Lo sconto: un modo più "soft" per dire che i prezzi stanno scendendo

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marco---
00sabato 6 dicembre 2008 11:37
La differenza tra richiesta del proprietario e offerta del compratore ha raggiunto il 20%
Fonte: Il Sole 24 ORE - 06/12/2008 - di Maurizio Cannone

Lo sconto è di casa
Mercato. La differenza tra richiesta del proprietario e offerta del compratore ha raggiunto il 20%
Ecco come approfittare delle quotazioni sempre più basse.

...Una volta individuato un immobile d'interesse presentano un’offerta per un valore inferiore anche del 30% rispetto al prezzo richiesto. E ripetono l’operazione più volte con diversi immobili fin quando l’offerta non viene accettata. Un approccio forse da “avvoltoi” ma per nulla diverso da quello realizzato negli anni scorsi dai proprietari che rivendevano immobili acquistati pochi mesi prima chiedendo un prezzo quasi raddoppiato...



Il vento è cambiato! [SM=j7569]

Vedi anche: L'evoluzione dello "sconto" nel tempo
marco---
00lunedì 4 gennaio 2010 12:22
Ecco le conferme...
Fonte: primadanoi.it - 04/01/2010

Assoedilizia:«Nel 2010 condizioni favorevoli per acquistare una casa»

ROMA. Calo dei prezzi, ampia offerta, mutui al minimo storico, disponibilità delle banche: poi si perderanno alcuni di questi fattori.

Conviene investire nella casa nel 2010?
Secondo Assoedilizia, ancora per pochi mesi, fino all’autunno, coincidono diversi fattori favorevoli.
Poi qualcuno di questi fattori potrebbe perdersi per strada, anche se la convenienza, nel complesso, resterà.
Una previsione “semiseria”, che non si basa su una disciplina scientifica, ma solo su regole empiriche e tenendo conto che un po' di fantasia, di "fiuto", di intuito non guasta per fare un buon investimento.
I prezzi, innanzitutto: ci riferiamo al mercato medio delle città e dei centri minori di regioni ricche e povere, per la fascia di acquisti che rappresenta la parte preponderante del mercato: dai 220-250.000 fino ai 500-550.000 euro, effettuati da persona fisica (l'investimento attraverso societa', strumenti di gestione finanziaria, quote di partecipazione e simili implica un diverso discorso).
Rispetto ai picchi del 2007 i valori sono scesi di circa il 20%.
Raramente gli annunci nelle vetrine delle agenzie immobiliari rivelano questo calo: ma è sufficiente avviare una trattativa seria per ottenere sconti simili.
E la grande offerta di nuovo edificato (250.000 abitazioni disponibili a livello nazionale ) nelle periferie e negli hinterland metropolitani (occorreranno almeno un paio d’anni per assorbirla) porta a riduzioni anche del 25%.

I tassi dei mutui non sono mai stati così bassi (poco più del 2% il variabile, attorno al 5% il fisso), con le banche ricche di liquidità (che, va detto, è però in gran parte utilizzata per finanziare investimenti produttivi e non patrimoniali, quali sono quelli immobiliari) pronta ad esser impiegata, ma solo a favore di clienti che hanno posizioni patrimoniali e reddituali solide.
Sussistono quindi le condizioni economiche e psicologiche per investire.
Ma a medio termine il panorama potrebbe cambiare: ricordiamo sempre che la crisi non è ancora finita anche se vi sono evidenti segnali di ripresa.
Attesa anche una crescita dell’inflazione.
Da tenere presente il trattamento fiscale.
L'immobile sarà comunque soggetto all'imposta sulle successioni e sulle donazioni ed entrerà a tutti gli effetti tributari a far parte del patrimonio dell'investitore.
L'intestazione diretta a persona fisica implica l'assoggettamento all'imposta sulle successioni ereditarie.

