Caro VVRL,
Perdonatemi se non ho capito bene, ma questo volantino dice che il motivo per cui frequentare l'università deve essere quello di sostenere nel ministero e svolgere il servizio a tempo pieno?
Leggi attentamente, non dice sostene
re ma sostene
rsi e poi aggiunge nel ministero e
magari nel ministero a tempo pieno. Il senso mi pare chiarissimo, sia che si studia o meno l'obiettivo principale del cristiano non è arricchirsi materialmente ma spiritualmente, servire l'Iddio Altissimo e non questo sistema di cose.
Per sostenere cosa si intende? Sostegno economico e morale? Come si fa a fare un servizio a tempo pieno se si deve prima studiare tanto e duro e poi lavorare? Non sono affermazioni queste di per se incompatibili con l'università?
Sostene
rsi significa mantenersi economicamente. Non si parla di necessariamente di ministero a tempo pieno, ma di ministero, che non mi pare che sia di per sé incompatibile con uno studio ragionevole.
E se un giovane vuole fare l'università perchè da grande vuole fare il medico per passione e non per sostentamento, cosa si dice?
Cioè che decide di curare gratis i pazienti e mantenersi spaccando i sassi? E ovvio che un giovane sceglierà un corso di studi che l'appassiona, questo è dato per scontato... non esiste un elenco di professioni
permesse e di altre
proibite e ciascuno sceglierà la propria inclinazione, il punto che mi pare ti sfugga è che per un cristiano l'attività
secolare resta comunque secondaria rispetto a quella
spirituale. Un testimone di Geova può benissimo essere medico in un reparto, ne conosco molti, lavorando con passione, il problema non è quello ma
è il ricorrere la carriera, la posizione ed il denaro, che porta a trascurare affetti, famiglia, amici e spiritualità.
A me francamente la posizione dei testimoni di Geova sembra una posizione semplicissima da capire e non vedo nessun giovane che viva questa questione con particolare angoscia o problemi... sinceramente che tu ancora non riesca a capire mi pare preoccupante se non siamo di fronte a un caso di dislessia.
Shalom