Liberazione Dolomiti: testa o gambe?

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giocurio
00lunedì 27 luglio 2009 12:04
Come ho già avuto modo di dirvi, causa lavoro all'estero e annessi spostamenti, sono due anni che di fatto non posso allenarmi. Anche quest'anno non ha fatto eccezione. Ho messo assieme la bellezza di 272 km (anche se anche quest'anno ciò non mi fermerà dalla mia vacanza ciclistica di una settimana [SM=g8119]).
Lo scorso weekend sono tornato a casa e il richiamo è stato troppo grande...
Erano più di due anni che non poggiavo le due ruote sulle Dolomiti e quindi...
Sono partito da Zoldo con un'idea in testa, da verificare in corso d'opera, dopo Staulanza e Giau. Ho affrontato il suddetto Giau col freno a mano tirato (ammesso che avessi molto di più da dare...) e avendolo portato a termine senza affanno è partita la parte b del piano, ovvero Falzarego, Valparola, Gardena, Sella, Pordoi...
Già in cima al Gardena non avendo grossi sintomi di affaticamento (anche perchè ho cercato di gestire al meglio le ascese), il morale si è alzato e mi è venuta la malsana e folle idea... da Arabba deviare verso Caprile...
Fatti il Sella e il Pordoi senza sprecare una sola pedalata mi sono lanciato nella mia folle idea di aggiungere anche il Fedaia...
Da Malga Ciapela (km 134) mi sono imposto di inquadrare la linea bianca al bordo della strada e l'asfalto e basta. Ritmo ridicolo e concentrazione senza mai alzare lo sguardo fino a Capanna Bill (tanto avevo la discesa per guardare il panorama [SM=g8119]). Respiro e sguardo attorno a me sui due tornantini, poi altra apnea, stavolta veramente affaticata fino alla Cima. Ennesimo te freddo al limone, adrenalinica planata fino a Caprile (piazzato un buon 85km/h sul rettilineo [SM=g8075] ) e ultimo calvario per risalire prima a Selva di Cadore e poi (andando alla velocità a cui la facevo a 15 anni in mtb) ultima Staulanza raggiunta poco prima che le luci si spegnessero (la mia si era spenta ormai da 10km).

Il tutto non per raccontare l'impresa in sè (peraltro credo degna di rispetto), visto che ne leggo sul Forum di ben più toste, non ultimi i pliuriGrappa, ma per dire come in certi frangenti la testa conti quanto o più delle gambe.
Sia per gestire le situazioni quando la voglia e il fisico ti spingerebbero a fare di più, sia soprattutto quando il fisico ha molto poco da dire (la salita del Fedaia come 8o passo di giornata poteva essere un calvario più di quanto non lo sia stato non appena la testa si fosse disconnessa dall'obiettivo e dall'unica maniera di raggingerlo; e l'ultima Staulanza, per l'ora, lo sforzo precedente e i dolori vari incitava più volte a mandare tutto a quel paese).

In finale:
175 km
5275m di dislivello
6380 cal
10h15m di bici

Nessun piede a terra (anzi Staulanza, Falzarego, Valparola e Sella li ho saltati via senza nemmeno fermarmi in cima, incaschettandomi al volo [SM=g8119]), forse "cerebralmente" la soddisfazione più grossa.
Jack.ciclista
00lunedì 27 luglio 2009 15:28
Complimenti, davvero !!

Ma, non potendo fare ciclismo, fai qualche altro sport ??
giocurio
00lunedì 27 luglio 2009 15:51
Vado a correre quando posso e, se i luoghi lo permettono cerco almeno una cyclette o qualcosa di simile...
In realtà i problemi più grossi sono i tempi che si riducono ogni volta che c'è da spostarsi e l'assenza di continuità e "scientificità" degli allenamenti...
Jack.ciclista
00lunedì 27 luglio 2009 17:32
Re:
giocurio, 27/07/2009 15.51:

Vado a correre quando posso e, se i luoghi lo permettono cerco almeno una cyclette o qualcosa di simile...
In realtà i problemi più grossi sono i tempi che si riducono ogni volta che c'è da spostarsi e l'assenza di continuità e "scientificità" degli allenamenti...



Questo è un problema...

giocurio, 27/07/2009 15.51:

Vado a correre quando posso e, se i luoghi lo permettono cerco almeno una cyclette o qualcosa di simile...
In realtà i problemi più grossi sono i tempi che si riducono ogni volta che c'è da spostarsi e l'assenza di continuità e "scientificità" degli allenamenti...



Questo NON è un problema
antares86.
00lunedì 27 luglio 2009 18:58
davvero super...
mauro 72.
00lunedì 27 luglio 2009 20:57
Un giro da applausi, complimenti.
ceemo
00lunedì 27 luglio 2009 22:36
Complimenti!!
Assomiglia al mio modo di approcciare le salite, ma probabilmente io ho meno caparbietà!
-Emiliano-
00lunedì 27 luglio 2009 23:12
Grande!

