Legalizzazione delle droghe leggere.

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herm88
00mercoledì 23 settembre 2009 13:10
Se c'era già una discussione su questo argomento, non l'ho trovata, quindi ne apro una!

Contrari o favorevoli alla legalizzazione delle droghe leggere, ovvero la Cannabis/Marijuana/Ganja e tutti i suoi derivati (olio, hashish)?

Ovviamente estendo il discorso anche alle leggi attuali in Italia, e ai confronti con le legislazioni di altri Paesi.

Vi do la parola! = P
ReaderNotViewer
00mercoledì 23 settembre 2009 13:34
Posso dire che non me ne importa molto? Come il tabacco e l'alcool, penso che la droga leggera dovrebbe essere vietata ai minorenni, ma in linea di principio non ho niente in contrario a che i maggiorenni ne facciano uso. Credo che i vantaggi e gli svantaggi della legalizzazione grosso modo si equivalgano: da una parte, si toglierebbe alle organizzazioni criminali un settore di mercato, si aumenterebbero gli introiti per lo stato e si renderebbe legale un comportamento socialmente molto diffuso, dall'altra si favorirebbe ulteriormente la diffusione di tali sostanze con ovvio rischio di abuso, che è sicuramente dannoso.

Se dovessi decidere per il sì o per il no, suppongo che mi documenterei meglio, ma per il momento non ho una posizione precisa al riguardo. Sono più per il sì, ma è più per un mio atteggiamento libertario di fondo che per altro.
Armelle
00mercoledì 23 settembre 2009 17:32
No, io sono contraria. Perchè se è vero, come dicono alcuni, che abbiamo già l'abuso di alcol a complicarci la vita non mi sembra il caso di farlo ulteriormente rendendo anche la droga più facilmente reperibile. Leggera o no, è sempre droga.
Zeranzo
00mercoledì 23 settembre 2009 19:38
Contrario.

Non esistono droghe "leggere" o "pesanti". La droga fa male, indipendentemente da queste classificazioni.
Reiko_Artemis
00mercoledì 23 settembre 2009 20:09
Io sono per la legalizzazione.
Tanto ormai è una cosa troppo diffusa e vista quasi come "normale" dalla comunità, specie se si parla di "ogni tanto mi faccio uno spinello con gli amici" e non di "sono un cannato", la cui differenza è percepibile come fra "mi faccio una birra con gli amici" rispetto a "sono un alcolizzato".
Francamente non trovo tutta questa differenza con le sigarette e l'alcool, soprattutto dopo aver assistito con trauma ad un mio famigliare che mi ringhiava contro e metteva all'aria la casa per trovare le sigarette che gli avevo nascosto.
Se non si legalizza la ganja, tanto vale mettere sotto chiave anche l'alcool e il fumo, ma tanto non accadrà mai perché sono attività troppo redditizie e che inoltre si verificherebbero anche con il divieto, clandestinamente.
Ho notato per esempio che non ci si da' troppa pena perché i minorenni non fumino, a parte i ridicoli bollini sui distributori automatici che dicono "i minori di sedici non possono fumare". La spiegazione è che se non si inizia da adolescenti più difficilmente si diventerà fumatori accaniti, e questo lederebbe la multinazionale. Diversa storia è quella dell'alcool, che viene comprato comunque anche se non inizi a bere da piccolo...
Se sono legali gli psicofarmaci che danno ai bambini perché sono troppo "vivaci", tanto vale mettergli in mano uno spinello, scusate la crudezza.
N.B. Non sono d'accordo ovviamente con questo, era una forma di sarcasmo.
Evil Lady Nanto
00mercoledì 23 settembre 2009 20:25
Liberalizzazione.
Perché il proibizionismo non ha mai portato ad un accidente di nulla (Usa anni 20 dice nulla?) e anche perché non credo aumenterebbe l'uso delle droghe. Anzi, credo il contrario.
Molti si drogano (stile poeti maledetti) perché fa ganzo e se fosse legalizzato lo farebbero?
herm88
00mercoledì 23 settembre 2009 22:33
Re:
Zeranzo, 23/09/2009 19.38:

Contrario.

Non esistono droghe "leggere" o "pesanti". La droga fa male, indipendentemente da queste classificazioni.



E' un clichè che va ASSOLUTAMENTE sfatato.
Non avrò una conoscenza scientifica perfetta, ma posso dirti (grazie ad amicizie varie, e fonti piuttosto sicure) che ogni droga va presa per quel che è. Facciamo una bella distinzione!

La ganja e il suo derivato più comune, ovvero l'hashish (chiamato semplicemente 'fumo') hanno effetti che va dal rilassante al ridarolo, fino a una leggera (ma piacevole) spossatezza e voglia di far nulla. Ovviamente assunte in quantità ragionevole... parliamo di uno spinello o due, ben fatti (con ben fatti, intendo ben 'caricati'). Se si superà ciò, andiamo incontro a leggere allucinazioni auditive (mai visive) e a una diminuzione di alcuni sensi e aumento di altri.

Molto diverso il tipo di male che fa (che può essere al massimo ai polmoni, ma sicuramente meno delle sigarette) dal danneggiamento effettuato dalla ormai famosa cocaina (in gergo, chiamata 'bonza'). Ha effetti completamente diversi, tra cui iperattività, cambiamento dello stato d'animo, sbalzi d'umore e vampate forti di caldo. Oltre che una percezione delle cose assolutamente distorta! Se la si sniffa (o 'pippa' x°D) è perfettamente controllabile come dipendenza (tant'è che molti attori/registi/musicisti famosi ammettono o hanno ammesso di farne uso sporadico per sopportare i ritmi di lavoro). Dà problemi al cuore, al cervello e anche alle narici... se fumata, crea altissima dipendenza, e uscirne è molto difficile.

Non parlo neanche di cose come l'eroina (che provoca dipendenza FORZATA e costa molto meno della cocaina, il che la rende più reperibile e usata) e fa il doppio del male! Non cito nemmeno le varie pastiglie, tra cui il crack o l'LSD. Vogliamo arrivare agli acidi?

Cioè, gente. Uno spinello è uno spinello. Il problema delle droghe pesanti e della loro diffusione, è tutt'altra cosa.

