Lacrima di stella

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uthis
00lunedì 3 gennaio 2005 18:48
uthis camminava pensieroso per le vie del Regno, una notte come tante, quando ad un certo punto alzò gli occhi e vide, nella chiara notte stellata, un puntino che si avvicinava velocemente al Regno, un puntino a lui familiare, che gli incuteva in un certo qual senso timore.
Affrettò il passo senza distogliere gli occhi dal puntino e uscì dalle mura.
I GuardMan non dissero nulla, erano abituati alle passeggiate notturne di Uthis, in quell'ultimo periodo più frequenti del solito.
Il pallino cambiò direzione, si faceva più grande, e si dirigeva chiaramente verso di lui, lentamente.
Uthis gli stava andando incontro, la mano salda sulla sua spada sulla schiena, gli occhi fissi su quel puntino come se volesse bloccarlo o ucciderlo col solo sguardo.
Passò un'ora.
Poi Uthis riuscì a distinguere la figura, e gemette dal terrore, era proprio come credeva.
La profezia si era dunque realizzata, anche se a distanza di molti anni.
Una luce di una stella proprio sopra uthis lo illuminò, si formarono delle catene di luce che lo imprigionarono.
L'uomo abbassò la testa, conosceva perfettamente cosa sarebbe successo adesso. Sarebbe morto. Non c'erano kyle e kira a salvarlo stavolta, uno era morto, l'altro viveva in lui.
La figura si faceva più vicina, e più si avvicinava, più cominciava ad aprire la bocca e a cantare. Una soave musica melodiosa uscì dalla sua bocca e una voce suoave cominciò a recitare dei versetti di una canzone:

Un segreto del passato
presto sarà rivelato
I figli abbandonati e derisi
dagli dei si trovaron traditi


le parole erano in un'antica lingua che Uthis conosceva bene, e che riusciva perfettamente a capire.

Un figlio caduto
alla ricerca del mondo perduto
mille Demoni ha squartato
mille Angeli ha mangiato
infine davanti agli Déi si è trovato
per mendicar la sua vendetta


- Potete smetterla ora! - gridò Uthis, imbestialito.
Si stava dimenando come un animale in trappola, stava cercando di strappare con gli artigli e coi denti le catene di luce, senza riuscirci.
- E' inutile - continuò a cantare la figura, - le catene di luce vi terranno lì finché non vi mangerò! -
- Mangiarmi? Non mi faccio mangiare da una creatura che all'apparenza è tanto bella, tanto soave e attira con maniere dolci, io! - uthis allora prese in mano la spada, le catene si dissolsero.
La figura si posò davanti all'umano, rivelando il suo vero essere:
una falce in mano, uno scuro manto ed era impossibile vederne il volto:
- Sùskan e Demethri... - sussurrò a bassa voce uthis.
- Dopo che siamo stati mangiati da te ci siamo dovuti unire in un sol corpo... e adesso mangeremo della tua carne e avremo un nostro corpo! -
L'essere si preparò ad un affondo, uthis evitò con un salto ed estrasse Emery, atterrando alle spalle della creatura.
- Se correrete comincerete a sudare e non ci piace il sudore... -
Uthis si guardò attorno per capire come poter usare il terreno circostante in suo favore, e si accorse di essere in un cimitero.
- Ve ne siete accorto, eh? -
Un non morto si alzò da terra, era la figura di uno zombie.
La figura ammantata si sedette a terra, ad aspettare:
- Giocherete un po' con lui, fino a quando avrete voglia di giocare, dopodiché vi mangerò dopo avervi lavato nell'olio bollente e cotto a puntino. - disse poi con una voce gracchiante, ed una musica di morte uscì mentre parlava.
Uthis cominciò a lottare col non morto

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OT: questa storia si piazza dopo la ricerca di Aleena, dopo circa un mese dal ritorno al Regno, speriamo di fare un lavoro decente.
Ps = questa è la figura che era il puntino

