Lavoro in Irlanda - Articolo di Repubblica.it

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=Donegal=
00venerdì 30 marzo 2007 11:21
Apro una discussione dedicata perchè l'articolo è "fresco", poi la uniamo...

Fonte: Repubblica.it

INCHIESTA /1. Boom del lavoro nell'isola: l'occupazione cresce del 4,6% nell'ultimo trimestre
Occasioni anche per gli stranieri, nel 2006 hanno lavorato in 80mila
Irlanda, il paese delle opportunità
Un'estate sulla "gazzella d'Europa"


DI FEDERICO PACE

Dall'agricoltura biologica alle multinazionali. Dagli architetti ai programmatori. Parte il nostro viaggio attraverso il Vecchio Continente per scoprire quali sono le occasioni per trovare un impiego fuori dai confini nazionali. Per chi vuole lavorare d'estate e chi vuole restare più a lungo. A parlare gli esperti di settore ma anche gli italiani che in quei luoghi ci sono andati per trovare un impiego

D'estate sono in molti a venire da queste parti. Vengono per vedere Dublino che cambia a ritmi incessanti, sperimentare un'altra lingua, conoscere nuove persone e scoprire quanto è verde il verde d'Irlanda. Il lavoro qui non manca. In questa terra di poco più di quattro milioni di abitanti sembra esserci uno spazio che altrove non si trova. Qui lavorano esperti di pubblicità online e astrofisici che collaborano alla messa a punto dei satelliti dell'Agenzia Spaziale Europea. Qui sembra più facile anche diventare esperti delle telecomunicazioni e agricoltori che praticano il biologico.

La terra di Samuel Beckett e James Joyce - e Bono Vox e Dolores O'Riordan - fa quasi invidia per come è riuscita a superare le stagioni difficili vissute fino a tutti gli anni '80. Tanto che nel 2006 ha attratto più di 80mila lavoratori da ogni parte del mondo. Le chance per un lavoro stagionale (vedi la scheda) sono concentrate nelle imprese alberghiere e nel settore dell'agricoltura. Ma qui si trovano contratti temporanei anche per figure come web developer, tecnici Cad, giardinieri, decoratori, istruttori di cavalli o traduttori. Per il settore turistico le selezioni prendono il via prima di Pasqua. Da Dublino a Cork, da Galway alle contee del sud e lungo tutta la costa. Oltre alle occasioni nella raccolta di funghi e frutta da albero, ci sono i prestigiosi club di golf e le tante fattorie che praticano agricoltura biologica.

In Irlanda però le opportunità vanno al di là degli impieghi stagionali. Anzi. "Qui vengono da tutta Europa. E il lavoro stagionale forse è la parte meno interessante - ci ha detto Kevin Quinn, responsabile della campagna "Know before you go" della Fas, l'Authority irlandese sulla formazione e l'occupazione (vedi intervista integrale) - Per gli italiani le maggiori opportunità sono ovviamente nel turismo e nella ristorazione, ma le imprese hanno bisogno soprattutto di profili elevati. Dico in particolare qualcosa agli architetti italiani. Loro sono bravissimi e pieni di talento. Per loro ci sono molte opportunità. Il settore delle costruzioni sta crescendo davvero molto. Tutta l'Irlanda è un cantiere."



Questa è una terra dove l'occupazione mostra tassi di crescita che a noi fanno venire la pelle d'oca. Negli ultimi cinque anni il numero degli occupati è cresciuto di 300mila unità. Soprattutto nei servizi e nelle costruzioni. Nell'ultimo trimestre l'occupazione è cresciuta del 4,6 per cento. Il tasso di disoccupazione è del 4,3 per cento con un Pil che aumenta del 5-6 per cento annuo e la domanda interna recita una parte importante nella crescita del paese.

La povertà che per molto tempo ha segnato le immagini di questo paese sembra sempre di più alle spalle. La misera infanzia vissuta nella città di Limerick rievocata dallo scrittore Frank McCourt ne "Le Ceneri di Angela" pare appartenere a un passato molto più remoto di quanto non sia. In Irlanda tutto sembra avere preso velocità.

Entusiasta del nuovo ciclo irlandese è Fabio Noviello, astrofisico romano che sta seguendo il terzo anno di dottorato alla National University of Ireland di Maynooth (leggi la sua storia). "Qui - racconta Fabio - se ti serve una cosa la puoi chiedere e te la danno subito. Ho spiegato al mio capo che mi serviva un secondo computer per fare dei calcoli complessi, e in sole due settimane l'ho avuto. Senza neppure dover scrivere un documento." Fabio sta lavorando al progetto del satellite Plank dell'Agenzia Spaziale Europea che verrà lanciato l'anno prossimo. E' la prima missione europea che studia il residuo del fondo cosmico di microonde creatosi dopo il Big Bang.