PS: ovviamente, quoto Reiko Artemis. <3
Paperetta@
00mercoledì 23 settembre 2009 23:10
Contraria.
Già mi vedo la scena: gente in mezzo alla strada che in piena luce del sole, magari pure davanti alle volanti della polizia, vende, compra e usa droga - tanto sarebbe legale, no? Quindi, se io vedessi una persona che vende droga "leggera" (dico così perchè continua in ogni caso ad essere DROGA e a creare dipendenza) ad un bambino di dieci anni, non potrei denunciarla, perchè nessuna legge lo proibisce, e poi magari dopo qualche tempo mi ritroverei quel bambino completamente fatto in ospedale. Oppure morto di overdose. E magari quel bambino potrebbe essere mio figlio, che compra droga e la usa e sta male, e io non potrei farci niente, non potrei difendere mio figlio da chi gli vende queste schifezze perchè nessuno lo proibisce! Mi sento male solo a pensarci...

Sarà anche vero che ci sono persone che fanno uso di queste sostanze perchè "fa figo" ed è possibile, non sicuro, che, legalizzandole, il loro numero diminuisca, ma ritengo che agire in questo modo sia l'errore più grande che si possa fare: daremmo un'ulteriore spinta alla creazione di un futuro in cui ognuno può fare solo ed esclusivamente ciò che vuole, anche se dannoso per sè stesso e per gli altri, in cui le persone si rovinano l'esistenza già da piccoli, perchè tanto persino la legge e lo Stato lo permettono. No, grazie. Io questo futuro non lo voglio; mi bastano già i fumatori incalliti di tredici anni che mi passano davanti ogni strasanto giorno e gli alcolisti-bambini che si vantano con gli amici di aver quasi rischiato il coma etilico: vogliamo rovinarli definitivamente?
C'è qualcuno che potrebbe mai legalizzare l'omicidio o la violenza solo perchè non si riesce ad impedirli? No. Qualcuno che renderebbe possibile guidare ubriachi o sotto l'effetto di droghe perchè lo fanno moltissime persone ogni giorno? No. Allora allo stesso modo non bisogna legalizzare l'uso di droghe perchè continuano ad essere spacciate ed usate: bisogna continuare a combatterle, non arrendersi e lasciare che diventino ancora più normali e quotidiane.

E aggiungo anche una precisazione. Dev'essere che molti sono convinti che le droghe cosiddette "leggere" non siano pericolose quanto quelle pesanti; io ritengo fermamente che lo siano, in quanto una persona comincia con quelle "leggere", continua con queste, ne diviene completamente dipendente e vuole di più, passando così a quelle pesanti, a meno che non sia morto prima per aver abusato delle prime (perchè avranno anche effetti minori rispetto a quelle più forti, ma c'è poco da fare: basta farne un uso esagerato e ci si ammazza lo stesso).

E nessuno mi venga a dire che gli spinelli non sono così dannosi, perchè ne ho visti di ragazzi nella mia classe e scuola che prima fumavano spinelli e poi si facevano di ben altre cose!

Questa è la mia opinione. Vorrei tanto che non sia corretta e lo spero, ma tutto quello che da anni sento ogni giorno e dappertutto mi fa essere davvero molto pessimista a riguardo.
Ghen
00mercoledì 23 settembre 2009 23:54
Re:
Paperetta@, 23/09/2009 23.10:

Contraria.
Già mi vedo la scena: gente in mezzo alla strada che in piena luce del sole, magari pure davanti alle volanti della polizia, vende, compra e usa droga - tanto sarebbe legale, no? Quindi, se io vedessi una persona che vende droga "leggera" (dico così perchè continua in ogni caso ad essere DROGA e a creare dipendenza) ad un bambino di dieci anni, non potrei denunciarla, perchè nessuna legge lo proibisce, e poi magari dopo qualche tempo mi ritroverei quel bambino completamente fatto in ospedale. Oppure morto di overdose. E magari quel bambino potrebbe essere mio figlio, che compra droga e la usa e sta male, e io non potrei farci niente, non potrei difendere mio figlio da chi gli vende queste schifezze perchè nessuno lo proibisce! Mi sento male solo a pensarci...

Sarà anche vero che ci sono persone che fanno uso di queste sostanze perchè "fa figo" ed è possibile, non sicuro, che, legalizzandole, il loro numero diminuisca, ma ritengo che agire in questo modo sia l'errore più grande che si possa fare: daremmo un'ulteriore spinta alla creazione di un futuro in cui ognuno può fare solo ed esclusivamente ciò che vuole, anche se dannoso per sè stesso e per gli altri, in cui le persone si rovinano l'esistenza già da piccoli, perchè tanto persino la legge e lo Stato lo permettono. No, grazie. Io questo futuro non lo voglio; mi bastano già i fumatori incalliti di tredici anni che mi passano davanti ogni strasanto giorno e gli alcolisti-bambini che si vantano con gli amici di aver quasi rischiato il coma etilico: vogliamo rovinarli definitivamente?
C'è qualcuno che potrebbe mai legalizzare l'omicidio o la violenza solo perchè non si riesce ad impedirli? No. Qualcuno che renderebbe possibile guidare ubriachi o sotto l'effetto di droghe perchè lo fanno moltissime persone ogni giorno? No. Allora allo stesso modo non bisogna legalizzare l'uso di droghe perchè continuano ad essere spacciate ed usate: bisogna continuare a combatterle, non arrendersi e lasciare che diventino ancora più normali e quotidiane.

E aggiungo anche una precisazione. Dev'essere che molti sono convinti che le droghe cosiddette "leggere" non siano pericolose quanto quelle pesanti; io ritengo fermamente che lo siano, in quanto una persona comincia con quelle "leggere", continua con queste, ne diviene completamente dipendente e vuole di più, passando così a quelle pesanti, a meno che non sia morto prima per aver abusato delle prime (perchè avranno anche effetti minori rispetto a quelle più forti, ma c'è poco da fare: basta farne un uso esagerato e ci si ammazza lo stesso).

E nessuno mi venga a dire che gli spinelli non sono così dannosi, perchè ne ho visti di ragazzi nella mia classe e scuola che prima fumavano spinelli e poi si facevano di ben altre cose!

Questa è la mia opinione. Vorrei tanto che non sia corretta e lo spero, ma tutto quello che da anni sento ogni giorno e dappertutto mi fa essere davvero molto pessimista a riguardo.