Ogni estate, nonostante una preparazione "così così", ci lasci tutti a bocca aperta con imprese di primissimo ordine!

Non oso immaginare la soddisfazione nell'aver raggiunto un traguardo simile: complimenti!!!

Emiliano
SuperIannellus
00martedì 28 luglio 2009 15:24
Grandissimo!!! appartieni all'invidiata specie di quelli che vanno anche senza allenarsi!!! Che invidia!



Vado a correre quando posso e, se i luoghi lo permettono cerco almeno una cyclette o qualcosa di simile...
In realtà i problemi più grossi sono i tempi che si riducono ogni volta che c'è da spostarsi e l'assenza di continuità e "scientificità" degli allenamenti...



In questo caso dissento da Jack, quando c'è poco tempo la scientificità potrebbe sopperire con una maggior qualità. Però se non ci si diverte a farla è meglio lasciar perdere.
CiclistaperCaso@
00martedì 28 luglio 2009 16:34
... Io mi alleno 4 o 5 giorni ala settimana ... 3 in quelle che va male e 2 ... se siamo vicini alla fine del mondo ... ma più di 5.000 metri in una sola uscita non li ho mai fatti !!!

Davvero tantissimi complimenti [SM=g8080] [SM=g8080] [SM=g8080]

sia al fisico (alle gambe), ma soprattutto alla testa per essere riuscire ad osare e a portare a termine tutto ciò [SM=g8080] [SM=g8080] [SM=g8080]

Ciao.
giocurio
00martedì 28 luglio 2009 16:53
Re:



Vado a correre quando posso e, se i luoghi lo permettono cerco almeno una cyclette o qualcosa di simile...
In realtà i problemi più grossi sono i tempi che si riducono ogni volta che c'è da spostarsi e l'assenza di continuità e "scientificità" degli allenamenti...



In questo caso dissento da Jack, quando c'è poco tempo la scientificità potrebbe sopperire con una maggior qualità. Però se non ci si diverte a farla è meglio lasciar perdere.




Ma infatti è proprio così, il concetto di scientificità è legato non a "conconiane" interpretazioni [SM=g8119] , ma al rendere efficiente il poco tempo a disposizione, intendendo con ciò uso del cardio, modalità dei carichi (tipo se so che ho due giorni di seguito disponibili evito di massacrarmi il primo rendendo inutilizzabile o inutile il secondo), attenzione al bilanciamento delle calorie... Insomma, evitare di disperdere le poche risorse.

Sono d'accordo con te sul "se non ci si diverte", ma ne ho una visione forse un pelino diversa, ovvero: probabilmente non mi "diverto" quando vado sui rulli, ma mi "diverte" (ovvero appaga e stimola) vedere i progressi e soprattutto sapere che quel che sto facendo mi permetterà due-quattro mesi dopo di divertirmi (ovvero veramente divertirmi) su e giù per i monti senza mai avere affanno o senza mai dovermi porre dubbi e avere ansie sulla mia possibilità di farcela. Il che è importantissimo soprattutto quando (come capita a me) si sta via per cinque-sette-nove giorni senza "pratiche" vie di fuga se non ce la fai...
grigua
00martedì 28 luglio 2009 21:50

Grandissimo, davvero non so come fai a... trovare il coraggio per chiedere così tanto al tuo fisico per simili imprese senza un allenamento adeguato. Già lo scorso anno mi avevi lasciato senza parole. Evidentemente ti conosci molto bene e sai come dosare le forze e dove trovare in te stesso le ultime gocce di energia alla fine di un giro così impegnativo.
Io non potrei mai prendere in considerazione una simile avventura con un allenamento al pari del tuo.
Tutta la mia ammirazione.

[SM=g8080]

Jack.ciclista
00martedì 28 luglio 2009 22:05
Puoi essere scientifico quanto vuoi ma con un allenamento a settimana (o ancora meno) è difficile ottenere miglioramenti sensibili.

Quando giocavo a volley si facevano 4 allenamenti + 2 sedute di pesi + partita in inverno.

D'estate (beach volley a parte) 2 o 3 allenamenti, ed era il minimo per tenere "rodato" l'organismo.

Ovviamente si parla di allenamenti mirati a raggiungere un discreto livello. Se uno è forte può ottenere risultati sorprendenti anche uscendo una volta ogni 15 giorni, ma allora non c'è allenamento.

Se uno è scarso ed esce 4 volte a settimana miglioramenti ne ottiene eccome, anche senza allenamenti scientifici, solo pedalando così come capita.

Questo intendevo dire
christian
00martedì 28 luglio 2009 23:01
Un giro del genere, gia' sontuoso di per se, fatto senza un allenamento continuo diventa un'impresa semplicemente eroica a parer mio, complimenti vivissimi!
giocurio
00mercoledì 29 luglio 2009 09:50
Re:
Jack.ciclista, 28/07/2009 22.05:

Puoi essere scientifico quanto vuoi ma con un allenamento a settimana (o ancora meno) è difficile ottenere miglioramenti sensibili.