"Ovviamente - prosegue Quinn - ci sono moltissime offerte anche in tutto quell'insieme di imprese che si occupano di IT. Sviluppatori, programmatori e analisti. C'è poi una elevatissima domanda di tecnici elettronici. C'è una necessità che le imprese non riescono neppure a coprire. Si va dalle grandi imprese multinazionali alle imprese nazionali. E la paga è molto interessante." Da sola Google seleziona, per la sede di Dublino, più di cento figure.

Ad oggi sul sito del Fas ci sono 6.643 posizioni di lavoro di cui un terzo è a Dublino. Sul sito di Eures le offerte sono più di mille (vedi qui gli 11 siti da cliccare). Si va dalle opportunità per landscape gardner a quelle per traduttori, dalle richieste di architetti a quelle per addetti all'assistenza (vedi le sette offerte scelte).

Seppure nei prossimi anni si prevede un rallentamento della crescita - fino ad oggi a vere marce forzate - nei prossimi mesi le cose continueranno ad andare molto bene. Un'impresa su cinque, secondo l'Ireland Employment Outlook di Manpower, intende incrementare il numero del personale mentre solo il 2 per cento si aspetta una contrazione. Da qui a giugno cresceranno soprattutto le assunzioni delle imprese nel settore della ristorazione e alberghiero (vedi tabella) e nel settore finanziario. Quanto alle aree geografiche quelle più dinamiche saranno il Munster (22%) e Dublino (21%). In crescita, seppure su valori minori, anche l'area del Leinster e dell'Ulster (vedi tabella).

[Modificato da =Donegal= 30/03/2007 11.22]

=Donegal=
00venerdì 30 marzo 2007 12:05
Sempre da Repubblica.it

IL LAVORO STAGIONALE IN IRLANDA

Figure e settori

Agricoltura Le maggiori opportunità nella raccolta di fragole, funghi, frutta da albero. Tra le figure più richieste addetti alla raccolta di frutta e ortaggi, selezionatori di prodotti, addetti alla trasformazione e imballaggio, conducenti di trattori e operatori agricoli. La paga è oraria di circa 8,30 euro. Per questo tipo di offerte di lavoro si possono consultare i seguenti siti: ec.europa.eu/eures, www.irishorganic.ie; www.farmersjournal.ie, www.ifa-ie
Alberghiero e ristorazione Le selezioni per la stagione estiva da parte delle imprese alberghiere prendono il via prima di Pasqua. Le opportunità di lavoro maggiori sono presenti a Dublino, Cork, Galway e nelle contee del sud e lungo tutta la costa. Le figure più richieste sono quelle di assistente cuoco, chef, cameriere, addetto al catering, animatore, educatore, istruttore sportivo e addetto al catering. I siti su cui verificare: www.irishjobs.ie, www.rai.ie, www.pizzaexpress.ie.
Villaggi, turismo, golf Le figure più richieste sono quelle relative di animatore, adetti reception, istruttori sportivi, commessi, personale per bar e ristoranti, infermieri e personale medico. I siti da visitare sono www.heritageireland.ie, www.aillweecave.ie, www.irishjobs.ie, www.golfingireland.com, www.pga.info, www.doonbeggolfclub.com
Lavoro temporaneo E' prassi consolidata quella di sostituire le risorse in ferie con lavoratori temporanei per le mansioni più operative quali quelle di data entry, segreteria, reception. E’ utile registrarsi presso i siti internet delle principali società di somministrazione indicando il proprio periodo di disponibilità.
Call center Sono numerose le imprese di diversi settori che utilizzano contact center e call center. Vedi siti: www.edenrecruitment.ie , www.jobs.ie/call_centre_ireland_jobs.aspx
=Donegal=
00venerdì 30 marzo 2007 12:06
Altro articolo di Repubblica.it

“Architetti, programmatori e tecnici elettronici, Dublino vi aspetta”

I settori più dinamici, le professioni più richieste, quanto si guadagna e come si cerca un impiego in Irlanda. Intervista a Kevin Quinn, responsabile del progetto “Know before you go” dell’Authority irlandese sulla formazione e l’occupazione e manager della rete Eures

di Federico Pace

Quali sono i settori che stanno crescendo più rapidamente in Irlanda in questi anni?
I più dinamici sono i servizi, come in molti altri paesi europei. E’ in questa area che ci sono la gran parte delle offerte di lavoro. Anche e soprattutto per i cittadini europei. Ma anche nelle costruzioni. Parlo anche di profili molto qualificati. Lo stesso accade nel settore sanitario.

