Libero sfogo alla fantasia

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Carmen...
00sabato 21 marzo 2009 18:43
Una storia creata da tutti noi....
“Camminava ormai da ore, aveva percorso strade che non conosceva e la città appariva stranamente vuota. Alle prime ore del pomeriggio, in un caldo giorno di agosto, il tempo si era come fermato. Non c’era un alito di vento e l’unico rumore era il suono dei suoi passi sul selciato. Si guardò attorno e non riconobbe il luogo, si sforzò di pensare a cosa l’aveva condotta a percorrere tutta quella strada ma nella sua mente aleggiava solo un vago ricordo…….”


Continuiamo un pò per uno la storia in base alla nostra fantasia e vediamo cosa vien fuori…
Ognuno deve agganciarsi al racconto di chi lo precede e costruire così una storia in piena libertà di personaggi, luoghi ecc.
Il “vago ricordo” può essere qualunque cosa, ho incominciato la storia in modo da dare solo lo spunto iniziale, il personaggio non ha ancora un nome e l’unica cosa certa è la stagione.

Libero sfogo alla fantasia…..
Buon divertimento a tutti coloro che parteciperanno e a quelli che leggeranno.

[SM=g7348]
basettun
00sabato 21 marzo 2009 19:42
Era partita? Forse, ma in tasca non aveva biglietti di alcun tipo, né poteva aver raggiunto una città sconosciuta solo camminando. Ricordava solo che stava dormendo e sua madre la chiamava perché era già tardi. “Svegliati Sandrina! Il tuo appuntamento è alle nove e sono già le sette”. Ma lei non voleva svegliarsi, perché quell’appuntamento non sarebbe stato piacevole anche se doveva andarci per forza. Lo sapeva che la sua vita sarebbe cambiata, da un momento all’altro, anzi non lo sapeva, non poteva saperlo ma lo sospettava fortemente, qualcosa le diceva che quel giorno, alle nove in punto, un colpo di spugna avrebbe cancellato il suo passato e una nuova avventura sarebbe cominciata. Ma perché non riusciva a ricordare niente? E perché la città era vuota, così vuota da sembrare finta?
[SM=g7350]
Carmen...
00sabato 21 marzo 2009 20:09
Non riusciva ancora a ricordare... Si voltò indietro e vide un batuffolo di pelo avvicinarsi scodinzolante, era un cucciolo allegro dalla faccia buffa. Il cagnetto cominciò a morderle i lacci delle scarpe e lei, contenta di non essere sola in quello strano luogo, lo prese in braccio e cominciò ad osservarlo bene. Aveva un collare con inciso un nome.... Sorriso! Al suono del suo nome il cagnolino guaì felice....

[SM=g7421]
sig210
00sabato 21 marzo 2009 20:21
Il sole di estate si riverbava in biancore sulla dura pietra della strada. Della polvere che sempre vola nell'aria, erano coperti come di un velo leggero gli alberi che fiancheggiavano il viale della città deserta. Sua compagna di viaggio, la solitudine, una delle peggiori sofferenze della condizione umana, ma Sandrina continua a vagare, senza meta, cercando di tirare fuori qualche ricordo dalla sua testolina tutta ricoperta di capelli biondi simili a seta.
La sera cadeva, rapidamente,...., persa nei suoi pensieri, Sandrina, non se n'era accorta. Affrettò il passo, guardò in alto. Una piccola falce di luna spandeva nel cielo un vago chiarore. La paura s'impossessò di lei...dove devo andare? Chi sono?
Carmen...
00sabato 21 marzo 2009 20:34
Fece un lungo respiro, e lentamente la paura fece largo ad una entusiasmante sensazione di libertà. Il cielo blu della notte non le faceva paura, anzi dormire sotto un cielo di stelle era sempre stato ciò che desiderava. Non più rinchiusa in una casa ma libera in un mondo che finalmente sarebbe stato suo! Lo avrebbe girato in lungo e in largo, avrebbe goduto delle sue bellezze e Sorriso sarebbe stato il suo compagno di viaggio. Cosa sarebbe accaduto non lo sapeva ancora ma la voglia di avventura era tanta. In cielo brillò una stella e il suo viaggio cominciò, guidata dal cielo come i marinai in balia del mare, guardò il blu profondo della notte....

