Le note in calce della Bibbia dei Testimoni di Geova, sono finite nel Testo Sacro!

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ilnonnosa
00mercoledì 8 aprile 2009 15:32

I Testimoni di Geova ci presentano la Bibbia come unica base di tutte le loro dottrine; invece la loro tradizione è alterata per la loro stessa ammissione. Infatti, nella prefazione dell’edizione del 1967, della loro Bibbia: “Traduzione del Nuovo Mondo delle SACRE SCRITTURE”, si legge che nel testo sacro sono state introdotte “MOLTE ESPRESSIONI” che nell’edizione precedente (in inglese), figuravano – quelle “MOLTE ESPRESSIONI” – nelle NOTE. A causa di tale inserimento di “MOLTE ESPRESSIONI DELLE NOTE” dell’edizione precedente proprio nel “testo sacro”, non sappiamo più quali siano le espressioni originali della Bibbia e quali le “MOLTE ESPRESSIONI DELLE NOTE”: non c’è, infatti, quasi mai una distinzione tipografica di quelle note dal testo sacro autentico. Quindi, già in quest’ammissione (di avere inserito nel testo sacro molte aggiunte prese dalle note), la loro Bibbia è con dati alterati una Bibbia che contiene una parola di Dio infarcita di parole umane: queste parole umane non sono poche, ma per loro stessa ammissione, sono “MOLTE”.
Qualsiasi opera letteraria che subisse un trattamento del genere non sarebbe più autentica. Per di più, quest’ammissione, nelle edizioni successive, è sparita; però quelle “ESPRESSIONI DELLE NOTE” NEL TESTO SACRO SONO RIMASTE. Quindi, ora la situazione, è peggiore che nella prima edizione del 1967: perché qui, almeno, abbiamo un… avvertimento, e cioè che dobbiamo aspettarci… di trovare parole umane inserite ma non distinguibili dalle parole sacre; ora, invece, ci troviamo nella stessa alterata situazione testuale ma non abbiamo l’avvertimento.

Ciao. Ilnonnosa
Citocromo c
00mercoledì 8 aprile 2009 15:56
La Traduzione del Nuovo Mondo delle sacre scritture in 6 volumi aveva le note in calce. Ma quando la WTS pubblicò l'edizione in un solo volume si legge a pagg. 5 e 6: "furono prese molte espressioni delle note in calce pubblicate nella traduzione precedente in sei distinti volumi e riportate nel testo principale dell’edizione in un solo volume". (Edizione del 1967). Successivamente, nelle altre edizioni questa nota scompare.
[SM=x570901] [SM=g1543902]
Achille Lorenzi
00mercoledì 8 aprile 2009 17:56
A proposito di questo fatto, rimando ad un'altra discussione dove avevo espresso delle riserve in merito a questo inserimento di "note" nel testo:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6738817

Come dicevo nella suddetta discussione, secondo me queste note non sono altro che lezioni alternative di singole parole ebraiche e greche.

Achille
ilnonnosa
00giovedì 9 aprile 2009 18:12

Nella Prefazione dell’edizione 1967 si legge: “furono prese MOLTE ESPRESSIONI (1) DELLE NOTE IN CALCE … e riportate nel testo principale… L’edizione ora completa in un solo volume inglese può dunque appropriatamente chiamarsi un’edizione riveduta (2) della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture in inglese”.

(1) ESPRESSIONI = esprimere una idea di una volontà.

(2) Riveduta = correggere, ritoccare, modificare per adeguare a un dato fine.

Cito 2 esempi di espressioni delle note in calce riportate nel testo.

