Le più belle over "46"

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giuggyna
00sabato 20 settembre 2008 01:16
Modelle sexy dalle frome generose

Sfilano in passerella ormai da qualche stagione, in tutta la loro generosa bellezza mediterranea, conquistando sempre più pubblico, sono oltre la metà della popolazione femminile, hanno un alto potere d'acquisto e una forte sensibilità verso la moda. Sono le donne "dalla 46" in su, dai corpi teneri, soffici, cedevoli al tatto, che ricordano un eros ribaldo e gagliardo.
Le rivedremo anche alle prossime sfilate di Milano Moda Donna, l'appuntamento tra i più cool per il fashion system. Tra i primi nomi a sfilare sarà infatti proprio Elena Mirò, che alle taglie forti ha dedicato la sua carriera.

E se finora le patinate riviste femminili, ma anche quelle maschili, dedicavano pagine e pagine a classifiche e gallery delle più sexy e belle del mondo, lanciando espliciti modelli di bellezza fondati su stereotipati corpi efebici e aguzzi, mortificati dalle mode e dalle nevrosi, adesso c'è chi osa guardare alle "over" non più come nicchia di settore.
La rivista online Asylum.com ha ade esempio stilato una classifica delle modelle over size più belle del mondo, che hanno saputo ritagliarsi uno spazio importante in un mondo che, purtroppo, spesso si lascia prendere troppo dalla ricerca estrema della magrezza.


La palma d'oro spetta a Toccara Jones, che, grazie alla vittoria ad un concorso televisivo per la selezione di modelle, è sicuramente una delle top model over size più nota al mondo, da molti considerata come la regina delle sfilate over size.
Seguono Anna Nicole Smith, icona delle taglie forti, anche dopo la sua morte e la modella Sophie Dahl, diventata famosa in tutto il mondo per una pubblicità di un profumo di Yves Saint Laurent, Opium, che fece molto scandalo per il suo nudo integrale. Secondo gli addetti ai lavori la Marilyn Monroe dei tempi moderni.

Ma c'è anche Mia Tyler, figlia del celebre cantante degli Aerosmith Steve Tyler, nonché sorella un po’ più in carne della bellissima Liv Tyler. Ma alla sorellina Mia non ha nulla da invidiare: e’ considerata una delle modelle più sexy! E Johanna Dray, che, dopo aver partecipato alla sfilata di John Galliano "Everyone is beautiful" è finita spesso sotto i riflettori ed è ora corteggiatissima da Vogue Francia.
Insomma addio modelle anoressiche e "scavate". E' in atto ormai da un po' di tempo una piccola rivoluzione culturale nel patinato mondo della moda, che rivalorizza e rivaluta le taglie cosiddette "comode". Perché morbido è bello e morbida, dopo tante ossa e spigoli che hanno girato in questi anni, è praticamente la perdizione dei sensi.


Sono passati oltre dieci anni da quando l'agenzia americana Ford Models creò la sezione 12+, dedicata alla modelle formose. La taglia statunitense 12, per intenderci, equivale all'incirca a una 48 italiana. Le prime agenzie, per far fronte alla carenza di indossatrici calibrate, andavano a caccia di modelle fermandole per la strada.
Col tempo sono stati istituiti concorsi per aspiranti plus-size, e molte di esse hanno raggiunto una notevole fama. Sono nate apposite riviste e nuove linee di abbigliamento. I volti e i corpi delle tonde modelle hanno iniziato a comparire sui magazine più noti.

Se sulla pedana, ogni stagione continueranno a sfilare taglie dalla 46 in su, tutte le donne si sentiranno finalmente coinvolte. Il vestito non più come sogno o come immagine televisiva, quindi, ma come possibilità per tutte, anche per quelle che mangiano e ingrassano e sono abituate a guardare la moda come qualcosa che riguarda le altre, non le donne vere.
Non solo un fenomeno moda quindi, ma anche un processo di liberazione psicologica. Non è più il centimetro a dettare legge nel mondo degli stilisti, è ammessa anche la forchetta.
Il che porta inevitabilmente ad una maggiore accettazione di se stessi e degli altri, facendo riemergere la convinzione che un sovrappeso non eccessivo sia indicatore di salute e di estroversione e costituisca dunque anche una qualità nelle relazioni interpersonali.

I due aspetti, quello del recupero di una certa tradizione italiana 'morbida' e quello di una maggiore ricerca di comfort, si uniscono a formare una tendenza che chiede, per le taglie 46 e oltre, una moda non depressiva e rinunciataria.
Non ultimo, la rivalutazione delle taglie 'normo-italiane' servirebbe anche a combattere i due fenomeni, opposti e speculari, della magrezza anoressica e della obesità conclamata, quest'ultima in pericoloso aumento.
valevale22
00sabato 20 settembre 2008 12:23
molto meglio...le taglie 46...
ecco io sono una di queste....una 46 fiera!!!! meglio così che solo un insieme di ossa.....
giuggyna
00sabato 20 settembre 2008 14:22
si sn d'akkordo
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