Le avventurose gesta dei Veneziani

Pagine: [1], 2, 3
Ramon Berenguer IV
00lunedì 28 settembre 2009 18:09
Ho intrapreso questa interessante campagna con i Veneziani. Gioco con Bellum Crucis 5.1.1 con il Superpack 2.0, a difficoltà VH/VH.
A voi le gesta e le sentenze! [SM=g27964]
Ramon Berenguer IV
00lunedì 28 settembre 2009 18:10
HA INIZIO LA NARRAZIONE DELLE GRANDI IMPRESE E DEI GRANDI PERSONAGGI DELLA…

[IMG]http://i35.tinypic.com/2eydn50.jpg[/IMG]

Nell’anno del Signore 1155, le terre soggette al dominio della Serenissima sono Zara, Pola e Venezia.
[IMG]http://i33.tinypic.com/rhols2.jpg[/IMG]

Al governo vi è la famiglia Morosini, con il Doge Domenico, uomo severo ed esperto conoscitore delle complicate trame della politica e della burocrazia.
[IMG]http://i34.tinypic.com/16qjxu.jpg[/IMG]

Egli è sposato con una nobildonna veneziana, Donata, e ha una figlia femmina, Lucia. Per sopperire alla mancanza di un erede maschio, il Doge non ha esitato a combinare un matrimonio fra sua figlia e il nobile Vitale II della famiglia Michiel.
[IMG]http://i38.tinypic.com/vzy9hx.jpg[/IMG]

Questi è un giovane energico e robusto, un superbo amministratore e un fedele collaboratore; tuttavia, nella sua vitalità, non esita a tradire la sensibile Lucia con molte altre donne. E difatti, i due non hanno ancora avuto un figlio.
[IMG]http://i33.tinypic.com/vys8t3.jpg[/IMG]

Altro nobile fidato del Doge, è l’abile comandante Orio Polani, al quale è affidato il governo di Zara, città importante per i veneziani, ma situata in una posizione difficile, nelle possibili mire dei nascenti magiari e degli infidi bizantini.
[IMG]http://i37.tinypic.com/2psf7r4.jpg[/IMG]

Al servizio della Serenissima, ci sono anche altri personaggi di non minore importanza: in primis il cardinale Angelo Cesti, devoto cristiano, impegnato nella predicazione della parola di Cristo nelle brulle terre di Pola.
[IMG]http://i34.tinypic.com/2h3mzav.jpg[/IMG]

Poi c’è il mediocre mercante Berto Zen, gestore dei commerci di carta della provincia veneziana.
[IMG]http://i37.tinypic.com/15nax4z.jpg[/IMG]

Infine, l’elusivo Gaspare Lazzarini, spia del Doge, incaricato di tenere d’occhio i confini occidentali dei domini veneziani.
[IMG]http://i38.tinypic.com/28cpron.jpg[/IMG]

Dopo avere di recente ispezionato i domini veneziani, il Doge aveva preso la risoluzione che andavano aumentati i territori direttamente soggetti alla Serenissima, per poter potenziare l’economia. Per questo proposito, si cominciò ad allestire un esercito, dirottando verso Venezia tutte le truppe in eccesso che si trovavano nelle altre province; il risultato non fu certo un’armata da temere, ma perlomeno ora il Doge Domenico poteva disporre di un esercito da comandare.
[IMG]http://i36.tinypic.com/2z8btwj.jpg[/IMG]

Sussisteva però un altro dilemma: che porre alla guida dell’esercito? Domenico dubitava di poter ancora andare in battaglia, dati i suoi 55 anni, e di certo non voleva privare le province veneziane dei loro governatori. Dunque, decise di adottare un uomo di fiducia; la scelta cadde su un giovane guerriero, di rinomate doti, tale Almerico Contarini.
[IMG]http://i34.tinypic.com/2vs2lu0.jpg[/IMG]

Costui era un uomo di giudizio, e un buon combattente, dunque a chi altri poteva essere affidata una missione tanto delicata quanto quella che pianificava il Doge? L’obbiettivo di questa prima armata veneziana, sarebbe stato il vicino castello di Verona, punto strategico per il controllo della foce del Po.
Proprio mentre gli ultimi preparativi per la spedizione venivano compiuti, fu inviato un emissario presso i territori d’oltralpe del Sacro Romano Imperatore; le proposte che gli furono avanzate rappresentavano un tentativo di superare i conflitti recenti che c’erano stati fra l’Impero e i comuni italiani.
[IMG]http://i37.tinypic.com/2ntif53.jpg[/IMG]

Purtroppo, però, l’Imperatore Federico Barbarossa, dalla sua rocca di Strasburgo, non aveva intenzione di allearsi con qualcuno che non accettava la sua superiorità, e rifiutò la proposta diplomatica.
[IMG]http://i38.tinypic.com/2cghirl.jpg[/IMG]

