Le tartarughe nell'antico Egitto

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Hatshepsut76
00venerdì 12 marzo 2010 14:28
Due anni fa, leggendo un articolo, mi sono imbattuto nella presenza di tartarughe nell'antico Egitto; questo fatto mi incuriosì, ma non approfondii la tematica. Due mesi fa, leggendo un saggio all'interno del volume curato da A. Roccati Ernesto Schiaparelli e la tomba di Kha, mi sono di nuovo imbattuto nella presenza di tartarughe nell'antico Egitto. E' stato a questo punto, che ho iniziato a documentarmi, perché a quel punto la curiosità era davvero molta.
Prima di proporvi l'argomento, mi preme ringraziare la nostra Ivana/pizia per la lunga chiacchierata fatta sull'argomento, e per il suo supporto nello scrivere questo articolo. Senza il suo supporto, questo articolo non avrebbe mai visto la luce...


Gli antichi Egizi ritenevano che la tartaruga fosse un pesce; questa similitudine può essere meno dannosa di quanto non possa esserlo classificarla come un rettile, soprattutto da quando le tombe del Vecchio, Medio e del Nuovo Regno contengono scene di vita che rappresentano la cattura di pesci. I pesci, infatti, venivano guardati con sospetto, in quanto la loro presenza non compare nelle liste di offerta, e il geroglifico che rappresenta il pesce non viene rappresentato all’interno delle tombe, nelle camere funerarie, o nei sarcofagi.
Molto tempo dopo il Medio Regno, il nome dato in un primo tempo a questo animale, Shetu, cambiò in Sheta, il cui significato è “l’essere misterioso”. Ma Sheta è anche il nome egizio della tartaruga, nonché il nome sia della costellazione tartaruga; sia il nome di uno dei 36 decani. Nella tabella dei segni geroglifici compilata da Gardiner, I2 è il segno della lista corrispondente.



Relativamente al periodo Badariano, sono stati ritrovati braccialetti ed anelli in carapace; allo stesso tempo, sono state ritrovate ossa di tartaruga nel complesso cerimoniale a Hierakonpolis. A partire dal periodo Amrartiano, ma soprattutto nel Gerzeano (o Naqada II), sono state ritrovate tavolozze zoomorfe. Le tartarughe non erano rappresentate come oggetti votivi. Esistono poche rappresentazioni predinastiche di questi animali.
Nella prima parte del periodo Dinastico, il carapace è stato utilizzato per cremare un uomo, in posizione contratta, con la testa rivolta verso est, e la faccia rivolta verso nord.
Al Medio Regno si attesta la presenza di statuette in avorio con incisi animali; inoltre, vengono fabbricati utensili (braccialetti, coltelli, amuleti) in tartaruga. Inoltre, parti di tartarughe venivano prescritte come rimedi .
Più rare sono le tavolozze a forma di tartaruga, presenti nel Naqada III e nella prima parte del periodo dinastico; infatti risultano essere manufatti più stilizzati, in cui le fattezze dell’animale sono difficili da riconoscere, poiché spesso risultano essere di forma ovale.
Riferimenti grafici relativi alle tartarughe, possiamo trovarli sulla Hunters palette, proveniente da Tell-el Amarna, e databile ad un’epoca compresa tra il tardo Predinastico e la prima dinastia, all’incirca verso il 3100 a.C. Possiamo notare, infatti, che buona parte dei cacciatori sul lato destro, porta con sé un tipo di scudo che sembra essere la rappresentazione di uno scudo di carapace.



Anche se, c’è da dire che visto l’oggetto preso in considerazione, e visto il carattere ritualistico della Hunters palette, l’oggetto preso in esame non costituisca uno scudo, bensì una tavolozza. Un’ulteriore scoperta viene fatta da G.B. Belzoni, il quale - durante la prima parte dell’ottobre 1817 - rinviene la statuetta di una divinità dalla testa di tartaruga, in legno di sicomoro all’interno della tomba di Ramses I (KV16).







Delle tartarughe ne sono stati fatti amuleti, o pendenti, per preservare chi lo indossava dalle influenze malvagie dell’animale indossato. I materiali preferiti per realizzarli erano osso o avorio, perlomeno per quanto riguarda la realizzazione di questi nell’Antico Regno, fino alla prima parte del Periodo Intermedio; al contrario, al Medio Regno appartengono amuleti in ametista, materiale usato con frequenza a quell’epoca.