Otrebmu Ittoram
00lunedì 3 gennaio 2005 22:28
OT--Bella peccato sono nell'avventura di NightLord ma meglio come dicevo di non fare troppe cose seno mi fuma il cervello e sono allergico al fumo [SM=x92713] [SM=x92702] -OT
uthis
00lunedì 3 gennaio 2005 23:58
Emery colpiva veloce
nei punti più fragili del non morto, spezzando le ossa all'interno della carne, che si ricomposero dopo poco.
- Ma cosa... - sussurrò Uthis a se stesso, mentre si allontanava a grandi passi dal non morto, cercando di pensare ad una strategia efficace, quando qualcosa afferrò il suo piede e lo fece cadere a terra.
Dita ossute, lunghe e flessibili, si erano attaccate con forza al corpo di Uthis.
La spada venne tolta di mano all'uomo e venne afferrata dallo zombi, che si avvicinava minaccioso, seguito dalla figura ammantata che fino a quel momento se ne era stata seduta a guardare la scena.
- No. - Uthis parlò, bloccandosi di scatto, mentre dal cimitero uscivano altre figure non morte, scheletri stavolta.
Cominciò a dimenarsi come un animale in trappola e spezzò con pochi strattoni le ossa che lo tenevano.
Si rimise in piedi e salì su una tomba a piedistallo, cercando di guadagnare un punto dove non sarebbe potuto essere preso di sorpresa da scheletri o altre amenità simili senza che lui se ne accorgesse almeno in parte.
I non morti erano moltissimi, lui era disarmato, lo zombie si avvicinava sempre di più, seguito dall'altra figura.
Un balzo. Un lungo balzo e un calcio alla testa dello zombie, che gliela staccò di netto.
L'essere mollò la presa sulla spada che fu nuovamente afferrata da Uthis, il quale cominciò a correre veloce fuori dal cimitero.
Non c'erano cancelli, per questo non si era accorto di esserci entrato.
"Questi cosi sono troppi" pensò "da solo non posso certo farcela, inoltre Demethan farebbe risorgere i non morti in breve tempo..."
Allora uthis cominciò a correre velocemente verso il Regno.
Lo raggiunse, una fitta nebbia era calata e lo avvolgeva nella quasi totalità.
Demethan sbucò da dietro Uthis e gridò con la sua straziante voce:
- Guarda che fine fa il tuo *amato* Regno.... -
Una luce oscura avvolse completamente le mura del Regno ed il Regno stesso, che scomparve dopo un attimo, al suo posto c'erano solo ossa e altri non morti, tra cui uthis poté riconoscerne qualcuno ammantato in armature a lui noti, uno aveva in mano una tromba fatta d'ottone cocciato. Cosa stava accadendo?
Uthis era terrorizzato.
Una luce dall'alto inondò il corpo di Uthis, una luce provenente da una stella.
Tutto si fece chiaro, molto chiaro, sempre più chiaro e lucente.
I non morti cadevano a terra, Demethan era scomparso.
Poi la luce si dissipò, Uthis cadde in ginocchio, non vedeva assolutamente più niente.
E svenne.
Otrebmu Ittoram
00martedì 4 gennaio 2005 03:33
OT-Cerco che ci fai rimanere con il fiato in gola, riprendi al piu' presto per favore -OT
uthis
00martedì 4 gennaio 2005 11:36
quando uthis si svegliò
riusciva a vedere qualcosa nelle ombre in cui si trovava.
Aveva le braccia legate ed era disarmato, probabilmente per metà si trovava immerso in qualcosa.
Le catene cui aveva legati mani e piedi gli davano un forte prurito, infatti non appena si svegliò provò con le proprie forze a staccarle, senza ovviamente riuscirci.
Allora fece un profondo respiro e tossì, il luogo dove si trovava era pieno di alcool.
- Ehi, non fate così, peggiorate solo la situazione... - una bambina aveva parlato. La voce proveniva da un punto non molto distante da uthis.
Uthis si bloccò di scatto e si voltò verso la voce, senza riuscire a vederla:
- Chi siete? - chiese - E soprattutto avete un modo per liberarmi? -
- Piacere, potete chiamarmi Tear.... vediamo un po' come posso farvi uscire di qua.... posso allentare un poco le catene, ma poi dovrete fare tutto da solo. -
- Va bene, va bene. Voi provate ad allentare le catene, al resto credo di potercela fare da solo. - disse paziente Uthis.
La bambina tirò una leva con tutte le sue forze, un cigolio appena accennato si fece sentire e la leva si spostò di qualche centimetro.
Uthis cominciò a tirare le catene e a mordere, cercare di strapparle coi denti o cmq di liberarsi in qualche modo, e alla fine riuscì a liberareentrambe le braccia.
A quel punto fu più semplice liberare le gambe, anche se in apnea in una sostanza che uthis identificò come alcool puro.
E a quel punto si poté muovere un poco, toccò una parete e vi sentì delle scale. Non vedeva assolutamente niente.
E così si incamminò atastoni fino ad un punto dove qualcuno, una manina piccina, lo prese per i pantaloni, per fargli notare la sua presenza:
- Ciao! - disse la ragazza, sempre ammantata nel buio più totale.
- Non vedo niente... voi ci riuscite? è tutto così buio qua... -
- Guardate che c'è una forte luce signor? -
- Chiamatemi pure Uthis... -
- Capito. -
- Sapete se nei paraggi c'è qualcosa come una spada tutta verde? -
- No, non ce ne sono... le armi vengono tenute lontane dalle prigioni. Nemmeno i bastoni per i ciechi o i vecchi vengono messe qua. -
- Sapete come fare per uscire? -
- No, ma ci sto provando, volete unirvi a me? -
- Va bene... ma statemi vicina per piacere, non so come orientarmi così... non sono sempre stato cieco. - uthis pronunciò quest'ultima parola con un timore che arrivò fino alle orecchie della ragazza, che uthis notò essere alta fino a poco più della sua coscia.
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OT: mi sorge un dubbio... pure le bambine piccole davano del voi?
Arkan Quake
00martedì 4 gennaio 2005 13:26
OT
e io che volevo entrare in questa avventura? mo come faccio?
OT
Kyle87
00martedì 4 gennaio 2005 13:53
OT
ci saranno occasioni, vedrai!
Otrebmu Ittoram
00martedì 4 gennaio 2005 17:20
OT- Per Arkan ci puoi entrare, ma devi trovare il modo giusto, tanto si svolge dopo la fine della ricerca di Aleena, magari mettiti d'accordo tramite e-mail ffz con Kyle per entrarvi [SM=x92702] -OT
NightLord
00mercoledì 5 gennaio 2005 14:52
Complimenti messer Kyle....
...davvero bella l'introduzione [SM=x92702]