In quale segmento in particolare sono più richiesti gli italiani?
Direi che tutto il settore del turismo e a tutti i livelli. Dal front office al back office. Qui ci sono grandi opportunità. E’ il livello della conoscenza dell’inglese a determinare la posizione che si andrà ad occupare. E’ molto facile salire la scala gerarchica man mano che migliora il proprio inglese.

Ci sono quindi opportunità anche per profili elevati?
Le richieste sono soprattutto per questo tipo di profili. Dico in particolare qualcosa agli architetti italiani. Loro sono bravissimi e pieni di talento. Per loro ci sono molte opportunità. Il settore delle costruzioni sta crescendo davvero molto. Tutta l’Irlanda è un cantiere.

E in altri settori?
Ovviamente moltissime offerte anche in tutto quell’insieme di imprese che si occupano di information technology. Sviluppatori, programmatori e analisti. C’è poi una elevatissima domanda di tecnici elettronici. C’è una necessità che le imprese non riescono neppure a coprire. Si va dalle grandi imprese, dalle multinazionali alle imprese nazionali. E la paga è molto interessante.

Ci può fare dei numeri?
Un professionista tecnico qualificato può guadagnare da 3mila a 5mila euro. Anche sei mila al mese. Noi siamo il paese con il livello di retribuzioni più elevato in tutta Europa. E anche il sistema fiscale è molto favorevole. Certo che la conoscenza dell’inglese per queste figure è essenziale.

E il costo della vita?
In qualche modo mi sento di suggerire di stare attenti, qui affittare una cosa può anche costare molto. Quindi si deve fare attenzione. Il costo della vita però non arriva a quello di Londra o del Nord Europa. Il rapporto tra le retribuzioni e il costo della vita è tra i più vantaggiosi del Veccchio Continente.

Ma allora come si fa per trovare un posto?
Guardare le offerte sul nostro sito (http://www.fas.ie/en/) e chiamare. E’ possibile che il datore di lavoro dopo la prima telefonata vi inviti subito per un colloquio. Certo questa fase preliminare può anche durare qualche mese. Prima di partire, è bene sempre entrare in contatto con il datore di lavoro.

Se dovesse dire quali sono le aree geografiche con più opportunità?
Ovviamente devo dire Dublino, ma non ci sono differenze. Tutta l’Irlanda sta crescendo molto.

Qual è il rapporto degli irlandesi con gli italiani?
Qui ci sono molti italiani. C’è una lunga tradizione di italiani che vengono da molti anni. Sono molto popolari, non so perché. Forse perché siamo molto simili. Ma ora c’è una nuova ondata di italiani, molto professionali, giovani che vengono qui per migliorare il loro inglese e poi finiscono per lavorare per multinazionali come Google o Ibm o per studi irlandesi di architetti.

Qual è il più importante suggerimento che si sente di dare?
Prima cosa informarsi con molta attenzione. Consiglio sempre di parlare con i consulenti Eures più vicini a voi (vedi qui). Di sicuro prestare attenzione a tutti i suggerimenti, anche i più semplici legati alla vita di tutti i giorni, come portare l’ombrello e sapere cosa si mangia da queste parti. Chiedere comunque a tutti i conoscenti che si sa che hanno avuto un’esperienza in Irlanda. Fare molte domande. Poi, si può partire. Certo si deve sapere che andare a lavorare all’estero è una sfida molto stimolante che però deve essere ponderata con molta attenzione.
=Donegal=
00venerdì 30 marzo 2007 12:07
Un link utile per iniziare: FAS KNOW BEFORE YOU GO
=orzo=
00venerdì 30 marzo 2007 12:50
Re:

Scritto da: =Donegal= 30/03/2007 12.06
Altro articolo di Repubblica.it

“Architetti, programmatori e tecnici elettronici, Dublino vi aspetta”

I settori più dinamici, le professioni più richieste, quanto si guadagna e come si cerca un impiego in Irlanda. Intervista a Kevin Quinn, responsabile del progetto “Know before you go” dell’Authority irlandese sulla formazione e l’occupazione e manager della rete Eures

di Federico Pace

Quali sono i settori che stanno crescendo più rapidamente in Irlanda in questi anni?
I più dinamici sono i servizi, come in molti altri paesi europei. E’ in questa area che ci sono la gran parte delle offerte di lavoro. Anche e soprattutto per i cittadini europei. Ma anche nelle costruzioni. Parlo anche di profili molto qualificati. Lo stesso accade nel settore sanitario.

