Le pagelle del Bigmatcher: ATALANTA vs ROMA 3-0

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bigmatcher
00mercoledì 18 febbraio 2009 09:45
Ma come càzzo si fa? Come? Non più di una settimana fa stavamo qui a elogiare la prestazione assoluta della Roma contro il Genoa, annichilito dallo strapotere giallorosso; ed ora? Dal 3-0 al Genoa, al 3-0 dall'Atalanta. In sette giorni. Stilare le pagelle è oggi più che mai esercizio difficile. Ci proviamo.


DONI - 5: potrebbe fare di più soprattutto nei due gol di Doni, l'omonimo. Se subisce 4 tiri in porta e 3 gol le colpe saranno anche sue, o no? Indifeso

ImmagineMOTTA - 6: L'unico a mostrare qualcosa di buono nel marasma generale. Il ragazzo ha corsa, fisico, piedi, e un innato ruolo di leader. Piace anche, e molto, per la personalità. Scommessa vinta.

JUAN - 4,5: Eccolo tornato, Giuàn: il gemello scomodo del campione brasiliano. Qualcuno ci spieghi, se capace, come si può passare dall'annichilire il capocannoniere Milito e farsi mettere sotto constantemente da Floccari (!) e nonno Doni. Enigmatico.

MEXES - 5: Tra gli addetti alla difesa del fortino non sembra certo il meno in palla; eppure naufraga anche lui con i compagni, mentre dovrebbe essere scialuppa di salvataggio. Ciambella sgonfia.

TONETTO - 5,5: Spinge poco e copre meno. Frastornato

DE ROSSI - 5: Mai nella zona nevralgica; lasciato troppo solo dall'arrembante Perrotta e dall'evanescente Brighi, cerca conforto tra le maglie di Mexes e Juan, partecipando alla debacle difensiva che in 7 minuti vede la Roma soccombere di tre reti. Si fa ammonire per saltare il Siena e ripulire la fedina. Paracùlo.

PIZARRO - 4,5: Ci si ricordava di lui l'ottima partita di Reggio Calabria; oggi trotterella tra le linee avversarie senza mai calamitare un pallone, nè nostro nè loro. Costantemente saltato dai lunghi rilanci verso Totti e Vucinic, arretra fino ad occupare la più consona posizione di centrale di centrocampo. Non collocato.

JULIO BAPTISTA (dal 12°st) - 5,5: Nemmeno il tempo di entrare in campo che il Doni nerazzurro ha trafitto per la seconda volta personale il Doni giallorosso. Sul 3-0, con una squadra allo sbando, non può far altro che assistere inerme alla debacle. Inutilizzato.

ImmagineBRIGHI - 4: Come giocare a nascondino per 90 minuti. Tana liberatutti!

PERROTTA - 5: Inizia che pare voglia spaccare il mondo (rivedere, per credere, l'incitamento ai compagni nel pregara), finisce che pare voglia spaccare le gambe di un nerazzurro. Nervoso, nervosissimo, si era capito sin da subito che sarebbe finito nel tabellino dell'arbitro: litiga con Morganti, con i guardilinee, con gli avversari, coi compagni e ovviamente anche col pallone. Ma a trenta anni suonati non ci si fa espellere in quel modo a partita già chiusa e con un centrocampista in meno per la prossima gara. Pivello.

TOTTI - 5,5: Non è in forma smagliante (eufemismo), e se all'Olimpico riesce a mascherare un certo ritardo di condizione, su un campo duro come quello dell'Atleti Azzurri d'Italia il maquillage non riesce. Calamita come al solito le attenzioni degli avversari, ma stavolta, eccetto per alcune ottime giocate di fino, non riesce mai ad imporre la sua firma d'autore. Affaticato.

VUCINIC - 4: Corre molto a vuoto, mal servito dai compagni, ma soprattutto si fa trovare costantemente al di là della linea difensiva orobica: mai visti tanti fuorigioco per un calciatore solo. Ci mette del suo nelle due uniche occasioni in cui si trova faccia a faccia con Consigli (la prima sullo 0-0) andando a fallire delle facili occasioni. Non doveva giocare per via dell'infortunio patito in settimana, e forse sarebbe stato meglio. Spuntato.

SPALLETTI - 4: Che non si cominci a dar colpa al terreno di gioco: i nostri dovrebbero esserci molto abituati, viste le condizioni dei campi di Trigoria. La verità è che la Roma Spallettiana ha di queste uscite a vuoto: una squadra antiSnai, amiamo definirla, può battere chiunque e perdere di brutto con l'ultima in classifica, può andare in vantaggio di tre reti e farsele recuperare tutte in un tempo, può dare spettacolo e dimostrazione di forza una domenica e sembrare un'accozzaglia malmessa di amatori la domenica dopo. Per fortuna la bilancia pende pesantemente verso il bel gioco, le vittorie, le soddisfazioni; ma il mister deve cominciare a spiegarci il perchè delle varie Bergamo, Catania, Palermo, Siena, Udine, e così via. Patologico.


In&Out

IN - l'ammonizione spesa da De Rossi: saltare la partita in casa col Siena per riposarsi in vista di Londra e ripulire la casella della diffida in campionato è una mossa azzeccata e sicuramente premeditata.

OUT - l'espulsione di Perrotta: Spalletti (ecco motivato il voto ritoccato verso il basso), che lo dovrebbe conoscere meglio di noi che lo vediamo per 90 minuti a settimana, avrebbe dovuto intuire la fine che avrebbe fatto Perrotta proseguendo con quell'atteggiamento di chi stoarosicàemòspaccotutto e, soprattutto dopo l'ammonizione di De Rossi, avrebbe dovuto sostituirlo. Sennò la panchina per quanto scarna che fosse che ci sta a fare?
.pazuzu.
00giovedì 19 febbraio 2009 23:02
La Roma domenica non è scesa in campo. Non ho altro da aggiungere.





bigmatcher
00venerdì 20 febbraio 2009 10:01
Re:
.pazuzu., 19/02/2009 23.02:

La Roma domenica non è scesa in campo. Non ho altro da aggiungere.









In questa stagione è già capitato altre volte; più che negli anni passati.
Ma che è? Un problema di testa? Come suggerisce Spalletti? Davvero devo credere che basta che i rumors della città esaltino i giocatori che questi si sentono appagati ed invincibili? [SM=x935630]
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