Le plastiche biodegradabili sbugiardate

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
-Giona-
00mercoledì 17 marzo 2010 15:52
Questo articolo riguarda solo le materie plastiche a cui vengono aggiunti additivi ossidanti per velocizzare il processo di degradazione, e non le plastiche derivanti da sostanze naturali (come l'acido polilattico o l'amido termoplastico) che effettivamente dovrebbero essere biodegradabili:

www.polimerica.it/modules.php?name=News&file=article&sid=7462

Governo inglese silura gli ''oxo''
Scritto dalla redazione [calato] FPRIVATE "TYPE=PICT;ALT=Rifiuti e Ambiente"

15 marzo 2010 @ 09:19:08 CET
Un rapporto dell'ente per l'Ambiente mette in dubbio la sostenibilità delle plastiche oxo-degradabili.
Il dipartimento britannico per l'ambiente, il cibo e l'agricoltura (Defra) ha commissionato all'Università di Loughborough una ricerca sugli imballaggi e gli shopper oxo-degradabili da cui emerge che i rischi di confusione tra i cittadini risulterebbero superiori rispetto ai potenziali benefici ambientali offerti da questi materiali. "Alcune plastiche definite 'degradabili' potrebbero non essere così 'amiche dell'ambiente' come i consumatori ritengono", afferma l'ente governativo in una nota.
Lo studio mette in dubbio il basso impatto ambientale di questi materiali, plastiche convenzionali che, grazie a speciali additivi, sono in grado di degradare più velocemente nell'ambiente, senza però soddisfare i criteri di biodegradabilità previsti dagli standard europei. In particolare, non sarebbe chiaro l'impatto degli imballaggi sull'ambiente nel periodo compreso tra l'inizio del processo di frammentazione e la completa biodegradazione, che può durare qualche anno. I ricercatori sottolineano anche l'impossibilità di gestire i rifiuti con le normali tecnologie di riciclaggio meccanico, a causa degli additivi aggiunti alle resine, né tramite compostaggio, per il lungo tempo necessario alla loro biodegradazione. Le uniche alternative restano quindi l'incenerimento e la discarica.
Dure le parole del ministro per l'ambiente, Dan Norris: "La ricerca pubblicata mostra chiaramente che i consumatori rischiano di essere confusi da alcune affermazioni introno alle plastiche oxo-degradabili. Poiché questi materiali non possono essere compostati, il termine 'biodegradabile' può causare confusione. Uno smaltimento non corretto dei rifiuti potrebbe quindi influenzare negativamente sia il riciclaggio che lo smaltimento negli impianti di compostaggio". E aggiunge: "Ci auguriamo che questa ricerca scoraggi i produttori e i rivenditori ad affermare che questi materiali sono migliori per l'ambiente rispetto alle materie plastiche convenzionali".

La ricerca può essere scaricata qui: "EV0422 - Assessing the Environmental Impacts of Oxo-degradable Plastics Across Their Life Cycle"
Hareios
00mercoledì 17 marzo 2010 16:47
La plastica non può essere riciclata per la massima parte? La maggior parte dei (miei) rifiuti domestici di plastica sono bottiglie e qualche imballaggio...credo sia meglio puntare sul riclico dei materiali piuttosto che su una loro possibile biodegradazione...
-Giona-
00mercoledì 17 marzo 2010 18:14
Re:
Hareios, 17/03/2010 16.47:

La plastica non può essere riciclata per la massima parte? La maggior parte dei (miei) rifiuti domestici di plastica sono bottiglie e qualche imballaggio...credo sia meglio puntare sul riclico dei materiali piuttosto che su una loro possibile biodegradazione...



Infatti la presenza di additivi ossidanti impedisce proprio il riciclo delle prastiche, perché ne verrebbero fuori manufatti o imballaggi con proprietà meccaniche (e non solo) di gran lunga insufficienti, e comunque soggetti ad una degradazione ancora più rapida in quanto già iniziata.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:04.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com