[SM=g7350]
basettun
00sabato 21 marzo 2009 20:43
Variante 1 (sorellina, sei più veloce della luce...)
E in quel momento ricordò le parole di suo padre “Non sei mai sola, se ci sono gli alberi e un cuoricino che batte anche in forma d’insetto, se il sole è ancora vivo ma da un’altra parte e la luna ti accompagna come un lumino, allora non sei sola, sei nella grande famiglia del mondo” e questo la fece stare meglio, trovò una panchina e si sdraiò, Sorriso si accoccolò sulle sue gambe e insieme cominciarono a contare le stelle.
[SM=g7350]
sig210
00sabato 21 marzo 2009 21:05
Il ricordo delle parole di suo padre, furono per Sandrina una ventata di gioia, era un uomo dolce e affettuoso, ma debole. Non si lamentava mai, in casa era la moglie ad avere i pantaloni, si accontentava del pranzo frettolosamente preparato dalla "padrona", di un buon bicchiere di vino, un sigaro e tanto, ma tanto lavoro. Povero uomo, forse dovevano scappare insieme....
Carmen...
00sabato 21 marzo 2009 22:30
Il padre che brav'uomo era e quanto gli voleva bene... sapeva però che se fosse andata avanti nella sua avventura probabilmente non lo avrebbe più rivisto, il tempo è tiranno...
Gli mandò un bacio col pensiero e sdraiata sulla panchina a contare le stelle accarezzò la testa di Sorriso, già assopito. Il sonno si impossessò di lei lentamente e iniziò a fluttuare nel sogno...
Sognò di stare seduta a cavalcioni su un arcobaleno e una voce in lontananza che gridava il suo nome...Sandrina dove sei finita???
Sono quì in mezzo al cielo, vedo tutto il mondo scorrere giù, frenetico, impazzito... Ma qui c'è pace e riesco a volare...tra il vento e le nuvole...

[SM=g7350]

sig210
00domenica 22 marzo 2009 12:20


Era una sensazione strana e intensa lasciarsi portare alla ventura
nella notte, lontana da tutto.