Il carico fiscale complessivo, tra imposta principale (aliquote del 4-6-8 % a seconda delle categorie di eredi) ed imposte ipocatastali (3 %) - che nel precedente regime erano assorbite nell'imposta principale, mentre ora si sovrappongono - raggiunge rispettivamente il 7,4 , il 9,6 e l’ 11,8 %; cio' in quanto si è tassati, tra l'altro, anche su una quota del 10 % del valore degli immobili per beni mobili di cui si presume il possesso.
Franchigia di 1 milione di euro per ogni erede.
Esenzione per gli immobili appartenenti alle imprese familiari.
Il presidente Assoedilizia Achille Colombo Clerici commenta: « Chi ha intenzione di acquistare casa per uso proprio o per fare un investimento è consigliabile che nei prossimi mesi ponga molta attenzione all'andamento del mercato, per cogliere il momento migliore per intervenire.
Il 2010 potrebbe esser l'anno favorevole per fare un buon affare: ma occorre gia' dai primi mesi avere idee chiare sul tipo e sulle caratteristiche dell' "oggetto" che si intende acquistare. E cercare,cercare,cercare.»
fabio_c
00martedì 5 gennaio 2010 11:42
"Fate la tara"
IL BAROMETRO DEI PREZZI CHE SPINGE A COMPRARE

Da "IL SOLE 24 ORE" di lunedì 4 gennaio 2010

Case. Si prevedono quotazioni in discesa almeno per la prima parte dell'anno

Saverio Fossati

Tanti metodi, tante previsioni. Non troppo dissimili, verrebbe da dire osservando il grafico che mostra il confronto tra gli scenari immaginati dai maggiori istituti di ricerca e uffici studi immobiliari italiani in relazione all'andamento dei prezzi delle abitazioni. Ma proprio perché i criteri seguiti nell'analisi dei dati sono parzialmente simili, come del resto è giusto che sia.

Il quadro, comunque, è chiaro: il 2010 non sarà un anno buono per vendere e la discesa, se si fermerà, lo farà nel secondo semestre. Anche se l'affetto per il mattone resta: secondo un recente sondaggio di Assoedilizia, il 13% degli italiani vede una ripresa nel 2010 e il 71% lo considera un buon investimento. Tra i tanti segnali di cui tenere conto, tuttavia, anche il privato può ormai orientarsi con qualche certezza: dall'andamento dei prezzi al saldo demografico, tutti possono ragionare sulla situazione della zona in cui vogliono comprare e affinare le previsioni generali, spuntando così il prezzo migliore (si veda la scheda qui a fianco).

«Noi ragioniamo molto su Pil, occupazione e inflazione, sia nazionali che locali, oltre che naturalmente sui parametri interni: andamento storico dei prezzi, domanda e offerta - spiega Mario Breglia, direttore di Scenari Immobiliari -. Abbiamo un modello previsionale a uno, cinque e dieci anni che viene aggiornato di frequente con tutti i dati disponibili sul mercato, rendendolo sempre più affidabile».

L'Ufficio studi di Tecnocasa utilizza principalmente un modello econometrico che, sulla base del comportamento dei prezzi nel tempo, determina un "intervallo di confidenza" entro il quale sarà compreso il valore futuro del prezzo, con una probabilità di errore minima prestabilita. «Per verificare l'effettiva bontà del modello applicato a una particolare serie storica - spiega la direttrice Fabiana Megliola - vengono utilizzati test d'ipotesi statistici che ci permettono di stabilire se sia possibile, attraverso il nostro modello, calcolare valori futuri di quella particolare serie storica oppure no. A questo modello si affiancano altre analisi di supporto, basate sulla regressione lineare delle serie storiche dei prezzi e delle variazioni percentuali degli stessi. Infine si utilizza un ulteriore modello, empirico, che analizza nel tempo l'analisi della disponibilità di spesa per tipologia di immobile».

