Lutto a Limone: morto Severino Bottero

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gianm
00lunedì 2 gennaio 2006 14:08
E' morto Severino Bottero
Il tecnico italiano, che si occupava della squadra francese di sci alpino di gigante, è uscito di strada con la sua vettura in Alta Savoia. Aveva 47 anni

ANNECY (Francia), 2 gennaio 2006 - L'allenatore italiano Severino Bottero, che si occupava della squadra francese di sci alpino di gigante (dopo essere stato alla guida di quella azzurra), è morto questa mattina in un incidente stradale in Alta Savoia.

Bottero, 47 anni, era solo a bordo di una automobile, e stava guidando in direzione Chamonix-Macon quando, ha riferito la società autostradale Atmb, "è uscito violentemente dalla strada tra Sallanches e Cluses (due città dell' Alta Savoia, ndr) verso le 8.30 del mattino. Poi la vettura si è immobilizzata nel fossato a lato dopo essersi presumibilmente capovolta". Nell'incidente non sono state coinvolte altre auto.

"È una notizia tristissima, che mi sconvolge. Severino era un grande tecnico, era soprattutto un amico": è la prima reazione di Flavio Roda alla notizia dell'improvvisa scomparsa dell'allenatore di sci. "Non ci posso credere. Ha lavorato con noi sino a pochi mesi fa. Era una persona buona, una persona positiva", è stato invece il commento del numero uno dei gigantisti azzurri Max Blardone alla notizia della morte di Bottero.

Severino Bottero era di Limone Piemonte. Era sposato ed aveva un figlio. "Ha lavorato a lungo con la squadra italiana - racconta Flavio Roda - in particolare nel settore femminile cominciando negli anni '83-84 e poi fino al '97-98. Poi era passato in Francia, con la squadra maschile d'Oltralpe di gigante, ottenendo ottimi risultati. Nel 2000 era ritornato con noi e c'era rimasto fino alla fine della scorsa stagione. Poi era ritornato in Francia. Con lui ho lavorato bene. È stato un allenatore che ha sempre lavorato bene, un tecnico capace, una brava persona".

http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Sci/Primo_Piano/2006/01_Gennaio/02/bottero.shtml
skitti
00lunedì 2 gennaio 2006 14:28
Si, ho saputo, mi dispiace molto.
Jos75
00lunedì 2 gennaio 2006 14:55
...
Le più sentite condoglianze alle persone a lui più vicine.
Era una di quelle persone di cui Limone era, è stata e sarà sempre orgogliosa.
Ciao...
simolimo
00lunedì 2 gennaio 2006 18:36
Oh mamma!! CHE BRUTTA NOTIZIA!!!!
sm32 sm32 sm32

aumadoc
00lunedì 2 gennaio 2006 19:03
decisamente il 2006 poteva iniziare meglio !


simolimo
00lunedì 2 gennaio 2006 21:15
Peccato per la grama figura che ha fatto il Tg3-Piemonte di stasera: sulla notizia della morte di Severino Bottero ha fatto passare le immagini di Elio Bottero, il titolare di BOTTERO SKI!
[SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]

Simsnow
00lunedì 2 gennaio 2006 21:30
Re:
Davvero una notizia triste che mi è giunta da un amico in lacrime questo pomeriggio. Non ho mai avuto modo di parlargli ma ero tra quelli che lo ha incontrato pochi giorni fa in occasione del vin brulè organizzato in piazza. Faceva parte della mia Scuola Sci Limone.
Jos75
00martedì 3 gennaio 2006 08:06
Re:

Scritto da: simolimo 02/01/2006 21.15
Peccato per la grama figura che ha fatto il Tg3-Piemonte di stasera: sulla notizia della morte di Severino Bottero ha fatto passare le immagini di Elio Bottero, il titolare di BOTTERO SKI!
[SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]




Tipica figura da...RAI! [SM=g27812]
simolimo
00martedì 3 gennaio 2006 08:18
da LA STAMPA del 3/1/2006
FUORI STRADA NELL’ALTA SAVOIA DOMENICA SERA AVEVA CENATO CON AMICI NELLA CITTADINA DELLA RISERVA BIANCA DOVE ABITANO I GENITORI


