire la propriaCoscienza di Sé prima di affrontare le contraddizioni.



Talvolta capita che non riusciamo a fare questo o quello: perché? E ti chiedi "Ma se non funzionasse?", Marte è questo: nel dubbio devi agire! O non saprai mai come andrà a finire! Bisogna avere le palle!
Sei innamorato di una donna, ma non hai il coraggio di dirglielo e pensi "E se non accetta il mio amore e se non funziona?". In una guerra interiore che ti "costringe" a non agire, Marte è "Almeno provo a dirglielo o non saprò mai se veramente accetta il mio amore o no".
Sei in una "guerra" interiore che ti tiene braccato: devi reagire in qualche modo, non puoi stare nel dubbio! [SM=g27816]

[Modificato da Venetus 01/03/2005 12.07]

rinata4
00martedì 1 marzo 2005 23:02
...mi piace molto questa cosa..il colore di Marte è il rosso che stà per determinazione...mi si addice [SM=g27811]
LupoNero666
00mercoledì 2 marzo 2005 10:11
Mi piace molto questa versione originale del Dio. Purtroppo l'interpretazione moderna dei suoi precetti é molto più scarna... meno male che c'é Venetus a ricordarci l'origine delle divinità elleniche!
Mi piace questo Dio, a livello caratteriale ha molto in comune con la filosofia Satanista, tra l'altro, quindi lo sento molto vicino.
Venetus
00mercoledì 2 marzo 2005 11:49
Questo è un Dio Romano a dire il vero, adesso non so la sua origine esatta! [SM=g27813] Comunque, di certo, è un Dio prettamente Italico. Dovrebbe essere stato originariamente degli Etruschi che lo conoscevano col nome di Laran che venne confuso con Maris, un'altra divinità Tosca. L'identificazione col Dio Greco Ares, è avvenuta dopo l'Ellenizzazione: è tarda, quindi.

Beh, Lupo il Satanismo filosofico si rifà di alcuni concetti di Gnosticismo, quest'ultimo si rifaceva a sua volta di concetti tipici del mondo classico (non ultimi Platonici e Pitagorici). [SM=g27819]

[Modificato da Venetus 02/03/2005 11.53]

Venetus
00mercoledì 2 marzo 2005 13:37
Un Dio però ha molti aspetti, quell'aspetto ch'io ho elencato è solo uno dei tanti, cioè quello della risoluzione dei dubbi, attraverso il rombo della frase "Almeno provarci".
Volendo Mars, può essere anche Dio Vendicatore chiamato Mars Ultor, che significa appunto "Marte Vendicatore"

Il Tempio di Mars Ultor fu costruito in memoria alla vendetta nei confronti della morte di Giulio Cesare con il significato di "vendicatore degli uccisori di Cesare": fatto costruire da Augusto nel 42 a.C. il 1° Agosto, data nella quale poi ricorreva ogni anno la ricorrenza dell'anniversario del Tempio.
L'altra data era il 12 Maggio anniversario di un altro Tempio in suo onore.
Un'altra festa in onore del Dio era l'EQUIRRIA (14 Marzo), Festa del dio Mars (Marte) nella quale venivano fatte corse di cavalli in Campo Marzio. Era la consacrazione a Marte della cavalleria.

L'aspetto che preferisco è comunque il primo che ho elencato! [SM=g27817] La Vendetta, almeno in forma "violenta", è futile...

[Modificato da Venetus 02/03/2005 14.47]

LupoNero666
00mercoledì 2 marzo 2005 16:28
Ah, capisco, quindi questo Dio probabilmente é di origine molto antica... addirittura gli etruschi...
In effetti in una ricerca che feci qualche hanno fa mi accorsi della somiglianza tra molte divinità Etrusche e quelle Romane...

In quanto al discorso "rifarsi", il pensiero dell'uomo é un continuo riprendere qualcos'altro... ben poco di totalmente originale é nato negli ultimi tempi. In effetti i Greci avevano detto praticamente tutto, a ben vedere...
Venetus
00mercoledì 2 marzo 2005 21:03
I Romani presero le loro Divinità inizialmente dai popoli Italici, non ultimi di fatto gli Etruschi. Gli Etruschi, tra l'altro, avevano già subito il leggero fascino della cultura Greca, il loro Tinia, era stato identificato con Zeus, tant'è che gli Etruschi avevano un loro modo di vedere i fulmini del Dio.