Quando nell’inverno del 1157, il nobile Almerico segnalò al suo signore che la spedizione verso Verona era pronta a partire, il Doge volle prima che il condottiero prendesse in moglie una donna veneziana di buona famiglia, Dea di Biagio. Fu organizzato un incontro fra i due promessi, durante il quale ebbero entrambi modo di constatare che la loro sarebbe stata solo una unione di convenienza; poi avvennero le nozze, e gli sposi sfilarono per la città lagunare, distribuendo sorrisi alla gente.
[IMG]http://i36.tinypic.com/29dagx0.jpg[/IMG]

E già il mattino dopo il matrimonio, Almerico dovette lasciare con qualche rimpianto il letto di nozze per passare in groppa a un cavallo da guerra. La sua armata giunse rapidamente alle porte di Verona, che fu cinta d’assedio. La schiacciante superiorità numerica degli avversari, suggeriva prudenza al condottiero veneziano, che stabilì un saldo assedio al castello, ma senza alcun proposito di lanciare un assalto. Le notizie, nei mesi successivi, dell’avvicinarsi di un’armata milanese a Verona, spinse il Doge a inviare una proposta di alleanza al Comune di Milano.
[IMG]http://i35.tinypic.com/4hqluo.jpg[/IMG]

i lombardi non si fecero pregare, e accettarono tranquilli di stipulare il trattato, prevedendo di trovare nei veneziani un utile alleato contro eventuali incursioni imperiali in Italia.
[IMG]http://i37.tinypic.com/168ddmo.jpg[/IMG]

Il prolungarsi dell’assedio di Verona, e le conseguenti spese logistiche, non fecero bene alle finanze di Venezia, che iniziarono a calare.
[IMG]http://i36.tinypic.com/30xics9.jpg[/IMG]

Per fare fronte almeno in parte alle uscite militari, il Doge cercò di portare nuove entrate stipulando nuovi accordi di commercio. Il primo a ricevere una proposta del genere fu il Santo Padre, a Roma, che non disdegnò anche un’alleanza con i devoti veneziani.
[IMG]http://i35.tinypic.com/160wh7r.jpg[/IMG]
[IMG]http://i37.tinypic.com/2j68vwm.jpg[/IMG]

Altro regno che entrò a far parte del giro di amicizie e di commerci della Serenissima, fu la Sicilia.
[IMG]http://i33.tinypic.com/2ldvqcz.jpg[/IMG]

Nel 1160, inoltre, nonostante la depressione economica sempre più accentuata, con un’abile manovra politica, il Doge riuscì a portare dalla sua parte il Primo arcivescovo, Angelo Cesti, nel Concilio dei Nobili, grazie alla sua politica sfacciatamente filo papista. E nell’inverno di quello stesso anno, volse finalmente al termine il lungo e dispendioso assedio di Verona. La guarnigione cittadina, infatti, provata e decimata dalla fame, compì una furiosa sortita contro le truppe di Almerico. Le forze in campo erano sostanzialmente uguali per numero e capacità, e ciò voleva dire che a perdere sarebbe stato chi avrebbe commesso un errore.
[IMG]http://i38.tinypic.com/fc37rt.jpg[/IMG]

Lo scontro avvenne nella seconda metà della giornata, sotto un cielo che minacciava burrasca.
[IMG]http://i33.tinypic.com/np5jxk.jpg[/IMG]

Il fiero Almerico schierò le sue forze in fretta, confidando che i nemici avrebbero attaccato in massa. Dispose centralmente i lancieri leggeri, e alle spalle di questi, gli arcieri. La cavalleria, fu divisa equamente e disposta sui fianchi, a una certa distanza dal corpo centrale, pronta ad aggirare il nemico.
[IMG]http://i35.tinypic.com/j6oif8.jpg[/IMG]

Disposte le truppe, al generale veneziano non restò che attendere l’arrivo dei ribelli.
[IMG]http://i34.tinypic.com/vzapuu.jpg[/IMG]

A mano a mano che essi si riversarono dal portone, apparve chiaro che lo scontro era meno semplice di quanto prospettato. Appena i nemici furono a tiro, gli arcieri scoccarono le loro frecce, sperando di alleggerire lo schieramento avversario.
[IMG]http://i33.tinypic.com/fk8w09.jpg[/IMG]

Il capitano ribelle, osservato il ventaglio disposto da Almerico, non fu stolto. Divise le sue truppe in tre gruppi, lanciando il corpo principale verso la fanteria veneziana, e spostando dei reparti di lancieri verso le ali, per tenere a bada la cavalleria.
[IMG]http://i33.tinypic.com/2agvqsn.jpg[/IMG]

La mossa spiazzò Almerico, che aveva sottovalutato le capacità del suo rivale; quando gli arcieri nemici iniziarono a tirare verso i veneziani, il generale della Serenissima doveva ancora decidere come agire. L’idea giunse appena in tempo: il Contarini fece aprire la cavalleria sulle ali, in modo da dirottare e disorientare i minacciosi lancieri nemici.
[IMG]http://i38.tinypic.com/259kb9c.jpg[/IMG]

Mentre sulle ali si effettuavano queste manovre, i due corpi d’armata principali vennero a contatto, con fragore.
[IMG]http://i37.tinypic.com/4u8dpl.jpg[/IMG]