A partire dalla XIX dinastia, e più tardi nel periodo greco-romano, le tartarughe venivano trafitte; a questo proposito val la pena ricordare che all’interno della tomba di Nenunenef (TT157), così come all’interno della parete del secondo sarcofago di Yuya, è possibile leggere la frase: Viva Ra, muoia la tartaruga, che sintetizzava l’ostilità del dio nei confronti di questo animale.



Immagini di tartarughe si possono vedere nella tomba di Meir, del Medio Regno; oppure anche nelle scene relative alla spedizione nella terra di Punt, all’interno del tempio di Hatshepsut, a Deir el-Bahari.
Hatshepsut76
00venerdì 12 marzo 2010 14:59
Spero che vi sia garbato il lavoro che ho fatto! [SM=g999103]
Chiedo scusa a Kiya se la prima immagine che ho inserito risulta di dimensioni un po' spropositate, ma non sono riuscito a renderla in modo migliore, pur provando a ridimensionarla...
La statuetta, con il dettaglio della testa, è verosimilmente quella che Belzoni trovò all'interno della KV16, di cui trovate lapiantina subito dopo l'immagine della statua. Invece la scritta in geroglifico alla fine è la frase Viva Ra, muoia la tartaruga...

Devo riconoscere che tuffarmi in questo percorso faunistico è stato appassionante; sarebbe bello che esistessero più documenti in merito. Spero di essere riuscito a darvi un piccolo spaccato della vita egizia sotto un profilo diverso! [SM=g999103]

NEFERNEFERURE
00venerdì 12 marzo 2010 17:54
Grazie Hat! E' stato davvero interessante!! [SM=g999097]








[SM=g1621242]
Hatshepsut76
00venerdì 12 marzo 2010 18:16
grazie Nef!
roberta.maat
00venerdì 12 marzo 2010 22:15
Bravo Hat ! [SM=g999097]
-Kiya-
00venerdì 12 marzo 2010 23:49
Davvero un bel lavoro, Hat. Bravo!

Hai portato alla nostra attenzione un argomento interessante, dal quale è possibile trarre numerosi spunti di approfondimento.
E' proprio vero, per quanto si possa ritenere di conoscere la storia Egizia, non la si padroneggia mai abbastanza. C'è sempre così tanto da scoprire che il solo pensare di essere giunti al traguardo è mera utopia, qualunque sia il livello di preparazione...
In tutta onestà, non mi ero mai soffermata a valutare la presenza o meno della tartaruga nell'iconografia Egizia antica e ignoravo totalmente l'esistenza di quella bellissima statuetta lignea di cui hai proposto immagini e per le quali ti ringrazio.
Sorprende la connotazione negativa attribuita a questa creatura, così mansueta e pacata, almeno in apparenza. Ma forse anche il suo essere schiva per natura ha contribuito a "dipingerla" come creatura associata al mondo ultraterreno, addirittura a Seth, ho avuto modo di leggere.

Come ti accennavo in privato, mi ha colpito ancor di più leggere del possibile rinvenimento della Hunter Palette (nota anche come Lion Hunt Palette) nell'area di Tell el-Amarna.
E' questo un oggetto che reputo bellissimo e che inevitabilmente mi scopro ad associare a rilievi appartenenti ad epoche ben più tarde. Mi riferisco, naturalmente, alle scene di caccia al leone in cui sono stati immortalati Sovrani (Seti I con Ramesse II ad Abydos) e Regine (Teie a Sedeinga, mi pare), come anche Alessandro Magno ancora successivamente. E' un tema che trova numerosi riscontri e che lega fra loro periodi che stanno agli antipodi dell'intero arco di storia Egizia.
Ma torniamo ad Amarna..... ho sempre ritenuto che il sito non avesse mai accolto presenza umana fino a quando Amenhotep IV/Akhenaton non lo scelse per erigere la nuova Capitale del Regno. Onestamente lo credo ancora, ragion per cui sono rimasta alquanto sorpresa quando ho trovato riscontro in proposito a quanto hai riportato proprio sul sito del British Museum. Appurabile, a questo link:

The Hunters Palette

Nel dubbio, nell'impossibilità di stabilire se sono nella ragione, e se quindi il sito in questione riporta un dettaglio errato (su altre fonti si legge che il luogo di rinvenimento della tavoletta è sconosciuto), oppure se esiste effettivamente un legame tra quell'area geografica e l'Epoca Predinastica, ho preferito girare la questione a un esperto in materia: il dott. Francescio Raffaele.
Sono in attesa di risposta. Spero di potervi fornire chiarimenti quanto prima [SM=g999103]
Hatshepsut76
00sabato 13 marzo 2010 00:22
Grazie per i tuoi apprezzamenti, carissima Kiya! [SM=x822748]
Come hai potuto leggere nella introduzione alla mia ricerca, mi ero già trovato di fronte alla presenza di tartarughe, ma inizialmente non me ne ero interessato. E' stato tutto merito del saggio letto di recente, se ho potuto approfondire la storia. Anche io sono rimasto sbalordito quando ho letto che le tartraughe venivano uccise, o venivano usati i carapaci per cremarci le persone... Mi ha stupito molto trovare i caratteri geroglifici per la frase Viva Ra, muoia la tartaruga.
HO svolto anche ulteriori ricerche usando il primo vol. del Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto; inizialmente cercando una divinità che avesse le fattezze di una tartaruga, poi andando su Seth, e ricercando gli animali che erano legati a lui... Insomma, ci sono un po' ammattito, ma ne è valsa la pena! Mi è piaciuto esplorare questo ambito dell'antico Egitto!
La tua idea di coinvolgere il dott. Francesco Raffaele è stata una buonissima idea! Sarà un piacere approfondire l'argomento!
Hatshepsut76
00sabato 13 marzo 2010 00:23
Re:
roberta.maat, 12/03/2010 22.15:

Bravo Hat ! [SM=g999097]



grazie Roberta!


Merytaton62
00sabato 13 marzo 2010 04:43
Ottimo lavoro, Hat!!! [SM=g999097] [SM=g999097]

Pure io sono un po' sorpresa dal fatto che vedessero con ostilità degli animali così innocui. Non mi stupisce più di tanto, invece, il fatto che venissero considerati pesci:più di uno è portato a catalogare come "pesce" gli esseri viventi capaci di vivere sott'acqua pure oggi .
Hatshepsut76
00sabato 13 marzo 2010 13:56
grazie Meryt!

Approfitto per dirvi che non pensavo che questa mia ricerca potesse dare risultati così positivi. A dir la verità pensavo che fosse un po' come un po' altri argomenti, di cui si è discusso, ma poi non sono stati più approfonditi, vuoi per dimenticanza, vuoi per i troppi impegni cui ci pone la vita reale, vuoi per svogliatezza... Invece mi sembra di aver smosso un po' qualcosa, perché vedo il vostro entusiasmo per quello che ho scritto, e questo non può che farmi piacere! [SM=x822754]

ehm.... ringrazio Kiya per essere riuscita a ridurre l'immagine a dimensioni più consone...
-Kiya-
00sabato 13 marzo 2010 14:39
Per le dimensioni delle immagini non ti devi più preoccupare. Ho imposto un codice che le ridimensiona automaticamente entro i limiti imposti dalla grafica del Forum ;)
emilioraffaele
00sabato 13 marzo 2010 18:44
Anche il fatto della cremazione di defunti, è una notizia da approfondire..
Hatshepsut76
00sabato 13 marzo 2010 21:21
Re:
-Kiya-, 13/03/2010 14.39:

Per le dimensioni delle immagini non ti devi più preoccupare. Ho imposto un codice che le ridimensiona automaticamente entro i limiti imposti dalla grafica del Forum ;)



Hai ragione, ricordo che lo avevi detto, ma mi ero dimenticato...

Sai, Dario, hai ragione! Infatti anche io quando l'ho letto sono rimasto stupito... A questo punto sono propenso a credere che dietro al mondo funerario ci fosse ben più altro di quello che si sappia... e penso che il fatto della cremazione del defunto all'interno del carapace ne sia un esempio...