1° esempio – Colossesi 1:14

CINQUE OSSERVAZIONI:

A) Per ben cinque volte il Corpo Direttivo dei testimoni di Geova aggiunge al testo biblico la parola “ALTRE” allo scopo di far credere che Cristo sarebbe una creatura, una delle altre cose create. Ma la Bibbia non dice così.
B) Nella “Traduzione del Nuovo Mondo” del 1950, in inglese, la parola “ALTRE” non è inserita fra parentesi quadre e appare come se fosse parte integrale del testo Paolino. Si tratta di un falso geovista. (La parola “Altre” è stata presa dalle note e inserita nel testo per esprimere una idea di volontà cioè che Cristo sarebbe una creatura, una delle altre cose create).
C) “Ogni volta che ricorre la parola “altre” nei succitati versetti è fra parentesi quadre nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane, indicando che è stata aggiunta per completare il senso.” (Svegliatevi! 22/6/1966 p. 29)
D) Il Corpo Direttivo, nei suoi libri evita abitualmente di porre le parentesi quadre intorno ad “altre”: vedi Accertatevi, 1974 pp. 118, 207; La Torre di Guardia, 1/12/85 p. 7; Ragioniamo, 1990 p. 153.
E) Nel libro “La Verità vi farà liberi” – 1943 a pagina 48 ed. italiana, la Società cita Colossesi 1:15, 17 nel modo corretto, l’aggettivo “ALTRE” non è stato aggiunto.

Allora… logicamente (ma solo per la… logicità legata alla citazione di un testo alterato) il C.D. in fondo a p. 406 di “Ragioniamo”ed. 1990, possono citare l’addomesticato passo di Col. 1:16-17 e dedurne disinvoltamente “Viene così indicato che anch’egli è un essere creato, parte della creazione di Dio”. “COSI’!” Solo “COSI’”: cioè col testo sacro alterato!

2°esempio - Matteo 26:26

“Mentre continuavano a mangiare, Gesù prese un pane e, dopo aver detto una benedizione, lo spezzò e, dandolo ai suoi discepoli, disse: “Prendete, mangiate. Questo significa il mio corpo.”
(Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane, 1950, pp. 114, 115 edizione inglese)
La nota a dice: Or, “is”; in the sense of signifying, importing, representing. (Lett. “è” nel senso di significare, valere, rappresentare). Quindi si avverte che… veramente il testo biblico direbbe “E’”. Vi domando: ma la parte letterale va posta in nota oppure nel testo? Va nel testo; le spiegazioni che s’intendono dare vanno messe nelle note: il testo non si tocca.

I protestanti pur attribuendo il valore di “significare” al verbo essere, non si sono permessi di mettere nel testo sacro l’interpretazione che danno di questa parola E’: traducono esattamente “Questo è il mio corpo”. In nota scrivono la loro idea che quel verbo essere varrebbe “significare”; questa è già onestà enormemente maggiore rispetto al comportamento della Watch Tower.

Questo cambiamento fu reso noto con la pubblicazione della Torre di Guardia del 1/3/1951, p.68 ed. italiana. Mentre nel libro “Il Regno è vicino”, 1950 p. 240 ed. italiana, in Mt. 26:26 riporta ancora la frase esatta: Questo è il mio corpo”.

Ciao. Ilnonnosa.
Achille Lorenzi
00giovedì 9 aprile 2009 18:24
ilnonnosa ha scritto:

Cito 2 esempi di espressioni delle note in calce riportate nel testo.

Non mi pare che questi due esempi abbiano a che vedere con quello che hai scritto spra e cioè che «nella prefazione dell’edizione del 1967, della loro Bibbia: “Traduzione del Nuovo Mondo delle SACRE SCRITTURE”, si legge che nel testo sacro sono state introdotte “MOLTE ESPRESSIONI” che nell’edizione precedente (in inglese), figuravano – quelle “MOLTE ESPRESSIONI” – nelle NOTE».

Anzi, nell'edizione del 1950 "altre" figurava come parte diretta del testo (senza parentesi quadre, il che è peggio) e anche in Matteo 26 si leggeva sempre "significa", mentre "è" compariva nelle note.

Questi esempi sarebbero attinenti se nell'edizione del 1950 "altre" e "significa" fossero stati presenti nelle note e inseriti nel testo nell'edizione del 1967. Ma così non è.

Come dicevo sopra, secondo me le "molte espressioni" incluse nel testo sono semplicemente da intendere come lezioni alternative di singole parole ebraiche e/o greche.

Achille
ilnonnosa
00giovedì 9 aprile 2009 19:17
Re:
[

Anzi, nell'edizione del 1950 "altre" figurava come parte diretta del testo (senza parentesi quadre, il che è peggio) e anche in Matteo 26 si leggeva sempre "significa", mentre "è" compariva nelle note.

