Lezione 9-CREAZIONE DELL'UOMO SUA NATURA E SUO FINE

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Adolfo Tanquerey
00giovedì 23 settembre 2010 17:13
CREAZIONE DELL'UOMO

SUA NATURA E SUO FINE


Nel 1920 partiva dall'America per il centro dell'Asia una commissione guidata da signor Roy Chapman del museo di storia naturale americana.
Avevano a disposizione più di 500.000 dollari, e con pretesto scientifico, andavano nientemeno che a cercare qualche scheletro fossilizzato che dimostrasse l'esistenza di un essere intermedio fra la scimmia e l'uomo. Cercarono e cercarono, ma come era facilmente prevedibile, non trovarono nulla.
Questa brava gente che col Sig. Darwin non si voleva sottomettere a essere creata da Dio, ma si voleva onorata di discendere dalle bestie, oggi non è più seguita nemmeno dagli scienziati increduli.
Uno degli ultimi falsi scienziati, che pretendeva di discendere dalle scimmie la pagò cara. Una sua cugina, certa Brossard, ricca signora, non aveva altri che lui come parente. La signora muore. Luigi Aumaitre, così si chiamava, va dal notaio, con atteggiamento addolorato. Ma il dolore cresce quando sente leggere sul testamento: "lascio tutta la mia fortuna all'ospedale. Credevo di avere un parente nel Sig.Luigi Aumaitre; ma egli mi ha fatto sapere che non lo è neppure alla lontana, derivando lui dalle scimmie, mentre che né io, né i miei avi non discendiamo da scimmie".

L'UOMO È STATO CREATO DA DIO

Ci narra la Genesi (1 - 2) "Disse Dio: Facciamo l'uomo ad immagine e somiglianza nostra e comandi ai pesci del mare e agli uccelli del cielo, e alle bestie e a tutte le cose della terra, e a ogni rettile che si muove in terra. E creò Dio l'uomo a sua immagine: lo creò ad immagine di Dio.-Li creò maschio e femmina.-E Dio li benedì e disse: Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra e assoggettatela e dominate i pesci dei mari, e gli uccelli dei cieli e tutti gli animali che si muovono sulla terra...
Il Signore Iddio adunque formò l'uomo dal fango della terra e gli ispirò in faccia un soffio di vita: e l'uomo fu fatto anima vivente.
Ma non si trovava per Adamo un aiuto, che a lui somigliasse.
Mandò adunque il Signore Iddio ad Adamo uno profondo sonno: e mentre egli era addormentato, gli tolse una delle sue costole, e mise della carne in luogo di essa. E della costola, che aveva tolto ad Adamo, il Signore Iddio ne fabbricò una donna: e la mandò ad Adamo. E Adamo disse: ecco adesso l'osso delle mie ossa, e la carne della mia carne: ella avrà nome dall'uomo, poiché è stata tratta dall'uomo.
Dunque Dio creò l'uomo formando il suo corpo di Creta creandone l'anima dal nulla.

L'UNITÀ DEL GENERE UMANO

Da Adamo e da Eva discendono tutti gli altri uomini. Da loro il peccato originale, come vedremo, è passato dai discendenti e per tutti è morto nostro Signore Gesù Cristo. La diversità del colore fra i vari popoli dipende da fatti esterni quali la differenza di clima, temperatura, di cibi ecc.
La somiglianza delle lingue, in cui le parole più comuni hanno la medesima radice ci fa vedere come tutti popoli discendono da un'unica specie.