Colgo l'occasione per far presente che la ricerca presentata qui l'ho anche spedita ad un giornale su internet con il quale talvolta collaboro; in più oggi pomeriggio ne parlavo con Gianfranco, uno dei ragazzi che lavorano alla Libreria archeologica, e mi ha detto che sarebbe interessante, in quanto partecipanti al gruppo di pet archeologists, di fare, diciamo così, una pubblicazione con gli animali nel panorama delle antiche civiltà... Già stasera o domani gli invierò la ricerca sulle tartarughe...




EGIZIA72
00domenica 14 marzo 2010 12:10
Impeccabile...........come sempre.............bravo Luca!

i miei complimenti.... per questo lavoro che hai svolto.... molto interessante............. [SM=x822713]


Hatshepsut76
00domenica 14 marzo 2010 12:56
ti ringrazio Rosa!
Hotepibre
00domenica 14 marzo 2010 17:40
Interessante! Sinceramente non mi ero mai posto il problema, anche perchè esistono suppellettili di tartaruga.
emilioraffaele
00domenica 14 marzo 2010 18:45

Credo che certe usanze degli antichi egizi non riusciremo a conoscerle mai; penso che ci manchino ancora tante informazioni. Sono troppi 5000 anni è più per poter credere che i loro usi e costumi abbiano subito così pochi cambiamenti . Ora sembra che si parli di cremazioni funerarie. In fondo  non credo che l’imbalsamazione fosse una pratica riservata per tutti, ancor meno credo che fosse utilizzata fin dall’inizio della storia egizia. Tempo fa pensavo che sarebbe interessante fare un elenco specifico della cose di cui non si è capito il motivo nella rappresentazione, o la funzione nell’utilizzo. Anche la Zoolatria è un argomento da approfondire, proprio per la capacità del popolo egizio di riuscire a vivere in armonia con un ambiente ricco di ogni tipo di animale, docile o selvaggio che fosse; ne avete già parlato?

Hatshepsut76
00domenica 14 marzo 2010 23:15
Re:
Hotepibre, 14/03/2010 17.40:

Interessante! Sinceramente non mi ero mai posto il problema, anche perchè esistono suppellettili di tartaruga.



Grazie per il tuo apprezzamento, Giuseppe!

Dario, sono d'accordo con te per l'imbalsamazione. Quando ho letto della cremazione sono rimasto stupito; non credevo fosse un' usanza così remota... In merito alla zoolatria. non abbiamo mai affrontato l'argomento in tutte le sue sfaccettature; sarebbe interessante approfondire!
pizia.
00lunedì 15 marzo 2010 12:59
Bel lavoro Hat!
Ci sono spunti ai quali proprio non avrei mai pensato, ad esempio l'associazione di questo animale a qualcosa di negativo: in realtà sembra così docile...
Hatshepsut76
00lunedì 15 marzo 2010 13:44
è la stessa considerazione che ho fatto io.... valli a capire gli antichi Egizi! [SM=g999108]
miriam maltese
00sabato 27 marzo 2010 20:38
Grazie Hat per le interessanti informazioni.
Confesso che non conoscevo l'esistenza di questa pratica nè, tantomeno, il modo in cui gli egizi consideravano le tartarughe.
Proprio vero, non si finisce mai di imparare.
Hatshepsut76
00sabato 27 marzo 2010 21:04
sono contento che ti sia piaciuto il mio lavoro, Miriam! In effetti mi piacerebbe poter trovare altro in merito...
EGIZIA72
00domenica 28 marzo 2010 10:48
Sei sorprendente! bravo Luca hai fatto un ottimo lavoro [SM=g999097]
[SM=g999103]
Hatshepsut76
00domenica 28 marzo 2010 10:50
Grazie per l' "ottimo lavoro"; ma "sorprendente"... non me lo aspettavo proprio! Grazie, Rosa! [SM=g999103]
-Kiya-
00domenica 28 marzo 2010 16:14
Ho ricevuto risposta dal dott. Francesco Raffaele già parecchi giorni fa, ma prima di procedere con la pubblicazione della medesima, ho preferito ricevere la sua autorizzazione. Oggi, quindi, provvederò ;)
ACUSinpw
00domenica 28 marzo 2010 16:44
Non potrebbe trattarsi di qualcosa che gli "amarniani" si sono portati dietro per qualche ragione?
Hatshepsut76
00mercoledì 19 maggio 2010 13:24
Se volete, l'articolo potete anche trovarlo qui
-Kiya-
00domenica 30 maggio 2010 15:34
Re:
-Kiya-, 12/03/2010 23.49:


Nel dubbio, nell'impossibilità di stabilire se sono nella ragione, e se quindi il sito in questione riporta un dettaglio errato (su altre fonti si legge che il luogo di rinvenimento della tavoletta è sconosciuto), oppure se esiste effettivamente un legame tra quell'area geografica e l'Epoca Predinastica, ho preferito girare la questione a un esperto in materia: il dott. Francescio Raffaele.
Sono in attesa di risposta. Spero di potervi fornire chiarimenti quanto prima [SM=g999103]




Tengo fede alla promessa, seppur con un certo ritardo di cui sono unica responsabile e vi riporto i contenuti della corrispondenza avvenuta tra me e il Dott. Raffaele, che ringrazio per la gentilissima disponibilità e per l'autorizzazione a pubblicare le sue risposte.



Kiya ha scritto:




....Ma veniamo all'interrogativo che mi preme porti.
Da quanto ho riscontrato non vi è certezza sulla zona di rinvenimento della Lion Hunt Palette. Tuttavia, sul sito del British Museum si accenna alla possibilità che possa provenire da un'area specifica e si fa riferimento a quella Amarniana....

Per quel che ne so quella zona non fu mai occupata prima che Amenhotep IV/Akhenaton vi fondasse la sua Akhetaton, ma forse le lacune a cui accennavo comportano che io ignori anche l'esistenza di presenza umana in quell'area, prima di allora. Esiste effettivamente un nesso tra l'Epoca Predinastica e quell'area geografica o, piuttosto, devo dedurne che anche il sito del British, al pari di numerosi altri siti dedicati all'antico Egitto, non sempre fornisce informazioni attendibili?





Dott. Francesco Raffaele:


La paletta non ha provenienza archeologica, ma credo che l'indicazione possa ritenersi ugualmente attendibile, nel senso che potrebbe essere stata acquistata attraverso il mercato nero delle opere d'arte in un villaggio di quella zona e provenire però da un sito molto più a sud, verosimilmente dalle parti di Abydos, o dalla zona del Delta, dove pure sono stati trovati reperti simili (ma è difficile stabilire se nel Predinastico esistessero centri di produzione o comunque artigiani specializzati in questo tipo di manifattura anche in Basso Egitto). Ci sono altri esemplari di palette e altri oggetti d'arte predinastica che sono stati comprati in Egitto (o fuori dall'Egitto), in epoca moderna.

Inoltre questi oggetti erano spesso ereditati per secoli, come mostra un rilievo (di cui non ho foto on-line) della 18a Din sul verso di una paletta predinastica:

xoomer.virgilio.it/francescoraf/hesyra/palettes/CairoBroo...

Di certo non sono noti siti predinastici presso Amarna, e anche più lontano, in entrambe le direzioni, non ve ne sono di rilevanti.
Più a sud, c'è la zona Badariana, con Matmar, Badari etc. ma io credo che la paletta sia passata di mano in mano per qualche generazione di contadini dediti alla "caccia ai tesori" nelle tombe.
Quindi difficile dire da dove possa provenire....

Forse la zona era "riserva di caccia" già nel Predinastico, dato che sono ben note le scene di caccia dei Nomarchi del I° P INt. - MR, dai cimiteri di Beni Hasan (e credo che quelle scene si riferiscano alla caccia nel "deserto" proprio a quelle latitudini)...

La raffigurazione sulla paletta di una struttura poi nota come "Tempio del Basso Egitto" con al fianco la doppia protome bovina potrebbe essere un'indicazione del posto dove la paletta fu creata (o cui faceva riferimento la scena): nelle più tarde rappresentazioni dei Nomoi, ci sono se ben ricordo tra il XIV e AVI Nomos dell'Alto Egitto (Hermopolis - Cusae - Zawiyet el Meytin, Beni Hasan) delle raffigurazoni simili (due Giraffe di Cusae) quindi questo potrebbe anche confermare la provenienza da un cimitero di quella zona, ma sinora ripeto non ci sono siti rilevanti noti nei dintorni di El-Amarna. (Tralaltro se ben ricordo, tra alcune raffiguraz. delle tombe di BH compare talvolta il "serpopardo" e il "Grifone alato", noti anche sui bastoni magici "Apotropaia" del MR, e che sono attestati per la prima volta -in Egitto- proprio sulle palette e altri oggetti dell'arte delle elites Tardo Predinastiche, dove compaiaono talvolta motivi influenzati dalla glittica Vicino Orientale ed Elamita).