Quoto su tutto, non avrei saputo dirlo meglio.
Io sono assolutamente contraria alla legalizzazione.
Già tutto sta andando alla rovescia, ci manca solo questo. Per me, droghe leggere o meno, restano droghe, e tanto basta.
Io sono contraria al fumo delle sigarette, immaginate le droghe.
Jack8321
00giovedì 24 settembre 2009 00:05
Re:

E aggiungo anche una precisazione. Dev'essere che molti sono convinti che le droghe cosiddette "leggere" non siano pericolose quanto quelle pesanti; io ritengo fermamente che lo siano, in quanto una persona comincia con quelle "leggere", continua con queste, ne diviene completamente dipendente e vuole di più, passando così a quelle pesanti, a meno che non sia morto prima per aver abusato delle prime (perchè avranno anche effetti minori rispetto a quelle più forti, ma c'è poco da fare: basta farne un uso esagerato e ci si ammazza lo stesso).



Ferma!!!!
La droga leggera è lo spinello, quindi fumo.
Per morire di Hashis, cannabis o marijuana bisogna assumere una quantità di queste sostanze esagerate!
Per farti un'esempio la nicotina, principio attivo del tabacco, per uccidere, la nicotina per chi non lo sappia è un potente veleno, bisogna assumerne una quantità pari a quella contenuta a 20 sigarette fumate contemporaneamente.
Quindi basta far un semplice ragionamento logico se fumo uno spinello oggi, uno domani etc non arriverò mai al soglia mortale, perchè lo spinello fumato ieri l'ho già "assimilato", anche se fumo tanti spinelli che sommati assieme mi danno la stessa quantità di sostanza attiva per avere l'overdose, ma fumati uno per uno, io non andrò in overdose.
Perchè se non fosse così chi fuma 60 sigarette al giorno sarebbe morto e sepolto per ben tre volte.
Con questo non dico di essere favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere, non perchè facciano meno male di quelle pesanti o perchè sono droghe, perchè se fosse così dovremmo proibire anche la teina e la caffeina in quanto hanno un effetto psicotropo sulla psiche ; ma perché ormai le sigarette sono sempre più penalizzate e si arriverà alla proibizione del tabacco, ormai è solo questione di tempo
Armelle
00giovedì 24 settembre 2009 00:17
Io non credo che il concetto che se non è più illegale la gente si stufa e l'uso diminuisce funzioni sempre... Può anche succedere il contrario invece, è più a portata di mano e quindi più gente, incuriosita, decide di provarla.
In ogni caso non credo sia affidabile uno che ha fatto uso di droghe leggere alla guida, già fanno stragi per via dell'alcol, ci manca pure questa...
Paperetta@
00giovedì 24 settembre 2009 00:34
Re: Re:
Jack8321, 24/09/2009 0.05:


E aggiungo anche una precisazione. Dev'essere che molti sono convinti che le droghe cosiddette "leggere" non siano pericolose quanto quelle pesanti; io ritengo fermamente che lo siano, in quanto una persona comincia con quelle "leggere", continua con queste, ne diviene completamente dipendente e vuole di più, passando così a quelle pesanti, a meno che non sia morto prima per aver abusato delle prime (perchè avranno anche effetti minori rispetto a quelle più forti, ma c'è poco da fare: basta farne un uso esagerato e ci si ammazza lo stesso).



Ferma!!!!
La droga leggera è lo spinello, quindi fumo.
Per morire di Hashis, cannabis o marijuana bisogna assumere una quantità di queste sostanze esagerate!
Per farti un'esempio la nicotina, principio attivo del tabacco, per uccidere, la nicotina per chi non lo sappia è un potente veleno, bisogna assumerne una quantità pari a quella contenuta a 20 sigarette fumate contemporaneamente.
Quindi basta far un semplice ragionamento logico se fumo uno spinello oggi, uno domani etc non arriverò mai al soglia mortale, perchè lo spinello fumato ieri l'ho già "assimilato", anche se fumo tanti spinelli che sommati assieme mi danno la stessa quantità di sostanza attiva per avere l'overdose, ma fumati uno per uno, io non andrò in overdose.
Perchè se non fosse così chi fuma 60 sigarette al giorno sarebbe morto e sepolto per ben tre volte.
Con questo non dico di essere favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere, non perchè facciano meno male di quelle pesanti o perchè sono droghe, perchè se fosse così dovremmo proibire anche la teina e la caffeina in quanto hanno un effetto psicotropo sulla psiche ; ma perché ormai le sigarette sono sempre più penalizzate e si arriverà alla proibizione del tabacco, ormai è solo questione di tempo



Infatti non dico che fumando spinelli o assumendo quelle altre sostanze si muore, ma che si comincia con quelle e si continua; magari non saranno mortali, ma fanno male e si accumulano continuamente, distruggendo l'organismo e dopo si finisce per voler provare di più, o perchè fisicamente non se ne può fare a meno o perchè ci si "annoia" e si vuole provare qualcosa di più forte: sono mortali in questo senso, perchè sono quelle che ti portano su questa strada.
(chi fuma 60 sigarette al giorno non morirà subito, ma di sicuro non vivrà molto a lungo...)

Ghen, 23/09/2009 23.54:


Quoto su tutto, non avrei saputo dirlo meglio.
Io sono assolutamente contraria alla legalizzazione.
Già tutto sta andando alla rovescia, ci manca solo questo. Per me, droghe leggere o meno, restano droghe, e tanto basta.
Io sono contraria al fumo delle sigarette, immaginate le droghe.



Quoto. E concordo anche sul fumo, visto che pure io sono conraria (soprattutto su chi se ne strafrega non solo della propria, ma persino della mia salute e mi fuma deliberatamente addosso).

Armelle, 24/09/2009 0.17:

Io non credo che il concetto che se non è più illegale la gente si stufa e l'uso diminuisce funzioni sempre... Può anche succedere il contrario invece, è più a portata di mano e quindi più gente, incuriosita, decide di provarla.
In ogni caso non credo sia affidabile uno che ha fatto uso di droghe leggere alla guida, già fanno stragi per via dell'alcol, ci manca pure questa...



