Per i nostri fratelli.
*trasportando una cassa di legno grezzo lunga circa un metro e mezzo*
Fratelli, sorelle. Anche se adesso siamo liberi, ancora non mi sento di giore. Al conclave purtroppo gli eventi sono stati numerosi e anche per questo arrivati alla notte mi sono assentato: volevo costruire una bara per il corpo della nostra sorella gnoma Laura Orvin che io consideravo quasi come una maestra. Purtroppo il corpo di Gaspard non l'ho trovato e spero abbia ricevuto degna sepoltura dagli imperiali o di chi se ne occupa. In ogni caso chiedo di darmi una mano a seppellire il corpo della nostra sorella.
*dicendo ciò incomincia a scavare una buca e dopo essere abbastanza profonda con un ultimo sforzo cerca di poggiare delicatamente la bara. Con il terriccio della buca in seguito cerca di formare un piccolo dosso*
*dopo un paio di minuti di silenzio prendendo una bottiglia di vino ne versa il contenuto sul piccolo dosso*
Questo è per te fratello Gaspard, spero che li dove sei andato potrai bere a più non posso del buon vino, e ti auguro che quel posto sia pieno di belle donne.
*dicendo questo poggia la bottiglia sul terreno imbevuto di vino*
Che l'anima dei nostri fratelli possa riposare in pace, in un luogo dove la poesia e la musica non hanno mai fine, dove non c'è battaglia ma tranquillità. Spero che almeno lì i vostri sogni siano realizzati e che potrete essere liberi da ogni male.
*dopo un altro paio di minuti di silenzio e con il volto rigato di lacrime prende il flauto e incomincia a suonare una triste melodia*