Poi un clacson ha suonato con violenza, e l'ha strappata di soprassalto dal sonno. Tutto intorno la città aveva ripreso vita: alcuni passanti guardavano in modo curioso la ragazza, rannicchiata sulla panchina, con il suo amico tutto pelo. C'era una quantità incredibile di giovani stranieri, a piccoli gruppi e a coppie e singoli, con zaini e sacchi a pelo sulle spalle, cappelli e fazzoletti in testa. Sandrina osservava la folla confusa, sperando di riconoscere qualcuno, invece, la colpisce lo sguardo di uno che cerca di farsi largo con un'espressione di curiosità. E' uno sguardo da ospite non invitato, da passeggero clandestino....
sig210
00domenica 22 marzo 2009 12:46
aveva un pacchetto di pasticceria in mano, e con fare garbato chiede di potersi sedere accanto. Sorriso, non era attratto dal nuovo arrivato, ma dal pacchettino che il giovane teneva in mano, incominciò a scodinzolare, con fare ruffiano, e con la sua zampetta cercava di afferrare il fagotto.
"Come ti chiami?" chiese il ragazzo
"Sandrina" rispose la ragazza "e, tu?"
"Lucio"...
Asterix67
00domenica 22 marzo 2009 16:00
Lucio era un ragazzo moro, piuttosto robusto e nerboruto, con i capelli lunghi neri, lisci e lucidi. Occhi neri e profondi, tanto neri da non percepirne il fondo, da sembrare un pozzo senza fine, nei quali ci si poteva sprofondare, ma si poteva percepire che nonostante quell’apparenza un pò rude Lucio emanava un’aurea di tranquillità e gentilezza inconsueta. Ho notato il tuo cagnolino, le disse, ed ho pensato che non gli sarebbe dispiaciuto assaggiare un biscottino di questi, li ho appena comperati al forno qui vicino. Il mio cane Yari li adora, sono i suoi preferiti, anche se per i cani i biscotti con lo zucchero non sono molto indicati! [SM=g7341]
sig210
00domenica 22 marzo 2009 17:33
Lucio aprì l'involucro e Sorriso incominciò a mangiare i biscotti, smetteva qualche istante, giusto il tempo di leccare il viso di Sandrina, quasi a consolarla della loro comune avventura, ma l'arrivo di Lucio lo rendeva euforico e sgambettava, correva, ruzzava, abbaiava nella gioia del nuovo amore per quelli che erano i suoi nuovi amici. Anche Sandrina accettò di mangiare i biscotti di Lucio, visto che non mangiava da diverse ore, e i morsi della fame si facevano sentire fastidiosamente.
"Da dove vieni?" Chiese Lucio
"Non lo so, non ricordo" Rispose Sandrina
"Non hai dei documenti?"
"No, ho guardato dentro la mia borsa e non trovo il portadocumenti, il portamonete e il telefono cellulare"...
basettun
00domenica 22 marzo 2009 20:07
Proprio in quel momento si sentì una sirena e tutti cominciarono a scappare, chissà perché, chi a destra chi a sinistra, chi saltava le aiuole e si rifugiava nel boschetto, chi entrava nei negozi fingendo di voler comprare qualcosa, tutti scapparono tranne Sandrina, Lucio e Sorriso.
L’auto della polizia arrivò di corsa e consumò le gomme sull’asfalto esibendo una frenata spettacolare, i due agenti scesero guardandosi intorno, si avvicinarono ai tre e il capo pattuglia intimò: DOCUMENTI!
[SM=g7350]
Carmen...
00lunedì 23 marzo 2009 10:43
Che tipo strano era il capo pattuglia, aveva uno sguardo che faceva paura. I suoi occhi scrutavano i due ragazzi come se fossero colpevoli di qualcosa.
Sandrina pensò tra se e se… ma perché sono spariti tutti…. quest’uomo non mi piace affatto…. non è gentile…e perché ci guarda male…. non ci si rivolge alle persone come se fossero delinquenti senza sapere nulla di loro….
Il guaio era purtroppo che nemmeno lei si ricordava niente della sua vita… e come lo avrebbe spiegato all’agente non lo sapeva ancora….
Tenendo stretto a se Sorriso aspettò il momento fatidico…..
Il capo pattuglia, un uomo sulla cinquantina dai capelli grigi e lo sguardo volutamente cattivo, interpretò per l’ennesima volta il suo ruolo. Non gli piaceva molto fare il duro e con due ragazzi poi….. ma in quella città stavano succedendo cose brutte negli ultimi tempi e l’ultima cosa che avrebbe voluto era ritrovarsi ancora a dover vedere corpi straziati di giovani fanciulle…..
Guardò Sandrina e si ricordò della figlia, era a scuola in quel momento. Sperò in cuor suo che non le succedesse niente e si apprestò a parlare con la ragazza.

[SM=g7350]
Carmen...
00lunedì 23 marzo 2009 17:51
Sandrina lo guardò dritto negli occhi e gli disse che non aveva i documenti e che era dalla sera prima che vagava per la città senza ricordare nulla, aveva incontrato per caso il cagnolino e la notte avevano dormito insieme sulla panchina, ricordava il volto del padre ma non ricordava il suo nome né dove abitava.
Lucio, dal canto suo, aveva fornito le generalità all’altro agente. Era uno studente di veterinaria e tutte le mattine percorreva la stessa strada per recarsi all’università. Sorriso ringhiava ai due agenti.
Sandrina intanto rifletteva…se Sorriso stava così volentieri con lei e la proteggeva forse voleva dire che la conosceva e che l’aveva seguita…forse lei era la sua padroncina….
Il capo pattuglia fece una telefonata alla centrale e trattenne i due ragazzi in attesa della risposta.