Questi esempi sarebbero attinenti se nell'edizione del 1950 "altre" e "significa" fossero stati presenti nelle note e inseriti nel testo nell'edizione del 1967. Ma così non è.

Achille




Scusami Achille, ma nell' edizione del 1950 di "New World Translation of the Christian Greek Scriptures", nelle note in calce appaiopno le parole "other" e "means" = significa che alla nota a dice: Or, "is"; in the sense of signifying, importing, representing.
Nella tua email troverai la scansione dei documenti che ho riportato.
Ciao Ilnonnosa
Achille Lorenzi
00giovedì 9 aprile 2009 20:00
ilnonnosa ha scritto:

Scusami Achille, ma nell' edizione del 1950 di "New World Translation of the Christian Greek Scriptures", nelle note in calce appaiopno le parole "other" e "means" = significa che alla nota a dice: Or, "is"; in the sense of signifying, importing, representing.

Appunto, comparivano anche nelle note, ma, come hai scritto sopra, anche nel testo principale della NWT del 1950 si leggeva "altre" in Colossesi (senza parentesi quadre) e "significa" nel testo di Matteo 26. L'edizione del 1967 non era diversa da quella del 1950, a parte il fatto che "altre" è stato inserito fra parentesi quadre.

Nella tua email troverai la scansione dei documenti che ho riportato.

Mi hai inviato la scansione della "Torre di Guardia" del 1951 e del libro "Il Regno è vicino".
Non hai per caso qualche fotocopia della NWT del 1950?

Ciao
Achille
ilnonnosa
00giovedì 9 aprile 2009 21:35
Re:
[]Mi hai inviato la scansione della "Torre di Guardia" del 1951 e del libro "Il Regno è vicino".
Non hai per caso qualche fotocopia della NWT del 1950?

Ciao
Achille





Te le ho già inviate, dopo la scansione della pagina del libro "Il Regno è vicino" ci sono quelle del NWT del 1950.

Ciao. Ilnonnosa
Achille Lorenzi
00venerdì 10 aprile 2009 06:01
ilnonnosa ha scritto:

Te le ho già inviate, dopo la scansione della pagina del libro "Il Regno è vicino" ci sono quelle del NWT del 1950.

Ops, non me ne ero accorto, avevo visualizzato solo la prima immagine...

Le scansioni che mi hai inviato confermano le mie osservazioni:





Come si nota, nel testo della NWT del 1950 si legge "other" e "means".
Quindi l'edizione del 1967 non era diversa da quella precedente, a parte il fatto che other è stato inserito fra parentesi quadre.
In questi due esempi non ci sono stati quindi inserimenti di "espressioni di note in calce" nel testo principale.
Visto che tu sei uno dei pochi ad avere la NWT del 1950, puoi fare delle ricerche per dimostrare dove ci siano stati questi eventuali inserimenti di note che abbiano alterato il contenuto della Scrittura o che abbiano modificato in maniera significativa la TNM del 1967 rispetto a quella del 1950.
Siccome avevo anch'io questa versione della TNM (che poi ho regalato), non ricordo di aver mai letto dei passi che fossero diversi dall'edizione successiva a causa di questo inserimento di note. Da quello che ricordo, le "espressioni contenute nelle note" erano solo lezioni alternative di singole parole ebraiche e greche.

Achille
barfedio
00mercoledì 22 aprile 2009 09:03
Confesso di non avere una conoscenza della Bibbia così profonda come la vostra ma, se non ricordo male, nelle note dell'ed.1967 la WT ha scritto pure che quando ci sono due parentesi quadre [[....]] si tratta di una INTERPOLAZIONE.
Interpolare significa inserire qualcosa in un testo per cambiarne il significato. La WT non ha mentito, lo ha scritto esplicitamente, se poi i lettori non si premurano di controllare queste cose (e secondo me ben pochi leggono le prefazioni in modo critico) beh ... cavoli loro, la WT può sempre dire "io te l'ho detto".
Sull'Interlineare poi ci sono delle alterazioni al testo originale, quella più clamorosa é Gv 1:1 dove é stato tranquillamente aggiunto l'articolo indeterminativo UN, che cambia il signficato del versetto.
Io però ho un grosso dubbio che coinvolge l'intero testo del VT.
Ho letto su Internet qualcosa sul ritrovamento dei rotoli di Qumran.
C'é scritto che l'unico libro completo del VT ritrovato é quello di Isaia, e che questo, in decine di punti, non corrisponde ad uno dei testi conosciuti, probabilmente 'inquinati', nel corso dei secoli, da manomissioni umane.
Questo è un dubbio che già avevo, anche per il NT: come possiamo avere certezza che quelli che leggiamo siano i testi originali?
Oltre alla WT, é lecito pensare che anche altri abbiano manipolato la versione originale a proprio uso e consumo, vedi Concilio di Nicea?

