Re:
Scritto da: dago113 10/10/2006 2.26
Anche a me piacciono i romanzi di Frederick Forsyth ( "il Vendicatore" però è un pò deludente) .
Ian Fleming? una playstation degli anni '60
Le Carrè? ottimo per conciliare il sonno
Robert Ludlum è un pò troppo complottista. Mi sembra di leggere i libri di quel tizio francese sull'11 Settembre.
Tom Clancy? sopravvalutato. I suoi ultimi libri li puoi usare come fermaporte.
Larry Collins? bravissimo ma discontinuo.
Sì, dai. Forsyth rimane il migliore
su le carrè, ma sopratutto forsyth potrei raccontartene una.
f. forsyth è giornalista in nigeria, durante la guerra del briafa.
credo per la bbc.
conosce Chukwuemeka Odumegwu Ojukwu, generale secessionista biafrano, che combatte il governo federale. tale governo è casualmente spalleggiato dall'inghilterra. casualmente in biafra ci son pozzi petroliferi.
la guerra viene persa dal biafra e ne consegue il relativo genocidio dell'etnia ibo (cristiana) ad opera dei federali. Ojukwu e molti ibo biafrani fuggono in esilio. siamo nel 1970.
qualche anno dopo forsyth scrive un bel libro. "i mastini della guerra" dedicato a
giorgio, christian, schlee.
big marc e black jhonni
e a tutti gli altri nelle tombe anonime,
per lo meno,
tentammo.
Giorgio è Giorgio Norbiatto, uomo rana italiano, mercenario in biafra. mporto in combattimento.
big marc è Marc Goosens, mercenario belga paracadutista, comandante della ahoada strike force , morto in combattimento, (o abakili strike force, una la comandava goosens e l'altra A. Ianarelli, mercenario corso)
Black Jhonni dovrebbe essere Jhonni Erasmus, mercenario rodhesiano morto in comabttimento.
sembra quindi che forsyt fosse molto vicino ai mercenari bianchi del biafra, in particolare a "taffy" Williams, ovviamente gallese, altro comandante biafrano rimasto fedele fino all'ultimo ad Ojukwu.
nel libro, "taffy" è "cat" shannon, mercenario iralndese che dopo centinaia di pagine riesce a fare un colpo di stato e mettere al potere in un piccolo e corrotto staterello centro africano un generale in esilio dalla gran barba nera (ojukwo? si), beffando contemporaneamente le grandi compagnie minerarie inglesi ch egli avevano commissionato il putsch. insieme ad un mercenario corso ed uno belga, fotocopie di quelli sopracitati.
bene
bel libro. un manuale del classico coup d'etat africano per gli anni settanta. alla lettera.
alcuni anni dopo un rapinatore viene ucciso dalla polizia, in inghilterra, dopo essersi asseragliato in una stanza. tale rapinatore è un ex mercenario. viene trovato un diario che proverebbe che TUTTO il romanzo di forsyth sia una cronaca fedele del tentativo dello stesso forsyth di ridare ad Ojukwu e alla sua popolazione in esilio un punto di partenza per la riconquista del biafra mai dimenticato.
pare che il diario fosse molto attendibile. e che numerose coincidenze (il sequestro di una nave carica di munizioni e di armi in un porto spagnolo) combaciassero con quanto "non" detto nel libro.
la storia è così vecchia e inutile da non avere alcuna valenza pubblicitaria, nè mediatica.
lasciamo perdere.
no, tanto per dire che a volte la letteratura è strana.
le carrè era un agente segreto. i suoi libri mi mettono i brividi.
anche ian fleming lo era.
clancy non lo sopporto, quindi non lo leggo.
torniamo in libano.
le notizie che ho riportato rappresentano dei punti di vista, delle letture, di alcuni episodi legati alla nostra politica estera, così come sono rappresentati nel mondo arabo in modo favorevole ad una interpretazione di questa politica in chiave sionista e filo americana.
se un osservatore arabo legge una agenzia adnkronos, relativa alle telefonate di prodi al leader siriano, e alle visite di parisi al suo omologo libanese e sa che l'italia ha stipulato con israele un determinato protocollo di cooperazione militare, e poi alla luce di ciò osserva l'arrivo delle nostre truppe, le prime ad arrivare...può ragionevolmente sospettare, se non fosse uomo aperto e liberale che il nostro intervento sotto la bandiera ONU sia in realtà un levare le castagne dal fuoco ad israele, cioè disarmare hezbollah, e non frapporsi a cuscinetto per sorreggere la fragile tregua.
ovvio che se il nostro osservatore non fosse così aperto ma bensì malizioso potrebbe persino propagandare questa chiave di lettura negli ambienti libanesi più facilemente infiammabili, fomentando una opinione pubblica contraria alla nostra presenza. se poi fosse proprio s******o arriverebbere a legittimare con questa interpretazione attaccho diretti alle truppe o sul nostro territorio.
almeno così potrebbe intendersi che faccia o voglia fare chi pubblica simili notizie su determinati siti.
preparare un terreno propagandistico favorevole, qualora fosse necessario, a giustificare azioni militari o terroristiche contro le nostre truppe.
"l'amico del mio nemico, è mio nemico"
permetti che la cosa mi interessi?
come mi interessa osservare la eccezionale impreparazione e faciloneria (e qui ti quoto in pieno) dimostrata nell'occasione dai nostri politici in terra di medio oriente.
quindi:
puoi non essere d'accordo con la mia interpretazione, anzi, spero che darai un risvolto meno paranoico e drammatico alla mia lettura. ma resta un fatto che le notizie che cito sono del tutto liberamente editate in web.
pps: non credo che il fatto sia se sia vero o no quanto affermato da lorsignori (legge n 94 gazz uff 130, memorandum segreto, telefonate, incontri, accordi, patto roma-tel aviv, magliette, baschi etc) ma il perchè lo affermino. perchè una volta che l'hanno detto loro, nel bazar diventa verità e non può che ingigantirsi.