Quoto anche qui. Sono del parere che la conseguenza più probabile sarebbe questa, che le persone sarebbero più invogliate a cominciare a farne uso proprio perchè non c'è neanche il rischio d essere beccati dalla polizia e arrestati. E ovviamente concordo anche per la questione delle stragi al volante: sarebbe meglio evitare di incrementarle, direi...
Kaos Rising
00giovedì 24 settembre 2009 01:03
Mi spiace dirlo, ma ho letto un sacco di boiate in alcuni interventi precedenti.

A parte il predicatore Zeranzo, che al solito parla per frasi preconfezionate e con cui un dialogo pare impossibile.
Signori, propongo una sfida: provate, in ogni singolo vostro post, a sostituire alla parola "droga" la parola "tabacco". Non credo verrebbero fuori delle assurdità inenarrabili. Allora perché le sigarette si trovano un po' ovunque? Penso sia solo una questione di accettazione sociale, alla radice, e di soldi (una valanga di soldi) in seconda battuta.
L'alcool fa male; la nicotina fa male; la caffeina fa male; un sacco di roba che si può assumere in totale tranquillità fa male. Ma quasi niente è demonizzato al livello degli stupefacenti. Chissà perché.
Vorrei inoltre far presente che, storicamente, il proibizionismo ha sempre, sempre, sempre fallito. Come ha già detto la Signora Cattiva il proibire l'alcool negli anni '20 non ha sortito alcun effetto concreto, se non un proliferare incontrollato delle distillerie clandestine e, toh, di Al Capone che ci marciava sopra.

In chiusura tengo a precisare che non sono di default favorevole alla liberalizzazione. È un argomento piuttosto delicato, in cui vengono tirate in ballo sostanze realmente in grado di uccidere (senza voler scendere nel dettaglio della fantomatica distinzione - e, sempre per i più lenti a ricordare, anche l'alcool e il fumo uccidono). Dico solo che molti sono preconcetti superabili con un minimo di maggior contatto con la realtà.

ST: Her last five minutes - Sentenced.
Armelle
00giovedì 24 settembre 2009 01:12

Mi spiace dirlo, ma ho letto un sacco di boiate in alcuni interventi precedenti.



Fortuna che ci sei tu...
Per il resto, opinioni.
Kaos Rising
00giovedì 24 settembre 2009 01:15
Hai letto qualcosa di quello che ho scritto? Hai provato a rifletterci sopra per almeno, non so, quattro secondi?
ST: Killing me, killing you - Sentenced.
Armelle
00giovedì 24 settembre 2009 01:17

Hai letto qualcosa di quello che ho scritto? Hai provato a rifletterci sopra per almeno, non so, quattro secondi?



Rifletto in fretta io, e scusa se non ho cambiato opinione.
Kaos Rising
00giovedì 24 settembre 2009 01:19
Scusa tu, visto che non credo affatto che ti sia presa la briga di pensarci sopra.
Contenta te. A me non cambia la vita.
ST: Nepenthe - Sentenced.
Paperetta@
00giovedì 24 settembre 2009 01:33
Re:
Kaos Rising, 24/09/2009 1.03:

Mi spiace dirlo, ma ho letto un sacco di boiate in alcuni interventi precedenti.

A parte il predicatore Zeranzo, che al solito parla per frasi preconfezionate e con cui un dialogo pare impossibile.
Signori, propongo una sfida: provate, in ogni singolo vostro post, a sostituire alla parola "droga" la parola "tabacco". Non credo verrebbero fuori delle assurdità inenarrabili. Allora perché le sigarette si trovano un po' ovunque? Penso sia solo una questione di accettazione sociale, alla radice, e di soldi (una valanga di soldi) in seconda battuta.
L'alcool fa male; la nicotina fa male; la caffeina fa male; un sacco di roba che si può assumere in totale tranquillità fa male. Ma quasi niente è demonizzato al livello degli stupefacenti. Chissà perché.
Vorrei inoltre far presente che, storicamente, il proibizionismo ha sempre, sempre, sempre fallito. Come ha già detto la Signora Cattiva il proibire l'alcool negli anni '20 non ha sortito alcun effetto concreto, se non un proliferare incontrollato delle distillerie clandestine e, toh, di Al Capone che ci marciava sopra.

In chiusura tengo a precisare che non sono di default favorevole alla liberalizzazione. È un argomento piuttosto delicato, in cui vengono tirate in ballo sostanze realmente in grado di uccidere (senza voler scendere nel dettaglio della fantomatica distinzione - e, sempre per i più lenti a ricordare, anche l'alcool e il fumo uccidono). Dico solo che molti sono preconcetti superabili con un minimo di maggior contatto con la realtà.

ST: Her last five minutes - Sentenced.



Le sigarette non sono proibite, eppure mi sembra che il problema non si sia risolto.
Certo, ci sono molte alte cose che fanno male e creano dipendenza: la caffeina, la teina, il cioccolato, la coca cola e persino le patatine! Ma non si possono fare dei paragoni! Una persona che beve caffè tutti i giorni di sicuro fa del male al proprio organismo, così come chi mangia spesso fritti e cibi non sani, ma mi sa che la droga ha degli effetti decisamente peggiori! Anche perchè, se bevo spesso il caffè o il tè o quello che voglio, poi non mi viene voglia di provare qualcosa di molto più forte ed estremamente dannoso perchè non posso più farne a meno, ed è invece quanto avviene con le droghe: non mi pare di vedere o sentire casi di persone malate e perennemente in crisi fisica e psicologica perchè non possono mangiare o bere di queste cose. Per la droga, sì (forse l'eccezione la si può fare per il caffè, perchè in effetti molte persone che conosco senza quello non vanno avanti).

Anche il fumo e l'alcol fanno male e uccidono, e infatti su questo sono d'accordo e, oltre alle droghe, proibirei anche la vendita delle sigarette (ma temo che oramai sia impossibile, è un mercato troppo grande); l'alcol non crea dipendenza come la creano queste altre sostanze (ovvero, se bevo un bicchiere di vino non divento subito dipendente, cosa che accade in questi altri casi), ma bisogna andarci comunque con cautela.

