Papen, questa è per te: ti pensavo tra PIII, PRII e i tuoi studi e mi è venuta in mente 'sta stupidaggine. Scusa la qualità, ma non sono un poeta e, quando mi cimento, lo faccio solo per burla. Ancora auguri!
Partì dalle Orobie,
un giorno, quel tizio
cullando tra i flutti
un sogno patrizio.
Provò con la birra
dapprima, a Stettino,
provò con le pelli,
col ferro, col vino;
ma fare il mercante, s’accorse, era dura:
assedi, pirati e poi la fattura ...
Finchè tra granaglie, aringhe, tessuti
ed una congerie di colli invenduti,
svanita del sogno la prima speranza,
capì d’improvviso di averne abbastanza.
Decise pertanto, salpato un vascello,
di fare altra prova nel Mondo Novello:
la via del successo, già aspra ed uggiosa,
al sol delle Antille sarà luminosa!
Pirata feroce, astuto mercante,
audace corsaro e tenero amante,
su torri e su spalti, tra giungle e sui flutti,
i ruoli in commedia li recitò tutti!
A compensare questo enorme impegno
ebbe alla fine il suo piccolo regno:
governatore di Puerto Fetente,
tormentato da una megera,
consolato dall’ aguardiente!
Le baltiche nebbie, le Antille luminose
s’erano scoperte un po’ meno fascinose.
Cedendo quindi alla realtà più dura,
tornò mogio mogio a Berghem de ‘ura:
non più patrizio, pirata o bucaniere,
pensò soltanto a fare l’ingegnere.
[Modificato da Von Frhulich 27/07/2007 10.45]