[SM=g7421]
sig210
00lunedì 23 marzo 2009 18:59
Di una cosa era certa la ragazza dagli occhi azzurri...No...E neppure grigi...Mutevoli secondo la luce, del suo amore per gli animali.
Ed ecco che un qualcosa affiora nella sua memoria: La voce di sua madre che chiama il suo nome, il ricordo di suo padre e l'amore per gli animali. Improvvisamente un fotogramma si fissa nella sua mente: Lei che esce di casa, la corsa contro il tempo, il suo cane che le corre dietro e lei che lo implora di tornare a casa , l'appuntamento per un colloquio di lavoro, la metropolitana, lei che scende le scale di corsa e percorre il tunnel che porta ai treni quando...
[SM=g7350]
Carmen...
00lunedì 23 marzo 2009 19:32
Incontra “007” alias “James Bond”, un “bonazzo” dall’aria da gentiluomo che le dice: eih bellezza, vuoi farti un’avventura con me in uno dei miei film???
Siii….. finalmente una botta di vita…. e vai!!!.......
Vuoi vedere che forse è un’attrice???
O il ricordo è frutto della botta in testa che ha preso scivolando dalle scale…..

[SM=g7350]
basettun
00lunedì 23 marzo 2009 19:41
In ogni caso era inutile pensarci proprio adesso, gli agenti l'avrebbero portata in Questura e poi chissà che sarebbe accaduto, non aveva proprio voglia di farsi recapitare in una casa sconosciuta. Con la scusa di riprendere il cagnetto che si era allontanato, Sandrina s'infilò in una via strettissima dove l'auto non sarebbe passata e se la diede a gambe. Gli agenti cercarono di fermarla ma erano goffi e impacciati, mentre lei saltava come un grillo e Sorriso alle sue calcagna. Lucio era rimasto con la bocca aperta e sprofondò sulla panchina senza parole.
[SM=g7447]
sig210
00lunedì 23 marzo 2009 20:20
Sandrina, fuggita via, riprese il suo cammino nella città sitibonda, quando, vide un museo ed entrò di istinto, con l'intento di visitare una mostra per sfuggire alla pattuglia di Polizia, che nel frattempo, aveva chiesto rinforzi, e arrivaroro Sig210 e Noemi, e per godersi un pò di frescura di aria condizionata. Ma alla vista dei quadri, la ragazza, non ha avuto dubbi, un'emozione s'impossesso di lei e tutto le fù chiaro: era una pittrice. In quel museo Sandrina incontrò un individuo che le cambiò la vita... [SM=g7417]
Carmen...
00lunedì 23 marzo 2009 21:48
L'individuo stava aspettando proprio lei, la guardò con dolcezza, le prese le mani e vi depositò sopra una lettera....
Leggi! le disse e capirai....
e prima che arrivasse la polizia, sparì!
Nella lettera c'era scritto:
LA FANTASIA NON HA CONFINI...NON FARTI PRENDERE...LA FANTASIA SEI TU!

[SM=g7350]
Carmen...
00martedì 24 marzo 2009 09:40
Variante 2

Sandrina finalmente aveva capito tutto!
Ecco perché non riusciva a ricordare, la sua mente era confusa perché lei era la FANTASIA, lei era tutto e tutti nello stesso tempo, lei era ogni personaggio ed ogni luogo….e il "Sorriso" l'avrebbe accompagnata sempre....
SIG210 e Noemi arrivarono trafelate avevano corso tanto….si guardarono attorno e non trovarono nessuno…Sandrina si era come dissolta….. ma non era sparita…..
Sandrina alias la FANTASIA era rientrata dentro ciascuno di noi, aveva capito che era libera di andare ovunque quando lo avrebbe voluto…..era dentro la mente di SIG210, di Noemi, di Asterix, di Basettun, di Carmen e dentro la mente di ogni lettore…..
SIG210 si incamminò nelle sale del museo….la sua amica Noemi la chiamò: “SIG210 rientriamo dobbiamo andare in centrale a fare rapporto”…….ma non trovò risposta, incuriosita andò a cercarla….. la trovò a contemplare un quadro…..SIG210 era come rapita, estasiata dalla bellezza del dipinto…Noemi provò a risvegliarla ma SIG210 si fuse pian piano con i colori del dipinto fino a farne parte...era entrata nella fantasia di un’Artista e lì vi sarebbe rimasta per sempre…..il dipinto si intitolava “IL TUO PAESAGGIO”…….

