Latina - Case, calano i prezzi ma il mercato non riparte

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marco---
00sabato 6 dicembre 2008 11:21
Dopo dieci anni le case a Latina costano meno. Un calo dei prezzi stimato intorno al 7,5%...
Fonte: Il Messaggero - 06/12/2008 - di Viviana Donarelli

Case, calano i prezzi ma il mercato non riparte

...Ma nonostante i prezzi degli immobili abbiano imboccato la parabola discendente, tale discesa è ancora troppo lenta perché faccia ripartire le compravendite...

...Basti pensare che fino a qualche mese fa l'espansione demografica e margini rassicuranti consentivano al mercato latinese di concludere contratti di vendita immobiliare spesso senza ricorrere a trattative per ribassare i prezzi.
fabio_c
00martedì 9 dicembre 2008 13:06
Pure sul "Territorio"
Non avrei mai scommesso che una notizia del genere potesse apparire anche su "Il Territorio", quotidiano gratuito distribuito nella Provincia di Latina.

www.parvapolis.it/ilterritorio061208.pdf (attenzione: sono 5,91 MB)

In prima pagina:
«Il mattone crolla. A Latina adesso calano i prezzi»
«Spinge sul freno il mercato immobiliare di Latina, in particolare, e quello pontino, in generale, dopo dieci anni di costante rialzo. Così dicono i dati della Fiaip. Se le quotazioni avevano sinora tenuto, anche a dispetto del calo della domanda e della recessione, l'ottimismo all'infinito è ormai alle spalle: i prezzi 2008 seguono la curva economica discendente.»

A pagina 2:
«La crisi fa crollare il mattone»
«Il mercato immobiliare dà segni di cedimento. Il Fiaip annuncia un calo dei prezzi del 7,5%»
«Spinge sul freno il mercato immobiliare pontino, dopo dieci anni di costante rialzo. Se le quotazioni avevano sinora tenuto, anche a dispetto del calo della domanda e della recessione, l'ottimismo all'infinito è ormai alle spalle: i prezzi 2008 seguono la curva economica discendente. Espansione demografica e margini rassicuranti consentivano al mercato latinense, sino a pochi mesi or sono, di attendere il buon esito di una trattativa senza dover ricorrere al taglio dei prezzi; i dati diramati dall'Agenzia del Territorio, e scaturiti dall'Osservatorio Immobiliare Fiaip relativamente al 2008, parlano invece chiarissimo: calano del 14% le transazioni portate a termine con successo ed i prezzi diminuiscono sino al -7,5%.
...»

Già di per sé sarebbe una soddisfazione leggere il tono disincantato dell'articolo (mancano le consolazioni del tipo: «si tratta di una flessione nel complesso contenuta...»).
Ma guardate chi c'è tra gli "Amici del Territorio", nel trafiletto in basso a destra di pagina 18:

«Anno V
Registrazione al Tribunale di Latina
n° 806 del 24 | 02 | 2004

Edizioni
Il Territorio S.p.A.»

...

«Comitato Amici per Il Territorio
Marco e Pier Paolo Picca
...
Gianni Pecorilli
...»


Su "Latina Oggi", il quotidiano locale di Ciarrapico, questa notizia non l'ho trovata.

fabio
fabio_c
00martedì 10 febbraio 2009 14:37
da "Latina Oggi" di Lunedì 9 Febbraio 2009
dal quotidiano "Latina Oggi"
Latina, Lunedì 9 Febbraio 2009, pagina 8

case & numeri
Il crollo del mattone
di Alessandro Allocca
Quasi un quinto per settore: una gelata che sta preoccupando i costruttori. Ma non i clienti
In provincia cala la compravendita degli immobili. A picco anche i mutui

NON TUTTO il male viene per nuocere.

Se da una parte agenzie immobiliari, costruttori edili e istituti finanziari arrancano perché la crisi del mattone si sta facendo sentire e, soprattutto, pesa sulle loro tasche per la mancanza di gente disposta ad acquistare, dall’altra famiglie, novelli sposini o anche ragazzi single che vogliono sentirsi il meno possibile bamboccioni guardano con più fiducia alla possibilità di divenire in tempi brevi proprietari di una casa senza doversi accollare un debito per tutta la vita.

Ad oggi si sta vivendo una situazione ibrida, ossia si sa che il mercato degli immobili è in crisi, perché il costo delle case è sproporzionato all’effettivo potere d’acquisto del cittadino, quindi i prezzi al metro quadro stanno lentamente scendendo. Ma ancora non si avverte la possibilità di fare un buon affare.