OT x Arkan : entra pure in questa avventura...così aiuti kyle [SM=x92702]
OT
Gianlu79
00giovedì 6 gennaio 2005 19:26
OT

Mah, non credo che pure alle bimbe piccole vada dato il voi, per me gli và dato tranquillamente il tu.....
Otrebmu Ittoram
00venerdì 7 gennaio 2005 01:24
OT--Puoi far si che la bambina dopo averti dato del voi per un po' presa confidenza ti dia del tu magari chiamandoti anche per nome[SM=x92702]
uthis
00sabato 8 gennaio 2005 19:50
un lunghissimo corridoio
che ad uthis pareva non finire più, guidato da quella bambina così piccina, che non era ancora riuscito a vedere, il ragazzo le camminava dietro, non vedeva assolutamente nulla ma sentiva distintamente i passi sulla dura roccia.
Ad un certo punto la bambina si fermò.
Uthis sentiva che c'era qualcosa che non andava.
- Bevetene un sorso! - disse velocemente ad uthis, porgendogli velocemente una boccetta d'acqua.
Uthis ubbidì, non sapeva per quale motivo, ma la bambina gli ispirava fiducia.
La bevanda era dolce e fresca.
Di nuovo uthis ricominciò a vedere senza più ombre.
- Ma cosa? - disse scostando la boccetta e porgendola alla bambina, che si rivelò essere una piccola umana, vestita con un abito lungo celeste chiaro, i capelli castani le scendevano sulle spalle e da lì lunghi, sulla schiena, dove erano raccolti con un nastro.
Guardandosi attorno uthis vide che si trovava in un giardino grandissimo, pieno di fiori e acuq che cadeva da una cascata.
Dietro la cascata si intravedeva chiaramente una porta aperta.
Al centro del posto Demetrhi era lì, seduto su una roccia, che aspettava.