Con l’inasprirsi del combattimento, anche gli arcieri veneziani si gettarono nella mischia, urlando il nome della loro città. Sulle ali, nel frattempo, la situazione cambiò rapidamente: a sinistra, dove si trovava anche Almerico, le manovre elusive della cavalleria riuscirono a separare i reparti nemici e ad annientarli singolarmente; a destra, invece, la cavalleria veneziana evitò i lancieri e si lanciò verso gli arcieri ribelli, volgendoli rapidamente in fuga.
[IMG]http://i36.tinypic.com/29zugy1.jpg[/IMG]

Tuttavia, questa manovra lasciò scoperto il fianco destro alla fanteria, che si trovò attaccata dai lancieri nemici.
[IMG]http://i36.tinypic.com/15x1xs3.jpg[/IMG]

Vista la situazione, un reparto di sergenti a cavallo tornò sui propri passi, e attaccò alle spalle i lancieri che premevano sul fianco destro veneziano.
[IMG]http://i37.tinypic.com/fcjn68.jpg[/IMG]

A questo punto la battaglia andò velocemente risolvendosi: a sinistra, i nemici furono completamente annientati, e perì il capitano ribelle Brunaccio, spappolato dagli zoccoli dei cavalli.
[IMG]http://i34.tinypic.com/2vbmxde.jpg[/IMG]

A destra e al centro, i nemici furono volti in fuga.
[IMG]http://i34.tinypic.com/ao3vra.jpg[/IMG]

La generale rotta nemica, ebbe un esito disastroso per i ribelli, che permisero così ai veneziani di entrare nel castello, terminando la distruzione dei nemici nelle strade di Verona.
[IMG]http://i35.tinypic.com/2a9unoh.jpg[/IMG]

A fine giornata, gli uomini della Serenissima, con Almerico in testa, festeggiavano l’avvenuta presa di Verona.
[IMG]http://i34.tinypic.com/t8qn3m.jpg[/IMG]

La popolazione fu risparmiata, e ciò contribuì certamente alla positiva accettazione del dominio veneziano sul veronese.

TO BE CONTINUED...
[SM=x1140429]
The Housekeeper
00lunedì 28 settembre 2009 18:44
Che spettacolo, magnifico!
Molto bella, mi piace molto la parte tattica

boboav
00lunedì 28 settembre 2009 18:56
ottima continuala assolutamente

P.S.fammi sapere come finisce con Barbarossa, se si vuole alleare o no
)Fabio85(
00lunedì 28 settembre 2009 19:08
sto facendo la stessa campagna...io mi sono buttato subito su ancona per bloccare i siciliani (si espandono come i funghi) se riesci prendi bologna e firenze e vedrai che l'economia si rialza che è un attimo...ti seguirò per prendere spunto
Fabius Maximus Germanicus
00lunedì 28 settembre 2009 19:35
grandissimo, la parte tattica è davvero bella!!!!
Guido da Suzzara
00lunedì 28 settembre 2009 21:04
Sono in "brodo di giuggiole" Ramon... Un'aar all'avanguardia! ... Spettacolo!!!... Grandiosa l'idea delle "tavole tattiche" che illustrano le manovre...Ottimo, ottimo lavoro!
Thor86
00martedì 29 settembre 2009 04:46
Complimenti soprattutto per la trasposizione della tattica di campo su tavolozza... [SM=x1140440]
Jean de Avallon
00martedì 29 settembre 2009 11:04
Davvero originale la descrizione della battaglia........

Doge Crociato
00martedì 29 settembre 2009 13:52
Bella bella, voglio vedere dove riuscirai condurre la gloriosa Serenissima!
Ramon Berenguer IV
00martedì 29 settembre 2009 23:06
Grazie a tutti, ragazzi! [SM=x1140430] Un incoraggiamento del genere farebbe proseguire chiunque! Probabilmente ci vorrà un pò, per elaborare bene, ma seguiranno aggiornamenti particolareggiati. [SM=g27963]
fante liziero
00mercoledì 30 settembre 2009 01:49
E ma vieni!!!Finalmente 1 campagna coi veneziani!!!
Ed è pure molto dettagliata, cn la kikka assoluta dello skieramento in battaglia!
Continua così!
Ramon Berenguer IV
00sabato 3 ottobre 2009 22:53
LA SERENISSIMA AVANZA SUL SUOLO ITALICO, E METTE IN MOSTRA LE SUE DOTI DI CONQUISTA...
[IMG]http://i38.tinypic.com/2zssc9e.jpg[/IMG]