Limone in lutto per l’allenatore di sci





Severino Bottero (47 anni) è morto ieri mattina sull’auto in un incidente




«Eravamo amicissimi, ci conoscevamo da una vita». Sono le prime commosse parole con cui Stefano Dalmasso ricorda Severino Bottero, l’allenatore di sci alpino morto ieri mattina a 47 anni in un incidente stradale nell’Alta Savoia, tra Sallanches e Cluses: erano circa le 8,30, la sua auto è finita in un fossato.
Le carriere sportive internazionali di Dalmasso e Bottero si sono spesso incrociate. Entrambi nati e cresciuti a Limone, grandi tecnici di sci, sono stati allenatori della Nazionale francese, l’uno di gigante, l’altro di slalom. Domenica sera avevano cenato insieme a Limone, Bottero aveva portato gli atleti-«gioielli» Chenal e Covili ad allenarsi per le Olimpiadi. Con loro c’erano Giovanni Morzenti e Fabio Bergia, presidente e direttore della società impianti «Lift». Ieri Severino Bottero viaggiava verso la Svizzera per raggiungere la squadra.
«Era un uomo schivo, un vero bell’esempio di montanaro grande lavoratore, con capacità tecniche elevatissime» ricorda Giovanni Morzenti. «Un appassionato di sci, della montagna e dei tanti atleti che ha formato, un personaggio forte ed esigente, un amico di Limone» aggiunge Italo Giubergia, consigliere nazionale della Federsci. Severino Bottero in gioventù gareggiò con buoni risultati. A 17 anni la scelta di entrare volontario nel Gruppo sportivo dell’Esercito. «Aveva già talento e qualità da allenatore» dice il generale Romano Blua, sindaco di Courmayeur, all’epoca suo primo comandante in Val d’Aosta. Poi Severino Bottero si trasferì in Trentino Alto Adige, dove conobbe la futura moglie Elena, e iniziò la carriera: maestro di sci, allenatore federale, istruttore. Dall’83 nello staff della Nazionale italiana, passò a dirigere per 7-8 anni quella francese, femminile e poi maschile. Lavorò a stretto contatto con Stefano Dalmasso, pure lui tecnico dei transalpini e che ieri ha accompagnato la signora Elena all’ospedale di Sallanches dov’è composta la salma. La data dei funerali non è ancora fissata. Bottero lascia anche un figlio, Mattia, studente alle Medie.
Dopo un’altra parentesi all’Italia, per far migliorare Blardone, Rocca e compagni (i risultati sono evidenti), l’estate scorsa Severino Bottero tornò in Francia. «Era impegnatissimo, ma non si dimenticava di Limone, la città gli voleva bene, lui ne voleva a lei - dicono Meo Marro e Guido Pettavino, limonesi doc -. Veniva a trovare i genitori, Giacomo - ex dipendente dell’Anas - e la signora Barbara». «Una persona educata, rispettosa, con grande senso del dovere» dice il parroco don Romano Fiandra. «Un amico, un personaggio di alto profilo morale e umano che ha dato onore al nome di Limone - afferma il sindaco Domenico Clerico -. Tanti anche i suoi preziosi consigli per gli impianti olimpici che Limone ha appena costruito, lui ne era fiero».

simolimo
00martedì 3 gennaio 2006 17:43
Anche l' articolo del Secolo ha confuso l' allenatore con il titolare del negozio di sci!!! [SM=g27834] sm53 [SM=g27834]
aumadoc
00martedì 3 gennaio 2006 18:33
Re:

Scritto da: simolimo 03/01/2006 17.43
Anche l' articolo del Secolo ha confuso l' allenatore con il titolare del negozio di sci!!! [SM=g27834] sm53 [SM=g27834]



che giornataccia per gli zebedei di Elio !!
Simsnow
00martedì 3 gennaio 2006 21:08
Re: Re:
Stasera ore 20,45 il rosario (a cui purtroppo non ho potuto partecipare per motivi di febbre), domani ore 17 i funerali.
synapse7
00mercoledì 4 gennaio 2006 21:02
esprimo anch'io sentite condoglianze per una persona che ha dato molto allo sci italiano ed in particolare Piemontese e avrebbe ancora fatto molto per Limone..
simolimo
00giovedì 5 gennaio 2006 18:47
da LA STAMPA del 5/1/2006
Limone: Bottero, ci mancherai




«Vi voglio dire una cosa. Quando amate una persona, non date per scontato di rivederla. A me, purtroppo, è successo». Ha commosso tutti ieri il piccolo Mattia, 13 anni, quando il parroco don Romano Fiandra gli ha dato la parola ai funerali del papà, Severino Bottero, quarantasettenne maestro di sci morto lunedì mattina in un incidente stradale nell’Alta Savoia, tra Sallanches e Cluses.
Limone ha poco più di 1500 abitanti residenti. Gran parte di loro ieri dalle 17 hanno affollato la parrocchia di San Pietro in Vincoli stringendosi intorno a Mattia, alla moglie Elena, ai genitori Giacomo e Barbara, ai parenti, ai «coscritti» e ai tanti amici. Era presente al completo la Nazionale francese di sci alpino, dal presidente della Federazione Alain Methiaz agli atleti: Covili, Chenal e gli altri. Per ricordare Severino Bottero, tecnico dei transalpini di gigante, ex ct dell’Italia, sono arrivati anche numerosi dirigenti e sciatori azzurri, fra loro Max Blardone, Schieppati, Simoncelli e Roberto. La bara è stata portata dai gigantisti francesi e da una delegazione dei maestri di sci di Limone, cento in tutto, guidati da Stefano Dalmasso: con le divise rosse si sono schierati nel corridoio centrale della chiesa, e poi all’uscita, con i giovani allievi, hanno «scortato» il feretro per l’ultimo saluto d’onore fra gli applausi lungo la via centrale. Oggi la salma sarà tumulata nel cimitero di Rovereto.
Dopo avere letto un commovente biglietto degli amici a inizio celebrazione, nell’omelia don Romano Fiandra - prima in italiano, poi in piemontese e anche in francese - ha ricordato la figura di Severino Bottero: «Siamo tristi per averlo perso. Cresciuto a Limone, era uno di noi, fin da quando giocava alla baita del Cros. Ci mancherà come uomo, come tecnico e come amico».

lolloski
00venerdì 6 gennaio 2006 13:50
Era una persona che portava Limone nel mondo, la sua scomparsa mi ha colpito molto..
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