Le variabili utilizzate da Nomisma per la costruzione di un modello econometrico relativo alle previsioni per i valori 2010-2011 di abitazioni nuove, invcee, sono i prezzi deflazionati, gli investimenti nel residenziale, i consumi totali delle famiglie e i tassi d'interesse sui mutui casa.

Intesa Sanpaolo, lo scorso novembre, ha inserito nel suo Weekly economic monitor un report molto dettagliato di Paolo Mameli, che è partito da una serie di dati storici decisamente più ampia: il confronto tra i cicli del settore delle costruzioni, gli investimenti, l'apertura dei nuovi cantieri in rapporto alla popolazione, il confronto con altri paesi sulla flessione dei prezzi e lo stesso dato confrontato con gli anni 90, i tempi di vendita e il divario tra prezzo richiesto ed effettivo, per finire con i giudizi degli operatori.

«Noi abbiamo un track record - spiega Guido Lodigiani, capo dell'Ufficio studi di Gabetti - in cui sono raccolte le variabili macro: Pil, inflazione, numero delle compravendite, prezzi negli anni. Questo grafico ci evidenzia in primis la durata dei cicli immobiliari e l'andamento delle variabili, per capire come sono correlate. Poi esaminiamo il numero di richieste che arrivano in agenzia e la disponibilità di spesa. L'incrocio dei prezzi non può non tener conto della domanda, perché di solito l'aumento o la diminuzione della disponibilità di spesa anticipa l'andamento dei prezzi. Ora, per esempio, siamo in una fase in cui ci segnalano aumento del numero di richieste, ma disponibilità di spesa in leggera diminuzione. Quindi capiamo che c'è una volontà di acquisto ma bisogna fare i conti con le possibilità effettive: colpa anche del credito bancario, che quasi sempre si colloca come Ltv (loan to value, rapporto tra prestito e valore, ndr) nella forbice 60-80 per cento».

Il modello giudicato più affidabile da Ubh Professione casa è stato quello di cointegrazione vettoriale, vale a dire un sistema di equazioni dove ogni variabile è spiegata da altre variabili ritardate e contemporanee. «Le variabili che abbiamo ritenuto importanti da applicare al modello e che abbiano soprattutto una serie storica interessante, di almeno 50 anni - dice Alessandro Ghisolfi, direttore dell'Uffici studi -, sono in sintesi le seguenti: inflazione, Pil, costo del denaro, vari indicatori demografici, stock abitativo, investimenti in costruzioni, costo di costruzione, prezzi medi degli immobili e andamento delle compravendite».

DIETRO LE CIFRE
Borsini, demografia e Pil sono tra le variabili alla base degli scenari elaborati dagli operatori del settore

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Sei visioni sul futuro
Le previsioni 2010 degli uffici studi di banche, istituti di ricerca e franchisor immobiliari

SCENARI IMMOBILIARI +1%
Il fatturato immobiliare abitativo, secondo l'Istituto di ricerca, dovrebbe registrare una rimonta dagli 89,3 miliardi del 2009 ai 90 nel 2010. Una performance migliore (+1,7%) sarà registrata nel settore industriale

INTESA SANPAOLO da -2% a 0%
Gli operatori interpellati nella ricerca dell'Istituto di credito credono nella possibilità che i prezzi intraprendano un percorso di crescita, ma soltanto nella seconda parte dei 2010, dopo il mese di giugno

TECNOCASA da -1% a -3%
Per il maggior franchising immobiliare il calo sarà contenuto, anche se diversificato a seconda delle tipologie immobiliari e delle località. Ma le case di pregio continueranno nel trend di tenuta dei prezzi

NOMISMA da -1,1% a -2,5%
L'Istituto di ricerca bolognese fornisce previsioni che, nello scenario meno favorevole, arrivano a ulteriori ribassi dei prezzi del 2,5 per cento per le abitazioni nuove nelle 13 grandi aree urbane. La ripresa a novembre 2010

GABETTI -5%
L'Ufficio studi di Gabetti è tra i più pessimisti, con una previsione di -5% sui prezzi dei 2009 (che già, sempre secondo Gabetti, erano scesi del 7% rispetto al 2008) e un numero di compravendite intorno alle 600mila unità