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OT: okay, se qualcuno vuole entrare provate a indovinare dove condurrà quella fantomatica porta... entrate pure [SM=x92702]
metterò alcune occasioni del genere per chi vorrà entrare o chi vorrà uscire.... le mie uniche pretese (o meglio, ciò che vi chiedo) è di non essere in troppi.... pochi ma buoni ^^ e magari di sopportare alcune mie lentezze che siccome ho in mente questa storia come un po' complicata, magari ci metto un po' a mettere giù un altro post... [SM=x92713]
Arkan Quake
00domenica 9 gennaio 2005 20:49
Arkan: "AAAAAAAAAAAAAAAAAH"
Il mercenario si svegliò nel suo letto immerso in un lago di sudore. Un incubo, anche se ormai dimenticato, lo aveva turbato nel sonno. Senza sapere come capì che Uthis era in pericolo.
Arkan si lavò il viso mentre i due segugi si sgranchivano dopo che il grido del loro padrone li aveva svegliati.
Indossò la sua armatura prese le sue spade e s'avviò verso il bosco. Ai cancelli incontrò le guardie, che in precedenza avevano visto passare di là Uthis. Arkan uscì dalle mura e si diresse fin dove poteva sentire che il suo amico era passato.
In mezzo ad una radura il mercenario sentì che l'aura dell'ammazza demoni svaniva.
Arkan: "sparito, è sparito non sento più la sua aura. Devo provare ad usare le mie spade per poterlo raggiungere, anche se no so se possa funzionare visto che non ho niente che mi possa aiutare a trovare il mio amico in un altro luogo..."
Ma nel momento in cui le speranze sembravano sparire a terra vide una ciocca di capelli appartenente ad Uthis.
Arkan: "si, con questo può funzionare, lo troverò subito."
pronunciate le parole magiche il mercenario passò nella prigione dove era stato intrappolato Uthis.
Arkan: "è stato qui, Morte, Flagello, trovatelo, portatemi da lui."
I due cani abbassarono il muso e dopo una primaria annusata si misero a correre sicuri del loro risultato. Arkan faceva fatica a stargli dietro a causa dell'oscurità e della pesante armatura.
Finalmente spuntò la luce dalla quale due figure si potevano distinguere: una bambina ed Uthis.

OT
TA-DAAAAAAA
sono arrivato
OT
Otrebmu Ittoram
00lunedì 10 gennaio 2005 02:50
OT-Ma che poteri hanno le tue spade ? [SM=x92708] non e' che Uthis voleva che arrivassi dalla porta tu ?[SM=x92702] --OT
Kyle87
00lunedì 10 gennaio 2005 10:39
ot
io ho suggerito un modo per entrare, come dico sempre, l'imprevedibile è impossibile da evitare e da un tocco di imprevedibilità (molto bello) al tutto [SM=x92709]
Arkan Quake
00lunedì 10 gennaio 2005 20:29
OT
x Otre leggi la mia storia è tutto scritto là. cmq possono trasportarmi in una dimensione in cui sia gia stato o abbia un qualcosa di essa o di qualcuno che ci abita
dalla porta non sapevo come arrivare e poi sarebbe stato scontato...[SM=x92713] [SM=x92710] [SM=x92709]
OT
Arkan Quake
00domenica 16 gennaio 2005 21:43
Ot
ma non continua più nessuno????
Ot
Kyle87
00domenica 16 gennaio 2005 23:20
OT: presto nuovi aggiornamenti.... sto aspettndo una persona...
uthis
00martedì 18 gennaio 2005 22:03
Demethan sorrise beffardamente, o almeno così pensò uthis, che non si era minimamente accorto della presenza di Arkan.
Poi ci fu un bagliore intenso.

