Lance Armstrong e il doping...confessioni di una massagiatrice Irlandese

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fergus
00lunedì 28 giugno 2004 15:37
da www.gazzetta.it/primi_piani/ciclismo/2004/pp_1.0.4111112...

Copertina giallo Tour, titolo programmatico: «L.A. Confidential, tutti i segreti di Lance Armstrong». Il libro, che dovrebbe uscire giovedì, è stato scritto a quattro mani da David Walsh, vecchio nemico di Lance e firma autorevole del Sunday Times, e da Pierre Ballester, ex giornalista dell’Équipe che aiutò Willy Voet (il massaggiatore della Festina che finì in prigione perché pizzicato con un carico di doping) a scrivere il libro «Massacro a catena». David Walsh e Pierre Ballester hanno scavato per anni nel passato di Lance Armstrong alla ricerca di ogni errore possibile, di contatti del texano con il mondo del doping e si presentano alla vigilia del Tour con un libro che un risultato lo ha già raggiunto: fa molto parlare di sé. Il libro deve ancora approdare alle librerie, lo farà a giorni, e già i giornali, le agenzie e le tv abbondano di riferimenti e stralci. Domenica, il Sunday Times (il numero domenicale del Times per il quale lavora David Walsh) ha dedicato un’intera pagina alla vicenda del libro, raccontando che Lance avrebbe fatto di tutto per impedirne l’uscita attraverso i suoi avvocati. Il servizio del Sunday Times, con tanto di foto di Walsh, riporta la testimonianza del neozelandese Stephen Swart, che confessa di aver fatto uso di Epo ai tempi in cui era compagno di squadra di Lance alla Motorola.
C’è anche il classico riferimento al medico ferrarese Michele Ferrari, l’amicizia più pericolosa di Armstrong. E c’è la descrizione, fatta da Kathy LeMond (perché Greg non ha voluto parlare), di una telefonata di fuoco, del primo agosto 2001, tra Lance e Greg, dopo che LeMond lo aveva criticato per i legami con Ferrari, il medico sotto processo in Italia.
Sempre domenica, la France Presse ha lanciato il servizio pubblicato ieri sul periodico francese L’Express, che dedica la copertina al caso «L.A. Confidential, i segreti di Lance Armstrong». Nel servizio ripreso ieri dall’Équipe, si parla soprattutto della confessione di Emma O’Reilly, massaggiatrice alla Us Postal dal 1998 al 2000. Walsh e Ballester hanno viaggiato anche negli States e hanno bussato un po’ a tutte le porte: familiari, amici, ex compagni di squadra... Emma O’Reilly ha accettato di parlare. La massaggiatrice irlandese racconta casi specifici che possono danneggiare l’immagine di Armstrong, ma non costituiscono alcuna prova di doping.
Emma racconta di quando Lance le chiese di «gettare nella spazzatura un sacchetto nero contenente siringhe vuote, dopo il Giro d’Olanda 1998». O di quando nel ’99, durante il Giro del Delfinato, Lance le avrebbe rivelato di avere l’ematocrito a 41. Emma gli avrebbe domandato: «E Adesso cosa hai intenzione di fare?». Lance avrebbe risposto: «Farò come fanno tutti». O di quando il texano le chiese del fondotinta per cancellare le punture di siringhe al braccio prima delle visite mediche del Tour ’99. O di quando, dopo uno stage d’allenamento sui Pirenei, Armstrong le chiese di andare in Spagna nella sede della Us Postal a ritirare dei medicinali. Johan Bruyneel, tecnico della squadra, le avrebbe dato anche una scatola di pasticche bianche, una dozzina, che Emma avrebbe consegnato direttamente al texano nel parcheggio di un McDonald’s alla periferia di Nizza. O di quando Lance risultò «non negativo» ai corticoidi, dopo la tappa di Challans al Tour del ’99, per una sostanza a restrizione d’uso che il Cowboy non aveva dichiarato al controllo medico.
Secondo la massaggiatrice la Us Postal decise di affidarsi alla certificazione retrodatata di quella sostanza ammessa su prescrizione medica. «Adesso Emma tu ne sai abbastanza per farmi cadere», avrebbe detto quella sera Lance alla massaggiatrice. Quella della prescrizione medica costruita appositamente è l’unica accusa diretta, contenuta nel libro, di cui si è venuti a conoscenza. E Lance Armstrong non ha perso tempo per reagire e ribadire la sua assoluta estraneità a ogni pratica illegale. Il suo agente Jorg Muller ha diffuso ieri sera un comunicato in cui viene annunciato che Lance ha dato mandato ai suoi legali di avviare già oggi una doppia azione giudiziaria contro Davis Walsh e Pierre Ballester all’Alta Corte di Londra e a Parigi.
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