Nell’attesa, gli italiani hanno frenato notevolmente la loro voglia di acquistare il prima possibile un appartamento per garantirsi comunque un tetto dove vivere anche in tempi di magra. E, quanto emerso dal bilancio di fine anno 2008, paragonato a quanto registrato nell’anno precedente, evidenzia come ci sia stato un vero e proprio crollo del mattone. Compravendite a picco con relativo calo dei finanziamenti richiesti. Cosa abbia generato questo fenomeno, se il costo sproporzionato degli immobili o i tassi applicati sui mutui troppo elevati, ancora non si sa, ma l’unione dei due ha comunque fatto mollare la presa ai cittadini di qualunque sfera sociale. Anche in provincia di Latina.

Secondo l’Osservatorio del mercato immobiliare di inizio anno sui precedenti dodici mesi redatto da «Nomisma», società di studi economici, nei trentatre comuni pontini il calo delle compravendite delle case si è attestato sul -16%, quando la media regionale è del -17%, con il picco rappresentato da Roma e Rieti con il -20% per chiudere con Frosinone a -15% e Viterbo a -12%. Per quanto riguarda i mutui contratti, a divulgare i dati è stata la sede centrale di Banca d’Italia: -14,7% in provincia di Latina, il dato peggiore del Lazio, passando al migliore, per modo di dire, -12,8% a Roma, quando la media regionale è del -12,5%.

«Il calo della domanda di finanziamento - spiegano gli autori della ricerca di “Nomisma” - è la conseguenza del drastico rallentamento delle compravendite immobiliari. Neppure la notevole riduzione del costo del denaro sembra destinata, almeno per il momento, a rivitalizzare il comparto residenziale a causa della revisione in senso restrittivo dei parametri utilizzati dalle banche per la concessione del credito: il rapporto tra rata e reddito, quello tra ammontare del mutuo e valore dell’immobile e la minore disponibilità di finanziamenti di lunga durata».

Inoltre di fronte all’impossibilità di cambiare o comprare casa, molti proprietari laziali preferiscono ristrutturare quella vecchia: «PrestitiOnline» evidenzia che i prestiti personali erogati nella regione per le ristrutturazioni sono saliti dal 19% del totale dei finanziamenti del 2004 al 32,3% del 2008. La propensione alla manutenzione dell’immobile residenziale è confermata dai dati dell’Agenzia delle Entrate riferiti alle domande dei contribuenti per usufruire del bonus fiscale del 36%: nel Lazio le richieste sono passate dalle 1.892 di settembre 2008 alle 2.156 di ottobre, un incremento del 14%.

Tutti, quindi, aspettano tempi migliori per potersi garantire un tetto sulla testa, di proprietà, e garantirlo ai proprio figli. Nel frattempo si rimane con mamma e papà o si prende un appartamento in affitto.

E, per chi pensava di approfittare di questa situazione di instabilità del settore della compravendita degli immobili, aumentando la quota mensile dell’affitto, si è dovuto ricredere dato che anche in questo caso i valori economici si sono dovuti obbligatoriamente ridimensionare per non perdere clienti. Non di parecchio, ma quanto basta per dare una scossa all’intero mercato delle «quattro mura».


EDILIZIA IN CRISI
Si continua a costruire su progetti da tempo approvati, ma ad oggi c’è incertezza nella vendita delle case

Mutui -14,7%
Secondo i dati di Bankitalia nella provincia il calo è del 14,7%. La media regionale è del 12,8%

Compravendite -16%
Calo del 16% in provincia per Nomisma sulla compravendita degli immobili. La media regionale è invece del 17%
marco---
00giovedì 12 febbraio 2009 09:42
Re: da "Latina Oggi" di Lunedì 9 Febbraio 2009
fabio_c, 2/10/2009 2:37 PM:

dal quotidiano "Latina Oggi"
Latina, Lunedì 9 Febbraio 2009, pagina 8

case & numeri
Il crollo del mattone
di Alessandro Allocca
Quasi un quinto per settore: una gelata che sta preoccupando i costruttori. Ma non i clienti
In provincia cala la compravendita degli immobili. A picco anche i mutui

NON TUTTO il male viene per nuocere.