In quale segmento in particolare sono più richiesti gli italiani?
Direi che tutto il settore del turismo e a tutti i livelli. Dal front office al back office. Qui ci sono grandi opportunità. E’ il livello della conoscenza dell’inglese a determinare la posizione che si andrà ad occupare. E’ molto facile salire la scala gerarchica man mano che migliora il proprio inglese.

Ci sono quindi opportunità anche per profili elevati?
Le richieste sono soprattutto per questo tipo di profili. Dico in particolare qualcosa agli architetti italiani. Loro sono bravissimi e pieni di talento. Per loro ci sono molte opportunità. Il settore delle costruzioni sta crescendo davvero molto. Tutta l’Irlanda è un cantiere.

E in altri settori?
Ovviamente moltissime offerte anche in tutto quell’insieme di imprese che si occupano di information technology. Sviluppatori, programmatori e analisti. C’è poi una elevatissima domanda di tecnici elettronici. C’è una necessità che le imprese non riescono neppure a coprire. Si va dalle grandi imprese, dalle multinazionali alle imprese nazionali. E la paga è molto interessante.

Ci può fare dei numeri?
Un professionista tecnico qualificato può guadagnare da 3mila a 5mila euro. Anche sei mila al mese. Noi siamo il paese con il livello di retribuzioni più elevato in tutta Europa. E anche il sistema fiscale è molto favorevole. Certo che la conoscenza dell’inglese per queste figure è essenziale.

E il costo della vita?
In qualche modo mi sento di suggerire di stare attenti, qui affittare una cosa può anche costare molto. Quindi si deve fare attenzione. Il costo della vita però non arriva a quello di Londra o del Nord Europa. Il rapporto tra le retribuzioni e il costo della vita è tra i più vantaggiosi del Veccchio Continente.

Ma allora come si fa per trovare un posto?
Guardare le offerte sul nostro sito (http://www.fas.ie/en/) e chiamare. E’ possibile che il datore di lavoro dopo la prima telefonata vi inviti subito per un colloquio. Certo questa fase preliminare può anche durare qualche mese. Prima di partire, è bene sempre entrare in contatto con il datore di lavoro.

Se dovesse dire quali sono le aree geografiche con più opportunità?
Ovviamente devo dire Dublino, ma non ci sono differenze. Tutta l’Irlanda sta crescendo molto.

Qual è il rapporto degli irlandesi con gli italiani?
Qui ci sono molti italiani. C’è una lunga tradizione di italiani che vengono da molti anni. Sono molto popolari, non so perché. Forse perché siamo molto simili. Ma ora c’è una nuova ondata di italiani, molto professionali, giovani che vengono qui per migliorare il loro inglese e poi finiscono per lavorare per multinazionali come Google o Ibm o per studi irlandesi di architetti.

Qual è il più importante suggerimento che si sente di dare?
Prima cosa informarsi con molta attenzione. Consiglio sempre di parlare con i consulenti Eures più vicini a voi (vedi qui). Di sicuro prestare attenzione a tutti i suggerimenti, anche i più semplici legati alla vita di tutti i giorni, come portare l’ombrello e sapere cosa si mangia da queste parti. Chiedere comunque a tutti i conoscenti che si sa che hanno avuto un’esperienza in Irlanda. Fare molte domande. Poi, si può partire. Certo si deve sapere che andare a lavorare all’estero è una sfida molto stimolante che però deve essere ponderata con molta attenzione.