UBH PROFESSIONE CASA da -5% a -10%
I primi mesi del 2010 registreranno un calo abbastanza consistente, ma dalla primavera il trend dovrebbe invertirsi, anche se il segno pisitivo peri prezzi - secondo l'Ufficio studi - apparirà solo nel 2011

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INDAGINI «FAI DA TE»

Compravendite
L'andamento delle compravendite di solito anticipa quello dei prezzi: date un'occhiata ai report trimestrali dell'agenzia del Territorio (disponibili anche a livello comunale, ma a pagamento)

Prezzi
Osservate gli annunci delle agenzie nella zona di vostro interesse ma fate la tara del 10-15% sul prezzo richiesto

Tempi di vendita
Controllate quanto tempo restano appesi gli avvisi per avere un'idea dei tempi di vendita: più lunghi sono, più la trattativa è possibile

Sconto medio
Cercate di capire quale sia lo scarto tra prezzo proposto e prezzo effettivo nella zona d'interesse: più è alto, migliori le possibilità di un buon affare

Saldo demografico
Controllate, se siete in un piccolo centro, il saldo demografico: la popolazione stazionaria o in calo facilita l'aumento dell'offerta e la diminuzione dei prezzi

Piani di riqualificazione
Verificate in Comune se nel quartiere c'è un piano di risanamento o riqualificazione o sono previste infrastrutture (metrò, parchi) e giocate sui tempi di realizzazione
marco---
00venerdì 14 gennaio 2011 13:37
Proseguono gli "sconti"
Immobiliare, il 2010 si chiude con un calo dei prezzi medi (Fonte: finanza.repubblica.it - 14/01/2010)

(Teleborsa) - Roma, 14 gen - Il 2010 si chiude con un calo generalizzato dei prezzi degli immobili nelle principali città italiane. Secondo l'ultima indagine dell'ufficio studi di idealista.it, che lavora in partnership con Il Sole 24 Ore per gli anunci immobiliari gratuiti dei privati, gli sconti più marcati tra le principali città italiane si sono avuti a Bologna (-7,9%), seguita, da Torino (-7,4%), Napoli e Firenze (-7,2%). Seguono Venezia (-6,8%), Roma (-6,6%) e Milano (6,5%).
Nell'anno appena trascorso rivisti a ribasso i prezzi di 26.409 gli immobili, per uno sconto medio del 7,4% sul prezzo proposto (lo stesso registrato nel corso del 2009).
Dicembre è stato il mese dei "saldi" di fine stagione, con il ribasso medio più elevato sui prezzi di listino (-8,1 %), marzo quello con la correzione più contenuta (-6,8%).
Secondo Vincenzo de Tommaso, portavoce di idealista.it "lo sconto degli immobili non è ancora una tendenza generale. il numero di immobili che subiscono una correzione a ribasso sul prezzo di listino costituiscono mensilmente soltanto il 2-3% dell'offerta del portale. per adesso si può parlare soltanto di 'occasioni', infatti il comportamento dei venditori non è cambiato nonostante la crisi, di fatto i prezzi dovrebbero ancora scendere per stimolare le compravendite".
marco---
00venerdì 14 gennaio 2011 13:43
Ringraziando pax2you per questa segnalazione.