Quando giocavo a volley si facevano 4 allenamenti + 2 sedute di pesi + partita in inverno.

D'estate (beach volley a parte) 2 o 3 allenamenti, ed era il minimo per tenere "rodato" l'organismo.

Ovviamente si parla di allenamenti mirati a raggiungere un discreto livello. Se uno è forte può ottenere risultati sorprendenti anche uscendo una volta ogni 15 giorni, ma allora non c'è allenamento.

Se uno è scarso ed esce 4 volte a settimana miglioramenti ne ottiene eccome, anche senza allenamenti scientifici, solo pedalando così come capita.

Questo intendevo dire




A scanso di equivoci, un allenamento alla settimana di media sicuramente lo faccio, non vorrei poi passare per fenomeno o alternativamente sparaballe!! [SM=g8119]
Il fatto è che non se va bene è una bici da spinning, se va mediamente bene una cyclette, se va male è correre...

Comunque secondo me il tema è, per tornare al significato del mio racconto e anche all'osservazione di Grigua, che abbiamo dei limiti molto più elevati di quello che riteniamo, se siamo capaci di scovare le risorse e gestirle con tranquillità (cioè scordando tutto ciò che è confronto con gli altri, le proprie voglie e con i... propri tempi del passato...).
Poi è probabile che esperienza ed... età aiutino anche la resistenza.
Io non credo sarei stato capace dieci anni di fare la stessa cosa (con l'accezione PSICO-fisica descritta), in compenso non credo oggi di poter raggiungere le performance massime su una singola salita che avevo due o tre anni fa...

Jack.ciclista
00mercoledì 29 luglio 2009 11:45
Resta comunque un'avventura degna di nota, soprattutto l'idea di aggiungere il Fedaia strada facendo non è cosa di poco conto !
Condivido anche il fatto che è la testa a comandare il corpo, come tu stesso hai detto i nostri limiti sono molto più avanti di quanto possiamo immaginare...
fiatogrosso
00mercoledì 29 luglio 2009 11:55
E pensare che ..
il Fedaia da Malga Ciapela ho timore al solo programmarlo, figuriamoci a farlo stada facendo.
Complimenti.

SuperIannellus
00mercoledì 29 luglio 2009 16:34

Sono d'accordo con te sul "se non ci si diverte", ma ne ho una visione forse un pelino diversa, ovvero: probabilmente non mi "diverto" quando vado sui rulli, ma mi "diverte" (ovvero appaga e stimola) vedere i progressi e soprattutto sapere che quel che sto facendo mi permetterà due-quattro mesi dopo di divertirmi (ovvero veramente divertirmi) su e giù per i monti senza mai avere affanno o senza mai dovermi porre dubbi e avere ansie sulla mia possibilità di farcela. Il che è importantissimo soprattutto quando (come capita a me) si sta via per cinque-sette-nove giorni senza "pratiche" vie di fuga se non ce la fai...



Forse è diversa, nel senso che io mi diverto anche a fare i rulli, non solo in proiezione, ma anche relativamente al momento. Fermo restando che è anche l'unico modo per vedere dei film! Io sono solito dedicare Fine Marzo - Aprile ad un allenamento più "tecnico", mi piacerebbe fare SFR, salite a scatti/recuperi, solo che negli ultimi 2 anni ci son riuscito poco perchè ho trovato sempre periodi piovosi. Ma 1 mesetto fatto bene, come dici tu, fa viaggiare senza affanno successivamente. Molti invece vedono in questo tipo di esercizi una forzatura al ciclismo "al naturale". Posizione legittima, ma non è la mia. Per me non è solo stare in mezzo alla natura e alla bellezza delle montagne. E'anche uno sport.





GattoVe
00mercoledì 29 luglio 2009 16:58
Anche io mi diverto a fare i rulli,perchè anche per me è uno sport e fare fatica mi fa stare bene..Certo uscire è un'altra cosa,ma in mancanza di altro non sto fermo.
Poi il prossimo anno ho deciso che mi dedicherò un pò di più al potenziamento muscolare,perchè sono poco potente...un pò scarso.
giocurio
00mercoledì 29 luglio 2009 17:28
Re:
[QUOTE:95992063=SuperIannellus, 29/07/2009 16.34

Ma 1 mesetto fatto bene, come dici tu, fa viaggiare senza affanno successivamente. Molti invece vedono in questo tipo di esercizi una forzatura al ciclismo "al naturale". Posizione legittima, ma non è la mia. Per me non è solo stare in mezzo alla natura e alla bellezza delle montagne. E'anche uno sport.





Straquote.

Che è anche la risposta alla altrettanto legittima domanda "ma chi te lo fa fare di soffrire ancora di più invece di goderti quel che hai già fatto, aggiungendo ulteriori difficoltà?"
SuperIannellus
00mercoledì 29 luglio 2009 18:59

Poi il prossimo anno ho deciso che mi dedicherò un pò di più al potenziamento muscolare,perchè sono poco potente...un pò scarso.



o lo fai per farti bello con Valentina a ruota?
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