La buona notizia della conquista di Verona, fu il preludio alla lenta ripresa delle finanze della Repubblica; il tesoro, infatti, aveva raggiunto un livello di povertà veramente infimo, e solo con una imposizione autoritaria, il Doge Domenico aveva impedito che i nobili iniziassero a ribellarsi. Restò famosa, nei verbali delle riunioni conciliari, la tenzone verbale fra Domenico e uno dei suoi nobili, di nome Enrico Monti, proprietario di alcune attività di oreficeria travolte dalla crisi economica. Monti accusava il Doge di agire in modo sconsiderato, rinnegando la politica tradizionale veneziana, il cui principio era sintetizzato nel proverbio che sosteneva che la fortuna di Venezia era da trovarsi per mare, e non per terra. Di fronte a tale ribellione, il Doge pronunciò una frase che rimase storica, e che costituì un fardello per tutti i successivi rettori della Repubblica: “Le tradizioni marittime porteranno Venezia ad affondare!- disse - Solo imponendo il nostro controllo anche sulla terraferma, potremo trasformare la nostra amata città nel centro del mondo! E giuro che un giorno gli stendardi della Serenissima sventoleranno ovunque, dalla Spagna al Mar Nero, e dalla Danimarca alla Terrasanta!”. Purtroppo, la vita del Doge non fu ancora lunga: nel 1162 il Signore chiamò a sé Domenico Morosini, e la situazione della città passò sotto il controllo del Consigliere Vitale.
[IMG]http://i37.tinypic.com/5pltu8.jpg[/IMG]
[IMG]http://i35.tinypic.com/2m6n53a.jpg[/IMG]

Il nuovo capo fazione non era certo un debole; aveva un atteggiamento eccessivamente libertino con le donne, ma era di mente pronta, e, come il padre di sua moglie, abile nella politica. Inoltre, il nuovo Consigliere era ora Almerico Contarini, che aveva già abbondantemente dimostrato la sua fedeltà ai sogni della famiglia dogale.
Il primo gesto del nuovo Doge fu quello di rinfoltire i ranghi dei nobili fedeli, adottando Bertuccio Mastropiero, abile addestratore di soldati.
[IMG]http://i38.tinypic.com/fxzbth.jpg[/IMG]

Egli fu mandato a gestire il castello veronese, mentre Almerico si recava a Venezia, dove avrebbe potuto mettere a frutto le sue latenti abilità amministrative. Il secondo passo fu quello maggiormente impopolare, e consistette nel notevole innalzamento del livello di tassazione dei cittadini residenti nei domini veneziani; purtroppo, però, quello era un procedimento necessario per uscire dalla bancarotta causata dal recente assedio di Verona. Tuttavia l’abilità dei governatori veneziani fece sì che la popolazione non si ribellasse, né nutrisse rancore verso quel provvedimento. A Venezia, in particolare, il ritorno di Almerico, fu un evento gioioso, poiché i cittadini della Serenissima vedevano in lui un eroe di guerra. Ovviamente, non avevano idea di quello che fosse un vero eroe di guerra, e per loro la presa di un castello ribelle nell’entroterra, rappresentava un atto degno di un poema epico. A parte la calorosa accoglienza, però, Almerico non restò molto soddisfatto. La moglie Dea, infatti, aveva trovato conforto della lunga assenza del marito intrattenendosi in mondani incontri di nobiltà, e, prevedibilmente, non aveva esitato a sostituire un marito di convenienza con un passionale amante. Evidentemente la famiglia reggente di Venezia non poteva avere la pace sentimentale. A ogni modo, cornuto e avvilito, il Consigliere decise almeno di adottare un rampollo che potesse dargli qualche soddisfazione come figlio adottivo; la scelta cadde su un giovane capitano di terra, Diodato Pasqualingo, che aveva fama di essere un combattente ottimo e un uomo da temere.
[IMG]http://i36.tinypic.com/34gswfd.jpg[/IMG]

Nel 1163, giunse a Venezia un emissario imperiale. La sorpresa fu generale, giacché il rifiuto della proposta di alleanza avanzata alcuni anni prima era stato molto deciso. Eppure, il messo dell’Imperatore, parlò cordiale, introducendo con innocenza la possibilità di contratti commerciali con il Sacro Romano Impero. L’occasione era ghiotta, e la innata tendenza veneziana al commercio fece il resto: l’accordo fu siglato. Ma molti si domandarono se l’Imperatore stesse semplicemente cercando di rabbonire la fazione che, dopo la presa di Verona, sembrava essere molto più capace di combattere con asprezza in una eventuale guerra. Quell’anno, si conclusero accordi anche con i Magiari e con i Francesi, incontrando la piena approvazione del Concilio dei nobili.
[IMG]http://i38.tinypic.com/33kyc5i.jpg[/IMG]

Nubi di guerra si addensarono intanto in Medio Oriente, quando giunse nuova che dopo la riuscita Jihad su Baghdad, le popolazione musulmane si addensavano pericolosamente sui domini cristiani d’Outremer.
[IMG]http://i36.tinypic.com/2my5iqp.jpg[/IMG]

Il Doge ritenne probabile che a Roma si preparasse una contromossa, ma al momento era troppo preso dalla gestione della nuova politica commerciale. Di recente, alcuni mercanti stranieri avevano soppiantato le attività cartiere gestite da un mercante veneziano nella provincia lagunare.
[IMG]http://i38.tinypic.com/2cdblvr.jpg[/IMG]

