Lotta alla droga: il governo sdogana Scientology

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Chameleon.
00mercoledì 11 febbraio 2009 00:45
ROMA - Per la prima volta le comunità terapeutiche di Narconon, le strutture legate a Scientology, entrano tra gli interlocutori ufficiali del governo. Una delegazione della discussa organizzazione fondata da Ron Hubbard e' stata infatti ricevuta durante le pre consultazioni che stanno precedendo l'organizzazione della V Conferenza nazionale sulle tossicodipendenze, prevista dal 12 al 14 marzo a Trieste. A segnalarlo come assoluta novita' e' Maurizio Coletti, presidente di Itaca Italia, ramo locale di una rete europea di operatori professionali delle dipendenze.

"E' una cosa molto curiosa- dice Coletti- Lo Stato, attraverso le Regioni, chiede, giustamente, standard molto elevati per le strutture terapeutiche, per chi vi lavora, per il livello dei programmi educativi e di recupero applicati. E fa controlli molto rigorosi. Il tutto per una retta che il piu' delle volte non supera i 45 euro al giorno. Poi arriva un'organizzazione che non ha nessuna convenzione con il pubblico, che chiede molti soldi a chi decide di andarci, che e' molto controversa per i metodi che usa, ed ecco che viene accolta al pari delle altre associazioni. Mi sembra come minimo concorrenza sleale, in ogni caso uno sdoganamento che colpisce".

Non e' la prima volta, in realta', che Narconon acquisisce ufficialmente "diritto di parola" in un contesto governativo. Gia' nell'incontro organizzato dal sottosegretario con delega alle tossicodipendenze, Carlo Giovanardi, con le comunita' terapeutiche organizzato il 18 luglio 2008, vi fu un intervento del rappresentante di Narconon, "evidentemente concordato- ricorda Coletti- dato che la persona si presento' con delle slide che proietto'".

Narconon, aggiunge ancora il presidente di Itaca, "e' considerata generalmente fuori da ogni consesso scientifico e istituzionale a livello europeo. Tanto che non e' stata ammessa nel Forum of Civil Society, un coordinamento di 35 grandi associazioni che operano sulle dipendenze costituito dalla Commissione europea. A queste riunioni, tra l'altro, si ripete ogni volta un imbarazzante teatrino: il loro rappresentante arriva, il presidente lo invita puntualmente a uscire e lui se ne va solo quando si minaccia di chiamare la sicurezza".

Giovanni Serpelloni, direttore del Dipartimento nazionale politiche antidroga della Presidenza del Consiglio, conferma l'incontro di qualche settimana fa con Narconon: "Ci hanno chiesto di venire e noi li abbiamo invitati e ascoltati, come abbiamo fatto con tutti quelli che avevano dire qualcosa di utile in preparazione della Conferenza. Dicono che Narconon e' un'organizzazione chiacchierata? Be', ne esiste forse una che non lo sia?".(st)(Dires - Redattore Sociale)

10 febbraio 2009

www.dire.it/DIRE-WELFARE/lotta_alla.php?c=18410&m=10&...
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