Lapponia, un'esperienza fantastica

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Pillole dai birdwatchers
00giovedì 4 agosto 2005 17:09
Posso consigliare questo viaggio a tutti voi, per i seguenti motivi:

- moltissimi uccelli, di specie insolite per noi (o abito insolito)
- panorami mozzafiato
- silenzi incredibili
- gente cordiale (e soprattutto... poca)
- tantissima natura

I REPORT
Molte specie erano impegnate nella riproduzione.

Visti con i pulli:
Sterna codalunga (colonie piccole o grandi ovunque)
Moretta grigia (laghetti interni)
Moretta (laghetti interni)
Moretta codona (laghetti di tundra molto interni)
Smergo minore (maschi in eclisse al mare, femmine con pulli in laghetti interni)
Quattrocchi (gruppetti in eclisse e femmine con pulli)
Edredone (ovunque lungo la costa femmine con pulli e maschi in eclisse)
Edredone di Steller (nidificano 3 femmine nel laghetto di vadso insieme ai falaropi)
Piviere dorato (ovunque nella tundra)
Labbo (più sulla costa del labbo codalunga)
Gavina (ovunque, ma nidifica più in tundra interna degli altri gabbiani)
Gabbiano reale nordico (ovunque ci sia posto)
Mugnaiaccio (sempre nella proporzione 1 a 20 rispetto ai reali)
Gabbiano tridattilo (colonia enorme a Ekkeroy, piccola a Mortensnes, grande a Hornoya, e in molti altri posti. Letto un anello colorato)
Pulcinella di mare (Hornoya)
Uria (Hornoya)
Uria nera (Hornoya ed Ekkeroy)
Uria di Brunnich (Hornoya)
Gazza marina (Hornoya... tappa da non mancare, capito?)
Strolaga minore (laghi interni e fiordi)
Beccaccia di mare (ovunque sulla costa)

Ma in questo periodo sono visibili anche, sempre in attività riproduttiva:
Falaropo beccosottile (laghetto di Vadso, stanno tutti lì, 300 in una pozza con gli Edredoni di Steller, di fianco all'area industriale)
Gambecchio nano (tundra interna)
Chiurlo piccolo (tundra)
Pettegola (ovunque)
Pantana (laghetti molto interni)
Corriere grosso (ovunque)
Voltapietre (ovunque, suoli ciottolosi, uno spasso vederlo fare il... voltapietre)
Combattente (non frequentissimo)
Pittima minore (poco frequente, si vede in pastura durante bassa marea)
Piovanello pancianera (visti pochi, ma si mimetizzano benissimo)
Piovanello violetto (mi hanno assicurato che sono comuni, ma non li ho visti)
Corvo imperiale (comune, una coppia è al faro di Hornoya)
Cornacchia grigia (in tutti i paesi e paeselli)
Aquila di mare (in questo periodo poco visibili)
Gru (laghi di foresta)
Strolaga mezzana (fiordi)
Strolaga maggiore (fiordi)
Labbo codalunga (tundra interna)

Fra i passeriformi:
Cesena (ovunque, al posto del Merlo)
Tordo sassello (frequente anche dove gli alberi non ci sono)
Culbianco (frequentissimo dove le rocce affiorano)
Pettazzurro (al posto dell'usignolo dove cominciano le betulle in forma arbustiva)
Verdone (incredibile, presente anche nei paesi più a nord)
Peppola (in foresta comunissima, al posto del Fringuello)
Organetto (comune ovunque, zone alberate e non)
Organetto artico (stesso habitat dell'organetto: ma loro si vedono così diversi?)
Spioncello marino (stesso habitat della pispola, ma più costiero)
Pispola (comune nei dislivelli erbosi sottocosta e tundra interna)
Pispola golarossa (un pò ovunque, ma frequente anche la tundra interna)
Allodola golagialla (vista una sola nella tundra più desolata)
Cinciallegra (habitat del pettazzurro)
Cincia siberiana (habitat del pettazzurro)
Crociere (foreste interne, dove comincia l'abete rosso)
Lucherino (dal limitare delle foreste interne anche attorno alle case)
Balia nera (dentro alle foreste finlandesi)
Pigliamosche (dovunque ci sia vegetazione arborea)
Luì grosso (... infestante, ma devono esserci un pò d'alberi)
Beccofrusone (fantastici a caccia di insetti in zone aperte, al
limitare delle foreste)

Ma ho visto anche, non in attività riproduttiva:
Volpoca (Nesseby)
Codone (1 f in lago di tundra interna)
Fischione (1 f nel fiordo)
Smergo maggiore (gruppi anche grandi in muta)
Orchetto marino (ultimo giorno, insieme agli s.maggiori e al seguente...)
Orco marino dagli occhiali (!!!) (senza parole)
Pivieressa (in bassa marea, lungo la costa, ma occorre aguzzare la vista!)
Gambecchio (come la pivieressa)
Un'aquila (non identificata, forse reale)
Sula (5 in pesca in una scena entusiasmante di 30 beluga, 1000 tridattili e queste 5 sule all'assalto di un enorme banco di pesce nel porto di Hammingberg)

Spettacoli che rimangono nel cuore.
Per gli italiani, uno dei problemi è divagare dai panini con qualcosa di gastronomicamente valido.
I pochi ristoranti hanno gestori giovani e molto gentili. In particolare abbiamo mangiato bene in due.
Il primo, a Ekkeroy, gestito da una coppia gentilissima proponeva nel menu tipico anche carne di balena (sigh).
Gli ho detto che ho mangiato benissimo (altri piatti s'intende) ma che purtroppo non avrei potuto consigliarlo a nessuno in Italia a causa di quella pietanza. Poiché si rivolge ai turisti, mi è sembrato colpito e ha detto che avrebbe valutato di eliminare dal menu la proposta.
D'altronde bisogna capire che la forma di turismo più diffusa è quella dei pescatori (e in parte dei camperisti). I birdwatchers e i naturalisti convinti ci sono ma sono quasi invisibili nel viavai di pescatori norvegesi e finlandesi.

Il secondo, a Kirkenes, non proponeva la balena. In compenso appiccicate al muro aveva una pelle d'orso, una di foca e una volpe imbalsamata.
Ho protestato educatamente, ma avevo indubbiamente a che fare con un cacciatore (anche se non ha detto di esserlo) che ha giustificato le mattanze con la nocività degli animali in questione. In particolare l'orso per le pecore e la foca per la pesca (ho capito poi che il danno lo provocano morendo nelle reti). La volpe non ho capito bene che cosa combini.
Parlavo con una punta di indignazione, pur consapevole che non c'è ristorante romagnolo che non faccia bella mostra di sé di ogni sorta di anatra impagliata nella sala principale, o ristorante di collina che non esponga qualche trofeo ungulato.
Tutto ciò per dire che quando ci si trova davanti a queste cose si può, con buona educazione, mostrare che certe abitudini possono costituire un deterrente a ritornare in veste di clienti. Un passettino alla volta queste raccolte a fini alimentari o ludico-espositive devono diventare brutture e che invece sono favorevole alla conservazione a fine scientifico-didattico.

testo di Fabrizio B. - Ravenna - Tratto da EBN - www.ebnitalia.it
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