Vitale II, allora, rientrata la crisi, decise di incentivare le attività dei mercanti, sia favorendo la crescita delle loro attività, sia incrementando l’esportazione di manifatture veneziane verso altri paesi; nel giro della Serenissima entrarono anche la Polonia e l’Inghilterra. Inoltre, fu costruita una banca a Venezia.
[IMG]http://i34.tinypic.com/25j8njp.jpg[/IMG]

Nel frattempo, durante il 1165, Diodato Pasqualingo, rifiutò le molte mogli che gli furono proposte dal padre adottivo, sostenendo con calore di non voler finire cornificato come il Consigliere; la cosa non fu certo ben accettata da quest’ultimo, che non rivolse più la parola a Diodato.
[IMG]http://i33.tinypic.com/343gsug.jpg[/IMG]

La verità, però, era che questi non desiderava altro che la guerra, e non aveva tempo per le delizie dell’amore. E con l’anno del Signore 1166, questo desiderio di guerra fu appagato. Da Roma, infatti, giunsero in tutta Europa prelati del Pontefice, annunciando che i popoli di Cristo dovevano prendere la croce per soccorrere i fratelli in Terrasanta: una Crociata era stata indetta verso Edessa, che i musulmani chiamavano Urfa.
[IMG]http://i36.tinypic.com/2rpennk.jpg[/IMG]
[IMG]http://i35.tinypic.com/2s8scoz.jpg[/IMG]

Un grande fervore religioso si diffuse fra i cattolici; il cardinale veneziano Cesti, fanatico sostenitore della Crociata, fece giustiziare un predicatore eretico che vagava intorno al castello di Verona. Diodato, invece, prese la cosa con meno religiosità, ma con spropositata bellicosità; rivolgendosi al Doge Vitale, egli disse: “Lasciate che io porti le insegne veneziane fino a Edessa, e che il nome della Serenissima sia sinonimo di terrore e distruzione presso gli infedeli saraceni! Lasciate che le bocche si passino la notizia che un condottiero veneziano ha condotto a buon fine la santa crociata!”. A lungo dubitò Vitale, ma poi, scese a un compromesso con il feroce Diodato: egli sarebbe potuto partire per la Crociata, ma prima di salapare definitivamente verso la Terrasanta, avrebbe dovuto prendere Bologna ai ribelli, espandendo i territori veneziani in Italia. Ovviamente, non ci fu bisogno di dire altro.
Bologna era una signoria indipendente, controllata da un presunto nobile della regione, che si faceva chiamare Antipapa; il nome era un evidente simbolo di disprezzo verso il Santo Padre. Tale fu la scusa utilizzata da Diodato per deviare la Crociata sulla città romagnola. Ora, essendo l’armata crociata molto inferiore numericamente a quella dei bolognesi, quando il capitano Antipapa vide il ben piccolo campo d’assedio fuori delle mura del suo dominio, fu preso da grande ilarità, e ordinò di scacciare subito quei fastidiosi veneziani dalle sue terre.
[IMG]http://i36.tinypic.com/o529s0.jpg[/IMG]

La grossa armata ribelle si preparò subito alla sortita. Era l’inverno 1166.
[IMG]http://i33.tinypic.com/i3fnno.jpg[/IMG]

Diodato ordinò che le truppe si schierassero velocemente nei pressi di una antica rovina.
[IMG]http://i36.tinypic.com/ibcnjb.jpg[/IMG]

La formazione adottata fu una semplice linea piuttosto spessa. Il piano di Diodato contava sulla spavalderia del comandante avversario, che avrebbe dovuto caricare frontalmente; se così fosse avvenuto, il generale veneziano sarebbe apparso da dietro i suoi fanti con la cavalleria del seguito, avrebbe aggirato i nemici, e li avrebbe annientati. Gli arcieri erano incorporati nella linea dei fanti; avrebbero scoccato qualche salva, ma perlopiù avrebbero dovuto contribuire al combattimento in mischia. Era una strategia arrischiata, ma Diodato era un giovane avventuriero, e non dubitava che la battaglia lo avrebbe coperto di gloria.
[IMG]http://i34.tinypic.com/2csbhfo.jpg[/IMG]

I nemici sbucarono presto dal portone, apparendo nella nebbia come spettri, e la piana di fuori di Bologna si riempì. I fanti veneziani guardavano con apprensione alla moltitudine di ribelli di fronte a loro.
[IMG]http://i34.tinypic.com/2mzaxjm.jpg[/IMG]

La tensione crebbe rapidamente, e la spregiudicatezza dei nemici aumentò alla vista delle forze veneziane schierate in modo tanto raccolto da sembrare ancor meno di quante erano realmente. La fanteria avversaria, con il capitano Antipapa in testa, si lanciò a passo di corsa in combattimento, senza curarsi di aggirare quella che sembrava una forza irrilevante. A questo punto, Diodato spronò il suo cavallo per effettuare la manovra di aggiramento, e il suo seguito fece lo stesso.
[IMG]http://i34.tinypic.com/2s8rdrr.jpg[/IMG]

