Libano: primo contributo dalla Commissione di 42 milioni

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Caio Logero
00lunedì 4 settembre 2006 16:56
Libano: primo contributo dalla Commissione di 42 milioni
Per Bruxelles è molto importante aiutare il paese in questa fase


L'impegno della Commissione europea per la ricostruzione del Libano si concretizzerà domani, alla Conferenza Internazionale dei donatori che si terrà a Stoccolma, con un primo contributo di 42 milioni di euro. Un pacchetto di aiuti che risponde alle richieste di assistenza del governo libanese e comprende un'assistenza tecnica al governo per il processo di ricostruzione, puntando su infrastrutture e ambiente, il sostegno allo Stato di diritto e al miglioramento della sicurezza interna, e il supporto al settore privato libanese per il rilancio dell'economia.

''La chiave di una ripresa di successo del Libano - ha dichiarato il commissario Ue per le relazioni esterne e la politica europea di vicinato, Benita Ferrero-Waldner - risiederà nel rafforzamento di un governo libanese sovrano ed indipendente. L'aiuto finanziario che ci impegniamo a fornire a Stoccolma rappresenta soltanto uno degli elementi di un insieme di misure che deve anche comprendere l'attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e il ritorno alla stabilità politica grazie al dialogo nazionale''. Il Commissario ha inoltre messo in evidenza che Bruxelles è determinata ''al cento per cento'' nell'aiutare il Libano nei suoi sforzi di ricostruzione. ''Ma - ha sottolineato Ferrero-Waldner - un recupero di successo e di lungo termine richiederà riforme politiche ed economiche”. "Le priorità stabilite nel piano d'azione congiunto Ue-Libano che si iscrive nel quadro della politica europea di vicinato sono più imperative di quanto non siano mai state prima, e, nel periodo che seguirà il conflitto, l'Unione europea cercherà di sostenere tutti gli aspetti della ricostruzione del Libano", ha concluso.

I fondi europei verranno così distribuiti:

Ricostruzione: 10 milioni di euro destinati a sostenere il paese nel processo di ricostruzione post-conflitto. Verrà fornita alle autorità libanesi un'assistenza per consentire loro di procedere a una approfondita valutazione dei danni e alla programmazione dei lavori di ricostruzione, per rafforzare le capacità di coordinamento, di censimento e di gestione dei progetti di ricostruzione e per istituire un meccanismo di coordinamento di ricostruzione (RCM) che riguarderà le autorità libanesi, le istituzioni internazionali, istituzioni UE e altri donatori. Questo pacchetto metterà soprattutto l'accento su infrastrutture e problemi ambientali, senza però tralasciare gli aspetti socioeconomici e in particolare le necessità dei rifugiati.

Sicurezza e Stato di diritto: 4 milioni di euro destinati ad aiutare il governo libanese a garantire il rispetto dello Stato di diritto e il miglioramento delle condizioni di sicurezza interna, conformemente agli obiettivi della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Rafforzamento della competitività del settore privato: 18 milioni di euro per le imprese che durante il conflitto hanno subito danni e distruzioni. Si tratta di un aiuto immediato per il ristabilimento dei redditi in Libano. Più a lungo termine, il rilancio dell'economia locale e, in particolare, un sostegno alle PMI.

Un altro contributo di 10 milioni di euro verrà messo a disposizione delle necessità registrate dal governo libanese.

L'impegno dell'Unione europea a partecipare agli sforzi di ricostruzione del Libano fino alla cessazione delle ostilità si era manifestato in occasione del vertice del G8 a San Pietroburgo e della conferenza di Roma del 26 luglio. La Commissione europea ha già destinato 50 milioni di euro a favore degli aiuti umanitari e portato assistenza durante l'evacuazione di circa 40.000 cittadini dell'Ue desiderosi di lasciare il Libano ma anche di circa 10.000 cittadini dei paesi in via di sviluppo che non avevano i mezzi per farlo (11 milioni di euro), e sta attualmente aiutando il governo libanese a fare fronte alla marea nera presente sulle sue coste dopo un attacco israeliano contro una delle principali raffinerie di petrolio in Libano.


30 agosto 2006
Alkibiades
00lunedì 4 settembre 2006 17:42
Ma come è stata distribuita tra gli stati questa spesa?
Caio Logero
00lunedì 4 settembre 2006 17:53
Andranno al Libano e penso verrano presi da un fondo comunitario... per il resto non so, devo ancora leggere il post per intero
Alkibiades
00lunedì 4 settembre 2006 18:01
Re:

Scritto da: Caio Logero 04/09/2006 17.53
Andranno al Libano e penso verrano presi da un fondo comunitario... per il resto non so, devo ancora leggere il post per intero



Si, questo lo avevo intuito [SM=x751525]

Se non si è capita la domanda, questo fondo comunitario come è spartito? Insomma chi li ha dati questi soldi?

Se non lo sai basta dire "non lo so" e non muore nessuno, solo che mi pare un'informazione importante per l'articolo, no? [SM=x751524]
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