Cari tutti,
oggi ho ricevuto il mio stipendio del mese di FEBBRAIO: 540 euro per 100 ore al mese. Sono architetto, 37 anni e ho sempre dovuto fare due lavori per campare (quello di cui vi scrivo è il secondo, il più retribuito) . La mail di licenziamento è in bozza, e la mia voglia di partire pure. Spero che qualcuno di voi, come Donegal, che mi ha già scritto, possa commentare l'articolo di repubblica. Grazie per il lavoro che fate qui.
=Gizzo=
00venerdì 30 marzo 2007 13:07
beh... commenti, dici? e che c'e da aggiungere? il forum e pieno di discussioni simili. a chi c'e dentro e conosce il paese-Irlanda, sa come prendere quell'articolo. cioe con le pinze.
non siamo nel paese della cuccagna, ma nemmeno nella repubblica delle banane.
per certi cose e meglio l'irlanda, per altre no.
io ad esempio non sento il problema-affitto. perche non sono a Dublino, e va da se che la mia borsa mi sembra una figata totale!
un altro esempio? non ne potevo piu (e non ne posso tutt'ora) della vita politica italiana. questi tiraemolla ridicoli, questi patti da beghini e faccendieri... basta!
qui le elezioni sono a breve, su al nord hanno fatto pure loro una bella pastetta in nome del diodenaro, ma non c'e molta gente (quantomeno qui al mio paesello) che spenda due parole..

non siamo nel paese del bengodi, ma non si puo negare che il tasso di sviluppo ci sia, che sia impressionante e che ci siano tutte le conseguenze (negative e positive) del caso..
=orzo=
00venerdì 30 marzo 2007 13:28
Re:

Scritto da: =Gizzo= 30/03/2007 13.07
beh... commenti, dici? e che c'e da aggiungere? il forum e pieno di discussioni simili. a chi c'e dentro e conosce il paese-Irlanda, sa come prendere quell'articolo. cioe con le pinze.
non siamo nel paese della cuccagna, ma nemmeno nella repubblica delle banane.
per certi cose e meglio l'irlanda, per altre no.
io ad esempio non sento il problema-affitto. perche non sono a Dublino, e va da se che la mia borsa mi sembra una figata totale!
un altro esempio? non ne potevo piu (e non ne posso tutt'ora) della vita politica italiana. questi tiraemolla ridicoli, questi patti da beghini e faccendieri... basta!
qui le elezioni sono a breve, su al nord hanno fatto pure loro una bella pastetta in nome del diodenaro, ma non c'e molta gente (quantomeno qui al mio paesello) che spenda due parole..

non siamo nel paese del bengodi, ma non si puo negare che il tasso di sviluppo ci sia, che sia impressionante e che ci siano tutte le conseguenze (negative e positive) del caso..



Magari mi sono perso tra le molte cose, ma ho faticato un po' a trovare discussioni veramente aggiornate sulla questione. Ti ringrazio se potrai dare un contributo condividendo anche i lati negativi della tua esperienza. Ciao.
=Gizzo=
00venerdì 30 marzo 2007 13:36
esperienze negative?
hai voglia! ma non sono prerogativa solo dell'irlanda ;)
mancano i trasporti pubblici, gli affitti sono fottutamente alti a dublino, personalmente la mia doccia e' ai livelli di doccia da campo, ho dovuto aspettare un paio di mesi di troppo il mio primo stipendio, non ho incontrato il massimo dell'organizzazione....

sono solo esempi. ma tieni conto che venire in irlanda era il mio sogno, dovevo provarci a qualunque costo.
per cui anche i lati negativi li ho digeriti in fretta.. non ho ancora trovato nulla che mi faccia dire "cazzo, mollo e torno in italia!"
figurati che mi sono anche adoperato per farmi la pizza due volte a settimana, alla faccia di chi dice che "oooohh.. come si mangia maaaaale in irlanda.... sapessi!!!!"
=Donegal=
00venerdì 30 marzo 2007 13:59
Re: Re:

Scritto da: =orzo= 30/03/2007 12.50

Cari tutti,
oggi ho ricevuto il mio stipendio del mese di FEBBRAIO: 540 euro per 100 ore al mese. Sono architetto, 37 anni e ho sempre dovuto fare due lavori per campare (quello di cui vi scrivo è il secondo, il più retribuito) . La mail di licenziamento è in bozza, e la mia voglia di partire pure. Spero che qualcuno di voi, come Donegal, che mi ha già scritto, possa commentare l'articolo di repubblica. Grazie per il lavoro che fate qui.



Ti segnalo questa discussione: architetti in Irlanda
=Donegal=
00venerdì 30 marzo 2007 14:03
Re:

Scritto da: =Gizzo= 30/03/2007 13.07
beh... commenti, dici? e che c'e da aggiungere? il forum e pieno di discussioni simili. a chi c'e dentro e conosce il paese-Irlanda, sa come prendere quell'articolo. cioe con le pinze.
non siamo nel paese della cuccagna, ma nemmeno nella repubblica delle banane.
per certi cose e meglio l'irlanda, per altre no.