Molti affermarono che al generale veneziano brillassero gli occhi di furore quando si gettò contro le schiere nemiche, prese alla sprovvista.
[IMG]http://i33.tinypic.com/futk53.jpg[/IMG]

Le truppe della Serenissima sembravano reggere, ma il morale nemico non accennava a diminuire.
[IMG]http://i35.tinypic.com/52mis.jpg[/IMG]

Diodato decise che era necessario infliggere un colpo significativo alle truppe nemiche, e rivolse la sua cavalleria verso gli arcieri bolognesi. Fra spruzzi di sangue e urla disumane, gli arcieri furono massacrati per la maggior parte, e i superstiti fuggirono riunendosi al portone della città.
[IMG]http://i38.tinypic.com/ms1wzm.jpg[/IMG]

A questo punto, Diodato tornò a caricare la fanteria nemica, che incalzava quella veneziana, e stavolta il risultato fu ben diverso: lo stesso capitano Antipapa fu travolto dalla furia dei cavalieri, e lo schieramento nemico fu volto in fuga.
[IMG]http://i34.tinypic.com/drfdhd.jpg[/IMG]
[IMG]http://i38.tinypic.com/5yamp5.jpg[/IMG]

Ben pochi ribelli riuscirono ad arrivare al portone. Rimanevano solo gli arcieri superstiti a presidiarlo, e Diodato li carico, infischiandosene dello spazio troppo stretto per i cavalli.
[IMG]http://i35.tinypic.com/2z59ldw.jpg[/IMG]

A ogni modo, presto arrivò anche la fanteria, finalmente libera di correre, e lo scontro al portone si accanì oltremodo.
[IMG]http://i37.tinypic.com/6h26mh.jpg[/IMG]
[IMG]http://i36.tinypic.com/ixvztt.jpg[/IMG]

Alla fine, però, i nemici dovettero cedere, e alla conquista del portone…
[IMG]http://i38.tinypic.com/2urtchu.jpg[/IMG]

…corrispose la schiacciante vittoria veneziana.
[IMG]http://i33.tinypic.com/2h71g89.jpg[/IMG]

Al termine dello scontro, Diodato consentì barbaramente ai suoi uomini di depredare la città. Inoltre, egli acquisì un’aura di terrore presso chi lo aveva visto combattere, giacché durante la battaglia il sanguinario generale aveva trucidato solo con la sua cavalleria ben duecentododici nemici, fra i quali il capitano Antipapa.
[IMG]http://i34.tinypic.com/2624lxg.jpg[/IMG]

Dopo aver conquistato Bologna, Diodato non perse tempo a riordinarla; lasciò indietro alcuni reparti per presidiarla e riprese il mare con una piccola flotta. L’esercito crociato non era certo un’armata imponente, ma il suo condottiero era un uomo alquanto carismatico, che predicava con sicurezza di guidare i suoi uomini alla vittoria. Agli inizi dell’anno del Signore 1168, l’armata veneziana guidata da Diodato e sormontata dalla croce, sbarcò nei pressi di Antiochia.

TO BE CONTINUED...
Ramon Berenguer IV
00sabato 3 ottobre 2009 22:57
Ho fatto un pò di confusione con la cartina iniziale, che, come vi sarete accorti, anticipa il resto della cronaca [SM=g27966] . Vabbè, chiedo venia e spero che il resto piaccia. [SM=g27964]
fante liziero
00lunedì 5 ottobre 2009 13:42
E' piaciuto eccome!!!
Ramon Berenguer IV
00lunedì 12 ottobre 2009 10:32
Chiedo scusa per non aver lasciato aggiornamenti; il fatto è che mi sono ammalato e sono stato una settimana a letto, quindi non ho avuto l'occasione di postare niente... a ogni modo, ora che sono guarito sono terribilmente preso da moltitudini di impegni, ma prima di ammalarmi avevo già in cantiere un altro pezzo di cronaca. Probabilmente posterò quello abbastanza presto, dopodichè per continuare dovrò prima destreggiarmi fra i miei problemi. Spero di non fare aspettare troppo coloro che aspettano il prosieguo delle avventure veneziane [SM=g27963] ...
[SM=x1140429]
boboav
00lunedì 12 ottobre 2009 16:40
non c'è problema aspetteremo
fante liziero
00martedì 13 ottobre 2009 01:44
ok aspetteremo...ma nn ci mollare!
Fra.92
00venerdì 30 ottobre 2009 11:41
ehi è stato bellissimo il racconto! poi con le scelte grafiche che hai fatto è veramente uno spettacolo! noi aspettiamo, ma non ci mollare assolutamente perchè sono già passati 17 giorni :(
Ramon Berenguer IV
00sabato 31 ottobre 2009 15:23
Cavolo, addirittura mi contate i giorni! Sono lusingato a dir poco! Comunque, chiedo scusa per non aver aggiornato per molto tempo, ma sto avendo un periodaccio, e mi sfugge spesso e volentieri il tempo (soprattutto per ritoccare le immagini e uploadarle [SM=g27969] ). A ogni modo mi sembra proprio il caso che vi posti un altro capitoletto, perdonatemi se è corto... [SM=x1140430] [SM=x1140427]
Ramon Berenguer IV
00sabato 31 ottobre 2009 15:24
I VENEZIANI IN TERRASANTA…
[IMG]http://i33.tinypic.com/24nl7k5.jpg[/IMG]