case con lo sconto, ecco com'è andata nel 2010 (grafici) (Fonte: idealista.it - 14/01/2010)

scendono ancora i prezzi delle case? è la domanda a cui abbiamo cercato di rispondere noi di idealista, attraverso un'analisi della nostra base di dati. a dicembre, per esempio, 2.066 proprietari hanno deciso di modificare al ribasso il prezzo di vendita (pari al 2,6% del totale degli annunci). lo sconto medio è stato invece dell'8,09%, per un importo di circa 25.000 euro. ecco com'è andato l'intero 2010
idealista ti permette di verificare direttamente quali sono gli annunci con lo sconto presenti nella nostra banca dati (vedi notizia). il totale delle case che sono diminuite di prezzo nel 2010 è di 26.409; nel 2009 era invece 15.366. un aumento considerevole, come si può vedere dal grafico. si possono osservare anche alcune tendenze stagionali, con la diminuzione ricorrente nei mesi di agosto e dicembre, periodi di vacanza e diminuzione generale delle attività immobiliari
per quanto riguarda invece lo sconto medio notiamo una sostanziale stabilità, anche se l'importo più alto si è registrato proprio a dicembre 2010 (-8,09%), che supera il precedente picco di luglio 2010 (-8,04%). per realizzare questa analisi idealista news ha escluso gli immobili con una diminuzione superiore al 50% (per minimizzare possibili errori da parte dei proprietari nello scrivere i prezzi) e quelli ritoccati per più di due volte
veniamo invece alle province. lo sconto medio più alto si è avuto a bologna (-46.587 euro, che corrisponde ad un -13,64%), mentre in termini di annunci roma e milano sono le province in cui troviamo più case il cui prezzo è diminuito. ovviamente queste ultime cifre si spiegano perché nelle due principali città italiane il numero totale di annunci è più alto
secondo vincenzo de tommaso, portavoce di idealista.it "lo sconto degli immobili non è una tendenza generale. il numero di immobili che subiscono una correzione a ribasso sul prezzo di listino costituiscono mensilmente soltanto il 2-3% dell'offerta del portale. per adesso si può parlare soltanto di 'occasioni', infatti il comportamento dei venditori non è cambiato nonostante la crisi. di fatto i prezzi dovrebbero ancora scendete per stimolare le compravendite"
clicca sulla provincia per visualizzare tutti gli annunci di case che sono diminuiti di prezzo, in ordine di sconto


(sylvestro)
00mercoledì 15 giugno 2011 19:39
A maggio è record di sconti: scopri tutte le case che sono scese di prezzo

Mercoledì, 15 giugno, 2011 - 12:58

In un anno il numero di annunci che sono scesi di prezzo è duplicato. a maggio 2011 infatti, noi di idealista abbiamo constatato il record assoluto di sconti all'interno del nostro database. 4.680 propietari hanno deciso di abbassare il prezzo di listino, mentre ad aprile erano stati 3.164. lo sconto medio è invece del 7%, equivalente a poco più di 22.000 euro



ecco qual è l'andamento degli sconti negli ultimi mesi. la provicia di roma è quella con più annunci che sono scesi di prezzo in termini assoluti (935). segue milano, con 857. naturalmente si tratta delle due province che hanno più annunci in assoluto, sebbene la % di sconti sul totale sia più alta a roma
marco---
00mercoledì 2 novembre 2011 09:36
Per vendere casa è necessario uno sconto del 20% (grafico) (Fonte: idealista.it - 02/11/2011)



Lo sconto c'è e si vede. è questo in sintesi il quadro tracciato dal rapporto sul mercato immobiliare della banca d'italia, tecnoborsa e agenzia del territorio. di fronte al calo delle compravendite, le difficoltà di accesso al mutuo e la crisi generale, ci vogliono 7 mesi di media per vendere casa. e senza uno sconto del 20% si fa davvero dura

il rapporto trimestrale (sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in italia) mette in luce che nel terzo trimestre del 2011 si à intensificata la debolezza del mercato immobiliare. i due segnali più forti sono la difficoltà di vendere e la flessione dei prezzi, con prospettive, per di più, negative

il rapporto si basa sulle rilevazioni effettuate tra 1.524 agenti immobiliare sparsi su tutta la penisola. secondo i sondaggi effettuati solo il 2,9% dei proprietari riesce a vendere al prezzo richiesto in partenza, mentre la maggior parte di essi (37%) conclude con uno sconto compreso tra il 10 e il 20%

oltre agli sconti la maggior parte degli agenti (51%) dichiara di essere di fronte ad una diminuzione dei prezzi sempre più marcata, mentre solo lo 0.9% vede un aumento. in questo quadro le trattative si allungano e non tutte vanno in porto, dato che è diminuito il numero di agenzie che è riuscito a vendere per lo meno un immobile in tre mesi (65,5%).


