Libertà ed educazione

MAGUS ALTAIR
00venerdì 21 maggio 2004 12:39
Notizia ANSA:

(ANSA) - FIRENZE, 21 MAG - Tatuaggi e piercing vietati, in Toscana, ai minori di 14 anni. Lo stabilisce un proposta di legge che stamani ha avuto il via libera. Ad approvarla, con l'astensione del centrodestra, le commissioni regionali sanita' e attivita' produttive. Per i minorenni, servira' comunque il consenso dei genitori. In piu', chi esegue tatuaggi e piercing dovra' seguire specifici corsi di formazione. Il testo licenziato dalle commissioni adesso dovra' essere approvato dal consiglio regionale.
2004-05-21 - 11:23:00

Ovviamente il problema non è solamente costituito dalle conseguenze
negative di un "intervento" eseguito male, ma ci porta inevitabilmente
a riflettere sul rapporto tra libertà ed educazione.
Gnomos
00domenica 23 maggio 2004 08:21
...
libertà ad un 14enne? la libertà la merita solo chi è responsabile di se stesso...e anche anche...
Momo-
00domenica 23 maggio 2004 17:05
finalmente!
non riuscivo a scrivere...[SM=g27820]

dunque, l'errore più grande che possa fare un genitore è quello di decidere "a priori" se dare o togliere libertà ad un figlio.

Nel primo caso lo percepirà e si comporterà di conseguenza da strafottente, 99 su cento diventerà un delinquentello.

Nel secondo caso percepirà chiaramente i genitori come due stronzi, che lo trattano più come una propietà che come una persona, e si comporterà di conseguenza... magari uccidendoli brutalmente, in preda all'esasperazione

Vedi caso di Novi Ligure, in cui la madre proibiva alla figlia di andare in pizzeria le selezionava la musica da ascoltare, i film da guardare, e come vestirsi.. tutto questo intervallato dalla messa la domenica, ottenendo una figlia nevrotica, criminale, impasticcata, e non mi ricordo più quante coltellate.
hiram-abif
00domenica 23 maggio 2004 18:31
la libertà
é un immenso labrinto nel quale l'apprendere come muoversi al suo interno richiede tutta la vita.

Imporre agli adolescenti regole che non sono suffragate da buoni motivi significa spingerli a trasgredire anche oltre.
E' un errore che commette sempre la vecchie generazione nei confronti della nuova.

Un saluto a tutti e ben ritrovati.
MAGUS ALTAIR
00sabato 29 maggio 2004 07:16
Re: la libertà

Scritto da: hiram-abif 23/05/2004 18.31
Imporre agli adolescenti regole che non sono suffragate da buoni motivi significa spingerli a trasgredire anche oltre.



Sono d'accordo, la motivazione fornita è importante.
Purtroppo però molti genitori si lamentano perchè affermano di non
riuscire a comunicare le proprie ragioni ai figli, i quali sembrano
utilizzare altri linguaggi e altri schemi mentali.
Questa differenza di modalità comunicativa è forse solo superficiale?
Non ci si capisce perchè non ci si riesce o perchè non si vuole ascoltare?
E perchè non si vuole ascoltare?
Fenrir II
00sabato 29 maggio 2004 23:16
Re: la libertà

Scritto da: hiram-abif 23/05/2004 18.31


Imporre agli adolescenti regole che non sono suffragate da buoni motivi significa spingerli a trasgredire anche oltre.
E' un errore che commette sempre la vecchie generazione nei confronti della nuova.



Non lo trovo esatto. I buoni motivi della "vecchia" generazione" non è che no siano realmente buoni, solo non sono attualizzati. Si dovrebbe fare una sorta di opera di revisione delle motivazioni in chiave attuale, ma solo a livello "linguistico". I motivi e le regole sono sempre quelli e sono sempre validi, vanno solo rivisitati in chiave mediatica con un linguaggio eed un atteggiamento adeguato ai tempi! I valori non cambiano, cambia solo il modus con cui proporli-esporli.
hiram-abif
00domenica 30 maggio 2004 21:25
X Fenrir:
Quando non si motiva con chiarezza un consiglio o un chiarimento relativo alla vita, non si è credibili, e motivare nel giusto modo apre un dialogo utile proprio al rapporto.
Per "suggerire" cosa è meglio occorre dimostrare cosa lo è.
E' un dovere prevalente, senza nulla togliere alla fiducia
che c'è tra genitore e figli, o fra istituzione e giovani. Nel caso della seconda l'istruzione e l'insewgnamento civico e filantropico deve essere chiaro ed aperto a discussione altrimenti genera le "schiere" dei ribelli che ha ragione o torto si definiscono come "contestatori generazionali".
Questo è il mio pensiero.

