CARMINE84
00martedì 14 giugno 2005 13:45
Soldi per spiare la principessa triste?
Continua il mistero sulla tragica fine di Lady Diana. Spuntano misteriosi versamenti da parte di banche britanniche in conti intestati all'autista della vettura su cui persero la vita la principessa inglese e il suo compagno Dodi Al Fayed. Rimane il sospetto che i servizi segreti britannici lo pagassero per spiare la moglie divorziata del principe di Galles. Continuano le ipotesi di un complotto sulla fine di Lady D.
diana e dodi
Poche settimane prima dell'incidente mortale, l'autista della Mercedes nera, Henry Paul, ricevette un accredito di 75mila sterline. Secondo un quotidiano britannico sarebbe la prova del complotto e una svolta cruciale nell'indagine. Inchieste precedenti provarono che l'autista aveva consistenti depositi in 13 conti bancari in diversi Paesi. Tra l'altro Henry Paul conduceva un tenore di vita molto alto, era persino membro di uno dei più esclusivi circoli tennistici di Parigi. Questo nonostante il suo stipendio annuo come autista ammontasse a 30mila euro.
Il 31 agosto del 1997 sotto il ponte dell'Alma di Parigi persero la vita la principessa Diana e Dodi Al Fayed, oltre che l'autista, che era alle dipendenze del Ritz Hotel dove la coppia alloggiava. L'albergo è di proprietà della famiglia Al Fayed. Il padre di Dodi, Mohamed, proprietario anche dei grandi magazzini Harrods, ha sempre sostenuto la tesi del complotto ordito dai servizi segreti. Un'ipotesi avvalorata dall'ex segretario di Diana, Paul Burrel.
L'inchiesta britannica è stata aperta a gennaio del 2004. Il coroner reale, Michael Burgess l'ha affidata all'ex capo di Scotland Yard, sir John Stevens. L'incarico era di indagare sul presunto complotto. Ma l'indagine non è conclusa. La polizia francese da parte sua ha attribuito la responsabilità dell'incidente alle condizioni di Henri Paul, che guidava la vettura sotto gli influssi di psicofarmaci.