Non solo perchè ci sono altre cose che fanno male bisogna permettere che se ne aggiungano delle altre!
Kaos Rising
00giovedì 24 settembre 2009 01:44
Temo di doverti smentire (e, a prescindere, grazie almeno di aver letto e di esserti presa tre minuti per rispondere sensatamente): ho fumato qualche canna, in passato, e occasionalmente lo faccio ancora. Non ho mai mai mai accusato sintomi di dipendenza. Neanche una sola volta. Anzi, se vogliamo rigirare il coltello nella piaga, a volte ho avuto l'ardire di rifiutare perché non mi andava.
Guarda un po' la vita, eh. Certo, è solo la mia esperienza personale a cui, peraltro, sei liberissima di non credere. Nel caso sappi che non ci guadagno niente a mentire.
Sono dipendente dalle sigarette, lo ammetto candidamente. Ma dalla canna no. Anzi, a volte il solo odore mi irrita.

Ma poi, scusate la domanda signori proibizionisti: voi pensate che, nell'infausta ipotesi della liberalizzazione, la droga la si spacci agli angoli della strada? Penso e spero che sarebbe una cosa un filino più controllata e un filino più sicura, pressapoco come si fa in Olanda dove non è che trovi l'hashish dal fruttivendolo e dubito te la vendano se hai la faccia del fattone in crisi. Parlo per ipotesi perché non hai mai visitato le floride lande dei mulini a vento, ma logica mi suggerisce questo. Logica e qualche racconto di parenti e conoscenti vari.
Ora, va bene che siamo in Italia. Ma onestamente non credo proprio sarebbe un fenomeno lasciato libero di proliferare autonomamente, se mai venisse rimosso l'anatema imperiale.

ST: Drag me - Shide.
Paperetta@
00giovedì 24 settembre 2009 02:13
Re:
Kaos Rising, 24/09/2009 1.44:

Temo di doverti smentire (e, a prescindere, grazie almeno di aver letto e di esserti presa tre minuti per rispondere sensatamente): ho fumato qualche canna, in passato, e occasionalmente lo faccio ancora. Non ho mai mai mai accusato sintomi di dipendenza. Neanche una sola volta. Anzi, se vogliamo rigirare il coltello nella piaga, a volte ho avuto l'ardire di rifiutare perché non mi andava.
Guarda un po' la vita, eh. Certo, è solo la mia esperienza personale a cui, peraltro, sei liberissima di non credere. Nel caso sappi che non ci guadagno niente a mentire.
Sono dipendente dalle sigarette, lo ammetto candidamente. Ma dalla canna no. Anzi, a volte il solo odore mi irrita.

ST: Drag me - Shide.



Prima di tutto, prego.
Secondo, immagino che ovviamente non tutti coloro che provano a fumare le sigarette o le canne diventano subito dipendenti, perchè è capitato ad un paio di persone che conosco (e dunque ti credo); tuttavia mi sembra abbastanza evidente che questo è ciò che accade nella maggior parte dei casi ed è quello che ho visto accadere a molte persone in questi anni.

Kaos Rising, 24/09/2009 1.44:



Ma poi, scusate la domanda signori proibizionisti: voi pensate che, nell'infausta ipotesi della liberalizzazione, la droga la si spacci agli angoli della strada? Penso e spero che sarebbe una cosa un filino più controllata e un filino più sicura, pressapoco come si fa in Olanda dove non è che trovi l'hashish dal fruttivendolo e dubito te la vendano se hai la faccia del fattone in crisi. Parlo per ipotesi perché non hai mai visitato le floride lande dei mulini a vento, ma logica mi suggerisce questo. Logica e qualche racconto di parenti e conoscenti vari.
Ora, va bene che siamo in Italia. Ma onestamente non credo proprio sarebbe un fenomeno lasciato libero di proliferare autonomamente, se mai venisse rimosso l'anatema imperiale.

ST: Drag me - Shide.



Forse sarebbe ciò ce potrebbe succedere all'inizio; non credo che il giorno dopo questa eventuale legalizzazione si vedrebbero in piazza le bancarelle che vendono droga come caramelle, però è quanto temo possa succedere dopo: col tempo comprare queste sostanze diventerà sempre più normale e allora sì che le troveremo tranquillamente ad ogni angolo, visto che tanto sarebbe legale - se volessi aprire un negozietto in cui vendo spinelli, Marijuana e quant'altro davanti ad una scuola elementare, nessuno porebbe denunciarmi perchè nessuna legge lo proibirebbe, mentre invece ora se uno spaccia davanti ad un luogo simile lo sbattono dentro.

Non sono inoltre d'accordo sul fatto che proibire sia necessariamente dannoso. Ai ragazzi di oggi è stato permesso di tutto e così continua ad essere: sin da quando ero piccola vedo e sento di genitori che assecondano sempre le rchieste dei figli, che comprano loro quello che vogliono, che non sgridano a dovere quando si esprimono o si comportano in modo volgare o inappropriato, e ho visto anche insegnanti che lasciano sempre passare, che non sono severi come dovrebbero, che non puniscono gli alunni qando necessario: e cosa ne abbiamo ricavato da tutto questo? Una massa di ragazzi svogliati, maleducati, tossicodipendenti, ignoranti e completamente superficiali, che non hanno la più pallida idea di cosa sia il mondo in cui vivono. Quindi sono del parere che proibire non sempre sia inutile, ma se fatto con le giuste misure può evitare questo tipo di degenerazioni. Lo stesso quindi vale per il problema delle droghe.
Armelle
00giovedì 24 settembre 2009 02:20
Che tu ci creda o no, Kaos, ho letto e ho anche espresso sopra che io ho il dubbio che, se il probizionismo non ne ostacola l'uso, la legalizzazione potrebbe avere l'effetto di aumentarne la diffusione o anche dimunuirla, non possiamo saperlo, sono ipotesi.
Per la dipendenza a te magari non ne da, ma tieni conto che non siamo tutti uguali comunque.
Quoto la frase di sopra.


Io non credo che il concetto che se non è più illegale la gente si stufa e l'uso diminuisce funzioni sempre... Può anche succedere il contrario invece, è più a portata di mano e quindi più gente, incuriosita, decide di provarla.
In ogni caso non credo sia affidabile uno che ha fatto uso di droghe leggere alla guida, già fanno stragi per via dell'alcol, ci manca pure questa...



Per la vendita, non ho idea di come funzionerà, ma in ogni caso, per me, il problema di sopra rimane e come le sigarette io dico che sarà accessibile anche ai ragazzini, magari non subito, ma poi... Posso anche sbagliarmi, ripeto, sono ipotesi.



Non solo perchè ci sono altre cose che fanno male bisogna permettere che se ne aggiungano delle altre!