TUTTI SIAMO FRATELLI TUTTI DOBBIAMO AMARCI
NATURA DELL'UOMO


L'uomo è un essere ragionevole composto di anima e di corpo formato ad immagine di Dio.
La natura umana è un composto di due elementi, perfettamente distinti, la materia e lo spirito, e questi due elementi sono talmente congiunti che ne risulta un solo essere, una sola vita.
L'anima è la parte spirituale dell'uomo per cui egli vive, intende ed è libero.
Che esiste l'anima, non solo ce lo insegna la fede, ma anche la nostra stessa ragione.
Diceva un giorno un medico incredulo: "ho sezionato tanti corpi, ma non ho mai trovato dentro l'anima". E logico che non ce l'abbia trovata. Appunto perché spirituale, non si vede e non si percepisce coi nostri sensi, ma gli effetti ne dimostrano l'esistenza.
Infatti IO vedo, IO gusto, IO sento, IO vivo. Chi è che fa tutte queste cose?
Forse la materia? I sensi sono come gli strumenti, ma al di sopra, di essi ce l'IO, cioè qualche cosa di più intimo e profondo, che è l'anima.
Ciascuno di noi sente che è UNO SOLO e medesimo soggetto che riceve tutte queste diverse impressioni dei sensi.
Inoltre l'uomo dice IO in tutte le fasi diverse della vita.
Secondo la scienza fisiologica è fatto certo che del corpo umano per il ricambio e consumo continuo, nello spazio al massimo di sette anni, non rimanga un solo atomo, ma tutto sia cambiato. Eppure IO sono l'identica persona di 10, 20,30 anni fa. In mezzo al continuo mutarsi della materia c'è un principio che non muta e questa è l'anima.
Questa è una delle prove più semplici ed efficaci, ma non si noti che per intenderne bene il valore, l'argomento non è fondato sull'identità del nostro essere, ma sulla coscienza dell'identità, coscienza che non può venire dall'essere corporeo e fisico.
Ma l'uomo ha inoltre la vita del pensiero. Egli ragiona, giudica, ha le idee di giustizia, di virtù, di dovere. Sa e vuole liberamente, ha la coscienza di poter fare il bene ed il male.
Coloro stessi che in teoria negano l'anima, in pratica la riconoscono e sono spiritualisti. Essi infatti vogliono essere uomini di onore, ci tengono alla probità, alla correttezza della vita, alla giustizia. Ora tutte queste cose non hanno nulla a che fare con l'essere fisico, sono nozioni morali di coscienza, stanno solo con l'anima e non con la materia.

LA LIBERTÀ UMANA

Dio creando l'uomo vuole essere ragionevole, gli ha dato il grande dono che è la libertà. Per questo dono l'uomo può fare una cosa o non farla o farne una piuttosto che un'altra. L'uomo abusando della libertà può fare anche il male, ma non deve farlo appunto perché è male e Dio ci ha dato la libertà perché l'usiamo per il bene.
I martiri hanno dimostrato come questa libertà non può essere piegata neanche dai tiranni.

L'ANIMA E' IMMORTALE

La nostra anima non muore col corpo ma vive in eterno perché è spirituale. Ecco il grande FINE PER CUI SIAMO STATI CREATI. Conoscere, amare, servire Dio in questa vita e poi andarlo a godere eternamente in Paradiso, salvando l'anima nostra.
Perciò dell'anima dobbiamo avere la massima cura, perché se la salviamo andiamo in Paradiso, se non la salviamo andiamo all'inferno.
Nel 1925 i giornali americani parlavano di una giovane protestante convertita al cattolicesimo. Il padre la chiama: "Per testamento-le dice-ti avevo lasciato un'eredità di 50.000 dollari. Se non rinunci alla fede cattolica, non ti lascerò nulla". Rispose subito la figlia: "Padre mio, l'anima vale più di 50.000 dollari".
È quello che Gesù ha detto "Che cosa serve all'uomo se acquista tutto il mondo, ma poi perde l'anima sua?".
Pensiamo che tanti per il bene di un momento si mettono nel pericolo di perdere l'anima. E tu che leggi, quanto ci pensi?

SE DIO TI CHIAMASSE IN QUESTO MOMENTO AL SUO GIUDIZIO SI SALVEREBBE L'ANIMA TUA?


Giorgio Mastropasqua
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