Se da una parte agenzie immobiliari, costruttori edili e istituti finanziari arrancano perché la crisi del mattone si sta facendo sentire e, soprattutto, pesa sulle loro tasche per la mancanza di gente disposta ad acquistare, dall’altra famiglie, novelli sposini o anche ragazzi single che vogliono sentirsi il meno possibile bamboccioni guardano con più fiducia alla possibilità di divenire in tempi brevi proprietari di una casa senza doversi accollare un debito per tutta la vita...

...Tutti, quindi, aspettano tempi migliori per potersi garantire un tetto sulla testa, di proprietà, e garantirlo ai proprio figli. Nel frattempo si rimane con mamma e papà o si prende un appartamento in affitto...

Non è poco, finalmente qualcuno evidenzia anche gli aspetti positivi della questione, grazie per l'articolo! [SM=g1750826]

Marco
fabio_c
00venerdì 6 marzo 2009 14:57
da "Latina Oggi" di Mercoledì 4 Marzo 2009

Dal Quotidiano "Latina Oggi"
Latina, Mercoledì 4 Marzo 2009, pagina 6

GLI SCREDITATI
di Graziella Di Mambro

IL SISTEMA creditizio tira i remi in barca anche a Latina e gli effetti già si vedono nei due principali settori di traino dell’economia pontina: agricoltura ed edilizia. Stop a nuovi crediti, stretta nettissima sui termini di scadenza dei pagamenti, sulle cambiali, sulle linee di conto. Le aziende lanciano un appello perché le concessioni del Governo alle banche si traducano in fiducia per i settori produttivi.

LA favola della speculazione immobiliare è finita, per adesso. E la stella dell’agricoltura nel piccolo nord est del sud (che era Latina fino a ieri) quasi è sparita, affogata nel buio dei debiti, delle tasse, delle morosità e dei pignoramenti. Sopravvive un briciolo di speranza. Pure quella però attenuata, se è vero che nella stessa settimana, quella appena cominciata, le organizzazioni di categoria di edili e agricoltori lanciano lo stesso allarme. Il sistema è paralizzato perché le banche hanno deciso di chiudere qualsiasi possibilità alle aziende del settore. Anzi si stanno accelerando le procedure per il rientro dalle esposizioni già concesse. Praticamente il contrariodi quello che sperava e forse ancora spera il ministro dell’economia, che ha appena concesso i bond e la stessa Regione Lazio che ha accettato il protocollo di sostegno all’economia in difficoltà. Il primo a uscire allo scoperto e a denunciare pubblicamente l’atteggiamento degli istituti di credito in loco è il Consorzio Agrario, ossia quel soggetto giuridico che da sempre rappresenta una fonte di fiducia per gli agricoltori. Infatti fornisce loro prodotti a rate, con prezzi agevolati e con forme di credito indiretto di sicuro effetto sui bilanci delle realtà medio-piccole.

Invece in questi giorni proprio il Consorzio non ha più potuto rinnovare le cambiali agli agricoltori per la posizione inamovibile delle banche. «Il mancato rinnovo degli effetti in scadenza - scrive il direttore Bruno Giannelli - è da attribuirsi esclusivamente agli istituti di credito, i quali da alcuni mesi non accettano più allo sconto le cambiali rilasciatecidagli agricoltori e quindi, di fatto, non si crea la provvista di liquidità necessaria per richiamare gli effetti scaduti, che di conseguenza vanno protestati. Siamo spiacenti di non poter sostenere il comparto agricolo come abbiamo sempre fatto ma la colpa non è nostra; il sistema bancario sta restringendo la concessione del credito a tutte le aziende». Situazione del tutto analoga nell’edilizia, come denunciato ieri dal segretario degli edili della Uil, Salvatore Pastore. «A ottobre questa provincia, o meglio qualcuno in questa provincia, faceva ancora proclami dicendo che eravamo in espansione. Invece ad appena quattro mesi di distanza ci ritroviamo con le opere pubbliche bloccate e l’edilizia privata ferma perché il sistema creditizio ha ritirato persino quel poco di fiducia che ancora era rimasta sul campo. Sappiamo che si è di fronte ad una crisi mondiale ma qualcosa in piccolo si può fare. Chiediamo, per questo, ai Comuni, alla Provincia, alla Regione di rendere cantierabili anche le piccole opere in modo da non paralizzare del tutto il settore dell’edilizia. E alle imprese che hanno fatto lauti profitti fino a ieri chiediamo uno sforzo perché reinvestano una parte degli utili accumulati negli anni in cui il settore immobiliare ha reso quanto una miniera d’oro in questa provincia». A risolvere almeno una parte dei problemi del settore edile potrebbero arrivare le maxi opere pubbliche già programmate. Ma proprio questi progetti sono fermi. E’ il caso della Roma-Latina, del terzo e ultimo tratto della Monti Lepini bis, la Pedemontana, il ripristino della tratta su rotaia Formia-Gaeta, il porto di Formia, il porto di Latina, la costruzione della metro leggera tra il centro e Latina Scalo....