Quoto alla grande Paperetta@
Kaos Rising
00giovedì 24 settembre 2009 02:24
E difatti io ho parlato di "proibizionismo", non di "proibizione". Non chiedermi di scendere nel dettaglio semantico perché non saprei spiegare la differenza, ma se vengono usate due parole io credo che un motivo ci sia.
Anzi, vediamo di evocare il dizionario a nostro soccorso.

proibiziòne [proibi'tsjɔne]
s.f.

sf
atto, effetto del proibire


proibizionìsmo [proibitsjo'nizmo]
s.m.

sm
divieto di produzione e di vendita delle bevande alcoliche in vigore negli Stati Uniti dopo la prima guerra mondiale


Oh, accipigna. Non credevo che "proibizionismo" avesse un significato tanto limitato.

Beh, quello che intendevo dire prima di svaccare (grazie dizionario, grazie tante. Non ti aprirò mai più in vita mia, stronzo. Sappilo) sostanzialmente era darti ragione sul fatto che le nuove generazioni non abbiano la minima idea di cosa significhi la parola "no". Mi basta pensare a un bimbo di circa dieci anni che va in giro col cellulare ultimo modello per vedere un pessimo esempio di genitore lassista.
Questa parte del discorso però, temo, esula abbastanza dall'argomento del topic. O meglio, c'è attinenza fra le due questioni ma a quel punto il discorso "i ragazzi di oggi sono dei lavativi scansfatiche ecc. ecc. ecc." vede la parte sulla droga come una specie di sottoinsieme. Nel senso: visto che gli adolescenti risultano dei brutti elementi finirebbero comunque a ricrearsi con le droghe, che queste fossero liberalizzate o meno.
Scusa la confusione nell'esprimermi. Spero di aver reso l'idea.
ST: I want out - Skylark.
Kaos Rising
00giovedì 24 settembre 2009 02:32

Non solo perchè ci sono altre cose che fanno male bisogna permettere che se ne aggiungano delle altre!



Molto bene. Ma questo non risponde alla domanda che ho fatto prima: perché un sacco di cose, che sono pericolose quanto le droghe se assunte senza il minimo controllo, sono socialmente accettate e alcune, anzi, vengono vendute direttamente dallo Stato? Perché queste sì e una canna no? È un controsenso.
Credo che la nicotina sia uno dei peggiori veleni che un essere umano possa inalare; l'alcool distrugge le cellule cerebrali a una velocità spropositata, mi par di ricordare (se dico cagate siete pregati di correggermi, ma questa nozione mi sembra abbastanza affidabile); una massiccia dose di barbiturici e sonniferi non crea dipendenza, è vero, perché ti ammazza sul colpo.
Ma loro sì. Le droghe no, a prescindere.
Ribadisco la domanda: perché? E, prima di leggere ciò che volete in quanto ho scritto, parlo sempre di cose tipo l'hashish e la marijuana, non di certo della cocaina.
ST: All star - Smash Mouth.
Paperetta@
00giovedì 24 settembre 2009 03:03
Re:
Kaos Rising, 24/09/2009 2.24:

E difatti io ho parlato di "proibizionismo", non di "proibizione". Non chiedermi di scendere nel dettaglio semantico perché non saprei spiegare la differenza, ma se vengono usate due parole io credo che un motivo ci sia.
Anzi, vediamo di evocare il dizionario a nostro soccorso.

proibiziòne [proibi'tsjɔne]
s.f.

sf
atto, effetto del proibire


proibizionìsmo [proibitsjo'nizmo]
s.m.

sm
divieto di produzione e di vendita delle bevande alcoliche in vigore negli Stati Uniti dopo la prima guerra mondiale


Oh, accipigna. Non credevo che "proibizionismo" avesse un significato tanto limitato.

Beh, quello che intendevo dire prima di svaccare (grazie dizionario, grazie tante. Non ti aprirò mai più in vita mia, stronzo. Sappilo) sostanzialmente era darti ragione sul fatto che le nuove generazioni non abbiano la minima idea di cosa significhi la parola "no". Mi basta pensare a un bimbo di circa dieci anni che va in giro col cellulare ultimo modello per vedere un pessimo esempio di genitore lassista.



Ok, ora ho capito. Mi dispiace di aver frainteso^^

Kaos Rising, 24/09/2009 2.32:


Non solo perchè ci sono altre cose che fanno male bisogna permettere che se ne aggiungano delle altre!



Molto bene. Ma questo non risponde alla domanda che ho fatto prima: perché un sacco di cose, che sono pericolose quanto le droghe se assunte senza il minimo controllo, sono socialmente accettate e alcune, anzi, vengono vendute direttamente dallo Stato? Perché queste sì e una canna no? È un controsenso.
Credo che la nicotina sia uno dei peggiori veleni che un essere umano possa inalare; l'alcool distrugge le cellule cerebrali a una velocità spropositata, mi par di ricordare (se dico cagate siete pregati di correggermi, ma questa nozione mi sembra abbastanza affidabile); una massiccia dose di barbiturici e sonniferi non crea dipendenza, è vero, perché ti ammazza sul colpo.
Ma loro sì. Le droghe no, a prescindere.
Ribadisco la domanda: perché? E, prima di leggere ciò che volete in quanto ho scritto, parlo sempre di cose tipo l'hashish e la marijuana, non di certo della cocaina.
ST: All star - Smash Mouth.



E infatti siamo d'accordo. Così come ritengo che la droga sia dannosa per il corpo e per la mente e non dovrebbe essere venduta, così penso anche per il fumo e l'alcol; il fatto che le sigarette si vendano così tranquillamente mi lascia tuttora spesso basita e l'idea delle scritte sui pacchetti è stata una delle peggiori ipocrisie cui abbia mai assistito. E sono pure contraria alla somministrazione di farmaci del genere come se niente fosse, perchè anch'essi sono dannosi.
Ribadisco: anzichè permettere le droghe, bisognerebbe fare in modo che anche quest'altro tipo di sostanze perda la sua diffusione e non sia addirittura venduto dallo Stato, quindi non creare altri problemi ma risolvere quelli già esistenti.