X Magus.
Non credo che la ragione possa essere il non voler ascoltare, almeno non ritengo sia la ragione primaria. Penso invece si tratti di difficoltà da parte della generazione precedente di trovare tempo per dedicarsi all'ascolto ed al dialogo, fatto questo che dovrebbe trovare soluzioni sia di tipo orgabnizzativo della famiglia, sia dibattimentale nei contesti sociali.
Pssono poi esserci casi di alienazione volontaria tra gli interlocutori, ma penso che la ragione di tali rapporti vada ricercata proprio nella mancata ( qualunque sia la ragione imputabile) instaurazione di tali rapporti, basati sulla fiducia e sul reciproco ascolto.
arielbianca
00martedì 1 giugno 2004 05:05
Al di la di tutti i ragionevolissimi discorsi che avete fatto e condivido, io ritengo che un "bambinetto" che riceva un divieto dai suoi genitori, indipendentemente dalle motivazioni, dall'averlo capito oppure no...DEBBA obbedire, e senza discutere!


Momo-
00martedì 1 giugno 2004 16:57
E' orribile dare al figlio l'impressione
"io ti do un'ordine e tu lo esegui" o diventa imbecille o criminale!

Se si vogliono figli bisogna anche avere la voglia di insegnare loro a ragionare fin da piccoli, ad essere comprensivi, anche verso i propri genitori, impartire solo ordini è molto comodo, ma non si è mai sicuri del risultato! se non si ha voglia di fare questo ci si compra un cane.

Tante volte sento dei genitori dire "perchè lo dico io" ai figli, non so.. ma per come sono fatta io alla terza risposta del genere dei miei gli cavo gli occhi.
Ognuno ha dei precisi doveri, il fatto di essere mantenuto "obbliga" il figlio a molto rispetto verso i genitori ma il senso del rispetto va anche insegnato e quando lo si deve imporre...eheh è troppo tardi!
A meno che non si mantenga il figlio solo per senso del dovere, o perchè sostanzialmente la legge lo impone.

Poi è ovvio, ogni situazione è un caso a se, non sono certo per quelle "politiche giovanili" assurde io, anzi! quando ci vuole ci vuole! il fatto è che non bisognerebbe arrivare a questo punto, un figlio lo si educa da appena viene al mondo..

Ho sempre ascoltato i miei genitori e avuto rispetto per loro..io posso dire di essere sempre stata assolutamente libera di fare ciò che volevo, e lo sono anche ora, piercing, tatuaggi, vestiti, a 15 anni tornavo alle quattro del mattino, a 14 sono andata ad un sacco di concerti, nessuno mi ha mai sentita dire : "i miei non mi lasciano" ,a differenza di tanti miei coetanei...

Tutti i freni che mi sono data, e le responsabilità che ho deciso di prendermi sono scaturite da me soltanto, sin da molto piccola, ma io non sono un'alieno eh! sta in questo la fondamentale differenza tra l'imporre ad un bambinetto e insegnargli a vivere!

P.S: e spiegargli la motivazione di un divieto è il primo passo per comunciare a farlo..se la motivazione non c'è chiediamoci allora perchè lo vietiamo e se per caso non ci siamo rincoglioniti o siamo in preda a manie di onnipotenza.
Se la motivazione c'è e non abbiamo voglia di darla allora invece di mettere al mondo un figlio ci si potrebbe dare al bricolage, quindi in ogni caso è un' atteggiamento sbagliato.

[Modificato da Momo- 01/06/2004 17.06]

arielbianca
00martedì 1 giugno 2004 19:30
Re:

Scritto da: Momo- 01/06/2004 16.57
E' orribile dare al figlio l'impressione
"io ti do un'ordine e tu lo esegui" o diventa imbecille o criminale!




Oppure educato! E' orribile, invece, vedere bambinetti o ragazzini piantare il muso ai genitori o fare scenate per ottenere quello che vogliono. Io non dico che un genitore debba dare solo ordini,anzi, se si e' fatto un buon lavoro negli anni,saranno davvero rarissime le occasioni e sono assolutamente daccordo con l'educazione responsabile ma quando si rende necessario un divieto, il figlio deve capire il limite che non deve oltrepassare. Anche senza spiegazioni. Ottima spiegazioni sono la fiducia ed il rispetto che si instaura nel tempo.[SM=g27822]



Scritto da: Momo- 01/06/2004 16.57


Dare solo ordini è molto comodo... se non si ha voglia di fare questo ci si compra un cane.