marco---
00giovedì 28 giugno 2012 08:41
Nella trattativa lo sconto tocca il 20% (Fonte: Il Sole 24 Ore - 28/06/2012)

marco---
00sabato 18 agosto 2012 22:26
Rapporto tra prezzo pagato e prezzo richiesto
Rapporto tra prezzo pagato e prezzo richiesto - confronto 2011-2012 (dati Bankitalia)

Andamento del rapporto tra prezzo pagato e prezzo richiesto

Oggi lo sconto medio è del 15%, un tempo, invece...

Il mattone tira ancora continua il boom delle quattro mura (Fonte: repubblica.it - di Aldo Lampani - 18/02/2004)

La trattativa - quasi sempre in agenzia - dura almeno tre mesi, ed alla fine si conclude felicemente con una riduzione media di circa l' 8% sulla richiesta iniziale. Per quattro famiglie su cinque (80%, fonte rapporto Bnl-Centro Einaudi) le quattro mura rimangono il bene irrinunciabile e l' investimento più sicuro...
marco---
00martedì 19 febbraio 2013 09:02
Con il crollo dei prezzi è tempo di comprare (Fonte: abcrisparmio.it - 18/02/2013)

...Prezzi a picco

I prezzi sono scesi ancor di più di quanto affermano le statistiche, secondo Gabetti, in quanto i proprietari dichiarano un determinato prezzo, ma poi trattano scontando le richieste iniziali anche del 30%. Momento propizio dunque per gli acquirenti...
marco---
00giovedì 14 marzo 2013 09:08
Mercato Immobiliare 2013: i prezzi crollano, è tempo di comprare casa (Fonte: cercacasanews.it - 11/03/2013)

...Gabetti afferma che il crollo dei prezzi di mercato è stato superiore a quanto emerge dalle cifre ufficiali. I proprietari dichiarano un determinato prezzo, ma poi in fase di trattativa non è difficile scendere anche del 30%. Proprio per questo il 2013 potrebbe esser un ottimo momento per acquistare casa...
marco---
00giovedì 16 maggio 2013 09:35
Sardegna: in aumento chi ha bisogno di vendere e accetta tagli dei 20% su prezzi già al ribasso
A Cagliari sconti elevati (Fonte: Il Sole 24 Ore - di Cristina Giua - 16/05/2013)

...«I prezzi sono scesi dei 15-20% rispetto a quelli che giravano durante il periodo di bolla immobiliare nel 2007-08», spiega Angelo Bianchi, presidente provinciale Fiaip. Ma attenzione, stiamo parlando di prezzi di partenza, perché in fase di trattativa gli sconti tolgono in media un altro 13-14 per cento. E negli ultimi mesi è aumentata la quota dei proprietari che ha fretta di vendere: «Arrivano ad accettare proposte anche dei 20% più basse rispetto alla prima richiesta»...
marco---
00lunedì 10 giugno 2013 15:03
Vendi casa? Taglia il prezzo del 20% (Fonte: La Stampa - di Sandra Riccio - 10/06/2013)

Il mercato impone sconti sulle case.
Gli operatori: se volete vendere scordatevi le quotazioni del passato...
marco---
00martedì 19 novembre 2013 10:41
Mercato immobiliare: come ti sconto l’immobile (Fonte: aiutomutuo.finanza.com - di tanduri - 19/11/2013)

Sull’onda dell’ultimo articolo pubblicato solo qualche giorno fa nel nostro blog, andiamo a vedere come si esprimono le circa 1400 agenzie immobiliari interrogate da bankitalia a proposito del calo dei prezzi di mercato delle abitazioni.