Sulla grave situazione dell’edilizia viene sollecitato un incontro in Prefettura e la convocazione del tavolo tecnico sul lavoro, caduto nel dimenticatoio. Una strada che già stanno percorrendo gli agricoltori alle prese con l’assenza di credito, titoli protestati e pignoramenti. E tutto questo rende impossibile qualsiasi programmazione anche a breve termine.
fabio_c
00mercoledì 6 gennaio 2010 19:30
da "Latina Oggi" di Mercoledì 6 Gennaio 2010

Dal Quotidiano "Latina Oggi"

Latina, Mercoledì 6 Gennaio 2010

VENTIMILA DI MENO
di Alessandro Allocca

«QUASI ventimila persone in meno nel giro di quarant’anni.

Diminuisce la popolazione della provincia pontina, secondo le previsioni di inizio anno elaborate dall’«Istat», l'Istituto nazionale di statistica, basandosi sull’andamento registrato fino ad oggi negli ultimi decenni. Si tratta, ovviamente, di calcoli matematici che non tengono conto di altri fattori prettamente sociali, come potrebbero essere lo stato di benessere di un Paese e la fiducia verso il prossimo. Fattori che, come si è visto, fino ad oggi hanno condizionato notevolmente l’andamento demografico sia di tutta la nazione, che della nostra provincia in particolare. Ad esempio, facendo un salto indietro nel tempo, durante il boom economico dell’Italia negli anni Cinquanta era comune vedere famiglie con tre figli. Ad oggi, oltre ad essere una rarità, è anche un lusso. Infatti, se volessimo basarci sulla situazione attuale per quanto c’è la voglia di fare figli tra le giovani coppie, non c’è la giusta stabilità (economia e sociale) per compiere questo importante passo, in attesa di tempi migliori. Ma, durante quest’attesa, il ricambio generazionale prosegue nel suo ciclo vitale: le persone anziane che passano a miglior vita sono di più rispetto ai neonati.

Con ques’ultimo aspetto, però, l’«Istat» ha dovuto fare i conti: con i freddi calcoli matematici che ci dicono che ad oggi la popolazione residente in provincia di Latina equivale a 549.196 unità, delle quali 269.002 maschi e 280.194 femmine. Mentre nel 2050 le previsioni parlano di 528.663 pontini divisi in 258.752 maschi e 269.911 femmine.

Le donne continueranno ad essere sempre di più dei loro colleghi del sesso forte, rispettando quell’andamento costante che va avanti da decenni e che sarà l’unico dato stabile con il passar del tempo. In quarant’anni, quindi, la provincia pontina perderà 20.553 persone con ripercussioni sotto molti aspetti. La prima tra tutte, i contributi pensionistici da versare, ovviamente con meno forze lavoro, ci saranno meno introiti per l’Inps e sempre più difficoltà per gli assegni mensili. Secondo poi, gli imprenditori edili dovranno rivedere le cose per non ritrovarsi case invendute sul groppone. Anche se, dall’altro lato della medaglia, ci potrebbe essere una maggiore opportunità di lavoro: meno persone, meno selezione. Sempre che la crisi occupazione deciderà di invertire l’attuale tendenza. Altrimenti la situazione non cambierà, né ora, né mai.»

---

Per i costruttori di case si pronosticano anni duri

«VENTIMILA persone in meno significa anche meno case da costruire. Ma se queste fossero già state realizzate?
Una ipotesi per nulla fantasiosa e, a dirla tutta, anche molto vicina alla realtà. Già ad oggi si parla di centinaia di abitazioni non vendute per via della mancanza di domanda. Svariate le motivazioni da attribuire a questo fenomeno degli ultimi tempi, la prima tra tutte l’impossibilità per numerose giovani coppie di potersi permettere un mutuo e quindi l’acquisto della casa. E poi ecco il secondo aspetto che sta pian piano uscendo fuori: si stanno costruendo più case di quante effettivamente ce n’è bisogno. Figuriamoci tra dieci, venti o cinquant’anni quando si pronostica un calo notevole della popolazione. Come si regoleranno gli imprenditori edili della nostra provincia: bloccheranno le costruzioni in attesa di vendere quelle già realizzate, oppure confideranno in tempi migliori sperando in un boom della nascite?»

