Re:
Trammax, 13/01/2012 11.44:
...
Il vecchio, deprecato modello societario (Azienda di Stato) era indubbiamente un carrozzone clientelare, ma assolveva benissimo alla sua mission come si dice adesso: l'universalità del servizio.
... Fino a 25 - 30 anni fa, tra le 18 e mezzanotte Principe era gremita di viaggiatori diretti in ogni angolo del paese e verso svariate destinazioni europee (cito, approssimando per difetto: Bordeaux, Irun , Port Bou, Parigi, Bruxelles, Amsterdam, Francoforte, Dortmnund, Strasburgo, Stoccarda, Monaco, Vienna).
Aggiungo, e non è un particolare da poco, che lavoravano in molti, le stazioni erano presidiate e curate, la rete "dialogava" con il territorio. E io, checchè ne dica Metrosur, rimpiango seriamente quei tempi.
Quei tempi li rimpiango anch'io, Max, e molto.
Ma oggi é diversa la situazione di mercato ( allora non c'erano né voli low cost, né treni che ti permettono di andare di fare Milano - Roma in giornata e le auto private erano assai di meno).
Ed é anche e soprattutto diverso, rispetto ad allora, il costo del lavoro, molto più alto: a meno di operare in un sistema economico chiuso (stile economia collettivistica), dove la correlazione tra i costi di un servizio e i ricavi dello stesso non ha alcuna importanza, rispetto alla utilità del servizio stesso, con i costi ci devi fare i conti per forza. Sia che il gestore sia pubblico, sia che sia privato.
Come ho detto altrove, non vedo un motivo che sia uno perché un gestore pubblico sia meno efficiente di uno privato, ma devo dire che, con mio grande rammarico, molte volte é così.
Peccato, perché una presenza pubblica efficiente e non carrozzona, anche assieme a privati, sarebbe veramente un valore in attività strategiche per il Paese quali, appunto i trasporti, l'energia, le telecomunicazioni.
E comunque, anche se il gestore é pubblico, i conti deve farli tornare ugualmente, perché i soldi dei contribuenti non si devono sprecare; allo stesso modo, anche un privato deve assicurare quella quota di servizio pubblico essenziale che le Amministrazioni gli comprano attraverso i contratti di servizio e le concessioni.
Tocca dunque alle Amministrazioni pubbliche , e non al gestore, pubblico o privato che sia, individuare, finanziare e pretendere verso il gestore quale e quanto servizio pubblico si intenda assicurare ai cittadini. Io personalmente, ad esempio, non riterrei essenziale il mantenimento nel 2012 di treni come il Torino Palermo: ma se si pensa che lo sia, qualcuno deve riconoscere al gestore i relativi extra costi, o direttamente o attraverso compensazioni con concessioni per altri servizi più remunerativi, perchè con i soli biglietti oggi non si regge più.