All’epoca dello sbarco di Diodato nei pressi di Antiochia, il Regno di Gerusalemme non era al massimo dello splendore. Il Re Baldovino III non riteneva saggio uscire dalle salde roccaforti crociate, quindi non prestò alcun appoggio al generale veneziano diretto verso Edessa. Ciò fu causa dell’ira di Diodato, il quale, quando l’ambasciatore di Gerusalemme gli riferì i propositi del suo sovrano, imprecò violentemente, e urlò furibondo queste parole: “Quel cane che dovrebbe essere il baluardo della cristianità in Terrasanta preferisce nascondersi sotto le lenzuola del suo regale letto, piuttosto che scendere in battaglia contro gli infedeli?! Ebbene, noi veneziani gli daremo dimostrazione di come combattono dei veri uomini di Cristo!”. Ovviamente, queste parole non fecero affatto piacere al Re di Gerusalemme. A ogni modo, le intenzioni apparentemente devote di Diodato, fecero sì che alcuni reparti crociati si unissero a lui nella santa missione, rimpinguando leggermente il numero delle truppe veneziane. Alla fine del 1168, Diodato giunse alle mura di Edessa e la circondò.
[IMG]http://i38.tinypic.com/10rl9wm.jpg[/IMG]

All’interno della città si trovava solo il Principe ereditario siriano Saif ad-Din, così l’assedio non durò molto. Dopo solo pochi mesi, le truppe veneziane si misero in formazione da battaglia di fronte all’insediamento siriano.
[IMG]http://i36.tinypic.com/2ign2wy.jpg[/IMG]

Senza essere nemmeno bersagliati, i mercenari crociati raggiunsero le mura con le scale.
[IMG]http://i34.tinypic.com/2cn8aw9.jpg[/IMG]

Diodato osservava divertito lo spettacolo della presa della città senza praticamente alcuna resistenza dei nemici.
[IMG]http://i34.tinypic.com/2r295w1.jpg[/IMG]

Alla fine, completamente tranquillizzato, il generale veneziano ordinò a tutte le truppe di entrare dal portone ordinatamente.
[IMG]http://i38.tinypic.com/w7yjyd.jpg[/IMG]

Finalmente, si notò che il Principe siriano era rintanato con i suoi cavalieri nella piazza. Allora, Diodato fece accorrere i suoi uomini nella via principale dell’insediamento, ordinando di schierarsi di fronte al nemico senza attaccare, aspettando che lui e la cavalleria aggirassero la piazza da un’altra via. Tuttavia, Saif ad-Din non volle aspettare di cadere colpito da due parti, e si lanciò sui crociati mercenari che ancora si stavano schierando.
[IMG]http://i35.tinypic.com/2exlr0k.jpg[/IMG]

Molte perdite inutili subirono i veneziani, ma prim’ancora che Diodato giungesse con i suoi cavalieri alle spalle del nemico, il Principe ereditario era già morto.
[IMG]http://i38.tinypic.com/9stfgg.jpg[/IMG]
[IMG]http://i35.tinypic.com/5bzscw.jpg[/IMG]

La battaglia era stata rapida e sostanzialmente indolore.
[IMG]http://i38.tinypic.com/sav7r4.jpg[/IMG]

In tal modo, si concluse la crociata, ed Edessa fu brutalmente saccheggiata.
[IMG]http://i36.tinypic.com/287q63n.jpg[/IMG]

Le truppe veneziane, tuttavia, non rimasero a lungo in città. Vista la lontananza dalla terra madre e l’impossibilità di mantenere a lungo un possedimento così distante, Diodato rase al suolo i principali edifici di Edessa e poi ripartì, lasciando la città in balia di se stessa. L’armata crociata veneziana, si diresse verso la costa, ove si sperava di poter comprare un passaggio in nave. Intanto, attorno al mar Adriatico, la situazione si andava sempre più complicando a livello politico. L’ammiraglio veneziano Baldassarre, infatti, portò a Venezia la notizia che gli alleati siciliani avevano preso la città di Ragusa, a sud di Zara.
[IMG]http://i33.tinypic.com/34edquh.jpg[/IMG]

Sul finire del 1170, Diodato e il suo esercito, nell’attraversare l’Eufrate, s’imbatterono nel Sultano siriano Nur ad-Din, che viaggiava imprudentemente solo con il suo seguito.
[IMG]http://i34.tinypic.com/mkkoxh.jpg[/IMG]

Conoscendo la fama di grande generale del nemico, Diodato non poté esimersi dallo sfidarlo. Dunque il condottiero veneziano intercettò Nur ad-Din nel deserto, e fece avanzare le sue truppe contro di lui.
[IMG]http://i38.tinypic.com/2emea21.jpg[/IMG]