---

549.196
Oggi
Secondo l’Istat in provincia vivono 549.196 persone

528.663
Nel 2050
L’Istat prevede che nel 2050 i pontini saranno 528.663

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IN TESTA

117.781
LATINA
Il Comune di Latina rappresenta l’area più popolosa di tutta la provincia pontina con quasi 120mila abitanti.

69.465
APRILIA
Al secondo posto c’è Aprilia che è anche il quarto comune più popoloso del Lazio, dopo Roma, Latina e Guidonia.

43.902
TERRACINA
Città turistica per eccellenza, Terracina è al terzo posto della provincia pontina con 43mila abitanti.

37.474
FORMIA
Bisogna scendere nel sud pontino per trovare il quarto comune più popoloso della nostra zona, ossia Formia.

(sylvestro)
00mercoledì 17 novembre 2010 09:54
Il fenomeno si è allargato alla zona residenziale «Cucchiarelli-via Milano»
Mattone a prezzi leggeri

Il costo delle abitazioni diminuisce fino a 9 punti percentuali

Alessia Freda

LATINA Scende ancora il prezzo delle case a Latina. E, se negli anni passati il calo riguardava maggiormente le zone considerate più «popolari», ora la flessione coinvolge anche la zona residenziale Cucchiarelli-via Milano (-7.89%). È quanto emerge dai dati forniti dall'Agenzia del Territorio, che ha pubblicato le quotazioni nazionali dell'OMI, l'Osservatorio del Mercato Immobiliare, relative al primo semestre del 2010. Rispetto alla media nazionale del -7.5% annuale di ribasso immobiliare, a Latina, solo nell'ultimo semestre, gli immobili hanno subìto una svalutazione media che supera il 5%. A questo vanno aggiunti i quasi -5 punti riscontrati nel semestre precedente, ovvero il secondo del 2009, arrivando così a un saldo negativo annuale che superare il -10%. Nel centro storico del capoluogo si registra un -4.16% mentre la percentuale cresce nella zona di via Nervi-Piccarello-via Romagnoli (-4.34) fino ad arrivare al -9% della zona Q3-Persicara Covelli-Minerva. Nei quartieri «nuovi» Q4 e Q5 i prezzi delle abitazioni calano del 4.76%. Nei borghi, scelti soprattutto dalle giovani coppie, si registra una flessione del 5.26%, così come al Lido e allo Scalo. Per quanto riguarda, infine, i quartieri Cimitero-Acque Medie e Pantanaccio-Gionchetto, il calo raggiunge quota 5%. Secondo l'OMI, le tipologie d'appartamento più ricercate sono i trilocali (36% delle compravendite, seguiti dai bilocali con il 23%) soprattutto posizionati in zone semicentrali (64% contro il 21% del centro e 10% della periferia) e in buono stato (73% contro il 14% di nuove costruzioni). Calano, seppur in misura più contenuta, anche i canoni degli affitti, che pagano un rallentamento delle stipule di locazioni (-3.3%). Ma importanti segnali, in vista del 2011, arrivano dalle indicazioni di mercato, che vedono le trattative concluse con successo tornate a crescere.

17/11/2010
fabio_c
00mercoledì 17 novembre 2010 21:13
Re:
(sylvestro), 17/11/2010 9.54:

Il fenomeno si è allargato alla zona residenziale «Cucchiarelli-via Milano»
Mattone a prezzi leggeri

Il costo delle abitazioni diminuisce fino a 9 punti percentuali

Alessia Freda

LATINA Scende ancora il prezzo delle case a Latina.
...

17/11/2010


[SM=g1750826]
Per par condicio riporto dalla stessa fonte l'intervento del Presidente Provinciale della FIAIP:

17/11/2010, 05:30
«È IL MOMENTO PER COMPRARE CASA»
LATINA «La realtà pontina – afferma il presidente provinciale della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, Santino Nardi – è ancora più pesante che nel resto d'Italia: a Latina, infatti, a fronte della media nazionale del -7,5% annuale di ribasso immobiliare, solo nell'ultimo semestre gli immobili hanno subìto una svalutazione media stimabile oltre il 5%.

