Una Roma non bella, sicuramente non spumeggiante, fa suo un match fondamentale nella rincorsa all'ultimo posto per la Champions. Bastano i due quarti d'ora iniziali dei due tempi per domare l'11 rossoblu troppo inferiore tecnicamente. L'impressione è che i giallorossi si siano voluti gestire in vista del derby di sabato prossimo e che seppure il Bologna fosse riuscito a fare il 2-2, avremmo comunque finito col fare il terzo gol.DONI - ng: Prende un gol senza colpe. Si allunga su un tiro imprendibile di Di Vaio che sbatte sul palo. Guarda uscire di poco un diagonale di Volpi. A conti fatti, non tocca un pallone che sia uno. Ingiudicabile.
MOTTA - 6: Non il solito arrembante terzino destro; oggi solo un buon interprete di un ruolo di ripartenza e proposizione. Integrato.
PANUCCI - 6: In retroguardia ha il senso della posizione che la maturità gli impone; in avanti per poco non ripropone l'innato senso della rete ciccando da pochi passi il pallone del possibile 2-1. Veterano.
MEXES - 6,5: Ha una forza che potrebbe spaccare il mondo. Oggi sembra anche ben incanalata e poco propensa all'autolesionismo cronico. I nervi restano ben saldi e l'angelo biondo esce dal campo con la fedina penale immacolata. Candido.
TONETTO - 7,5: Ritrova dopo la pausa freschezza e vitalità. Sulla fascia sinistra la Roma costruisce le migliori azioni, e molte di queste vedono primo protagonista il vecchio Max: una su tutte il calcio di rigore conquistato con una serpentina sul fondo del campo e tentato assist al centro dell'area. Nel finale salva il risultato respingendo di testa un tiro dei felsinei scagliato in porta a botta sicura. Guizzante.
DE ROSSI - 5,5: Nel settore centrale del centrocampo vanno ricercate le motivazioni della sofferenza difensiva. Daniele stavolta sceglie di tornare a livelli umani, sbagliando molti appoggi e non coprendo sempre a dovere il proprio territorio. Terrestre.
PIZARRO - 6: Complice del reparto nel mancato filtro difensivo, si mostra però più preciso nei lanci e più propositivo in fase di attacco. Ricamatore.
PERROTTA - 6: Rientra dopo lungo tempo e nei primi minuti dà il meglio di se. Cala vistosamente e naturalmente nel corso del tempo pur costruendosi, in un dribbling più trovato che cercato, una nitida occasione da gol. Bentornato.
RIISE - 6 (dal 28°st): Tornato felice dalla parentesi dedicata alle nazionali per il gol che ha dato la vittoria alla sua Norvegia, il buon Gianarnaldo trova il tempo di far trattenere il fiato a tutto l'Olimpico con una ubriacante serpentina fino all'area di Antonioli che solo per poco non riesce a concludere con un sinistro degno della sua fama. Vichingo.
BRIGHI - 6,5: Sulle prime sembra soffrire la presenza dell'omologo Perrotta, poi si ricava il proprio spazio e come sempre scarica il contachilometri da par suo. Maratoneta.
MENEZ - 6,5: Più in palla che in altre occasioni, sembra finalmente recuperato quando con una prorompente azione palla al piede va a guadagnare una pericolosa punizione al limite dell'area avversaria. Sembra. Perchè al rientro dall'intervallo il numero 24 resta negli spogliatoi per un riacutizzarsi del dolore alla caviglia. Vivace.
JULIO BAPTISTA - 6,5 (dal 1°st): Un altro goleador giallorosso dei match valevoli per le qualificazioni mondiali, fa il suo ingresso in campo per sostituire il claudicante Menez. Lo spirito e il carattere è quello di sempre, stavolta però i piedi sembrano essere più raffinati e educati: sarà anche per la presenza in campo del Capitano? Rinvigorito.
TOTTI - 7,5: Mostra, a bassissima velocità, tutto il repertorio di cui è capace: stop, lanci, dribbling, tiri, protezione palla, colpi di tacco, e gol: ben due, su rigore. Il secondo rigore che calcia è da ascrivere nei manuali del calcio: calciando in quel modo il portiere non può parare nemmeno partendo con largo anticipo. Rigoroso.
MONTELLA - ng (dal 45°st): I suoi soliti 30 secondi o poco più, per far prendere la meritata ovazione a Francesco Totti. Centellinato
SPALLETTI - 6: Ripropone un 4231 con una delle due ali poco propensa al gioco sulle fasce: la piacevolezza della manovra ne risente ma, come dichiarato in conferenza stampa, nella prima delle ultime spiagge fondamentali sono solo i 3 punti.
L'Arbitro Damato - 5: Sempre costantemente lontano dal gioco. Concede i due rigori, sacrosanti, ma non interviene a sedare un gioco che si fa via via più maschio denotando scarsa personalità.
IN - il recupero del Capitano - Nelle prossime giornate avremo bisogno di tutta la sua classe e di tutto il suo carisma. Capitano, siamo nelle tue mani e nei tuoi piedi.
OUT - i 3 punti di Genoa e Fiorentina - Diciamoci la verità: Reggio e Bergamo rappresentavano alla vigilia due banchi di prova complessi per le nostre dirette concorrenti; due campi su cui Genoa e FIorentina avrebbero potuto lasciare due punti preziosi. Ed invece così non è stato... e la rincorsa si fa un pochino più difficile.