Uthis si trovava in mezzo ad un piano, dove c'erano degli edifici grandi, altissimi.
CAmminava, era stanco, disarmato ma voleva andare avanti.
Era solo.
Alcuni Angeli e Demoni di fronte a lui.
Gli saltò addosso e staccò loro la testa con le sole mascelle.
E andò avanti.... davanti a sé c'erano due entità, due divinità, una emanava luce chiara, l'altra una luce oscura...


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ot: domani metto un altro pezzo, non preoccupatevi Arkan.
uthis
00mercoledì 19 gennaio 2005 09:27
ot: sugno depresso... avevo messo un post lungo lungo.... ma cancellato... oggi provo a rimetterlo [SM=x92712] [SM=x92711] [SM=x92712]
uthis
00venerdì 21 gennaio 2005 20:55
le due figure erano ferme, al centro di un sigillo a forma di una costellazione che sfrigolava d'elettricità e fuoco.
Uthis mise la mano avanti a sé, all'interno del sigillo, ed esso sfrigolò, spegnendosi a poco a poco.
LE due entità erano inespressive, come dei pupazzi, o come se la loro anima avesse da tempo abbandonato il corpo.
Uthis vi si avvicinò appena ebbe finito col sigillo e cozzò le loro teste una contro l'altra, dopodiché portò le loro teste tenendole per i capelli (corti e biondi per la figura che emanava luce chiara e lunghi e corvini per l'altra).
- Ricordate cosa avete fatto? Lo ricordate? - gracchiò uthis, muovendo velocemente i suoi occhi rossi, furiosi di una rabbia ed un ira incontrollabili.
- Avete creato i Pahera e poi li avete traditi, creando i Damaathi, per ucciderli, per tentarli e corromperli.
Cacciato dai primi sono stato rinchiuso in una prigione e sigillato dai secondi, una prigione dalla quale sono fuggito dopo millenni di agonia, disperazione e sforzi. Sono uscito, cibandomi delle carne dei Damaathi e dei Phaera con l'unico scopo della vendetta. La resistenza che ho trovato era insufficiente, la mia rabbia, il mio rancore mi hanno reso forte, proprio come tutti quei corpi che ho mangiato. E sarà la stessa fine che farete voi! -
Dopodiché con un colpo netto staccò le teste ai due e cominciò a mangiarle, davanti agli occhi di un Arkan che non sembrava neppure visto, che non riusciva a muoversi, proprio come Morte e Flagello, come se fossero in un sogno non loro.
Dopodiché Uthis se ne andò, grondando sangue dalla bocca e lasciando una scia di sangue che cadeva dalle proprie quattro ali nere.


Poi tutto scomparve, Arkan era sdraiato a terra, coi cani accucciati vicino a lui, si era appena svegliato da questo sogno.
Uthis era a terra e si dimenava, chiaramente in preda ad un incubo.
La porta che si poteva vedere in lontananza, poté notare Arkan, era scomparsa, proprio come quella buffa bambina che stava con Uthis e quella statua che era al centro del "posto". Non lo si poteva definire una radura, non c'erano alberi, forse era più consono chiamarlo cavità di montagna, visto che questo era.

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ot: uff... post maledetto questo... [SM=x92713]
Arkan Quake
00domenica 23 gennaio 2005 13:03
Uthis si dimenava a terra e urlava in una parole intraducibili che echeggiavano nella cavità.
Subito Arkan versò dell'acqua dalla sua borraccia in faccia a Uthis cercando di svegliarlo. Così fecero anche Morte e Flagello che cominciarono a leccarlo.
Uthis si svegliò di soprassalto, trovandosi di fronte i mus idei due mastini che strano ma vero non avevano espressioni cattive, anzi sembravano contenti per il loro risultato.