Infatti bisogna stare attenti a non fare confusione quando si leggono questi articoli.
Affermare che in Irlanda (ma non solo) ci sono più opportunità che in Italia, che è un dato di fatto, non deve indurre a pensare che in Irlanda ti paghino 10k al mese anche se non sai lavorare e non sai l'inglese...
Questo per quanto riguarda la parte lavorativa, poi ci sono tutti i vari aspetti sociali, di tempo libero, servizi che sono più soggettivi e su cui le opinioni non mancano.

[Modificato da =Donegal= 30/03/2007 14.04]

gdbjoe
00sabato 31 marzo 2007 17:07
Ciao,

ho letto anch'io l'articolo, che mi e' stato segnalato da tutti gli amici che ho in Italia.

In questo periodo inizio a ricevere email da ogni dove (aerlingus, ufficio turistico irlandese in Italia) sulle cose da fare, sulle bellezze dell'Irlanda.

La mia opinione e' che si sta' mettendo in moto la macchina irlandese, attivando il flusso migratorio verso quest'isola.

Le opportunita' ci sono, e' vero, e gli stipendi non sono quelli italiani (vedasi qui ) ma non e' tutto rosa e fiori come la dipingono.

Il lavoro qua' come lo si trova, lo si puo' anche perdere, il dinamiso regna sovrano e bisogna essere pronti a rispondere adeguatamente. Solo per citare alcuni esempi: Bupa a Fermoy (che forse adesso e' rientrata), Motorola a Cork, un'azienda farmaceutica di cui non ricordo il nome a Tipperary, un'altra a Dublino che faceva outsourcing per call center importanti.

Queste notizie non le riportano all'estero, le senti solo quando sei qui': e' opinione abbastanza diffusa che l'IT qui' avra' uno stop (non parliamo di recessione) perche' i costi del lavoro sono troppo alti e la concorrenza dall'est europeo e asiatico e' fortissima.

L'Irlanda e' un grande paese, ma sta' vivendo in pieno, e troppo in fretta, il boom economico che in Italia han vissuto i nostri genitori, la cui durata ed effetti si stanno esaurendo solo adesso: 40 anni condensati in 20, o forse meno. Un rovescio questa medaglia dovra' pur averlo, in tutti gli aspetti: cultura, societa', lavoro, servizi, etc...
OConnor
00domenica 1 aprile 2007 22:24
Ciao Giovanni,

Il manifatturiero qua in Irlanda sta via via sparendo per una ragione molto semplice: il costo del lavoro e l'allargamento dell'UE.
Nel caso di lavori a bassa specializzazione non bastano gli sconti sulle tasse, ci vuole una riduzione nel costo del lavoro. Difatti, se consideriamo il caso Procter and Gamble (che si sposta in Polonia), li' il salario base si attesta su un 300 euro al mese. E tanti polacchi non vedono l'ora di tornare a casa dopo ovviamente aver munto la mucca-irlanda finche' hanno potuto (ed anche giustamente).
Stesso discorso per quasi tutti gli altri, l'Irlanda era competitiva 10 anni fa con il costo del lavoro basso ed esenzioni da ogni dove, ma ora con il costo del lavoro alto, l'energia che costa sempre di piu', le esenzioni che piano piano vengono meno, quello che si puo' spostare "fuori", tanto meglio per le aziende, che ricordiamoci sono li' per i soldi mica per fare opere di bene.
Diversa la questione se si ha un lavoro ad elevata specializzazione: li' invece si sta crescendo (IBM assume, VMWare a Cork assume, Cisco a Galway assume, e via discorrendo) perche' l'Irlanda ha ancora dei punti di vantaggio rispetto a paesi come l'India: native english, facilita' di raggiungere gli USA (VMware, per esempio, ti fa fare il training in California, e il biglietto costa molto meno da Cork che dall'India), sconti fiscali che ancora ci sono e un bel bacino di conoscenze nella workforce accumulato negli anni della tigre celtica (per chi se l'e' giocata da furbo ed ha saputo crescere).
Fossi io a decidere la questione, la smetterei di foraggiare le lobby delle costruzioni (1% del prodotto interno lordo costruendo case ovunque senza servizi intorno, e palazzoni di uffici quasi sempre semivuoti) ed inizierei a cercare di tenermi i "cervelli", irlandesi, polacchi o italiani che siano, ma gente con del valore aggiunto. I call centre hanno funzionato per un po' ma la tendenza all'outsourcing e' in netto aumento per motivi squisitamente legati ai costi.

Ciao
AOC
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