Le domande degli adulti (estranei)

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Pflip1956
00giovedì 9 settembre 2021 17:29
Ti piace andare a scuola ?
Che classe fai ?
Chi è il primo della classe ?
Che mestiere fa tuo papà ?
Sai dire le preghiere ?
Per che squadra fai il tifo?
Vuoi più bene al papà o alla mamma ?
Ti piace di più Topolino o Paperino ?


( ovviamente tutte le mamme erano casalinghe , per loro)

Dentro di me le risposte erano tutte : E che gliene frega ?
(1960)
00giovedì 9 settembre 2021 18:59

Se è per questo, la stessa risposta ipotetica rimane dentro di me ancora adesso, in modalità retroattiva.
E se vogliamo, sono quelle domande standard quasi da Bacio Perugina, che avrebbero potuto farti dubitare legittimamente dell' intelligenza del tuo molesto interlocutore adulto.
Era anche altro, secondo me.
Era pure scatenante la convinzione di alcuni adulti già non particolarmente brillanti di loro, di essere autorizzati a mancare palesemente di rispetto alla giovane persona che si trovavano davanti.
Oltre ai limiti mentali, sospetto che influisse una certa convinzione di impunità.
Un simile atteggiamento verso un altro adulto, avrebbe potuto avere conseguenze.
Il bambino invece è indifeso e censurabile.

Qualcuno ancora ritiene di acquisire in automatico un primato di saggezza personale, solamente in base ad un differenziele di età.
Beh, non è così.
In base alla mia esperienza nella maggior parte dei casi, un giovane imbecille ( eufemismo educato ), poi invecchiando diventa solamente una cosa.
Un vecchio imbecille.
Chi per merito o fortuna vive molto, non solamente in base a questo parametro poi ti diventa automaticamente così saggio.
Questa mia analisi quasi sociologica e decisamente amatorial dilettantesca, mi porta a ricordare quello che ha detto una volta uno Storico e divulgatore molto noto.
Lui notava come, nella mentalità medioevale ( ma anche dei periodi successivi ), l' infanzia era comunemente considerata come " uno stato di malvagità naturale dell' essere umano ".
E come tale, da reprimere anche calpestando la nascente personalità dell' individuo.
Sospetto che ancora durino, certe schegge di medioevo.








Pflip1956
00venerdì 10 settembre 2021 07:36
Beh , la sopraffazione dei bambini senza una guida verso gli animali indifesi è una forma di malvagità.
(1960)
00venerdì 10 settembre 2021 13:29

Vero.

In questo ed in altri casi è sempre utile una mitigazione esterna, diciamo così.
Per esempio, i miei gatti semi-domestici di tanto tempo fa, certi giorni sarebbero stati assai contenti se qualcuno mi avesse fermato quando rivolgevo loro le mie attenzioni, sia pure fossero buone intenzioni.
E' che alle volte proprio non gli andava di passare per pupazzetti pelosi animati.
Quindi si arrampicavano sulla prima cosa alta almeno tre metri che trovavano.
Se è per questo, due o tre anni prima dei mici, tentavo regolarmente di andare a cavallo usando Leo, il san bernardo dei miei nonni paterni.
Anche lui non era contento della cosa.

Può essere anche utile un addetto al controllo del traffico nella sala giochi di un asilo infantile, piena zeppa di tizi in età prescolare, lunghi una settantina di centimetri l' uno ( sono quelli più pericolosi ! ).
Perchè se no, ci si ritroverebbe presto nella condizione di dover sedare tutta una serie di risse in miniatura.

Quelli che metto in discussione, sono gli adulti che ritengono di potersi prendere qualsiasi libertà, anche quella di capestare la sensibilità per giunta nascente di qualcuno, proprio perchè quello non è ancora tanto lungo.
Se paradossalmente qualcuno dovesse sottopormi ora al tipo di interrogatorio a raffica che descrivevi, nelle giuste condizioni ed in una giornata sbagliata, potrebbe poi ritrovarsi nella sala d' aspetto di un pronto soccorso.

Invecchiando, mi peggiora il carattere.


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