«Tuttavia la paura è un po' passata. Durante la crisi dei mutui subprime e la paura che gli istituti di credito potessero fallire a grappoli, non comprava casa nemmeno chi ne aveva bisogno. Passata la burrasca e constatato che, seppur scesi, i prezzi non sarebbero crollati, chi attendeva per investire è tornato in agenzia. E, prima che i prezzi riprendano a salire, grazie all'aumento della domanda - conclude il presidente provinciale della FIAIP, Nardi - questo è forse proprio il momento giusto per comprare».»
Alessia Freda


Però lui sa bene che il mercato di Latina in questo momento ha una serie di problemi: domanda debole per uso proprio e per investimento, offerta crescente, credit crunch.

Sono curioso di vedere cosa succederà fra poco e se sarà validato anche questa volta lo "Skyscraper Index". Ma ne parlerò più avanti.
Per ora godiamoci la pagina di "Latina Oggi" con un titolo eretico: LE CASE SI SVALUTANO.

fabio
(sylvestro)
00mercoledì 17 novembre 2010 21:46
Re: Re:
fabio_c, 17/11/2010 21.13:


...
Per ora godiamoci la pagina di "Latina Oggi" con un titolo eretico: LE CASE SI SVALUTANO.

fabio




[SM=g7840] [SM=g1750152]
marco---
00sabato 20 novembre 2010 14:42
Mercato immobiliare: il calo dei prezzi non si ferma (Fonte: il messaggero ed. latina - di Mariangela Campanone - 17/11/2010)

fabio_c
00sabato 20 novembre 2010 17:57
Re:
marco---, 20/11/2010 14.42:

Mercato immobiliare: il calo dei prezzi non si ferma (Fonte: il messaggero ed. latina - di Mariangela Campanone - 17/11/2010)



Bene. Ora facciamo l'appello della stampa locale.
"Il Tempo": celo
"Il Messaggero": celo
"Latina Oggi": celo
"La Provincia": ... Provincia? Qualcuno ha visto "La Provincia"?
Mah, che strano. [SM=p7579]

fabio
dgambera
00sabato 20 novembre 2010 18:34
Re: Re:
fabio_c, 11/20/2010 5:57 PM:


Bene. Ora facciamo l'appello della stampa locale.
"Il Tempo": celo
"Il Messaggero": celo
"Latina Oggi": celo
"La Provincia": ... Provincia? Qualcuno ha visto "La Provincia"?
Mah, che strano. [SM=p7579]

fabio




Strano?

Un classico: la stampa locale parla sempre delle bolle altrui [SM=g9058]
fabio_c
00domenica 21 novembre 2010 19:12
Re: Re: Re:
dgambera, 20/11/2010 18.34:



Strano?

Un classico: la stampa locale parla sempre delle bolle altrui [SM=g9058]


I giornali locali sono un disastro al pari di quelli nazionali.
Soprattutto nei quotidiani, è facile riconoscere il gruppo politico/economico di riferimento: basta vedere quali notizie sono omesse o minimizzate, oppure al contrario quali sono strumentalizzate per dare torto agli altri.
Un assaggio si trova tra i commenti alla notizia della pubblicazione dell'ennesimo quotidiano dell'editore "puro".

fabio
fabio_c
00domenica 13 febbraio 2011 14:20
Re:
marco---, 20/11/2010 14.42:

Mercato immobiliare: il calo dei prezzi non si ferma (Fonte: il messaggero ed. latina - di Mariangela Campanone - 17/11/2010)



Un po' in ritardo, ma ecco il comunicato di Nardi anche su "il Pontino Aprilia".

fabio
fabio_c
00venerdì 18 febbraio 2011 12:33
Re:
(sylvestro), 17/11/2010 9.54:

Il fenomeno si è allargato alla zona residenziale «Cucchiarelli-via Milano»
Mattone a prezzi leggeri

Il costo delle abitazioni diminuisce fino a 9 punti percentuali

Alessia Freda

...

17/11/2010


Stranamente, dopo tre mesi dal primo articolo de "Il Tempo" c'è ancora chi ripropone la stessa identica notizia:

Diminuiscono i prezzi delle case a Latina

17/02/2011 [SM=g1749704]

fabio
fabio_c
00venerdì 30 dicembre 2011 22:27
Re: Re:

17/11/2010, 05:30
«È IL MOMENTO PER COMPRARE CASA»

«Tuttavia la paura è un po' passata. Durante la crisi dei mutui subprime e la paura che gli istituti di credito potessero fallire a grappoli, non comprava casa nemmeno chi ne aveva bisogno. Passata la burrasca e constatato che, seppur scesi, i prezzi non sarebbero crollati, chi attendeva per investire è tornato in agenzia. E, prima che i prezzi riprendano a salire, grazie all'aumento della domanda - conclude il presidente provinciale della FIAIP, Nardi - questo è forse proprio il momento giusto per comprare»