Kaos Rising, 24/09/2009 2.24:



Questa parte del discorso però, temo, esula abbastanza dall'argomento del topic. O meglio, c'è attinenza fra le due questioni ma a quel punto il discorso "i ragazzi di oggi sono dei lavativi scansfatiche ecc. ecc. ecc." vede la parte sulla droga come una specie di sottoinsieme. Nel senso: visto che gli adolescenti risultano dei brutti elementi finirebbero comunque a ricrearsi con le droghe, che queste fossero liberalizzate o meno.
Scusa la confusione nell'esprimermi. Spero di aver reso l'idea.
ST: I want out - Skylark.



In effetti hai ragione, infatti preciso che l'esempio che ho fatto sui ragazzi ha lo scopo di far capire (a te evidentemente no perchè abbiamo capito che su questo siamo d'accordo) che proibire qualcosa talvolta serve ed è utile.
Evil Lady Nanto
00giovedì 24 settembre 2009 10:43
Scusa Paperetta, ma secondo quanto tu dici in Olanda dovrebbero essere tutti drogati. E non mi pare...
E in Olanda la legalizzazione delle droghe leggere c'è. Da quanti anni?

Qui in Italia, che è illegale (preciso, odio le droghe, ma detesto anche alcool ecc) cosa abbiamo? Ragazzi che le prendono non si sa con cosa e la criminalità che ci marcia.
Senza contare il Messico eil Sud America, nel quale ci sono i cartelli.

Ma poi ognuno ha il diritto di fare le sue scelte. Quello su cui lo stato deve vigilare è che la libertà mia non infici quella degli altri. Lo stato non può preoccuparsi della crescita morale dei cittadini e qualsiasi cosa imposta avrà effettic ontrari.
ReaderNotViewer
00giovedì 24 settembre 2009 10:59

Anche perchè, se bevo spesso il caffè o il tè o quello che voglio, poi non mi viene voglia di provare qualcosa di molto più forte ed estremamente dannoso perchè non posso più farne a meno, ed è invece quanto avviene con le droghe: non mi pare di vedere o sentire casi di persone malate e perennemente in crisi fisica e psicologica perchè non possono mangiare o bere di queste cose



Non è vero. Non mi addentro nel resto del dibattito, anche perché non ci ho mai riflettuto seriamente, ma l'esperienza (di vita, non di droghe...) mi dice che non è vera né l'una né l'altra cosa. I diabetici sono capaci di ingozzarsi di dolci nonostante rischino seriamente il coma diabetico (ne conosco di persona), eppure le pasticcerie vendono liberamente torte e bignet. Gli obesi sono liberi di mangiare tutte le patatine fritte che vogliono, anche se minorenni e a grave rischio di salute. Se una persona obesa costretta a una rigida dieta dimagrante non è in perenne crisi fisica e psicologica perché non può mangiare quanto vorrebbe, non so davvero chi lo sia...

In compenso, conosco un sacco di gente che ha fatto occasionalmente consumo di alcool e/o di droghe leggere ma non è diventato dipendente. Ai lontanissimi tempi della mia gioventù relativamente scapestrata consumai anch'io qualche spinello, ma vi garantisco che non mi passò nemmeno per l'anticamera del cervello di provare qualcosa di più forte. Del resto, mio marito ha sempre fumato occasionalmente tabacco, ma non è mai diventato un fumatore nemmeno moderato... quindi probabilmente nemmeno il fumo di sigaretta dà necessariamente dipendenza, checché se ne dica.

Tornando alla questione in discussione, nemmeno io credo molto all'efficacia del proibizionismo. Piaccia o no (e a me francamente non dispiace poi troppo) noi non viviamo in una società repressiva, in cui i comportamenti individuali sono rigidamente prescritti e dove la legge si preoccupa di salvare l'individuo da se stesso, almeno entro certi limiti. Le libertà individuali hanno anche dei lati oscuri, per così dire. Tutta la nostra organizzazione sociale è un continuo compromesso tra la tutela della libertà individuale e quella della sicurezza collettiva. Credo che si debba tenere conto anche di questo aspetto.

Secondo il mio giudizio, trovo molto più pericoloso che in questo strano paese si aprano le discoteche a mezzanotte (così che tutti i locali, pub e discoteche, possano avere la loro fetta di guadagno prolungando il più possibile le ore di fruizione) in modo che quando uno ne esce alle quattro di mattina, deprivato di sonno e rintronato dalla musica, corre seriamente il rischio di schiantarsi contro un platano, anche se è perfettamente sobrio.
Makichan
00giovedì 24 settembre 2009 11:24
Re:
Paperetta@, 23/09/2009 23.10:

Contraria.
Già mi vedo la scena: gente in mezzo alla strada che in piena luce del sole, magari pure davanti alle volanti della polizia, vende, compra e usa droga - tanto sarebbe legale, no? Quindi, se io vedessi una persona che vende droga "leggera" (dico così perchè continua in ogni caso ad essere DROGA e a creare dipendenza) ad un bambino di dieci anni, non potrei denunciarla, perchè nessuna legge lo proibisce, e poi magari dopo qualche tempo mi ritroverei quel bambino completamente fatto in ospedale. Oppure morto di overdose. E magari quel bambino potrebbe essere mio figlio, che compra droga e la usa e sta male, e io non potrei farci niente, non potrei difendere mio figlio da chi gli vende queste schifezze perchè nessuno lo proibisce! Mi sento male solo a pensarci...




E poi gli USA sganciano bombe sull'Italia, il Papa annette Roma e tutto il Lazio, i musulmani ci invaderanno e non ci son più le mezze stagioni, piove governo ladro e tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino.

Scusa il sarcasmo, ma dimmi: tu hai mai visto vendere alcolici e sigarette al di fuori dei luoghi deputati o autorizzati?
Io no.
Non ci sarebbero leggi? Scherzi? Ci sarebbero eccome.
Poi io non ho mai, MAI sentito di gente morta per overdose data dalla maria e derivati.
Mamma mia che toni da apocalisse imminente!

COMUNQUE o sono per la legalizzazione e il controllo, così si leva lo spaccio dalle mani della malavita. Oltretutto la si potrebbe infine usare per scopi TERAPEUTICI.

ReaderNotViewer, 24/09/2009 10.59:


In compenso, conosco un sacco di gente che ha fatto occasionalmente consumo di alcool e/o di droghe leggere ma non è diventato dipendente. Ai lontanissimi tempi della mia gioventù relativamente scapestrata consumai anch'io qualche spinello, ma vi garantisco che non mi passò nemmeno per l'anticamera del cervello di provare qualcosa di più forte. Del resto, mio marito ha sempre fumato occasionalmente tabacco, ma non è mai diventato un fumatore nemmeno moderato... quindi probabilmente nemmeno il fumo di sigaretta dà necessariamente dipendenza, checché se ne dica.