Il lancio dei fulmini di Tinia seguiva un preciso ordine: il primo fulmine era scagliato per sola iniziativa del Dio. Il secondo, il cui scopo era di ammonimento e di terrore, veniva scagliato su consiglio di 12 Dei consentes; il terzo, quello della distruzione era lanciato dietro consiglio di Dei involuti.
.Tytania.
00mercoledì 2 marzo 2005 23:05
Molto bella questa presentazione di Marte!
Anche io qualche volta mi rivolgo a lui, al principio che rappresenta, che per me è il Demone Aesma - sarebbe l'Asmodeo degli Ebrei e dei Cristiani, ma io preferisco pensarlo nella forma originale persiana - , soprattutto prima di un esame pesante o quando mi preparo a un litigio - troppo spesso, visto il mio caratteraccio... - Sono certa che in qualche occasione mi ha ascoltata [SM=g27811]
LupoNero666
00giovedì 3 marzo 2005 09:43
Demoni... sono curioso di sapere qual'é esattamente il tuo credo... prima mi hai parlato di Satanismo religioso e ora di demoni persiani, sembra qualcosa da approfondire... in un topic a parte!

Comunque penso che i principi di Marte fossero leggermente diversi da quelli di Aesma. I Persiani avevano una visione più "negativa" della religione rispetto ai Romani... alcune delle loro credenze erano piuttosto sanguinarie e terrificanti.
Venetus
00giovedì 3 marzo 2005 10:13
Allora, non conosco bene Asmodeus/Aesma, ti dico solo che DAIMONE e DIVINITA' sono due cose differenti! Gli Dèi sono appunto... Dèi, i Daimoni sono di rango più basso!
I Daimoni intercedono presso gli Dèi e gli Dèi mandano i Daimoni come loro "raccomandati".


Questa classe si congiunge alla natura di chi vuole e si distacca da chi vuole, facendosi simile a tutti e distaccandosi da tutti per mezzo della diversità; propone delle nozioni connaturate agli esseri che esistono e a quelli che divengono, si congiunge agli Dèi secondo armonie di sostanze e di potenze diverse da quelle con le quali i Daimoni e gli Eroi si univano agli Dèi; [...]
- Giamblico, "I misteri degli Egizi" -



Poi anche se c'è questo testo non c'è nulla di assoluto a riguardo! Talvolta gli intermediari tra uomini e Dèi possono essere anche veri e propri Angeli (non sono un'invenzione Biblica), come appunto i Daimones, o addirittura persone vissute successivamente divinizzate (Nota: a Giulio Cesare, ad esempio è stato fatto il rito dell'Apoteosi che consisteva nel divinizzarlo).

Tornando al Dio Marte... Uno dei suoi simboli sacri era un animale. il LUPO, tant'è che Romolo e Remo suoi figli furono allattati da una LUPA!

[Modificato da Venetus 03/03/2005 10.22]

.Tytania.
00giovedì 3 marzo 2005 13:03

Allora, non conosco bene Asmodeus/Aesma, ti dico solo che DAIMONE e DIVINITA' sono due cose differenti! Gli Dèi sono appunto... Dèi, i Daimoni sono di rango più basso!
I Daimoni intercedono presso gli Dèi e gli Dèi mandano i Daimoni come loro "raccomandati".


Sì, so che nel paganesimo greco-romano è così. Per noi invece funziona diversamente, cioè usiamo le parole Dei e Demoni con significati diversi dall'uso greco-romano - ho appena inserito un topic per spiegare la mia teologia Luciferiana -. Ma sono solo parole, etichette per indicare determinate realtà: una volta chiarito il significato ci si capisce, no? Baci!

Tytania
.Tytania.
00giovedì 3 marzo 2005 13:08

Comunque penso che i principi di Marte fossero leggermente diversi da quelli di Aesma. I Persiani avevano una visione più "negativa" della religione rispetto ai Romani... alcune delle loro credenze erano piuttosto sanguinarie e terrificanti.


Sì, senza dubbio: i Romani e i Persiani avevano culture diverse in epoche diverse. Però nella mia teologia Luciferiana - ho inserito il topic come mi avevi suggerito! - le Potenze sono quasi sempre le stesse, anche se non sempre le si riconosce facilmente. Leggendo questa descrizione di Marte io ho pensato automaticamente al Deva Aesma, il Demone combattivo, perchè per me ha la funzione che era spiegata nella descrizione di Marte: darmi la forza e il coraggio per affrontare le sfide della vita. E' vero che già per i Persiani Aesma era una Potenza negativa - rappresentava l'ira e la violenza - ma questo è perchè nella Persia di Zarathustra il processo di demonizzazione degli antichi Dei era già cominciato. Gli Ebrei col loro Ashmodai e i Cristiani con Asmodeo hanno solo finito il lavoro. Io cerco di vedere al di là di quest'idea e di ricordarmi che anche l'ira e l'aggressività sono componenti essenziali dell'essere umano e come tutte le caratteristiche del nostro spirito possono essere disciplinate e ben dirette. In questo modo diventano un aiuto e non un ostacolo alla nostra realizzazione. Baci!