Un anno dopo: Mattone in difficoltà
«Una nota della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali»

21/12/2011

«... Comprare casa oggi o aspettare sperando di spuntare prezzi migliori? ...»

fabio


(sylvestro)
00venerdì 29 giugno 2012 12:01
Mercato immobiliare, compravendite a picco: male anche Latina


Anche la provincia pontina, mercato importante per il Lazio, soffre la crisi; come fa notare la Fiaip, registrata una discesa del 15,9%, con segnali negativi in tutte le zone della città

di Redazione 29/06/2012




Mercato immobiliare in crisi, l'intervento della Fiaip Latina

La crisi si abbatte sul mercato immobiliare. Nei primi tre mesi del 2012, come ha reso noto l'Agenzia del Territorio, le compravendite di abitazioni sono diminuite del 19,6% rispetto allo stesso periodo del 2011: a livello nazionale i rogiti sono passati da 136mila a 110mila, e l'Agenzia del Territorio stessa parla senza mezzi termini di crollo del mercato. Settore immobiliare mai così in difficoltà: si vendono e si costruiscono molte meno case e la tanto temuta deflagrazione della "bolla immobiliare" produce una perdita progressiva del valore degli immobili ovunque e in quanto tali."Il dato diffuso contrasta però pesantemente con le ultime due rilevazioni trimestrali, che avevano invece registrato leggeri segnali di ripresa - spiegano dalla Fiaip Latina -. Attenzione ad interpretare correttamente la situazione; l'Agenzia ha contato i contratti stipulati da gennaio a marzo di quest'anno, e quindi e buona parte del crollo dipende in realtà da decisioni assunte alla fine del 2011: come rilevano i tecnici, infatti, il crollo registrato nel primo trimestre 2012 nasce da una crisi del mercato in atto negli ultimi mesi del 2011".Se il dato è macroscopico per quanto riguarda le città metropolitane, non fanno eccezione i comuni di medie dimensioni come Latina, mercato molto importante che da solo rappresenta circa il 10% di tutte le transazioni immobiliari della regione. Nel capoluogo pontino, infatti - secondo i dai forniti - si è riscontrata una discesa complessiva del 15,9%, con segnali negativi in tutte le zone della città. "E il residenziale - precisano dalla Fiaip -, che costituisce circa il 45% del mercato cittadino, trascina giù anche le vendite dei box auto (- 17,4%), ma anche negli altri settori l'andamento è fortemente negativo, tanto che il segmento del terziario perde il 19,6% delle transazioni, seguito dal commerciale (-17,6%), mentre l'unico a registrare una contrazione più contenuta è il settore produttivo (- 7,9%)" .E il futuro, sarà ancor più nero? Dipende: "Potrebbe esserci una lenta ripresa del mercato nel secondo semestre 2012 solo se il governo Monti sarà in grado di varare nuove misure per far ripartire il settore La casa rimane sempre il miglior investimento a medio lungo termine per le famiglie italiane ed in Italia non é prevista alcuna bolla immobiliare" ha precisato il presidente nazionale Fiaip, Paolo Righi intervenendo alla trasmissione "Salvadanaio" su Radio 24."La propensione all'acquisto nella nostra provincia è elevata - gli fa eco il presidente di Fiaip Latina, Santino Nardi -, ma oggi il mercato si scontra con due fattori: la stretta creditizia, che ha penalizzato tutti gli italiani che avrebbero voluto far ricorso ad un mutuo per acquistare un immobile e l'elevata tassazione che penalizza le famiglie ed i proprietari immobiliari".Annuncio promozionale


"Sono necessarie - ha sottolineato poi Santino Nardi - nuove agevolazioni e incentivi mirati alla riduzione del carico fiscale per le compravendite immobiliari".“
(sylvestro)
00giovedì 5 luglio 2012 15:04
Comprare casa a Latina – 2012

Roberto
5 luglio 2012



Il mercato immobiliare laziale sta conoscendo, in questi mesi, un andamento piuttosto negativo. Colpa della crisi, ovviamente, che come fa notare la Fiaip ha prodotto dei risultati molto critici anche all’interno della provincia pontina. Le compravendite di abitazioni sono complessivamente calate del 19,6% a livello nazionale nel primo trimestre 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011, con rogiti passati da quota 136 mila unità all’attuale soglia delle 110 mila unità.

