Lotta al terrorismo: ridotte scorte

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CARMINE84
00lunedì 18 luglio 2005 12:56
Buttiglione:"A rischio le città d'arte"

Dopo le minacce dei terroristi, sale la tensione in Italia e si approntano piani di intervento che prevedono l'utilizzo di più uomini delle forze di sicurezza. Per consentire questo, le prefetture revisionano i dispositivi di scorte e tutele, con tagli che a Roma sono arrivati fino al 15%. Intanto, si temono attentati contro il patrimonio culturale italiano. Buttiglione: "A rischio le città d'arte".

"Il pericolo è reale - ha detto il ministro dei Beni culturali -. Se pensiamo che circa la metà dei beni artistici mondiali si trova nel nostro Paese, qualcosa come 4milioni 700mila oggetti e 600mila siti, è chiaro che la storia ci ha dotato di un grande onore e di un altrettanto grande onere, che comporta spese, rischi e pericoli". "Il terrorismo - ha continuato Buttiglione - vuole l'effetto combinato: uccidere quante più vite umane possibile in luoghi simbolo".

Da qui l'allarme per le città d'arte, per fronteggiare il quale, una volta individuati i possibili obiettivi, "e noi abbiamo già una lista digitale dei luoghi e musei a rischio", bisogna approntare piani di intervento mirati. "Formare i custodi, per esempio - dice il ministro Buttiglione -. E introdurre norme più severe per impedire di portare nei musei zaini e borse, dotando quelli più a rischio di guardaroba adeguati e metal detector".

Intanto, dal ministero dell'Interno è arrivata l'indicazione operativa che prevede una diminuzione delle scorte per consentire la discesa in campo contro il terrorismo di un numero maggiore di uomini. Le prefetture stanno controllando le liste delle personalità a rischio per attuare piani di vigilanza adeguati. "Per la prevenzione del terrorismo - ha detto il ministro dell'Interno, Beppe Pisanu - il controllo del territorio è un'attività di importanza fondamentale. Ecco perché si è deciso di incrementare il numero degli operatori destinati a questo servizio, recuperando personale con la più oculata revisione delle scorte".

A Roma si parla già di tagli fino al 15% del personale delle scorte; a Milano, Torino, Napoli e nelle città d'arte si sta procedendo a individuare dove e come effettuare i tagli. Dalla revisione sono comunque escluse le cariche istituzionali, chi fa parte del governo e chi ricopre incarichi pubblici. Per tutti gli altri, il primo requisito sarà valutare l'attualità delle minacce.

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