OT
una bella slinguazzata[SM=x92713] [SM=x92713]
OT
Arkan Quake
00domenica 23 gennaio 2005 22:54
una voce cominciò a vibrare all'interno dell'anfratto, diceva

Un segreto del passato
presto sarà rivelato
I figli abbandonati e derisi
dagli dei si trovaron traditi
Un figlio caduto
alla ricerca del mondo perduto
mille Demoni ha squartato
mille Angeli ha mangiato
infine davanti agli Déi si è trovato
per mendicar la sua vendetta


il viso di Uthis si fece cupo, mentre Arkan non riusciva a capire il significato di quelle parole
uthis
00mercoledì 26 gennaio 2005 15:16
- Sir Arkan - disse Uthis quando il canto si dissolse, o forse parlò perché l'altro non sentisse il proseguo del canto - Come siete arrivato qua? Forse è bene che prosegua da solo, sapete... probabilmente morirò in questa impresa, in questa vendetta... -
A occhi bassi, Uthis non aspettò nemmeno la risposta di Arkan che continuò a parlare.
- Badate bene, non vi scaccio, è solo un consiglio. Questa è una storia che dura da millenni, una vendetta contro una vendetta, molti morti e e una maledizione vi sono coinvolti, creature con più menti si scontreranno, e non so quanto possa essere utile, a voi, accompagnarVi. -
- Voi parlate senza ragionare... innanzi tutto ditemi... chi era quella bambina con voi e cosa significa quel canto? -
- La bambina? Tear? Dov'è finita? Cavolo.... devo andare a salvarla... Demethran l'avrà portata chissà dove.... - e imprecò, cominciando a correre verso il fondo della caverna.


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ot: non ti sto cacciando via Arkan, prima che tu lo pensi [SM=x92713]
Arkan Quake
00giovedì 27 gennaio 2005 19:58
Prima che Uthis potesse partire il mercenario disse:
Arkan: " Allora, innanzitutto sono venuto qua, che non ho neppure capito dov'è questo QUA. e Voi mi proibite di aiutare un amico? Fidatevi non mi importa di morire, se è per una giusta causa!
Poi Uthis quasi non avesse ascoltato le parole del mercenario cominciò a correre.