Secondo il mio giudizio, trovo molto più pericoloso che in questo strano paese si aprano le discoteche a mezzanotte (così che tutti i locali, pub e discoteche, possano avere la loro fetta di guadagno prolungando il più possibile le ore di fruizione) in modo che quando uno ne esce alle quattro di mattina, deprivato di sonno e rintronato dalla musica, corre seriamente il rischio di schiantarsi contro un platano, anche se è perfettamente sobrio.




Quoto e controquoto.
ReaderNotViewer
00giovedì 24 settembre 2009 11:40

Oltretutto la si potrebbe infine usare per scopi TERAPEUTICI



Ah, ecco. Dimenticavo. Questo sì. Vi ricordo che in questo paese c'è un problema serio legato alla riluttanza da parte dei medici di prescrivere "droghe legali" ai pazienti sofferenti. Il malato terminale è spesso costretto ad andare a morire in ospedale, anche se potrebbe farlo a casa sua, perché solo nelle strutture ospedaliere può avere i farmaci che gli servono per non passare i suoi ultimi giorni di vita tra sofferenze atroci (del resto, noi siamo anche uno dei pochi paesi civili in cui la stragrande maggioranza delle donne partorisce ancora senza anestesia - ma questo è un altro discorso). So che è stato fatto qualcosa di recente per migliorare la situazione, ma non so quanto sia stato efficace.

In ogni caso, la legalizzazione delle droghe leggere sdoganerebbe per l'uso terapeutico (di indubbia efficacia) sostanze che ora sono indisponibili ai pazienti, anche per affezioni meno tragiche del cancro. Ricorderete forse che anni fa Asimov, malato di glaucoma, si autodenunciò per uso non ricordo più se di maryhuana o hashish (cribbio, non li so nemmeno scrivere, vedete quanto sono informata...)
bluemary
00giovedì 24 settembre 2009 11:59
Fondamentalmente la penso come Kaos, Reader e Maki. Non capisco per quale motivo debba essere così scontato che la maggior parte di chi si fa qualche canna poi desideri provare altro di più forte o sviluppi dipendenza; uno può tranquillamente fare uso di maria, anche in maniera regolare, e basta, chi passa a qualcosa di più dannoso è perché lo vuole, non perché ne senta il bisogno. Tra l'altro, se non ricordo male alcuni approfondimenti fatti al liceo, la marjuana causa poca dipendenza in relazione ad altre droghe, di gran lunga minore di quella che può dare ad esempio la nicotina, e di tipo principalmente psicologico, quindi niente terribili crisi d'astinenza con sofferenza fisica e simili. Un ragazzo che conosco fumava le canne abitualmente e da quando ha preso la patente ha preferito smettere, e questo senza alcun tipo di problemi; non credo sia un'eccezione.
Sicuramente la legalizzazione delle droghe leggere è un problema che va affrontato con cognizione di causa, ma non mi pare che potrebbe portare a scenari tanto disastrosi come alcuni di voi hanno pronosticato.
Quoto inoltre Maki sui lati positivi dal punto di vista terapeutico.
Armelle
00giovedì 24 settembre 2009 12:22

Ah, ecco. Dimenticavo. Questo sì. Vi ricordo che in questo paese c'è un problema serio legato alla riluttanza da parte dei medici di prescrivere "droghe legali" ai pazienti sofferenti. Il malato terminale è spesso costretto ad andare a morire in ospedale, anche se potrebbe farlo a casa sua, perché solo nelle strutture ospedaliere può avere i farmaci che gli servono per non passare i suoi ultimi giorni di vita tra sofferenze atroci (del resto, noi siamo anche uno dei pochi paesi civili in cui la stragrande maggioranza delle donne partorisce ancora senza anestesia - ma questo è un altro discorso). So che è stato fatto qualcosa di recente per migliorare la situazione, ma non so quanto sia stato efficace.



Qui quoto pure io, ma per scopi terapeutici è diverso. Quello che mi preoccupa non è che tizio si vuole fumare una canna, per me, come per il fumo, basta che non mi si piazzi davanti in un luogo in cui faccio la fila e non mi posso spostare. Mi preoccupa di più che stordisce i sensi e quindi potrebbe essere pericoloso che poi si metta a guidare, e non tutti sono coscienziosi da dire "ho fumato, prendo il tram!", lo vediamo già con l'alcol. Ma io non sono medico, solo che gli elementi che ho visto non mi sono sembrati tanto "vigili", e mi baso su quello.


Gli scienziati hanno appreso molto sul modo in cui il THC agisce sul cervello per produrre i suoi numerosi effetti. Quando qualcuno fuma marijuana, il THC si trasferisce rapidamente dai polmoni nel sangue, e la sostanza è trasportata agli organi attraversando il corpo, compreso il cervello. Nel cervello, il THC si connette a specifiche aree delle cellule nervose chiamate recettori di cannabinoidi ed influenza l'attività di queste cellule. Alcune aree del cervello hanno numerosi recettori di cannabinoidi; altre ne hanno pochi o non ne hanno affatto. Molti di questi recettori si trovano nelle aree del cervello che influenzano il piacere, la memoria, il pensiero, la concentrazione, la percezione del tempo e la coordinazione dei movimenti.




Le mani potrebbero iniziare a tremare e diventare fredde.




L'uso di marijuana altera la capacità della persona di memorizzare e ricordare gli eventi e di spostare l'attenzione da una cosa ad un'altra. Il THC inoltre interrompe la coordinazione e l'equilibrio legandosi ai ricevitori nel cervelletto e alle parti del cervello che regolano l'equilibrio, la postura, la coordinazione dei movimenti ed il tempo di reazione. Attraverso i suoi effetti sul cervello e sul corpo, l'intossicazione da marijuana può causare incidenti. Alcuni studi dimostrano che approssimativamente dal 6 al 10 per cento delle vittime di incidenti mortali risultavano positive al THC. In molti di questi casi è stata rilevata anche la presenza di alcol.




Alla guida non mi sembra proprio il massimo, ma questa è la marijuana.

Fonte
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