P.S.: l’individuo del museo si chiamava….. ARTE….


[SM=g7350]
basettun
00martedì 24 marzo 2009 19:51
Brava Carmen, meglio di così non poteva finire. Sono fiero di te.
[SM=g7348]


sig210
00martedì 24 marzo 2009 20:06
Grazie Carmen, per questa fine del racconto così affascinante e per me così importante, tanto da FARMI entrare a far parte di un dipinto; non potevi farmi regalo migliore.
La fantasia è come dice un caro pittore-scrittore di nostra conoscenza " l'unica arma contro le dittature, quelle palesi e quelle occulte, contro le costrizioni di qualunque tipo..." e per concludere voglio riportare ancora una frase del caro Paolo: " Ho continuato ad usare la fantasia per inventare la mia libertà ".
Grazie Paolo per avermi insegnato ad usare la fantasia.
E' stato bello GIOCARE a fare gli scrittori, mi sono divertita. [SM=g7435]
VI VOGLIO BENE. Gabriella.
lidiareggio
00mercoledì 25 marzo 2009 08:25
Re:
ciao Carmen complimenti con questa storia mi hai proprio rapita! [SM=g7344] [SM=g7346] complimenti a tutti
Carmen...
00mercoledì 25 marzo 2009 13:21
Grazie a tutti voi,
io ho semplicemente giocato con la mia fantasia e la vostra.

[SM=g7473]
sig210
00mercoledì 25 marzo 2009 16:25
Con la straordinaria conclusione del racconto "Una storia creata da tutti noi", Carmen ha messo in evidenza il portentoso messaggio che il racconto "IL TUO PAESAGGIO" vuole trasmettere al lettore.
Con qualità di scrittura l'artista si pone in rapporto "INTIMO" con la natura e ci consegna il "PAESAGGIO" come immagine emblematica di un corpo di donna (NATURA) che arde di passione e che accoglie con naturale slancio il suo amante (UOMO).
Solo quando l'uomo prenderà coscienza dei doni che quotidianamente la natura ci offre, quando saprà gioire per la delicatezza dei fiori, per la grandiosità degli alberi, per i frutti della terra... solo allora svanirà l'essere egoista, indifferente ed entrerà a far parte integrante del PAESAGGIO DELLA VITA.
Solo quando l'UOMO e la NATURA si "CONGIUNGONO" "INSIEME", come i protagonisti del racconto il "IL TUO PAESAGGIO" si realizzerà la formazione della PERSONA e del CITTADINO.
Paolo, artista complesso e difficile, amante della natura, ma attraverso le sue opere, in fondo, vuole CONIUGARE: ARTE e VITA.
Un abbraccio, Gabriella. [SM=g7341]
sig210
00lunedì 6 aprile 2009 19:53
Proposta
Ciao Carmen, mi manca il nostro raccontino semplice ma coinvolgente, perchè non riprendiamo a giocare con la fantasia?
Un abbraccio, Gabri. [SM=g7421]
Carmen...
00martedì 7 aprile 2009 12:53
Re: Proposta
sig210, 06/04/2009 19.53:

Ciao Carmen, mi manca il nostro raccontino semplice ma coinvolgente, perchè non riprendiamo a giocare con la fantasia?
Un abbraccio, Gabri. [SM=g7421]



Ciao Gabriella,
si manca anche a me.
E' stato divertente giocare con la fantasia.
Accetto volentieri la proposta e lascio a te il piacere di cominciare un nuovo racconto.

Un abbraccio anche te.
Carmen

[SM=g7148]

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