OT
bè kyle vedi un pò te se vuoi continuare da solo basta che me lo dici, che esco e rientro di tanto in tanto. Altrimenti se è solo per evitare di morire nn c'è problema
OT
Kyle87
00giovedì 27 gennaio 2005 23:03
ot:
veramente è perché so che ho dei tempi dannatamente lunghi, specie ora che ho ripreso in mano i miei due manoscritti incompiuti.... [SM=x92713]
e poi mi serviva una cosa di questo genere per il futuro... mi aspettavo una risposta del genere [SM=x92709]
vedrai che ti combino appena racimolo abbastanza tempo per postare un qualcosa di decente.
Arkan Quake
00venerdì 28 gennaio 2005 18:30
OT
vai tranqui tanto non appassisce mica la storia se i post vengono di tanto in tanto, anzi fanno aumenare la suspance[SM=x92703] [SM=x92710]
OT
uthis
00mercoledì 2 febbraio 2005 18:00
una volta giunto in fondo alla caverna uthis notò che l'unico modo per andare avanti era arrampicarsi su per una parete rocciosa.
- Spero Vi sappiate arrampicare. - disse molto scortesemente il ragazzo.
Arkan notò allora quanto apparisse più giovane di kyle il suo sosia malvagio. Anche se gli abiti più scuri di quelli che era solito vedere su kyle sembravano farlo apparire più grande, notò che in effetti non dimostrava più di diciassette anni, soprattutto ora che era nervoso e il suo sguardo si muoveva veloce a destra e sinistra, alla ricerca di un punto favorevole all'arrampicata.
Morte e Flagello abbaiarono.
Arkan si voltò verso di loro e vide che avevano trovato delle scale nascoste e mimetizzate con la roccia.
- Beh... ricordatemi di fare un regalo ai Vostri cani, messere, li avete addestrati molto bene. - disse Uthis correndo velocemente verso le scale e salendole quattro gradini alla volta.
Quella bambina era in pericolo, e anche se era contro ad ogni suo principio, doveva aiutarla perché lei aveva salvato lui e, forse, perché a forza di stare con tutti quei "buoni" si era rabbonito pure lui....
Arkan lo seguiva subito dietro, seppur con un poco di fatica.
La scarpinata finì dopo poco, i due si trovarono in un luogo che sembrava un conservatorio, avevano davanti una grossa porta di legno nero.
Uthis ci andò a sbattere per la foga della salita e la porta si spalancò.
Un esercito di strumenti stava suonando, un direttore d'orchestra dai capelli castani scompigliati e una bacchetta nera, due spade erano al suo fianco li stava dirigendo.
Appena lo vide, Arkan esclamò:
- Mastro Enricus, che ci fate qua? -
il Maestro si bloccò e si voltò.
I suoi occhi erano dapprima adirati, poi vedendo i due sorrise.
Che ci faceva lì Enricus? Uthis non lo sapeva, aveva sempre sostenuto che fosse un tipo strano, anche se non glielo aveva mai detto, ma in quel momento gli parve in qualche modo strano...
kreit
00venerdì 11 febbraio 2005 17:53
arkan rimase stupito
anche lui non si aspettava certo di trovare il bardo dove si trovavano...
Qualche passo dietro di loro li fece girare di scatto, e videro un'altra figura note, un'altra figura che conoscevano benissimo:
- Signori, che ci fate qua? - disse Cyber Dark.
- VOI?????? - Uthis e Arkan erano sempre più stupiti.
Qualche altro passo di Cyber verso i tre, cadde il silenzio, poi uthis parlò.
- Verrò al dunque... sono qua per risolvere una certa questione che mi porto dietro da qualche millennio... e ora ho trovato il tempo di risolverla... ma prima.... - si fermò un attimo, si guardò attorno, poi continuò - Devo salvare una ragazza. -
- Una ragazza? - disse Cyber, disinteressato.
- Già.... - annuì Arkan - Sembra strano anche a me, ma tant'è. -
Intanto Morte e Flagello erano in qualche modo agitati.
- Uff... di nuovo. - uthis si mise una mano nei capelli e poi disse, rivolto agli altri - Sento che il mio tempo sta per scadere, dite a chi verrà dopo di me che la chiave di tutto è in pericolo... e che DOBBIAMO salvarla... -
detto questo un fascio di luce fortissima investì uthis, nessuno poteva più vederlo.
La stanza si illuminò.
Arkan rabbrividì, vedendo alcuni corpi penzolanti dal muro, che scomparvero immediatamente.
- Ma cos... - non finì la frase che dovette sorreggere uthis, o meglio, la ragazza che era diventato adesso, kreit.
Cyber era tranquillo, in un angolo, si era appoggianto al muro aspettando, Enricus invece aveva il viso stupito, non capiva.
- Arkan... - disse kreit, a bassa voce - lo guardò negli occhi e l'abbracciò forte. Il mercenario non capiva il gesto, poi comprese, così kreit poteva parlare direttamente all'orecchio di arkan, senza farsi sentire dagli altri.
- C'è qualcosa che non va. - sussurrò, poi lasciò la presa e una volta in piedi parlò più forte.
- Era per ringraziare di non avermi fatta cadere, guarda che polvere! - e indicò per terra
Arkan Quake
00venerdì 11 febbraio 2005 21:02
Con un cenno del capo fece capire ai mastini di tenersi pronti.
le antiche figure, erano immobili ma qualcosa nei loro occhi era strano...
Così Arkan pose una domanda al bardo:
Arkan: "bella la mossa che hai usato con i 2 ANTICHI per salvare Aleena, nella guerra contro i non morti..."

ci fu un attimo di silenzio e poi...
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