Un dato che, sostengono dalla Fiaip Latina con particolare riferimento al territorio di competenza, “contrasta pesantemente con le ultime due rilevazioni trimestrali, che avevano invece registrato leggeri segnali di ripresa”. Difficile pertanto poter formulare ipotesi attendibili sul prosieguo e sull’evoluzione del mercato immobiliare provinciale, sebbene non manchino utili indicazioni per chi vuole comprare casa a Latina.

“Attenzione ad interpretare correttamente la situazione” – affermano infatti dalla Fiaip Latina, guidata dal presidente Santino Nardi – “l’Agenzia ha contato i contratti stipulati da gennaio a marzo di quest’anno, e quindi e buona parte del crollo dipende in realtà da decisioni assunte alla fine del 2011: come rilevano i tecnici, infatti, il crollo registrato nel primo trimestre 2012 nasce da una crisi del mercato in atto negli ultimi mesi del 2011”.

Ad oggi, il mercato immobiliare di Latina può vantare ancora circa il 10% di tutte le transazioni immobiliari della regione. Nel capoluogo pontino la contrazione delle compravendite è stata pari al 15,9%, con un passo indietro in tutte le zone della città.

“E il residenziale” – concludono dalla Fiaip – “che costituisce circa il 45% del mercato cittadino, trascina giù anche le vendite dei box auto (- 17,4%), ma anche negli altri settori l’andamento è fortemente negativo, tanto che il segmento del terziario perde il 19,6% delle transazioni, seguito dal commerciale (-17,6%), mentre l’unico a registrare una contrazione più contenuta è il settore produttivo (- 7,9%)”.
(sylvestro)
00martedì 31 luglio 2012 11:59
Crisi, Fiaip: "In calo le erogazioni mutui"


Crisi economica, crollano i mutui: in provincia di Latina -47%
Dato per il primo semestre 2012 sulle erogazioni di mutui immobiliari per le acquisizioni di abitazioni, in base agli studi dell'Osservatorio sul Credito al Dettaglio e dalle rilevazioni Fiaip
di Redazione 30/07/2012


Santino Nardi, presidente provinciale Fiaip

Una caduta verticale: nel primo semestre 2012 le erogazioni di mutui immobiliari per acquisto di abitazioni sono crollate del 47%.

È questo il dato impietoso che emerge dagli studi dell'Osservatorio sul Credito al Dettaglio e dalle rilevazioni FIAIP, secondo cui solo nel 2014 il credito al consumo, anche se a ritmi modesti, dovrebbe tornare a crescere.

Male, dunque, la Latina e provincia, dove al dato negativo concorrono anche le erogazioni di credito al consumo (-2,2% nel 2011 e - 11% nel primo semestre del 2012), ma, per quanto riguarda i mutui, a subire una netta flessione sono in particolare quelli per ristrutturazione, liquidità, consolidamento del debito, surroga e sostituzione: nei primi sei mesi del 2012 la contrazione delle erogazioni nel comprensorio latinense è pari all'80% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Quali le principali ragioni di questo tracollo? "Le cause sono molteplici - spiega Pietro Baglio, delegato provinciale Fiaip per la mediazione creditizia -. Prima dei mutui d'acquisto, bisogna innanzitutto considerare la cosiddetta procedura della surroga (lo "spostamento" del mutuo su una nuova banca) che, soprattutto qualche anno fa, sostituiva i mutui più vecchi a condizioni migliori.»

Tra le altre cause concorre, fanno sapere da Fiaip Latina, "certamente l'incertezza economica, la situazione di difficoltà della nostra zona con la massiccia deindustrializzazione in atto ed il conseguente impatto negativo sull'occupazione, e non ultimo la maggiore restrizione da parte delle banche alla concessione del credito. Tutto questo genera una minore disponibilità di mutui che, oltre a essere difficili da ottenere, costano anche di più rispetto a un anno fa: ecco allora che le famiglie pontine rimandano il momento dell'eventuale acquisto della casa, aspettando che la situazione possa essere più chiara prima di imbarcarsi in un'operazione che può durare anche 20 o 30 anni".

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"È importante sottolineare - interviene il presidente provinciale Fiaip Santino Nardi - quanto sia cambiata la situazione rispetto a solamente un anno fa: il primo semestre del 2011, usato per il confronto in questo studio, è un periodo che può ancora considerarsi "florido" per il mercato immobiliare. Adesso, nel giro di
un anno, la situazione è incredibilmente peggiorata".


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