Achille Lorenzi
00mercoledì 22 aprile 2009 12:45
barfedio ha scritto:

Confesso di non avere una conoscenza della Bibbia così profonda come la vostra ma, se non ricordo male, nelle note dell'ed.1967 la WT ha scritto pure che quando ci sono due parentesi quadre [[....]] si tratta di una INTERPOLAZIONE.
Interpolare significa inserire qualcosa in un testo per cambiarne il significato. La WT non ha mentito, lo ha scritto esplicitamente, se poi i lettori non si premurano di controllare queste cose (e secondo me ben pochi leggono le prefazioni in modo critico) beh ... cavoli loro, la WT può sempre dire "io te l'ho detto".

Guarda che l'interpolazione di cui parla la WTS riguarda passi dubbi o che non sono presenti in alcuni autorevoli manoscritti. Per esempio, il passo di Luca 23:34 manca in diversi codici autorevoli ed è per questo che nella TNM viene messo fra doppie parentesi quadre.
Se ne era parlato anche qui: freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=4591851

Achille
Achille Lorenzi
00mercoledì 22 aprile 2009 18:58
barfedio ha scritto:

Ho letto su Internet qualcosa sul ritrovamento dei rotoli di Qumran.
C'é scritto che l'unico libro completo del VT ritrovato é quello di Isaia, e che questo, in decine di punti, non corrisponde ad uno dei testi conosciuti, probabilmente 'inquinati', nel corso dei secoli, da manomissioni umane.

Non mi risulta che il rotolo di Isaia trovato a Qumran sia diverso "in decine di punti" dai testi sucessivi, come il Masoretico. Uno dei due rotoli di Iasaia ritrovati è sostanzialmente identico al Testo Msoretico. L'altro differisce solo in 13 punti dal Masoretico e si tratta comunque di differenze che non influiscono sul messaggio generale del libro.

Ecco cosa si legge in un sito che parla dell'argomento:

«Tra i Rotoli trovati nelle grotte di Qumran nel 1947 sono soprattutto importanti per le nostre notizie sul testo biblico i due rotoli di Isaia, uno dei quali contiene tutto il libro di questo profeta (è un rotolo composto di fogli rettangolari di pelle cuciti l'uno all’altro, e lungo oltre 7 metri). E' stato accertato che i rotoli di cui stiamo parlando risalgono al Il - I secolo a.C. Quindi con la loro scoperta è stato fatto un balzo all'indietro di oltre 1000 anni nella direzione dei testi originali. E' comprensibile quindi come gli studiosi biblici si siano messi con impegno a confrontare il Testo Masoretico già noto di Isaia con il testo che emergeva dai rotoli del Mar Morto, per scoprire eventuali varianti. Sui risultati di queste ricerche esiste ormai una documentazione vastissima, di cui forniamo qualche dettaglio. Intanto, si è appurato che i due rotoli di Isaia, uno completo e l'altro incompleto, erano diversi l'uno dall'altro. Il secondo dei due, quello incompleto, riproduceva un testo praticamente uguale a quello Masoretico già noto (a parte, ovviamente la puntuazione). Si possono fare al riguardo le seguenti considerazioni: a) contemporaneamente, e nella stessa località, erano conosciute ed usate due forme dello stesso testo; b) il Testo Masoretico dei manoscritti medievali riproduce inalterato un testo analogo di mille anni più vecchio. Questa seconda considerazione, soprattutto, è assai importante, perché dimostra come il testo di un libro biblico sia stato successivamente più volte copiato senza apprezzabili errori o modifiche. Quanto all'altro manoscritto di Isaia ritrovato completo (oggi conservato nel "Santuario del Libro" a Gerusalemme), occorre chiarire in che cosa consiste la "diversità" a cui prima abbiamo accennato. A parte parecchie varianti riguardanti l'ortografia e la forma grammaticale delle parole, sono state rilevate in tutto tredici modifiche di maggiore rilievo. Perché ne possiamo valutare obiettivamente il significato, ne riportiamo qui di seguito un paio a titolo di esempio, tratte da un'indagine fatta dallo Standard Bible Revision Committee