PS: non parlare dell'educazione ai cani con quei toni! Se ti leggesse Fen! [SM=g27828]
Momo-
00martedì 1 giugno 2004 22:07
---Io non dico che un genitore debba dare solo ordini,anzi, se si e' fatto un buon lavoro negli anni,---

Appunto, un buon lavoro negli anni, proprio questo voglio dire, e il buon lavoro non lo si fa decidendo "a priori" io vieto e non ti dico nemmeno il perchè, perchè sono tua madre e basta!

viene con il tempo, e ci va un minimo di impegno!

educare vuol dire insegnare non bisogna dimenticarlo!

[Modificato da Momo- 01/06/2004 22.09]

MAGUS ALTAIR
00mercoledì 2 giugno 2004 11:10
Io sto vivendo la cosa in pratica, e già vedo le reazioni di mia
figlia, pur ancora piccolina, ai nostri divieti.
E' nella natura delle cose che chi ha più esperienza debba fissare
dei paletti per chi non ce l'ha, ed è nella natura di chi ha meno esperienza
essere impaziente e insofferente a questi paletti. Accade nel rapporto
tra genitori e figli, tra maestro e discepolo ecc.
Anzi, è un dovere morale di chi ha più esperienza essere una guida!
Il compromesso si cerca giorno per giorno, costruendo un rapporto
di fiducia per il quale se il genitore dice "no" il figlio, anche se
non comprende immediatamente le motivazioni, dovrebbe appunto fidarsi
del giudizio del genitore.
Sembra logico e facile a vederlo scritto, quanto a farlo vi saprò dire:
i sentimenti che si provano davanti alla disperazione di un bimbo che
vede rifiutate le sue richieste non sono comprensibili da chi non
ha figli, e questo vale anche quando il figlio è adolescente.
Non ogni richiesta è un capriccio, ma non ogni richiesta è buona
davvero per chi la propone.
Ovviamente c'è un equilibrio da cercare tra la fermezza assoluta e
il "viziare" e "concedere" sempre. Per quello che mi riguarda, spero
di riuscire a mantenerlo in ogni occasione: non ci riuscirò sicuramente
ma questo è l'obiettivo.

[Modificato da MAGUS ALTAIR 02/06/2004 11.14]

settedinove
00giovedì 3 giugno 2004 21:21
Re:

Scritto da: Momo- 01/06/2004 22.07
---Io non dico che un genitore debba dare solo ordini,anzi, se si e' fatto un buon lavoro negli anni,---

Appunto, un buon lavoro negli anni, proprio questo voglio dire, e il buon lavoro non lo si fa decidendo "a priori" io vieto e non ti dico nemmeno il perchè, perchè sono tua madre e basta!

viene con il tempo, e ci va un minimo di impegno!

educare vuol dire insegnare non bisogna dimenticarlo!

[Modificato da Momo- 01/06/2004 22.09]






Sono d'accordo, ma é triste assistere a scene del tipo "ho detto no perché sono tua madre e non si discute". Quando mi capita di ascoltare simili divieti, magari in autobus o per strada, resto sempre allibita, perchè vedo un atteggiamento rinunciatario da parte del genitore, che in quel momento magari, non ha né tempo né pazienza per fornire adeguate spiegazioni... Chissà quante volte capiterà anche a me....

[Modificato da settedinove 03/06/2004 21.29]

Momo-
00venerdì 4 giugno 2004 08:37
è vero, può succedere anche per queste motivazioni, l'importante è non assumerlo come atteggiamento "gerarchico" nei confronti del figlio, che non è altro che un piccolo individuo a cui insegnare delle cose
Fenrir II
00venerdì 4 giugno 2004 23:10
Come ti educo il piccolo mostro
Ci sono dei bambini che non salutano nessuno, le mamme li giustificano: " e' solo perchè è timido...". No! Non è vero! E' solo maleducato. Attente giovani mamme, non parcheggiate i vostri figli di fronte alla televisione, con i culi delle "letterine" e con delle fetide merendine da tracannare per pomeriggi interi.
fate un piccolo sforzo, chiudete il vostro telefonino e dedicate solo un'ora al giorno per cercare di capire se hanno impacci nei rapporti con il mondo che li circonda. Non sono semplicemente timidi, sono pigri, maleducati e antipatici. Non vi preoccupate, è un difetto comune a tutti i loro coetanei. Però non li fate crescere pieni di rancori. che si deve fare? dedicatevi seriamente a loro e usate ogni mezzo per guarirli. Niente prediche, niente preghiere, ma attaccateli per i piedi al soffitto del salotto e frustateli senza pietà.
Vietate tassativamente le merendine maledette, che alla lunga sono dei veleni potentissimi.
Al massimo un'ora al giorno di televisione e scegliete voi i programmi. Vi consiglio Geo & Geo della terza rete e. se avete sky, discovery. se non rispettano queste regole buttate il televisore dalla finestra.
Anche con il rischio di uccidere un sacerdote omosessuale di passaggio.