Tytania
LupoNero666
00giovedì 3 marzo 2005 14:21
Tytania, parleremo di questo in modo approfondito sul tuo topic! comunque all'interno della tua visione del mondo, in effetti le due entità sono praticamente la stessa cosa...

Venetus, non conoscevo questa storia del lupo collegato al dio Marte... lo trovo molto interessante. Poi a maggior ragione, visto che il simbolo di Roma é la lupa. E' chiaro che i fondatori della città avevano ben chiaro quale nume tutelare li avrebbe portati alla gloria...
Religiosamente parlando, potremmo dire che la caduta dell'Impero Romano sia avvenuta a causa del declino della fedeltà dei romani ai precetti del Dio... pensa a come erano divenuti debosciati negli ultimi attimi di Roma...
Venetus
00giovedì 3 marzo 2005 14:34
Il LUPO, animale sacro a Marte, è sempre stato considerato un simbolo di forza e di vittoria, in particolare quando lo si avvistava prima di una battaglia.
In battaglia alcuni soldati (mi sembra i "grandi capi", i generali) scendevano in campo con la pelliccia di lupo, appunto simbolo di forza.
Marte era protettore della Città, secondo in importanza solo a Giove! Romolo e Remo erano figli del Dio protettore della Città, perciò la Lupa rappresentava simbolicamente due cose
1) La forza e la tenacia (appunto) derivanti dal Dio;
2) Era una rappresentazione simbolica dalla loro balia, Acca Larentia moglie del pastore Faustolo che poi accudirà i gemelli;
Plutarco riprenderà questa tradizione sostenendo che la Lupa simboleggiava una prostituta!

[Modificato da Venetus 03/03/2005 14.38]

.Tytania.
00giovedì 3 marzo 2005 15:08
Se non mi sbaglio sempre al culto del lupo era dedicata la festa del Lupercale, a metà febbraio, quando nella grotta di Fauno Luperco sul Palatino - non era lì che i gemelli erano stati allattati dalla lupa? - gli adolescenti romani venivano unti col sangue di un capro espiatorio e iniziati all'età adulta. Poi con la pelle del capro si facevano delle strisce e i sacerdoti le portavano in processione in città e le usavano per sferzare le donne che si trovavano sulla loro strada, come simbolo di fertilità.
Venetus
00giovedì 3 marzo 2005 15:13

Scritto da: .Tytania. 03/03/2005 15.08
Se non mi sbaglio sempre al culto del lupo era dedicata la festa del Lupercale, a metà febbraio, quando nella grotta di Fauno Luperco sul Palatino - non era lì che i gemelli erano stati allattati dalla lupa? - gli adolescenti romani venivano unti col sangue di un capro espiatorio e iniziati all'età adulta. Poi con la pelle del capro si facevano delle strisce e i sacerdoti le portavano in processione in città e le usavano per sferzare le donne che si trovavano sulla loro strada, come simbolo di fertilità.



La Lupercalia, esattamente come hai detto, serviva proprio a questo e non solo! Era il 15 Febbraio, la festa serviva anche per cacciare i Lupi che in quella stagione tornavano affamati ed ogni tanto venivano per mangiare le pecore, serviva il rito anche per proteggersi da lupi affamati che volevano mangiare il gregge. Gli adolescenti "single" venivano fatti ballare con fanciulle Single, è la festa dalla quale deriva il nostro San Valentino!
Sul Palatino, vennero allattati, ma Romolo ha anche tracciato un solco quadrato nel quale costruì una fortezza*, luogo in cui egli decise di costruire la Città Eterna!


*Nota: Scavi recenti hanno portato alla Luce una fortezza di base quadrata sul Palatino!

[Modificato da Venetus 03/03/2005 15.25]

.Tytania.
00giovedì 3 marzo 2005 15:53

La Lupercalia


Non si dovrebbe dire "i Lupercalia"? Ho il latino molto arrugginito ormai, ma se non ricvordo male "Lupercalis" al singolare, "Lupercalia" al plurale, neutro
Venetus
00giovedì 3 marzo 2005 17:05
[SM=g27821] Titania, perdonami, ma il Latino non l'ho mai studiato. [SM=g27821]
LupoNero666
00giovedì 3 marzo 2005 18:58
Bei tempi quando le festività erano prese sul serio e servivano a qualcosa...
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