Le prime indicazioni certe di Nomoi (ad. es. IX°, Akhmim, 16° Zawiyet el Meytin) sono su sigilli e iscrizioni a inchiostro datate alla IIa Din.
Le primissime indicazioni generiche di Toponimi sono invece antiche quanto la scrittura stessa e +/- contemporanee alla paletta in oggetto: cioè di Naq. IID, 3350-3300 BC (impronte di sigillo) e piccole etichette dal cimitero dell'élite di Abydos (U) e dalla tomba U-j (e tombe contemporanee) di Abydos, Naq IIIA, c. 3250-3200 BC.

FR





Kiya:


In effetti ho peccato di superficialità, nel senso che leggendo "si è detto provenire da Amarna....", ho concluso che ci si riferisse all'effettiva provenienza Archeologia, mentre, come giustamente sottolinei tu, spesso per "provenienza" si intende anche il luogo della possibile acquisizione.
In effetti non si può escludere che proprio le zone a bassissima densità di popolazione fossero utilizzate come "riserve di caccia" e questo vale, con ogni probabilità, per tutta la fascia intermedia del corso del Nilo, il cosiddetto Medio Egitto moderno. Poco civilizzato (almeno secondo quanto noto attualmente) e per questo presumibilmente punto di riferimento della fauna locale.
Per chiarire: con "toponimi" ti riferisci a indicazioni relative a centri abitati, ovvero luoghi geografici di cui è attestata l'esistenza già in Naqada II, mentre per "Nomoi" intendi distretti amministrativi, propriamente detti, la cui esistenza non è attualmente attestata fino all'epoca della II Dinastia?

Tornando all'argomento principale, ovvero alla Hunters Palette, sarei felice di poter condividere il contenuto della tua risposta con gli amici del Forum. Questo, naturalmente , soltanto se non hai nulla in contrario e, quindi, se mi autorizzi a procedere.





Dott. Francesco Raffaele:


....per toponimi intendo nomi di luogo in generale (per lo più siti attestati sin da Naqada IID-IIIA (sigilli, etichette e note a inchiostro su vasi)... ad es. sulle etichette dal cimitero U di Abydos, sono stati trovati nomi dei centri poi noti come Buto, Sais, Bubastis...
Le indicazioni di distretti ("proto-nomoi") sono più difficili da inquadrare perchè generalmente essi non vengono scritti con geroglifici fonetici (come molti nomi di centri o insediamenti "urbani") ma sono indicati da singoli logogrammi o ideogrammi più complessi o con segni che rappresentano divinità o animali sacri (che speso sono mutati nel corso del tempo).- Tra gli esempi di questi (anche se non tutti sono stati localizzati e non tutti gli studiosi sono d'accordo sul loro valore toponomastico/indic. geografica) la vacca con stelle (Hathor - Bat), il bucranio opp. la testa di capride su palo, lo scorpione, il falco, l'Elefante su montagne, i simboli di Min, la coppia di Conchiglie....
(alcuni di questi potrebbero indicare anch'essi dei singoli centri, in cui si adorava ad es. il dio Scorpione o Bat etc...).
Le due Lambis (conchiglie Lambis lambis o Lambis truncata) potrebbero ad es. indicare la regione o un sito particolare sul Mar Rosso, oltre lo sbocco orientale del Wadi Hammamat.
Sono raffigurate sui Colossi di Koptos (che si trova all'imbocco occidentale del Wadi che attravers il deserto orient.) e ne sono state trovate in grandi quantità nel sito di Mersa Gawasis, porto del MR (e probabilm. anche in periodi preced.) sul Mar Rosso.

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FR











Hatshepsut76
00domenica 30 maggio 2010 20:32
per ora mi sento di dire solo: "interessante... "; nei prossimi giorni leggerò meglio il tutto...
roberta.maat
00lunedì 31 maggio 2010 08:01
Ringrazio Kiya e soprattutto il dott.Raffaele.
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