Paolo Villaggio - L'Indipendente - 24 Aprile 2004
Gnomos
00sabato 5 giugno 2004 10:16
...
Bellissimo.

Io sono per il patentino per la gravidanza, troppe persone non sanno badare a se stesse, figuriamoci ad un figlio, troppa gente che fa figli senza la volontà vera di averne, troppa gente che trasferisce e diffonde come un morbo ignoranza, maleducazione e stupidità.
Andate in un discount il sabato pomeriggio e osservate le famiglie, i loro vestiti, i loro modi, i loro cellulari e su che macchine salgono... noterete qualche incoerenza.
Il fatto è che siamo in una società/cultura che de-responsabilizza le persone, che facilità chi resta indietro e che rincorre la materialità sfrenata lasciando indietro tutto il resto, i figli sono abbandonati, alla stregua di cani, devono occupare il meno tempo possibile e costare il meno possibile, e non parlo di costi economici, i concetti di rinuncia e sacrificio sono sorpassati a quanto pare.
Fenrir II
00sabato 5 giugno 2004 23:22
...
Troppe libertà malgestite. La solita tiritera di chi pensa solo ed esclusivamente ai propri diritti dimenticando di avere in primis dei doveri!
Certe libertà andrebbero guadagnate individualmente sulla carta... altro che essere gratuite!
D'altronde la "fece ideologica" di stampo Marxista dell'egualitarismo e il "political correct" suggeriscono di avere atteggiamenti tolleranti e buonisti...!
La natura stessa non è né buona né tollerante, perché dovremmo andare contro natura?
Gli stessi paladini del darwinismo, che paladini lo sono solo da quando è stato messa in dubbio la validità di un tale insegnamento dal Min. Moratti, ma che fino ad allora non avevano probabilmente neppur sentito parlare di Darwin (...o che fino ad allora di colui se ne erano altamente fregati!), si schierano a difesa (...e ne promulgano la validità!) di politiche egualitarie in totale antitesi con l'ideologia dello stesso...mammamia che improvvisati buffoni (per non dire idioti o imbecilli)![SM=x213436]
Paura di avere comode libertà negate eh? [SM=g27822]
saman
00mercoledì 9 giugno 2004 23:04

Troppe libertà malgestite. La solita tiritera di chi pensa solo ed esclusivamente ai propri diritti dimenticando di avere in primis dei doveri!



"Gli schiavi serviranno". — AL II. 58.
(Aleister Crowley - Liber AL Vel Legis)

[SM=x213436] (scusate ma la risata non riuscivo a trattenerla...)
hiram-abif
00sabato 12 giugno 2004 22:57
I figli sono esseri umani e nascono somigliandoci.
Anche se la loro individualità va "rettificata" ma con giudizio e comprensione e dobbiamo dare loro la nostra esperienza adeguandola alla loro, ma se noi siamo antipatici e prepotenti attaccandoli per i piedi scopriamo di essere anche sadici e stupidi e che vorremmo impiccare anche noi stessi visto che sono a nostra immagine e somiglianza, ma non sono noi e non devono diventarlo attraverso il "condizionamento" che è una delle maggiori fonti di guadagno per gli psicologi.
E' più facile colpire e non spiegare se non sappiamo cosa e come dirlo.
Allora quanti adulti ci sono che oltre che antipatici sono dei veri imbecilli cosa dovremmo fare?
Sono un metro e ottantadue e sono vicecampione italiano di Karate per il modico peso di 92 kilogrammi per niente flaccidi
possso "educare" tutti quelli che incontro? O devo cercare di comprendere prima le ragioni delle inflessioni caratteriali?
e se attraevrso la trolleranza per un estraneo sipuò scoprire un amico ed apprezzarne i pregi, perchè non dovremmo fare uno sforzo per i nostri figli?
Non dico che dobbiamo essere troppo accondiscendenti, ma almeno tentare di farsi capire attraverso il dialogo, poi se questo non da nessun risultato, beh facciamo quello che possiamo, ma non cerchiamo la scorciatoia delle botte solo per far prima e non " vuotarli i cogl...." come troppo spesso accade.
Momo-
00domenica 13 giugno 2004 11:02
sono d'accordo hiram[SM=g27811]
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