Linea 77: "Con Ferro cantiamo l'orrore della realtà"
L'orrore del vuoto che ci circonda. La paura del futuro subìto piuttosto che atteso con entusiasmo. Cantati con la rabbia e la potenza che hanno fatto dei Linea 77 uno dei gruppi italiani più rispettati all'estero. Una storia, quella dei torinesi Linea, che compie il suo quindicesimo anno con il nuovo album Horror Vacui. Un micidiale mix di hardcore più melodia più atmosfere dark che ha aggunto sfumature al sound granitico di Emo e Nitto (voci), Chinaski (chitarra), Tozzo (batteria) e Dade (basso e chitarra). Con un ospite speciale in tutti i sensi: Tiziano Ferro.
Horror Vacui è una critica alle false certezze materiali della realtà che viviamo o c'è anche dell'altro?
"E' una critica a 360 gradi. Non solo all'ossessione compulsiva dell'avere sempre più cose, sempre più gadget alla moda, nell'illusione di essersi comprati la felicità. Ma soprattutto all'immobilità dell'immaginazione. Con l'inizio del nuovo secolo e la strage delle Torri Gemelle si è chiusa un'epoca, questo la gente lo avverte. Le vecchie ideologie, di qualunque segno politico siano, sono state sconfitte. Manca una visione, un ideale forte che ci traghetti verso il futuro. Restano il vuoto e la paura, è di questo che parlano i brani di Horror Vacui".
Ospite unico dell'album, incredibile ma vero, è Tiziano Ferro. Non si potrebbe immaginare un'acccoppiata più in antitesi.
"Conosciamo Tiziano da anni, nel corso del tempo è capitato di trovarci insieme alle serate di conferimento di premi musicali, poi lui ci ha invitato ad un suo concerto e abbiamo fatto festa insieme. Ferro è associato ad un certo tipo di canto melodico italiano, con influenze dell'r&b americano. In realtà ascolta di tutto senza pregiudizi, in passato ha dichiarato di apprezzare molto i Linea 77. Per noi ha scritto il testo di Sogni risplendono, che ha poi cantato. Ne siamo molto soddisfatti".
Avete registrato il nuovo album con Toby Wright, già al mixer per Metallica, Korn e Alice In Chains. Davvero c'è questa grande differenza di competenza tra gli italiani e i produttori stranieri?
"E' così, è una realtà. Qui manca la cultura, la coscienza dei suoni, è tutto molto indietro. Siamo provinciali. Esistono giovani produttori con idee originali, diverse dal solito, ma sono eccezioni isolate. Negli Usa questi talenti entrano a fa parte dell'industria, del meccanismo produttivo che li promuove. Stessa cosa vale per le collaborazioni tra musicisti: niente impedisce che un cantante pop e un gruppo hardcore collaborino ad una canzone. Qui spesso è tabù perfino tra artisti dello stesso genere musicale".
Dopo anni di collaborazione avete chiuso con l'etichetta anglo-americana Earache, culla dei migliori gruppi grindcore-industrial-death. Come mai?
"Non eravamo artisticamente liberi. C'erano pressioni dell'etichetta per farci fare quello che volevano loro. Quello secondo cui le etichette indipendenti ti danno maggiore libertà artistica è un luogo comune. Ora siamo su major, la Universal pubblica Horror Vacui, e abbiamo molta più autonomia e professionalità a supportarci".
Suonate moltissimo dal vivo. Siete già in tour dopo l'uscita dell'album?
"Sì, i nostri impegni comprendono tanto la classica promozione al disco che i concerti veri e propri. Fino all'estate suoneremo esclusivamente in Italia. Poi torneremo live sia nel Regno Unito che negli Usa".
Credits:tiscali
Cioè questi cagano addosso ad una delle etichette più importanti del settore, per cui incidono o hanno inciso gente come Napalm Death, Carcass, Entombed, Cathedral, Morbid Angel, Extreme Noise Terror, se non sbaglio anche gli Anal Cunt (che spero dedichino presto una canzone ai letame77) e chissà quanti altri ne dimentico per poi passare a una major che a detta loro dà loro più autonomia, più o meno come se Ron Jeremy venisse a dirci che non ne può più di figa e da oggi in poi accetterà solo ruoli da passivo in film ghei...