Isaia 21:8

Traduzioni secondo il Testo Masoretico

E gridò (come) un leone: "Io sto, Signore, del continuo nella veletta di giorno..." (Diodati)

Poi gridò come un leone "O Signore, di giorno io sto del continuo sulla torre di vedetta...” (Riveduta)

Poi gridò (come) un leone: "O Signore, di giorno io sto sempre sulla torre di vedetta..." (Nuova Diodati)

Traduzioni secondo il Testo del Rotolo del Mar Morto 1QIsa

La vedetta ha gridato: "Al posto di osservazione, Signore, io sto sempre, tutto il giorno..." (CEI)

Poi la vedetta gridò: "Signore, di giorno io sto sempre sulla torre di vedetta...” (Nuova Riveduta, quarta ediz.)

Riportiamo il commento del Burrows, massimo ebraista studioso dei rotoli, (citato con stima anche dal Nuovo Dizionario Biblico di R. Pache). "Come si vede, la differenza sta nelle parole "leone" e "vedetta". Il Testo Masoretico reca "leone", ciò che è sempre stata una croce per tutti i traduttori (che hanno cercato di risolvere il problema aggiungendo "come"). Che cosa però ci stia a fare qui un leone è difficile dirlo; ma la cosa si spiega considerando che le parole ebraiche per "leone" e "colui che vedeva" (ossia "vedetta"), si assomigliano nella grafia e nel suono, sicché uno scriba può averle facilmente scambiate una per l'altra. Consideriamo ora il secondo esempio:

Isaia 33:8

Traduzioni secondo il Testo Masoretico:

Le strade son deserte, i viandanti son cessati. Egli ha rotto il patto, ha disdegnate le città... (Diodati)

Le strade son deserte, nessuno passa più per le vie. Il nemico ha rotto il patto, disprezza le città... (Riveduta)

Le strade sono deserte, non c’è più alcun passante sulle strade. Egli ha rotto il patto, disprezza le città... (Nuova Diodati)

Traduzioni secondo il Rotolo del Mar Morto 1QIsa

Sono deserte le strade, non c’è chi passi per la via. Egli ha violato l'alleanza, ha respinto i testimoni... (CEI)

Le strade sono deserte, nessuno passa più per le vie. Il nemico ha rotto il patto, disprezza i testimoni. (Nuova Riveduta, quarta ediz.)

Come si vede, le differenze stanno nelle parole "città" e "testimoni". Secondo gli studiosi ciò può essere dipeso dallo scambio tra le consonanti dalet (D) e resch (R), che nella scrittura ebraica si assomigliano. E’ facile constatare che queste varianti, pur essendo importanti per una maggior comprensione del testo e per il ripristino di quello che probabilmente era il "testo originale", dal punto di vista dottrinale hanno un'importanza veramente nulla»

Link: www.lasacrabibbia.com/FORMAZIONE%205.3.htm

Achille
barfedio
00giovedì 23 aprile 2009 14:23
Per Achille Lorenzi
L'informazione l'ho trovata su Internet, digitando ROTOLI DEL MAR MORTO, quindi 1-MANOSCRITTI DEL MAR MORTO - Wikipedia; scorrendo la pagina, poco sotto c'é un'icona che elenca le differenze tra 1QIsa/b ed il 'codx leningradensis'.
Si parla anche di 1QIsa/a ed il testo Mesoretico. Non sono esperto in materia quindi se mi date ulteriori informazioni espanderò le mie conoscenze.
Tuttavia vorrei riuscire a capire SE e QUANTO i testi che leggiamo noi sono quelli originali.
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