Nonostante l’avanzare di forze soverchianti, il capo fazione siriano mantenne il sangue freddo e la posizione.
[IMG]http://i36.tinypic.com/25fluzp.jpg[/IMG]

Come statue rimasero i cavalieri del deserto, incuranti, perfino quando i fanti veneziani si arrestarono a soli pochi metri da loro.
[IMG]http://i33.tinypic.com/msk6ly.jpg[/IMG]

Poi, improvvisamente, il corno di battaglia dell’Atabeg Jazira risuonò fra le sabbie, e un turbinio di cavalieri corazzati si abbatté sulla fanteria veneziana.
[IMG]http://i37.tinypic.com/15wnq86.jpg[/IMG]

Prudentemente però, Diodato aveva aggirato con la cavalleria il Sultano. In tal modo, quando questi effettuò la sua maestosa carica, un nugolo di cavalieri della croce si scaraventò alle spalle del nemico.
[IMG]http://i38.tinypic.com/31771wy.jpg[/IMG]

Presto, Nur ad-Din fu disarcionato, e cadendo da cavallo svenne.
[IMG]http://i36.tinypic.com/30d9chj.jpg[/IMG]

Il Sultano di Siria, fu preso prigioniero dal generale più crudele della cristianità. Diodato, la cui fama ormai cresceva ovunque, propose ai siriani di riscattare il proprio capo fazione con una ingente somma di danaro.
[IMG]http://i33.tinypic.com/bjdafk.jpg[/IMG]

Ma gli infedeli addussero vaghe scuse riguardo a una mancanza di fondi, forse sperando che Nur ad-Din fosse comunque rilasciato. Diodato, invece, non ci pensò due volte, e fece trucidare il Sultano davanti alle mura del castello di Homs, che poi assediò.
[IMG]http://i33.tinypic.com/35d28e9.jpg[/IMG]

In quel periodo, in patria, il Doge Vitale II cercò di potenziare l’economia veneziana attraverso l’installazione di nuove basi commerciali in Lombardia (armi e tinture) e in Dalmazia (ferro). Inoltre, furono estesi nelle varie città gli scali mercantili, i campi coltivati e i mercati.
[IMG]http://i35.tinypic.com/sn0u9i.jpg[/IMG]
[IMG]http://i37.tinypic.com/2vte9s1.jpg[/IMG]
[IMG]http://i35.tinypic.com/1r9hlu.jpg[/IMG]
fante liziero
00domenica 1 novembre 2009 16:02
Effettivamente Ramon, cominciavamo a pensare fossi sparito... [SM=x1140410]

Ed invece eccoti qui cn 1 altro bel racconto: belle immagini, come sempre!!
Praticamente con un paio d'anni hai distrutto l'intera casata siriana, mietendo vittime illustri: addirittura Nur ad-Din!!! [SM=g1546280]
ps: nn penso ke i siriani ti dimentikeranno tanto presto! [SM=x1140510]
Romax21
00domenica 1 novembre 2009 18:48
Grandissimo, complimenti per la campagna e per il colpaccio Norandino!
boboav
00lunedì 2 novembre 2009 08:48
quoto, continua cosi!!!!!!!!!!!!!!!!!
Fra.92
00lunedì 2 novembre 2009 20:39
complimenti! anche nella sinteticità di poche frasi, riesci ad appassionarmi al tuo racconto! bel lavoro! ;)
Ramon Berenguer IV
00mercoledì 4 novembre 2009 15:27
Grazie a tutti!
@fante liziero: già, credo proprio che i siriani non saranno propensi a fare la pace, meglio cambiare aria... [SM=x1140482] [SM=x1140540]
@Romax21 e boboav: in effetti trovare il capofazione siriano nel bel mezzo del deserto mi ha sorpreso... [SM=g27966]
@Fra.92: mi fa piacere che la cronaca riesca ad appassionarti; a me piace molto scrivere, quindi se vengo apprezzato sono doppiamente felice [SM=g27964] .

Arriveranno nuovi aggiornamenti...
[SM=x1140429]
The Housekeeper
00mercoledì 4 novembre 2009 15:56
Bellissimo anche questo nuovo capitolo!!
Bertavianus
00martedì 17 novembre 2009 16:15
Mi piace, anche perchè non rassomiglia affatto alla campagna veneziana che sto giocando io. Dovrei dire stavo, perchè ne avevo iniziato la cronaca su un forum che ha chiuso bottega, e persino il pc ora è finito in assistenza. Se conoscete un buon esorcista datemi l'indirizzo...



Krikor Hayastani
00mercoledì 18 novembre 2009 16:12
Ottima narrazione supportata da immagine esaustive...nn vedo l'ora di gustarmi il nuovo capitolo dei tuoi Veneziani.

[SM=x1140519]
fante liziero
00venerdì 20 novembre 2009 12:13

Sono quasi 3 settimane ke Ramon nn ci allieta cn nuove avventure del leone alato: ke stia preparando qlcosa di grosso? 1 bella campagna? 1 guerra su 3 fronti? 1 guerra totale?!
[SM=x1140523]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:28.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com