Uno dei dati eclatanti che emerge dall’ultimo “Sondaggio Congiunturale” pubblicato l’11 novembre scorso è la costante diminuzione dei prezzi reali delle abitazioni che oggigiorno si discostano non poco dai valori di mercato che di conseguenza non risultano più al “passo dei tempi”. Le agenzie riportano come, nella fase di compravendita di un immobile, sia sempre più indispensabile applicare uno sconto considerevole al prezzo inizialmente richiesto dal venditore se non si vuole correre il rischio di non portare a termine la compravendita. In molti casi, pur di monetizzare il proprio immobile, il “prezzo da pagare” è elevato e lo sconto da dover effettuare pur di invogliare l’acquirente è sempre maggiore.

Nell’ultimo trimestre analizzato, i venditori che sono stati disposti ad abbassare le proprie pretese hanno dovuto applicare uno sconto medio del 15,7% rispetto al prezzo iniziale di vendita contro il 11,5% dello stesso periodo di 3 anni fa. Ma il dato maggiormente eclatante è il vertiginoso aumento delle agenzie che riportano sconti da capogiro; il 6,1% delle compravendite di quest’ultimo trimestre (luglio-settembre 2013), si sono concluse con uno sconto maggiore del 30%; un record finora mai registrato.

Nei grafici che seguono, abbiamo elaborato i dati degli ultimi 19 sondaggi di bankitalia da fine 2008 ad oggi e dai quali si evince il trend dei riporti delle agenzie immobiliari a proposito dell’entità degli sconti effettuati dai venditori per finalizzare la compravendita del proprio immobile.





Da quest’ultimo grafico sopra sembrerebbe proprio che la crisi sociale ed economica in atto ormai da tempo alimenti sempre più la percentuale di venditori che devono vendere a tutti i costi affrontando sconti da capogiro. In “gergo tecnico”, il venditore che vuole finalizzare una compravendita, oggi si vede costretto sempre più ad.. “abbassare le braghe”.

Dal sondaggio, risulta inoltre interessante analizzare gli stessi dati su scala territoriale suddividendo il territorio nazionale (su cui sono costruiti i due grafici sopra) in 4 macroaree urbane. Si noti come la concentrazione media del 6.1% di sconto del prezzo maggiore del 30% nelle compravendite si distribuisca in maniera del tutto originale secondo il territorio di appartenenza delle agenzie stesse. Ad esempio, nell’ultimo trimestre analizzato, circa il 13% di agenzie collocate nel Sud Italia dichiara sconti maggiori del 30% contro il circa 4% delle agenzie del Nord Est e Nord Ovest ed il circa 7% di quelle del Centro.

Tuttavia, alla luce di questi dati, non risulta per nulla facile dare la corretta interpretazione alla disparità di comportamento dei venditori del Sud rispetto a quelli del Nord meno disposti a scontare; forse l’enorme disparità di sconto sia ha anche per una diversa dimensione di bolla immobiliare che ha territorialmente differentemente condizionato il nostro Paese. Sta di fatto che il venditore suddista è molto più ben disposto a “svendere” pur di vendere. Sempre secondo lo stesso grafico che segue, si evince come il periodo dei grossi sconti si sia sviluppato a partire da fine 2010.



Ultimo grafico elaborato di cui vale la pena parlare è quello relativo alle previsioni dei prezzi di mercato relative al prossimo trimestre così come pronosticato dalle agenzie immobiliari. L’ulteriore calo dei prezzi è ormai previsto dal circa il 70% delle agenzie che non nutrono più alcun dubbio che il crollo del mercato è tuttora lontano dal potersi arrestare; quella famosa “luce in fondo al tunnel” non la vedono neanche più loro.

marco---
00giovedì 16 aprile 2015 07:05
Spiragli di ripresa a messina ma lo "sconto" supera il 18% (Fonte: Il Sole 24 Ore - di Cristina Giua - 16/04/2015)

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